In casa Sernici era tornata la ricchezza di prima. Il conte, che aveva fatto coraggiosamente tanti sacrifizi, pur di pagare fino all' ultimo soldo i
sostenere il conte Sernici, e quanto avrebbe dovuto soffrire per arrivare al punto d' accomodare tutte le sue faccende, dando alla famiglia il benessere
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stanze, e la contessa sgridar forte la Letizia, perchè aveva preso il viziaccio di lasciar ogni tanto la porta delle scale mezzo aperta, e il conte
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povero Moschino! - disse il conte; e gli carezzò la pelle ardente come quella di un uccellino. Moschino s' arrischiò d' andare co' suoi, sperando che
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. - In fatti la contessa, che si sentiva un poco meglio, s' alzava, sorretta dalla Letizia e dal conte: i topini scesero giù dal letto, e andarono a
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cose buone. Dodò pigliava i suoi bocconi, serio e grazioso, dal piatto stesso del conte e della contessa, ammirato e lodato, non soltanto dalla Rita e
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smettere, la contessa disse alla Letizia: - Letizia, va' a dire al cuoco che oggi il dolce dev' esser fatto per me e per il conte soltanto: i bambini non
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monachina. Moschino, lui, era l'idolo di tutti. Perfino il conte Sernici, un grave banchiere, così occupato de' suoi affari da aver appena tempo di mangiare e
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fa e due ne pensa! - esclamò il conte prendendo in mano il topo, e tenendolo in piedi sur una tavola in atto di fargli una ramanzina co' fiocchi. E
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Il conte divertendosi quanto i suoi ragazzi, osservava quel musetto malizioso di sorcio mal avvezzo, che gli piantava in viso i suoi occhiolini furbi
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che desiderava. Ma non per questo dimostrava minore affetto o minore riconoscenza ai suoi padroni, specie al conte, che aveva preso a volergli bene
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- Bravo Dodò! - esclamava il conte, mentre la Rita e Nello, vedendo quell' armeggìo, si tenevano i fianchi dal ridere. Forse un solo vizio aveva Dodò
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due topi trovaron la stanza al buio, e aspettarono un pezzo prima che il conte venisse a tavola. Nel salotto della contessa s' udiron de' passi, delle
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' è quella bestia? - Il conte entrava appunto in quel momento. - Che ha? che le accade? - gridò subito al visitatore. - Ma guardi un po' che m' ha
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a più non posso contro l'abate Sturzo, a cominciare dal Conte Pasini Frassoni, che pubblicò una protesta a nome del Collegio araldico e della Nobiltà
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