Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: comune

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hanno in  comune  un tratto .
subito la restrizione sinα ≠ 0 (esprimente che la normale  comune  ai profili coniugati non coincide colla tangente comune
comune ai profili coniugati non coincide colla tangente  comune  alle traiettorie polari). Basta, nel corollario testé
in tal caso la regione piana  comune  ai due angoli di attrito è un triangolo P 2 AB tale che la
P 2 AB tale che la verticale di ogni punto di P 1, P 2 ha  comune  con essa un intero segmento (o, almeno, un punto, se si
invece i due intervallini hanno in  comune  un tratto Δλ, l'integrale risulta uguale a
perpendicolare  comune  a due vettori incontra normalmente l'asse centrale del
due intervallini che hanno in  comune  un tratto Δλ, o eventualmente che coincidono.
ogni istante le due rigate Λ ed L hanno  comune  la generatrice che in quell’istante costituisce l’asse di
ci proponiamo di dimostrare che lungo codesta generatrice  comune  le due superficie rigate in quell’istante si raccordano,
relativi alle mediane del rettangolo, e alla perpendicolare  comune  nel loro punto d’incontro;
dovranno essere eguali e direttamente opposte, avendo per  comune  linea d’azione la congiungente dei rispettivi punti
con Δ il valore  comune  di queste componenti, immaginando, per fissare le idee, di
alla parallela condotta per J alla MT' IT'' (tangente  comune  ai due profili coniugati).
, altrimenti è nullo: perciò, detto il tratto  comune  (eventualmente nullo) ai due intervalli l'espressione
un  comune  fattore di proporzionalità applicato alle masse dei punti
(cioè rispetto al centro istantaneo I e alla tangente IT  comune  ad l e a λ).
con f e osservando che essa non è altro che ordinata  comune  di A e B si trova ponendo nella (23),
isoscele OQQ', risultano uguali. Quindi, indicando con Θ la  comune  misura di e avremo
che dà il lavoro virtuale δL, e raccogliervi a fattor  comune  δO e δω; dopo di che le condizioni esplicite
 comune  valore di questi due prodotti non è altro che la velocità
la retta ζ, cioè la retta per Ω1, che ha la direzione  comune  ad ω e a V.
sistemi, ma è funzione unicamente della temperatura T  comune  a tutti i sistemi in contatto. Possiamo dunque scrivere,
Lavoro delle forze costanti. - Nel  comune  linguaggio si dice, in generale, che un uomo lavora quando
Comunque, la normale  comune  a c e a γ nel loro punto di contatto M va a passare ad ogni
ad IM, si conclude che IM coincide colla normale  comune  ai due profili. Nel caso limite della traslazione (I a
così nel piano due angoli di attrit o, i quali hanno  comune  un certo quadrangolo ABCD (o un triangolo) se la scala
si é che la verticale del baricentro abbia almeno un punto  comune  col quadrangolo (o triangolo) comune ai due angoli di
abbia almeno un punto comune col quadrangolo (o triangolo)  comune  ai due angoli di attrito.
in D, cosicché tutto si riduce a calcolare l’intensità  comune  r delle due reazioni in B e D.
piacimento, il momento M riesce manifestamente normale alla  comune  direzione dei vettori del sistema (o in particolare si
arbitrari); fisseremo IM come verso positivo sulla normale  comune  ai due profili coniugati, e indicheremo con α l'anomalia di
di σ e dalla posizione delle loro origini, ma non dalla  comune  direzione.
vettori paralleli dati, non muta se si cambia la direzione  comune  dei vettori stessi, ma si conservano le loro origini e le
dalla posizione di CD), perché sempre eguale alla lunghezza  comune  delle due aste AC, BD. Possiamo quindi concludere: Le
ω parallela a V, intorno all’asse che, in codesta direzione  comune  ad ω e V, passa per il punto fisso Ω1 .
altri casi di equilibrio, la verticale del baricentro ha  comune  col quadrangolo (o col triangolo) tutto un segmento, e su
MN' è una retta di Φ', la quale (come normale  comune  ai due profili coniugati c e γ) passa (n. 8) costantemente
(R 2, R'1) che è invece sempre resistente. La lunghezza  comune  di tutti e quattro i vettori è a norma della (7).
dei centri OO', la quale si identifica colla tangente in I  comune  alle circonferenze primitive delle due ruote. Ora se si
dei corrispondenti profili (n. 48) che la normale  comune  condotta dal centro istantaneo I è una retta fissa (la IMM'
può scegliere una qualsiasi delle rette parallele, aventi  comune  la data direzione, e a determinare una data giacitura
la funzione sferica ) è già stato discusso al § 46, essendo  comune  a tutti i problemi di forze centrali, ci resta da esaminare

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