rannodarle ed a ravvicinarle, e voi avrete rappresentata la | coscienza | del piacere riflesso nell'umanità intera. |
Fisiologia del piacere -
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consimile goduto ieri, adopriamo la memoria dell'oggi e la | coscienza | dell'oggi, le quali sono già ben diverse dalla coscienza e |
Fisiologia del piacere -
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la coscienza dell'oggi, le quali sono già ben diverse dalla | coscienza | e dalla memoria dell'ieri. Chi mai può arrestare il logorio |
Fisiologia del piacere -
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dal suo modo di essere, si confonde e si unifica nella | coscienza | con tutte le altre che emanano da ogni punto |
Fisiologia del piacere -
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da ogni punto dell'organismo. In questo modo abbiamo la | coscienza | di esistere. Questo fatto psichico semplicissimo e |
Fisiologia del piacere -
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esercitate sul sistema nervoso, e dall'altra, dalla | coscienza | che le avverte e le unifica. È un fenomeno fondamentale |
Fisiologia del piacere -
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che lo circonda, camminar baldanzoso col sorriso e colla | coscienza | della sua forza sul volto che irradia, a vivi raggi, la |
Fisiologia del piacere -
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sentimento, produce un piacere, del quale noi non abbiamo | coscienza | che quando arriva ai massimi gradi. Questo piacere è uno |
Fisiologia del piacere -
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manca la capacità di una profonda riflessione, e la nostra | coscienza | è poco analitica; per cui non ci accorgiamo di amarci, e |
Fisiologia del piacere -
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quando le burrasche del cuore sono cessate, che la nostra | coscienza | può scrutare nel nostro intimo un sentimento, che ha fatto |
Fisiologia del piacere -
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assai difficile che questo piacere esista da solo e che la | coscienza | lo possa riflettere un solo istante in tutta la sua |
Fisiologia del piacere -
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godere, più attenti ai piaceri che provengono dalla nostra | coscienza | intima. In ogni caso poi le malattie hanno sempre il merito |
Fisiologia del piacere -
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aveva provato nulla di spiacevole. Certo aveva perduta la | coscienza | perchè nel primo momento fu meravigliato di trovarsi in |
La fatica -
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freddezza, e siccome l' avevamo veduto mentre era privo di | coscienza | sollevare convulsivamente le mani, pallido, cogli occhi |
La fatica -
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e senza ricordare, nè pensare, nè creare, si può avere la | coscienza | dell'io pura e semplice, e contemplare davanti a se stesso |
Fisiologia del piacere -
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indivisibile e noi non possiamo averlo davanti alla nostra | coscienza | che come il guizzar di un lampo. Nello studio della nostra |
Fisiologia del piacere -
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Io mi consideravo come distratto, quando nella mia | coscienza | apparivano idee delle quali non conoscevo più l' origine e |
La fatica -
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sogno, sebbene avessi ancora sveglia tanta parte della mia | coscienza | da poter vigilare su di me stesso, riapparendomi tratto |
La fatica -
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degli uomini, profondamente nascosta fra le pieghe della | coscienza | individuale, o nelle istituzioni civili dei popoli, essa |
Fisiologia del piacere -
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dell'olfatto improntata di un carattere che dalla | coscienza | è contraddistinto e riconosciuto benissimo, e a cui la |
Fisiologia del piacere -
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intellettuali più elementari. In ogni modo, la nostra | coscienza | ci avverte delle minime gradazioni di intensità e delle |
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pure le sue emanazioni sono così calme e delicate, che la | coscienza | opaca di molti non le riflette che in un modo confuso. Per |
Fisiologia del piacere -
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seconda riflessione, coll'emanarla al di fuori di noi sulla | coscienza | dell'umana società. Allora il raggio purissimo della nostra |
Fisiologia del piacere -
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modificazione particolare risentita dal centro nervoso e la | coscienza | della sensazione. Il fenomeno succede quindi nei dominii |
Fisiologia del piacere -
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cuore. Quando invece le onde si calmano e lo specchio della | coscienza | riflette più pura l'immagine del piacere, allora il canto |
Fisiologia del piacere -
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noi parliamo anche da soli, perchè l'idea riflessa nella | coscienza | non ci basta, e sentiamo il bisogno di una seconda |
Fisiologia del piacere -
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dall'ammirazione. Il raggio che si riflette dalla nostra | coscienza | varia secondo la natura della luce che vi arriva, e secondo |
Fisiologia del piacere -
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se il raggio di luce che ha colpito la nostra | coscienza | era vivissimo e fulminante. In generale, però, la stima per |
Fisiologia del piacere -
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intorno a sè un'azione buona, arriva caldo alla nostra | coscienza | e fa oscillare subito per simpatia d'azione il nostro |
Fisiologia del piacere -
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mentre si compie un atto fisiologico. 7. Il piacere è la | coscienza | della vita fisiologica. 8. Il piacere è il fine primo ed |
Fisiologia del piacere -
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e nessun animale sulla terra gode più dell'uomo. Benchè la | coscienza | sia senza confronto più perfetta in esso, alcuni piaceri |
Fisiologia del piacere -
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agli esseri viventi, sì che, riflettendosi tutti in quella | coscienza | gigantesca, potessero dargli in un solo istante il |
Fisiologia del piacere -
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si può paragonare all'archivista che conserva, se la | coscienza | si può rappresentare collo specchio che riflette, la |
Fisiologia del piacere -
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sostanze sufficienti per provvedere alle operazioni della | coscienza | senza che intervenga subito una modificazione |
La fatica -
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quali avevano un'apertura nel cranio, che si stabilisce la | coscienza | prima che succeda un mutamento nella circolazione del |
La fatica -
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Quasi sempre il profondo matematico prova la deliziosa | coscienza | di un ordine invariabile e di un meccanismo di rapporti, |
Fisiologia del piacere -
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esterno e dell'intelligenza, sicchè voi cessate di avere | coscienza | di esistere. Negli ultimi periodi dell'ubbriachezza, la |
Fisiologia del piacere -
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stadio del narcotismo è costituito essenzialmente dalla | coscienza | di esistere portata al suo massimo grado di perfezione e |
Fisiologia del piacere -
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della sensibilità e del pensiero che, dalla semplice | coscienza | di un piacere indefinito, può arrivare ad un vero accesso |
Fisiologia del piacere -
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essere musici eccellenti, quand'anche nel resto la nostra | coscienza | rifletta l'immagine della più crassa ignoranza. I piaceri |
Fisiologia del piacere -
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e indispensabili, ma siccome nel sogno l'attenzione e la | coscienza | si oscurano, così non è accompagnato da piacere. Piacevoli |
Fisiologia del piacere -
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l'autore si prospetta un dubbio, e fa il suo esame di | coscienza | per riscontrare se la Fisiologia del piacere sia un libro |
Fisiologia del piacere -
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all'aspetto sicuro, e quasi baldanzoso, derivante dalla | coscienza | dello spirito commerciale e marinaresco e dei cinquant'anni |
Sull'Oceano -
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per ispirito di classe e anche un poco per una certa | coscienza | baldanzosa di futuri cittadini repubblicani. Finalmente il |
Sull'Oceano -
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anche agli affetti più elevati, che si indirizzano alla | coscienza | altrui, come sarebbero quelle che si hanno dedicando il |
Fisiologia del piacere -
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innumerevoli siano gli avvicinamenti possibili. La | coscienza | dell'umanità intera ha scritto in questo mondo la parola |
Fisiologia del piacere -
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più intenso e ha facoltà intellettuali molto lucide, una | coscienza | delicatissima per intendere ciò che sente, e analizzare le |
Fisiologia del piacere -
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dei sinonimi e i testi di lingua, e attenendoci alla | coscienza | e al consenso universale che si rivelano nel linguaggio |
Fisiologia del piacere -
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Molte volte però il piacere è incompleto assai, perchè la | coscienza | non si desta che imperfettamente, e quando essa riposa del |
Fisiologia del piacere -
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riproduzione di sensazioni essa pure passiva, che la nostra | coscienza | percepisce senza poter intervenire nella loro successione". |
La fatica -
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gemma prediletta abbia a crescere più rigogliosa. La nostra | coscienza | e l'opinione pubblica ci fanno decidere nella difficile |
Fisiologia del piacere -
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massimo dell'umano sentire, e accompagnato dalla piena | coscienza | della sodisfazione. Altre volte, invece, essa è una |
Fisiologia del piacere -
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si sdraia sotto il tetto del suo toldo, immerso nella beata | coscienza | di una digestione eccellente, è felice come il sultano che |
Fisiologia del piacere -
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Un giorno capitò che uno dei nostri amici perdette la | coscienza | dopo poche inspirazioni, dopo aver inalato al massimo due |
La fatica -
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Si continuò per quasi mezz'ora e finalmente perdette la | coscienza | e poi la sensibilità quando si erano consumati oltre cento |
La fatica -
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non distrarre colle immagini degli oggetti esteriori la | coscienza | tutta intenta a raccogliere i fremiti deliziosi che |
Fisiologia del piacere -
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Perchè ciò avvenga, non è necessario in alcun modo la | coscienza | dell'io analizzatore, e tanto meno la ragione che riduce ad |
Fisiologia del piacere -
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ai quali si distribuisce. È in questo modo che abbiamo | coscienza | dei piaceri che noi stessi godiamo, e possiamo leggere sul |
Fisiologia del piacere -
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immenso di vita che le mandava in fronte l'oceano. Aveva | coscienza | del suo stato? Argomentai di sì dall'indifferenza che |
Sull'Oceano -
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che non la distraevano neppure un momento dalla sua gaia | coscienza | di bella donnetta scervellata, libera e felice nel pieno |
Sull'Oceano -
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piaceri. Nei primi stadi dell'ebbrezza, noi abbiamo la | coscienza | della vita più piena e più sensitiva; noi produciamo |
Fisiologia del piacere -
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Essa ha l'incanto della gioventù, a cui brilla in viso la | coscienza | della forza e la fede nell'avvenire. E' infatti la città |
Ricordi d'un viaggio in Sicilia -
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è spesso fortissimo, e benchè siasi già perduta la | coscienza | bisogna essere in parecchi per tener ferma una persona nel |
La fatica -
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