Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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ritrattismo fiammingo che le si è avvicinato grandeggerà  come  idealismo artistico finché un uomo solo vorrà gioire
artistico finché un uomo solo vorrà gioire dell'arte  come  arte e non come mera imitazione.
finché un uomo solo vorrà gioire dell'arte come arte e non  come  mera imitazione.
 Come  sarebbe possibile discorrere di “delicati arabeschi," di
di stracci aggrumati, di lamiere contorte e rugginose?  come  parlare di ricco impasto a proposito d’una superficie
immacolata o di una tinta stesa magari con l’aerografo?  come  parlare di "accordi di colore” di fronte a una tela
di colore” di fronte a una tela esclusivamente azzurra,  come  certe di Yves Klein, o di fronte a una superficie irsuta di
di chiodi o seminata di fiori e di tagli inflitti alla tela  come  alcune di Fontana? o di fronte a poche parole stampate
o di fronte a poche parole stampate sopra un foglio  come  nel caso di alcune opere di Kosuth, di Barry, di Weiner; o
Kosuth, di Barry, di Weiner; o di qualche formula algebrica  come  nel caso della Darboven?
mia arte non è mai stata polemica ma contemporanea,  come  contemporaneo è l’ambiente spaziale, al quale sono arrivato
contemporaneo è l’ambiente spaziale, al quale sono arrivato  come  logica conseguenza dell’arte nel nostro tempo e come
come logica conseguenza dell’arte nel nostro tempo e  come  evoluzione dell’arte attraverso il mezzo.
si può ancora - e lo dimostrano artisti  come  come Paolo Giorgi, Roberto Ferri, Lino Frongia, Stefano
si può ancora - e lo dimostrano artisti come  come  Paolo Giorgi, Roberto Ferri, Lino Frongia, Stefano Mosena,
Si può ancora fare scultura - e lo dimostrano artisti  come  Giuliano Roy Lichtenstein, Drowning Girl, 1963.
che una notevole parte della pittura contemporanea fa,  come  s’è già osservato, alla fotografia, usandola scopertamente
s’è già osservato, alla fotografia, usandola scopertamente  come  un inserto, e non già, come fu ai suoi inizi, come un mezzo
usandola scopertamente come un inserto, e non già,  come  fu ai suoi inizi, come un mezzo preparatorio per desumere e
come un inserto, e non già, come fu ai suoi inizi,  come  un mezzo preparatorio per desumere e fissare un’impressione
fotografia, che è quanto dire anche di altri mass-media  come  il cinematografo e la televisione. Né infatti si può
ecco: tutto ciò che si spiegava  come  necessità spaziale si spiega come necessità coloristica. Le
tutto ciò che si spiegava come necessità spaziale si spiega  come  necessità coloristica. Le masse distanziate
coloristica. Le masse distanziate concentricamente  come  forma divengono accostamenti di superficie coloristica
le organizza in modo ch'esse possano giustapporsi  come  colore. Allora il quadro si fascia delle grandi zone
pezzato di bruno, mentre lo specchio dell'acqua chiude  come  lo specchio del cielo, dove s'incassano le nubi in istrati
dove anche la colomba lontana - vicina s'incastona  come  una nuvoletta orizzontale, mentre si comprime a sinistra
infatto non è per me.  come  ho già scritto altra volta, che un falsificatore o, al
stile caravaggesco a senso realistico; realismo colorato  come  nella Comunione di San Martino,realismo truce e brutale
nella Comunione di San Martino,realismo truce e brutale  come  in tutte le finte imitazioni dal Merisi; realismo
Merisi; realismo sentimentale, espresso in poncifs lineari,  come  in Venere e Adone, nella Pietà di San Martino o simili
errori, e ripugnante oleografismo religioso alla spagnola  come  nell'Assunzione di Salamanca ed altrove.
di Alviani: anche qui gli oggetti esposti sono intesi non  come  opere a sé stanti (come «quadri» o «statue») ma come opere
non come opere a sé stanti (come «quadri» o «statue») ma  come  opere che s’integrano a vicenda attraverso un gioco
tu riguardi Luni e Orbisaglia  come  sono ite, e come se ne vanno di retro ad esse Chiusi e
tu riguardi Luni e Orbisaglia come sono ite, e  come  se ne vanno di retro ad esse Chiusi e Sinigaglia, udir come
come se ne vanno di retro ad esse Chiusi e Sinigaglia, udir  come  le schiatte si disfanno non ti parrà nova cosa né forte,
termine hanno. Le vostre cose tutte hanno lor morte, sì  come  voi; ma celasi in alcuna che dura molto, e le vite son
 come  principio, intendiamo, non come applicazione. Chi infatti
come principio, intendiamo, non  come  applicazione. Chi infatti accetterebbe mai
dell'interno del duomo senese? Secondo il Dami essa vale  come  «clamore a un sol tono e d'immutata intensità, (che) non
con essi, accompagnandoli scrupoloso in ogni lor sequenza,  come  talvolta avviene con resultato fallace, ma (che) tutti li
tutti li investe indifferentemente e quasi loro si offre  come  materia amorfa. Sopra di esso i motivi cardinali si
motivi cardinali si sviluppano con chiarezza, si proiettano  come  fasci di energia non sopprimibile, riescono a dominarlo
doveva anche egli dire ai suoi modelli -  come  Cézanne: Voi dovete stare come una mela. Si muove una mela,
egli dire ai suoi modelli - come Cézanne: Voi dovete stare  come  una mela. Si muove una mela, forse? - o - come Cézanne -
dovete stare come una mela. Si muove una mela, forse? - o -  come  Cézanne - afferrare un amico artista per dirgli a
che ne dipende non si servirono della prospettiva  come  arte ma solo scientificamente come mezzo per farci
della prospettiva come arte ma solo scientificamente  come  mezzo per farci percepire l'impicciolirsi graduale degli
Solo i tre sopraddetti attuarono invece la prospettiva  come  arte di sintetizzare ad un tempo forma e colore.
gentileschiana è cosa troppo delicata per risolversi  come  un'operazione aritmetica; tuttavia essa si può insinuare
aritmetica; tuttavia essa si può insinuare vagamente  come  segue.
resa visibile con cibi, materiali commestibili. Essa agisce  come  una psicosi determinata dalla mescolanza di corpi umani,
materiali. Tutto è pianificato. Tutto può essere impiegato  come  materiale e come sostanza. Il colore non come colorante ma
è pianificato. Tutto può essere impiegato come materiale e  come  sostanza. Il colore non come colorante ma come pastella,
impiegato come materiale e come sostanza. Il colore non  come  colorante ma come pastella, liquido, polvere; l’uovo non
materiale e come sostanza. Il colore non come colorante ma  come  pastella, liquido, polvere; l’uovo non come uovo ma come
colorante ma come pastella, liquido, polvere; l’uovo non  come  uovo ma come sostanza vischiosa. Vengono sfruttate le
ma come pastella, liquido, polvere; l’uovo non come uovo ma  come  sostanza vischiosa. Vengono sfruttate le associazioni che
legata al quadro dell'arte paterna, soprattutto  come  cerchia d'arte, e come conseguenze artistiche per altri
dell'arte paterna, soprattutto come cerchia d'arte, e  come  conseguenze artistiche per altri giovani.
poi,  come  non considerare con simpatia un pubblico così poco pieno di
con simpatia un pubblico così poco pieno di «pruderie»  come  l’americano? Almeno nei confronti della «Principessa X»,
il pubblico della Mostra non si mostrò scandalizzato,  come  invece quello parigino del Salon des Indépendants, che
profondi: si ha una successione di spigoli degradanti,  come  di pilastri allineati in una prospettiva molto tesa.
molto tesa. Evidentemente i due contrafforti sono pensati  come  due ali prospettiche in scorcio, cioè come due elementi ben
sono pensati come due ali prospettiche in scorcio, cioè  come  due elementi ben distinti dal piano frontale.
a determinare una rappresentazione che può essere intesa  come  mimesi, ovvero come “imitazione” della realtà, oppure come
rappresentazione che può essere intesa come mimesi, ovvero  come  “imitazione” della realtà, oppure come espressione del
come mimesi, ovvero come “imitazione” della realtà, oppure  come  espressione del sentimento e della visione del mondo
una volta superato il dilemma di  come  rappresentare la realtà esterna, anche una volta passati in
della arte astratta, permaneva sempre il problema di  come  si dovesse considerare e valutare la superficie della tela
considerare e valutare la superficie della tela dipinta; se  come  una "vista dalla finestra” secondo la concezione della
concezione della classica spazialità rinascimentale, o se  come  una semplice superficie tangibile, “decorata'’ di forme e
tutto questo ci sarà bisogno di notare  come  sia mirabile il calcolo dell'appannarsi relativo della
dietro le vetrate giranti delle luci o delle mezze luci?  come  la forma nella sua nullità volontaria, senza intelletto di
lavoro rasato e sottile di quadranti chiari ed ombrosi? E  come  la luce s'imbeva nella pasta esile delle carni rade, del
delle carni rade, del marmo sottile e sbreccato dolcemente  come  tufo, dei panni pannosi, delle tele porose, delle sete
domestici di famiglie pittoriche locali dove bisogna esser  come  di casa per sapere come veramente andarono le cose
locali dove bisogna esser come di casa per sapere  come  veramente andarono le cose dell'arte!
spazi ancora ignoti del cosmo, che vogliamo affrontare  come  dati di intuizione e di mistero, dati tipici dell’arte come
come dati di intuizione e di mistero, dati tipici dell’arte  come  divinazione.
 Come  vedremo in seguito, queste e altre pratiche dimostrano come
vedremo in seguito, queste e altre pratiche dimostrano  come  sia importante non confondere il ready made con le molte
l’arte artistica: il nuovo signifié d’un’opera considerata  come  artistica potrà benissimo essere un signifié sociale,
Il che vale a suffragare la mia convinzione di  come  molte opere, prive di un valore estetico, siano definite,
un valore estetico, siano definite, catalogate e smerciate  come  «opere d’arte» soltanto perché rientranti in un circuito
artistica riferita a un periodo ormai trascorso, e che  come  tali le avalla, mentre non dovrebbe più farlo.
bene il poveretto  come  nell’arte d’oggi, la quale è quasi tutta affettazione, egli
egli andasse per la via disusata; ma rispettava l’Arte  come  una Dea.
questa Biennale. E intendo riferirmi all’opera d’un pittore  come  Burri (e in parte come lo spagnolo Muñoz, e come quelle
riferirmi all’opera d’un pittore come Burri (e in parte  come  lo spagnolo Muñoz, e come quelle dello scultore jugoslavo
pittore come Burri (e in parte come lo spagnolo Muñoz, e  come  quelle dello scultore jugoslavo Džámonja, o dell’italiano
all'arte. Masaccio aveva di fronte a sé Giotto classico,  come  i Carracci avevano Michelangelo e Raffaello, eppure egli
si ostinò nella posizione di Taddeo Gaddi o di Spinello,  come  fecero costoro. In realtà essi con qualità naturalmente
con qualità naturalmente artistiche avrebbero riconquistata  come  Caravaggio una posizione arcaica.
chiedersi allora a quale momento della recezione dell’opera  come  opera d’arte appartiene. Ma poiché un’indagine del genere
essere espletata anche su un oggetto che non sia recepito  come  opera d’arte, questo mette subito in evidenza che non
non appartiene al momento della recezione dell’opera d’arte  come  tale. La struttura tecnica — anche quella più
tettonica dell’opera — non s’identifica alla struttura  come  essenza dell’opera. La struttura tecnico-tettonica entrerà
tecnico-tettonica entrerà in considerazione proprio  come  modalità di realizzazione dell’opera nel mondo, come fatto
come modalità di realizzazione dell’opera nel mondo,  come  fatto di esperienza e che si affida all’esperienza, ossia
ancora resistente all’analisi, di Van Eyck, per apprezzare  come  opera d’arte la sua pittura, e quando sarà svelata, se lo
e da avere segnato uno spartiacque tra religioni: alcune,  come  l’IsIam e l’Ebraismo, cacciano le figure fuori dai luoghi
cacciano le figure fuori dai luoghi sacri, altre invece,  come  svariate forme di Induismo, il Cattolicesimo postridentino
postridentino e il Cristianesimo ortodosso, le usano  come  mezzo devozionale. A suffragare certe diffidenze sta anche
sta anche una tradizione di condanna per l’arte figurativa  come  intrattenimento ingannevole, che è nata con Platone e che
ingannevole, che è nata con Platone e che ha afflitto,  come  leggiamo nelle loro note, persino Leonardo e Michelangelo.
dell’immagine”), Warburg denominò i suoi studi  come  “studi iconografici”, ricostruendo così una “storia delle
ricostruendo così una “storia delle immagini” intesa  come  storia della cultura che le aveva prodotte.
questa masnada maleducata e ficcanaso che se può includere  come  «serie di soggetti» Van Laer, come Feti, come Magnasco,
che se può includere come «serie di soggetti» Van Laer,  come  Feti, come Magnasco, come Ricci, storicamente non
può includere come «serie di soggetti» Van Laer, come Feti,  come  Magnasco, come Ricci, storicamente non rappresenta che il
«serie di soggetti» Van Laer, come Feti, come Magnasco,  come  Ricci, storicamente non rappresenta che il legamento
da ogni incarnazione entro prodotti di solito definibili  come  «artistici», e quindi tendenti a presentarsi come pure
come «artistici», e quindi tendenti a presentarsi  come  pure esercitazioni concettuali a contenuto filosofico,
attorno al 1950 apparve evidente che il concretismo  come  tale — cioè come continuazione del concretismo di Van
1950 apparve evidente che il concretismo come tale — cioè  come  continuazione del concretismo di Van Doesburg e di Mondrian
dal suo eccessivo rigorismo; cosi era accaduto per artisti  come  Fontana, Poliakoff, Pasmore, Dorazio, Munari, ecc.
Rubens non fosse tornato ad Anversa, ma fosse rimasto,  come  si proponeva, in Italia. Il suo classicismo inteso come
come si proponeva, in Italia. Il suo classicismo inteso  come  principio rettorico, che si manifesta mediante l’evidenza
della percezione, inciderà nella formazione di Bernini  come  di Pietro da Cortona, fino a costituire uno dei poli della
dell’arte di Bacon appare finalmente la donna; ma non già  come  un modo di sciogliere la sua solitudine; piuttosto di
del nove di adulto, vengono esplicitamente alla ribalta,  come  personaggi spogliati a forza, messi in vitro. Qui il
statico; così, ciò che per Picasso era mostruoso soltanto  come  movimento, come apparizione, come animalità, per Bacon
ciò che per Picasso era mostruoso soltanto come movimento,  come  apparizione, come animalità, per Bacon diventa mostruoso
era mostruoso soltanto come movimento, come apparizione,  come  animalità, per Bacon diventa mostruoso per il solo fatto
pittore non si ricordi nemmen più, nell’atto di dipingere,  come  sia fatta. E che dire della mesta, kafkiana, sorella nuda?
parallelo già indicato da Giambattista Vico, avvertiamo che  come  i corpi anche i secoli invecchiano, e vediamo che tutto si
un’energia vitale straordinaria, interminabile, sconfinata  come  un fiume che non ha argini fisici né cronologici; e non
di quell’impotenza che, invece, affligge altri che,  come  il grande López García, sentono la tradizione come un peso
che, come il grande López García, sentono la tradizione  come  un peso che paralizza. Per i primi, la tradizione è una
gli artisti che ritornano su se stessi, spegnendosi o  come  per tanti anni ha fatto Balthus procedendo con grande
fatto Balthus procedendo con grande lentezza, testimoniano  come  il tempo in cui viviamo sia un tempo in cui l’arte è
in che cosa si risolve allora la prospettiva  come  arte, cioè come visione pittorica? Per il problema di forma
che cosa si risolve allora la prospettiva come arte, cioè  come  visione pittorica? Per il problema di forma si risolve
entro la nettezza di contorni sintetici che non valgono più  come  linea - floreale o funzionale non importa - ma soltanto
linea - floreale o funzionale non importa - ma soltanto  come  limite di superfici accoste. Quando pensiate all'apparenza
strada compongono una cavità piramidale, comprenderete  come  l'intento prospettico per quanti elementi di paese e di
elementi di paese e di figure inglobasse in sé doveva -  come  tendenza artistica - ridursi a questo intento di forma: una
essere sempre posto di fronte all'asse della composizione.  Come  sensazione lirica questa resa prospettica doveva esaltare e
viva, il «ritratto» che non è affatto una categoria a sé  come  il Nicodemi pare ritenere, il ritratto non può vivere
buona è sempre meglio fare «dal vero» che far «di maniera»,  come  facevano questi pittori quando andavano in cerca del bello
ritratti vi sia talora qualcosa di più impressionante ora  come  verità banale e parlante del modello, ora come posa o
ora come verità banale e parlante del modello, ora  come  posa o costume, ora infine come tendenza a un modo di
e parlante del modello, ora come posa o costume, ora infine  come  tendenza a un modo di dipingere, piuttosto che a un altro.
«l’arte non chiede che le sue opere vengano riconosciute  come  realtà», rafforza l’interpretazione dell’arte come realtà,
come realtà», rafforza l’interpretazione dell’arte  come  realtà, diciamo sui generis, rispetto alle teorie che
rispetto alle teorie che vorrebbero concettualizzarla  come  irrealtà: Lukàcs non concepisce, rispetto alla realtà
per contenuto il rispecchiamento della realtà esistenziale,  come  una realtà affievolita, anzi può sottolineare con forza
artista che,  come  Caravaggio, negava il valore normativo della tradizione
a Roma ma provenivano da una tradizione non—classica,  come  la fiamminga, che anteponeva il valore particolare delle
ancora sostanziata del Manierismo internazionale,  come  la francese.
 Come  primo rilievo occorrerà precisare che la concezione
occorrerà precisare che la concezione dell’opera d’arte  come  messaggio non si aggiunge ma innova radicalmente rispetto
una volta rescisso il cordone ombelicale con l’autore,  come  il colombo che viene lanciato col messaggio legato al
colombo che viene lanciato col messaggio legato al piede, o  come  la bottiglia sigillata gettata in mare. L’opera d’arte
preminenza che assume il messaggio in sé e per sé: così  come  i mezzi fisici di cui si è servito l’autore sono
recenti indagini semiotiche, tuttavia, ci hanno insegnato  come  molto spesso un signifiant (nel senso saussuriano del
il nuovo signifié d’un’opera - d’un signifiant - decretato  come  «artistico» può essere benissimo un signifié sociale,
estetico. E questo vale a suffragare la mia convinzione di  come  molte opere - oggi apparentemente prive d’ogni valore
prive d’ogni valore estetico - possano essere valutate  come  «opere d’arte» e possano effettivamente avere una valenza
rettorica,  come  discorso persuasivo, non è necessariamente legata a un
figurativo. Esiste, dunque, una rettorica dell'architettura  come  esiste una rettorica della pittura o della scultura.
mondo, così nel formare e produrre nuove forme e figure,  come  nel vestire i vari abiti propri ad ogni stato, come
figure, come nel vestire i vari abiti propri ad ogni stato,  come  nell'edificare e occupare gli spazi con edifici dipinti e
i campi lavorando cioè in pittura e disegno la terra,  come  nel navigare i mari con le vele, come nella lotta e nel
e disegno la terra, come nel navigare i mari con le vele,  come  nella lotta e nel ripartir le schiere dei combattenti, come
come nella lotta e nel ripartir le schiere dei combattenti,  come  in somma nella massima parte delle nostre operazioni,
invece, possiamo facilmente constatare  come  la Zufälligkeit, l’aleatorietà, sia in netto ribasso e come
come la Zufälligkeit, l’aleatorietà, sia in netto ribasso e  come  l’artista miri a un determinato telos con sufficiente
dico «cosiddette opere d’arte» a suggerire, sin d’ora,  come  spesso tali opere siano solo per mera convenzione da
opere siano solo per mera convenzione da considerare tali,  come  per mera convenzione si continua a discorrere di «statue» e
giunse così a considerare pittura e scultura  come  disgiunti da ogni funzione conoscitiva, da ogni compito
soltanto a dei «generi artistici» considerati «minori»  come  il poster (affiche), il manifesto politico, il comic-strip,
più scultoria che pittorica, tanto che le opere sue,  come  è stato giustamente osservato, ci dànno sensazioni analoghe
metrica cristallina che potrebbe negativamente definirsi  come  antidonatellesca, e che comprende nomi come Rizzo, Laurana,
definirsi come antidonatellesca, e che comprende nomi  come  Rizzo, Laurana, Gagini il vecchio, Piero Lombardo e pochi
madre terra), dio della terra e del tempo, è raffigurato  come  un vecchio barbato che reca una falce, simbolo relativo al
il quale avrebbe con la stessa evirato il padre Urano.  Come  personificazione del tempo ha come attributo un serpente
evirato il padre Urano. Come personificazione del tempo ha  come  attributo un serpente che tiene in bocca la propria coda
la possibilità di interpretare l’opera d’arte  come  messaggio o, per maggiore esattezza, come comunicazione,
l’opera d’arte come messaggio o, per maggiore esattezza,  come  comunicazione, aveva sottofondato parzialmente,
indirizzo critico ha sistematicamente assunto, sorti,  come  è naturale, dal terreno, il più propizio, del pragmatismo
apporti di altre correnti filosofiche, più o meno affini,  come  il positivismo logico, il comportamentismo, e, infine, la