Cipí
salva! Purtroppo molti cedettero alla paura e si lanciarono fuori: qualcuno fu ucciso sulla soglia, altri caddero nel cortile, nessuno arrivò alle
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In un altro cortile c'era un pollaio socchiuso, ma la casa dell'uomo era vicinissima: dietro i vetri si scorgeva la sua testa che tratto tratto
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passeretta. — Ora non posso perché ho molto da fare ma appena finito il mio lavoro vi prometto che vi aiuterò —. Poi si buttò nel cortile per vedere se era
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sull'albero grande; e in un angolo, nascosta e trepidante, c'era Mamí. Il vento arrivò, arrivò come una furia, fece il giro del cortile, si fermò un
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fecero correre nel cortile e ogni volta che Cipí spiccava il volo e cadeva in terra, i bambini ridevano. Ad un tratto Cipí udí un grido: era la sua mamma
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aveva già cominciato a mandare tutt'intorno un buon tepore e a lanciare dal buco nero nuvolette scure che stavano li, indecise, sul cortile. Il vento
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Beccodolce arrivò trafelata: — Cibo per tutti! Venite con me! — I passeri la seguirono. Essa puntò verso un cortile e planò su una pianta: — Sotto
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, chi sa perché, scure e imbronciate. Poco dopo Chiccolaggiú lanciò un altissimo grido: — Cibo! — E via tutti dietro a lei. In mezzo a un cortile c'era
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