Analisi comparativa delle soluzioni
, secondo le procedure previste dall'ordinamento, programmi informatici a seguito di una valutazione comparativa di tipo tecnico ed economico tra le
Pubblicità ingannevole e comparativa
Condizioni di liceità della pubblicità comparativa
6. L'Autorità provvede con decisione motivata. Se ritiene la pubblicità ingannevole o il messaggio di pubblicità comparativa illecito accoglie il
1. Le parti interessate possono richiedere che sia inibita la continuazione degli atti di pubblicità ingannevole o di pubblicità comparativa ritenuta
messaggi pubblicitari, nonché di stabilire le condizioni di liceità della pubblicità comparativa.
stessa o di liceità del messaggio di pubblicità comparativa, la tutela dei concorrenti, dei consumatori e delle loro associazioni e organizzazioni è
inibiti gli atti di pubblicità ingannevole o di pubblicità comparativa ritenuta illecita ai sensi della presente sezione, che sia inibita la loro
civile, nonché, per quanto concerne la pubblicità comparativa, in materia di atti compiuti in violazione della disciplina sul diritto d'autore protetto
3. L'Autorità può disporre con provvedimento motivato la sospensione provvisoria della pubblicità ingannevole o della pubblicità comparativa ritenuta
un concorrente; c) per pubblicità comparativa: qualsiasi pubblicità che identifica in modo esplicito o implicito un concorrente o beni o servizi
1. Per quanto riguarda il confronto, la pubblicità comparativa è lecita se sono soddisfatte le seguenti condizioni: a) non è ingannevole ai sensi del
2000, n. 67, recante attuazione della direttiva 84/450/CEE, in materia di pubblicità ingannevole e comparativa; e) decreto legislativo 17 marzo 1995
, che modifica la direttiva 84/450/CEE, in materia di pubblicità ingannevole e comparativa; Visto il decreto legislativo 25 febbraio 2000, n. 84
stato rilevato che, per motivi di trasparenza e di valutazione comparativa dell'incidenza del servizio per le utenze domestiche e della reale portata
ricca prospettiva del sistema dei controlli in Italia e la trattazione comparativa porta a numerosi spunti di riflessione sull'adeguatezza dell'attuale
di adottare gli IAS/IFRS con la medesima decorrenza. L'obbligo dell'informativa comparativa e la necessità di iscrivere nel patrimonio netto l'effetto
comparativa con la prassi contabile internazionale
comparativa tra i principi nazionali, elaborati dall'Osservatorio per la finanza e la contabilità degli enti locali, e gli standard emessi dal Public
considerazione tre, analizzandoli in ottica comparativa: le norme ISO 9000, il Common Assessment Framework e l'Accreditamento Joint Commission International
prettamente politica e organizzativa dell'azienda ente locale. Il contributo tenta di chiarire, anche in chiave comparativa, le caratteristiche dei