Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Malombra

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Fogazzaro, Antonio 27 occorrenze

Malombra

occorre di saperlo con sicurezza e di sapere il suo indirizzo. Ti do la mia parola che non è per andarlo a trovare! Sguinzaglia, ti prego, i tuoi

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passiflore, dei gelsomini, delle altre piante arrampicate a' muri, guardava, dall'alto, con mille occhi. Per ora il solo Steinegge, tutto azzimato

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conte delle occhiate serie che non s'accordavano con il suo cicaleccio scherzoso. Parlava di cento cose, saltando di palo in frasca. Il conte le

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? Vede, io ci vengo spesso qui, con un libro e con i miei pensieri, respiro in quest'aria una innocenza che purifica il cuore. Ne ho bisogno perché

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alla sessantina, con gli occhi tutti fuoco e il resto tutto cen ere. C'era pure il comm. Vezza, letterato, aspirante al Consiglio superiore

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alimenta con il torrentello di cui appunto sono lavoro le caverne dell'Orrido. Andavano tutti, tranne il conte. Nepo fu in piedi per tempo e scese in

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il Cristianesimo. Voi mi dite che finalmente il principio d'eguaglianza è stato portato nel mondo dal Cristianesimo. Cosa volete dire con questo? Che

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che il Rico, da buon cavaliere, si fermò a gridare con quanto fiato aveva: "Lume!" Dopo di che scese a salti, come un gatto, per le tenebre. Un lume

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Torino, riferendo i dialoghi tenuti con loro e avendo cura di intercalarvi spesso "Voi Salvador, voi Maria, voi Emma, voi Fanny ecc." Le dedicava pure

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, cresciuta invece con la spossatezza del corpo. Gli venne l'idea di uscire per una lunga corsa sui bastioni ma poi non ne fece nulla. Rimase un pezzo seduto

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, buttando da parte una carta, pigliandone un'altra, non taceva che per guardare la punta della penna, per rileggere con un tal brontolìo inarticolato

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ne lagna qui sotto. Vi è Saetta qui grogne nelle sue catene e vorrebbe farsi sciogliere, partire con me. Bell'idea! Vi verrebbero i brividi a te e ai

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marchese mossero gravi rimostranze al "caro Filippo" con la solennità di chi adempie un alto ufficio ed esprime in pari tem po il giudizio di una

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le braccia che aveva bellissime, senza un braccialetto, né un medaglione, con due grandi anelli di turchesi e perle agli orecchi, un fiore azzurro in

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, alzando la testa dal cuscino e facendosi puntello de' gomiti, considerava con occhi diffidenti il vassoio, la tazza, la sottocoppa, la zuccheriera, il

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mattina, si teneva coperto il viso con ambe le mani, appoggiando i gomiti al tavolo. Silla, in faccia a lui, aspettava che parlasse. Ma il conte

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voltò e rivoltò il libro con un sorriso malizioso. "Io non so" diss'egli "se posso domandare quanto costa." "Quarantacinque centesimi." "Ah

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venuto. "C'erano sei uomini" disse costui, il sindaco, con la sua soffice e solida placidità lombarda. "Quattro guardie nazionali e due carabinieri. Han

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frotte di cappelli a cencio che si aggrupparono nel sagrato. Steinegge passò anche lui fra quei gruppi con Edith, l'accompagnò in chiesa e ne uscì un

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incontro e gli disse con accento piemontese, spiccatissimo: "Voi siete il signor Corrado Silla?" "Sì, signore." "Vi ringrazio molto." Proferite

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di dove tacere, gittava a Nepo delle occhiate espressive, che dicevano "parlo, non ne posso più" ma Nepo la fissava con i suoi grossi occhi miopi, le

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caminetto dello studio. Anche l'orologio a pendolo fra le due campane, con la sua raucedine acuta e sfiatata di vecchione sordo, rip osava lo spirito

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. L'altro non si mosse. Steinegge lo guardò, ritirò il collo tra le spalle con un ah di sommessione, depose il lume e venne a piantarsi davanti a

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tutti i vagoni si chiacchierava, si rideva, si vociava. Quando la locomotiva ebbe trascinato via quegli strepiti con il soffio leonino, parve a Silla

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Uno dopo l'altro, gli sportelli dei vagoni sono chiusi con impeto; forse, pensa un viaggiatore fantastico, dal ferreo destino che, ormai senza

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, aguzzo fra due solini diritti, sopra una cravatta nera con la spilla di malachite. M eravigliò in pari tempo di non averlo riconosciuto subito; dovea

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mezzo. Lo sapeva che dovevano essere le dieci e mezzo: aveva guardato l'orologio due minuti prima per la centesima volta. Abbrancò l'erba con le dita

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