Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ...  Come  vuoi che sia? Una donna come le nostre; un po' più nera ...
. . . . . . . . . . . . . ... Come vuoi che sia? Una donna  come  le nostre; un po' più nera ...
timidamente: le palpano la veste, i lunghi capelli d'oro:  Come  sono belli! Come è fine questa veste azzurra!
palpano la veste, i lunghi capelli d'oro: Come sono belli!  Come  è fine questa veste azzurra!
 Come  era bella la perla del Trastevere! Le treccie brune,
brune, foltissime; e gli occhi! il loro lampo colpiva  come  folgore chi ardiva affissarla. A sedici anni il suo
affissarla. A sedici anni il suo portamento era maestoso  come  quello di una matrona antica. Oh! Raffaello in Clelia
 Come  se avesse capito!
E ora  come  faremo?
il Re)  Come  dorme!
 Come  vi sentite, Maestà?
 Come  voi che sembrate una marmotta!
 come  il Re): Oh! Portento ... Portento ...
 come  potrei fare a distribuire ...
al giovane): Chi sei?  Come  ti chiami?
al Reuccio):  Come  sei brutto con quella mela!
Venezia! non ultima gloria d’Italia! Il tuo popolo  come  il resto dei popoli della penisola, passato sotto le verghe
che lo distingueva ai tempi di Venier e di Dandolo.  Come  i suoi fratelli si è intisichito d’anima e di corpo e come
Come i suoi fratelli si è intisichito d’anima e di corpo e  come  a loro non gli resta che la millanteria dei tempi passati.
sé):  Come  diventano saggi i Re, quando perdono il potere ...
alla Reginotta):  Come  sei brutta con quella rapa!
 come  il Reuccio): Ha detto: Non svegliate il can che dorme!
con tutto l’affetto dell’anima mia! E perché non amerei te  come  un’amica? Te, a cui devo tante emozioni, tanti piaceri
riflette ogni oggetto esistente con magica somiglianza,  come  è bello veduto dalla tua tolda! E come è bello quando
magica somiglianza, come è bello veduto dalla tua tolda! E  come  è bello quando increspato dalla brezza, dolcemente tu gonfi
suo petto la Reginotta e baciandola : Figlia del mio cuore!  Come  sei bella!
c'è? ... Che vi prende? (Si ode un canto cupo, lontano,  come  proveniente da un sotterraneo.)
le radici. Forse questo avviene perché i suoi personaggi,  come  questo Giovannin, la Ninetta, il Marchionn, sono dei
sono dei piccoli Giobbe, una buona stoffa umana che,  come  altrui piace, viene logorata, lacerata e infine fatta a
e infine fatta a brandelli. Forse perché Porta è riuscito,  come  Belli, nell' impresa miracolosa di costringere in un metro
volta che la sento nominare! Giacché è Fata ... sarà buona  come  tutte le Fate!
è argento fino, le nuvolette invece son zaffiro e rubino;  come  tiepida è l'aura, come tutto riposa! Oh l'antica repubblica
invece son zaffiro e rubino; come tiepida è l'aura,  come  tutto riposa! Oh l'antica repubblica come dorme! La sposa
tiepida è l'aura, come tutto riposa! Oh l'antica repubblica  come  dorme! La sposa dell'Oceano stanotte si rifiuta
s'avvia. Senti il dolce motivo e le dolci parole: " Io son  come  la zànzera intorno al candelabro: mi struggo a un vago
due labbra rosee fa' ch'io le vegga ancora! ". " Io son  come  la nuvola che assorbe il sol d'estate: dileguerò
mi farai, schiudendola, la carità di un fiore! " " Io son  come  il famelico che muor sotto la reggia... ". L'una, mentre la
scimmiottini, quattro avevano il pelame di un colore scuro  come  la cioccolata; ma il quinto, invece, ossia il più piccolo
da una finissima lanugine di color vermiglio carnicino,  come  le foglie della rosa maggese. Ed è per questa ragione che
che rideva sempre, e un personalino asciutto e flessibile,  come  un gambo di giunco. Era, insomma, come suol dirsi, uno
e flessibile, come un gambo di giunco. Era, insomma,  come  suol dirsi, uno scimmiottino fatto proprio col pennello.
la gran ragione che Pipì faceva il chiasso e i balocchi,  come  un ragazzo: correva dietro alle farfalle e andava in cerca
correva dietro alle farfalle e andava in cerca di nidi,  come  i ragazzi: era ghiottissimo delle frutta acerbe, come i
nidi, come i ragazzi: era ghiottissimo delle frutta acerbe,  come  i ragazzi: mangiava ogni cosa e mangiava sempre, come i
come i ragazzi: mangiava ogni cosa e mangiava sempre,  come  i ragazzi: e dopo aver mangiato ben bene, si ripuliva la
aver mangiato ben bene, si ripuliva la bocca con le mani,  come  fanno i ragazzi e segnatamente i ragazzi poco puliti. Ma la
pipa. A quella vista, Pipì spalancò tanto d'occhi e rimase  come  incantato. "Oh!" diceva dentro di sé "se potessi avere una
dalla bocca! ... Oh se potessi tornarmene a casa, fumando  come  un camminetto acceso! Chi lo sa con che occhi d'invidia mi
la pipa che era posata sull'erba ... e poi, via a gambe  come  il vento. Appena arrivato a casa, chiamò subito,
a fumare con lo stesso garbo e con la stessa disinvoltura,  come  avrebbe fatto un vecchio marinaio. La mamma e i fratelli, a
a vedergli uscir di bocca quelle nuvole di fumo, ridevano  come  matti: ma il suo babbo che era uno scimmione pieno di
vista una volta, per non potersela mai più dimenticare.  Come  andò che Pipì perdé la sua magnifica coda? È una storia
i figli): Figli miei! ...  Come  sono contento! ... (Alla Fata:) Dovreste compiere un altro
Mia signora! Mia signora!  Come  può lei sopravvivere a questo diabolico inverno? - Mia
più Re? Non potrò più nemmeno passare il tempo mangiando  come  prima! Mi è già mancato l'appetito ...
 Come  non sarai chiamato più! Olà! Venga il carnefice con la
al Mago e lo prende per la barba. Il fratello la imita):  Come  è folta! ... Potrebbe servirci da manto!
abbiam nella vita L'ora fatal che resta,  come  un negro stilita, sul nostro capo, immobile, finché andiam
che un angelo pareva. E qual per te, fanciulla languente  come  un'ava? Fu l'ora in cui la povera tua madre agoninava. Qual
la povera tua madre agoninava. Qual per te, vecchio curvo  come  un tronco abbattuto? L'ora che solo, attonito, coi mendichi
abbattuto? L'ora che solo, attonito, coi mendichi caduto,  come  in sogno fra i passi dei cittadini errante, il primo obol
santa memoria del mio più dolce amore, dimmi  come  a Lionello battea frattanto il core! Solo colla sua
e dubbiezza, non vi valgono quelli della secura ebbrezza,  come  non vince il sole del meriggio possente il mite oro onde
ed ei l'ebbe nelle braccia. - Se t'amo! - Angiol mio!...  come  fredda... - Non è nulla, fuggiamo! - Perché tremi ?... -
senta ove il remo percoti, e, ora a destra, ora a manca,  come  guizzo di lampo, lo abbarbaglia!... Sventura!... non più
ma è altrettanto vizioso e degenerato. E Venezia!,  come  Roma, come altre sorelle italiche è degenerata! La mia
è altrettanto vizioso e degenerato. E Venezia!, come Roma,  come  altre sorelle italiche è degenerata! La mia comparsa in
loro turpi malvagità, passeggiano insolenti e riveriti  come  prima. A Padova ebbi il caro spettacolo degli studenti di
formavano mosaico. Per buona sorte Giulia non era confusa  come  il nuovo compare e col contegno suo freddo ma dignitoso,
ricorrendo a citazioni tratte da classici latini o greci,  come  faceva Montaigne, che pure era uno spirito aperto, critico
di rigetto; ma più spesso è un piacere meno nobile, è  come  dire al lettore: "Ecco, io attingo a fonti che tu non
alcuni scrittori citano inconsciamente, allo stesso modo  come  camminano i sonnambuli: quando rileggono quanto hanno
scacchi, o della palla schiacciata sotto rete a tennis:  come  questi è spietato, e come questi presuppone un errore da
schiacciata sotto rete a tennis: come questi è spietato, e  come  questi presuppone un errore da parte del contendente. Può
SIC: colui che qui cito, e da cui ovviamente dissento  come  ogni persona bennata deve dissentire, o signori, è un
ma non la conosce, per cui si induce a mettere giù enormità  come  questa: sì, sic, dice proprio così, confrontate pure con l'
sic, dice proprio così, confrontate pure con l' originale.  Come  potete fidarvi di lui? Ha messo il soggetto all'
la corona reale anche sul capo della figlia): Fa  come  tua madre e non sbaglierai! (Riprendono le deliziose
sempre copiando e ricopiando le medesime cose... Io non so  come  fa a non incretinire; ma forse dipende perché è cretino di
che l'ha incaricato d'incombenze anche difficili che non so  come  faccia a disimpegnarle, con quella faccia da Piacciaddìo
e tirarmi su per avvocato. Mi piacerebbe tanto dì diventar  come  lui e d'andar nei tribunali a difendere i birbanti, ma
e per forza delle circostanze nelle quali si son trovati,  come  è successo a me; e lì vorrei fare certi bei discorsi,
giustizia contro la prepotenza delle classi sfruttatrici,  come  dice sempre il Maralli. Io qualche volta mi trattengo a
ma io sono il suo cognato e potete parlare liberamente... È  come  se ci fosse lui in persona. E voi chi siete? - Chi sono io?
da un altro Gosto che sta nel podere accanto, e sono,  come  lei saprà, ascritto alla Lega dove pago due soldi tutte le
segretario e sa far di conto perché lui non è un contadino  come  noialtri disgraziati... Sicché i' ero venuto a sentire per
che deve andare fra due giorni e dove son testimonio,  come  qualmente il giudice istruttore mi ha mandato a chiamare
ma io prima di andar da lui son venuto qui per sentire  come  mi devo regolare... - Io non ne potevo più dal ridere, ma
e anzi ho preso un'aria molto seria e gli ho detto: -  Come  andò il fatto? - Gua'! Il fatto andò che quando noi ci si
arrivare. Hanno proprio ragione a chiamarlo Gosto grullo  Come  si fa, dico io, a non sapere che in Tribunale i testimoni
anche i bambini d'un anno? Io gli ho detto di dire le cose  come  stavano, che in quanto al resto poi ci avrebbe pensato il
il fatto delle sassate! - Perché sono ignoranti e grulli  come  voi. Fate come vi dico io: non dite nulla a nessuno di quel
sassate! - Perché sono ignoranti e grulli come voi. Fate  come  vi dico io: non dite nulla a nessuno di quel che avete
- Precisamente. - E quand'è così vo via tranquillo e dico  come  stanno le cose per filo e per segno. Arrivedella e grazie.
Non ho avuto il modo di fare scelte. Senta, per favore:  come  digerite? Elio era seccato. _ Cosa vuol dire, come
favore: come digerite? Elio era seccato. _ Cosa vuol dire,  come  digerite? C' è chi digerisce bene e chi male. Ma chi è lei?
Galassia, e ci occorrono alcuni dati comparativi. _ E ...  come  mai lei parla così bene l' italiano? _ Parlo anche diverse
sono molto istruttivi, e credo di essermi reso conto di  come  mangiate e di quello che mangiate, ma nessuno di noi ha
e di quello che mangiate, ma nessuno di noi ha idea di  come  digerite. Perciò la prego di rispondere alla mia domanda. _
carne e sangue. _ ... carne e sangue, _ ripeté la voce,  come  se prendesse appunti. Elio notò che quella voce era proprio
se prendesse appunti. Elio notò che quella voce era proprio  come  quelle che si sentono in tv: chiara ma insipida e snervata.
era una delle nostre ipotesi. Vi lavate per non morire.  Come  morite? A quanti anni? Muoiono tutti? Anche qui la risposta
ma l' intervistatore aveva fretta, e continuò: _  Come  vi riproducete? Sempre più imbarazzato, Elio si invischiò
ai suoi piedi; o meglio, non proprio una pozzanghera, ma  come  una grossa chiazza di marmellata bruna. Anche lo straniero
dopo la chiazza si contrasse e si allungò verso l' alto,  come  se tentasse di staccarsi dal suolo. Parve a Elio che non ci
riesce di decollare _. Elio accese un cerino, e la chiazza,  come  se succhiata da un' aspirapolvere, salì e si perse nel
a scuola stamani è una di quelle da far piangere la gente  come  vitelli. Appena sono entrato in classe si è sentito un gran
l'essere stato il protagonista di un'avventura  come  quella dell'automobile, e io non stavo in me dalla gioia, e
perché nessuno di loro s'era mai trovato a un pericolo  come  quello che avevo passato io... Ma però sbagliavo: ce n'era
sbagliavo: ce n'era uno, invece, che ci s'era ritrovato  come  me... e quest'uno uscì faticosamente dal suo posto,
un eroe, mentre mi saliva un nodo alla gola e, pallido  come  un morto, ripetevo dentro di me: - Oh povero Cecchino! Oh
a dire: Tutti fermi, imase sull'effe che gli uscì di bocca  come  un lungo soffio: il quale finì da ultimo in un dirotto
Magro, altissimo, un po' curvo, con una gran barba rossa  come  una fiamma, che gli arriva alle ginocchia, e un lungo
e dalle vecchiette degli altri casolari, e bella, bella  come  una Regina. Un giorno di primavera vide sui garofani della
Piumadoro la lasciò andare. - Grazie, bella bambina;  come  ti chiami? - Piumadoro. - Io mi chiamo Pieride del
Piumadoro lo lasciò andare. - Grazie, bella bambina.  Come  ti chiami? - Piumadoro. - Grazie, Piumadoro. Io mi chiamo
pietà! Piumadoro lo lasciò andare. - Grazie, bella bambina.  Come  ti chiami? - Piumadoro. - Grazie, Piumadoro. Io mi chiamo
un istante per consultare il suo orologio calamitato poi,  come  uomo che tema di essere veduto o riconosciuto, sbottonò
sotto i porticati se ne stan colle braccia in su rivolte  come  turchi preganti; i focolari prestano un lume intermittente
- Che ti passa pel capo? Rideva, scoteva la testa,  come  se Ernesta Villa avesse detto qualcosa d'assurdo. Ma colei
cosí eccessivo da far pena. Giacinta se n'accorse. - E tu?  Come  ti trovi ora? - le domandò, per deviare il discorso. -
desolati, quando giungeva ad esclamare: - Perché non faccio  come  le altre? - all'idea d'un secondo amante abbrividiva. -
le altre? - all'idea d'un secondo amante abbrividiva. -  Come  fanno a mutar d'amante ogni stagione? Allora non si
piú alla fatalità della sua sorte, non si lasciava andare  come  un corpo morto in balia delle circostanze e del caso; la
poiché sapevasi la piú forte. E la tempesta scoppiava. -  Come  sei ingiusta!- disse Andrea uno di questi giorni. - Sta
questi giorni. - Sta zitto! ... Non recitar la commedia! -  Come  sei ingiusta! Ella lo squadrava da capo a piedi,
di sincerità e di coraggio, scappava via per le scale,  come  se avesse commesso un delitto.
Tutte le malattie dei regnanti sono belle! Se sapeste  come  soffro pensando che Sua Maestà non può dare udienze se non
mio! - E l'ampolliera d'argento? Ma io mi domando  come  avrà fatto a portar via l'ampolliera! Dove se la sarà
subito Ada, con quella sua solita aria di superiorità,  come  per dire che io, essendo un ragazzo, non devo saper niente.
e finito nella mia superstite vecchiaia. Tu che sei,  come  la rondine, sorvolato alla belletta mondana, senza
tu, dantista imperterrito e immacolato, aiutami a mostrare  come  l'umano spirito si purga, E di salire al Ciel diventa
peggio d’un turco» dicono i marinai italiani a cui la rima,  come  si vede, non è troppo famigliare. Il capitano Thompson,
mercurio è segno infallibile di forti venti da Libeccio.  Come  dicemmo, la Clelia usciva con tutte le vele spiegate dal
 come  sopra): Chi sorride di lassù? Chi risponde di quaggiù? (Le
Capitano s'alza. Simultaneamente -  come  duecento fantocci a molla - signori e signore sono in
dirvi. Quale voce! Le parole scherzose escono senza tono,  come  se la gola sia strozzata da una mano invisibile. Salgo
tra l'infinito delle acque e dei cieli. - Un amore ...  Come  quest'avventura con questa protagonista e con questo
me le strinse entrambe, appoggiò il capo alla mia spalla,  come  decisa a restare così. - Commetto in quest'ora la cosa più
mi dice: vi amo, mi attira a sè, cado tra le sue braccia  come  una vergine tremebonda ... ) - Guido ... Oimè! Le due
mani, di colpo. Ma la donna s'era abbandonata sul mio petto  come  se quel nome e quel cognome l'avessero uccisa. E nel
Mac Lewis parlava, parlava, me io l'udivo confusamente,  come  se il suo racconto mi fosse fatto non da lei, ma da dieci
vociferanti. - Il mio amante! Il mio amante! - ripeteva  come  uno che confessi: Ho ucciso, ho ucciso! - Da tre anni non
dalle grandi iridi azzurre, maculate di due tre punti neri  come  il velluto; gli occhi del piccolo: identici! Pervinche
mi vuole più? Me l'ha scritto in una lettera che conservo  come  una condanna a morte ... Ma se mi vede, mi ama, ne sono
parco antico e squallido da molt'anni abbandonato; desolato  come  un campo di battaglia, pien di nidi, e rami e zolle, come
come un campo di battaglia, pien di nidi, e rami e zolle,  come  un colle - orïental. Querce ed olmi e abeti e frassini, in
in ferace abbracciamento, sotto il vento, si movean  come  un sol albero; e alle nubi, augusta e folta, l'ampia volta
il parco transitava, palpitava ; si sentìa sul viso battere  come  scosse l'aure dense da ali immense - di sparvier. Né