Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Numero di risultati: 33 in 1 pagine

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I ragazzi della via Pal

208247
Molnar, Ferencz 12 occorrenze
  • 1929
  • Edizioni Sapientia
  • Roma
  • paraletteratura-ragazzi
  • UNICT
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, ma anche gli altri: la fama della guerra si era diffusa in tutta la scuola e perfino i grandi di quarta e quinta s'interessavano alla cosa. Le

potete immaginare che cosa rappresenti per il ragazzino di Pest un terreno vuoto: questa è la pianura, il prato, il campo, tutto. Un piccolo spiazzo di

ad esigere una riunione straordinaria dell'assemblea sociale. Colnai capì subito di cosa si trattava! — Sta bene — disse —, ma la faccenda del campo è

dimostro anche perché, se ci tieni, io ci butto volentieri il tuo berretto! Non si può dire una cosa simile a Ghereb: è quasi un'offesa. E Ghereb si

levò un grande mormorio. — Perchè ci chiama? — Perchè restiamo qui? — Che cosa si vorrà da noi? Quelli che erano stati chiamati dal professore

basta con lo stucco e la sua Società. Voi siete stati e diventate presidenti un dopo l'altro; a me tocca sempre di masticare lo stucco, la qual cosa è

sopportò l'offesa con tolleranza, e nella guerra combattè da eroe, la qual cosa oramai è storica. La Società dichiara perciò che la passata iscrizione era

. — Chi ha da riferire qualcosa, parli, ordinò il capo. Sebeni si fece avanti. — Cosa c'è? — Debbo riferire che dall'arsenale è scomparso lo stendardo rosso

soldato ed il neo-capitano di via Pal: dimagrito, i capelli lunghi, le guancie incavate; ma non era pallido, ed il grave della cosa era proprio quella

cosa sia una trincea? Precisamente non sapevano. — La trincea serve alla truppa perchè possa ritirarvisi e rimaner nascosta agli occhi del nemico per

costruite già come rovine! Nemeciech trovò la cosa poco intelligente: — Già che costruivano, potevano costruire un castello nuovo. Dopo cent'anni sarebbe

questa è la cosa più importante. Guardate il disegno. Le Camicie Rosse girano attorno alla segheria e si trovano di fronte alle fortezze 1, 2 e 3, le quali

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I miei amici di Villa Castelli

214473
Ciarlantini, Franco 21 occorrenze
  • 1929
  • Fr. Bemporad & F.°- Editori
  • Firenze
  • Paraletteratura - Ragazzi
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il quaderno e pronta la penna. Mario pensa: conosco tutto l'alfabeto; so contare fino a cento; che cosa devo ancora imparare?

questi giorni di grande lavoro nei campi i genitori non possono restare a curarlo. Pensate che cosa ha fatto la povera vecchia invece di chiamare ll

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cosa riattaccano a cantare: -Solicino, vieni vieni, cogli Angioli e coi Santi...

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senza che si provino a far qualche gioco cosa impossibile. Giangia, la più allegrona, dice subito: - Bambine, si fa alle formiche? - E in coro le

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cosa chiedeva la povera scolaretta? La sua letterina diceva proprio così: «Sento che non posso vivere senza una bambola!». La Principessa volle che

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stenta. Quando vedono... che cosa? Che ha fatto il loro figliolo? Diventan disperati. Ora sì, che morirà! Ma il bambino non si sente niente affatto male

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IL CHICCO DI GRANO Che cosa diventerai, chicco di grano uscito dalla spiga materna? Dentro di te c'è già un po' di farina e tu potrai domani, portato

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torna a casa ha imparato qualche cosa di nuovo e lo racconta. Suo padre è contento che non passi il tempo soltanto a giocare. Mario sa tirare il mantice

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per gli uccelletti che spesso vengono a chiedere qualche cosa da beccare sul davanzale delle finestre. -

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. Egli sa dov'è la sua casa e quella dei suoi compagni; e della sua casa egli conosce tante cose, che certo la maestra ignora. Che cosa, dunque, deve

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gentiluomo: - Mi prenda una di quelle foglie, chè mi voglio fare una bella tromba. - Margherita, però, capì che l'atto del fratello non era una cosa bella e

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cosa pensa la Mariannina? Chiude piano piano e corre a prendere il gatto di casa, quella birba di Buricchio, e lo introduce nella credenza perchè

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castighi da nessuno. Anche Mario ha promesso alla mamma di essere sempre savio. Che bella cosa se sapesse mantenere i suoi proponimenti fino alla fine

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piccolo paese, dalla matrigna alla fruttivendola, dal mugnaio al padrone di casa, dal sagrestano al lampionaio, tutti avevano da dire qualche cosa contro

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IL MERLO E IL PASSERO Un Merlo disse al Passero: - Guarda che quando l'uomo si abbassa e raccoglie qualche cosa per terra è certo che prende un sasso

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. Prima di morire il povero colcottero chiese all'assasinp: - Che cosa ti ho fatto che mi uccidi? - Il Serpente rispose: - Tu brilli! -

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Narcisa: -Che cosa fai?- Narcisa, confusa, risponde: -Andò.... andò.... - e non sa dir altro. Tutti la beffano e non la vogliono più nel gioco

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volta che deve dire le belle parole! Egli sente in quel momento di voler bene a qualche cosa di grande, di forte; che è presente, ma non si vede, e

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hai paura? D'ogni cosa rispose il Coniglio bianco. - Oh, vergogna! - Eh, già, tu parli bene, perchè hai il becco e gli unghioli in fondo alle zampe e

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BAMBINI CORAGGIOSI Che cosa direste di uno che fosse pauroso come il coniglio? I bambini d'Italia non devono avere paura di nulla. L'Ida, che è nelle

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egli pensò di recarsi da un vecchio, conosciuto da tutti per la sua sapienza, per chiedergli che cosa avrebbe potuto fare per trovare la felicità che

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