Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Quell'estate al castello

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Solinas Donghi, Beatrice 15 occorrenze
  • 1996
  • Edizioni EL - Einaudi Ragazzi
  • Trieste
  • Paraletteratura - Ragazzi
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col sedere nell'acqua. Allora sentii ridere. Qualcuno, in tutto quel buio, stava ridendo di me. - Ippolita? Ormai ero abbastanza vicina al buco

l'estate scorsa, appesi a testa in giú nel solaio della casa di mia nonna, e non mi erano parsi poi tanto terribili. Un po' buffi, anzi. Cosí dissi, col

stava per tornare al castello (si capisce che nel frattempo ci si salutò col maresciallo, perché intanto l'attaccabottoni l'aveva finita con la sua

gioco della dama col trovatore. - Cosa c'è? Cos'hai? - Ero fin spaventata. Di nuovo come quel primo giorno, mi agguantò per mano e mi tirò fino in

perfetta maleducata. Tutto sommato era più facile la parte di Ippolita, che aveva solo da volarsene via, con la pioggia o col sereno, leggera come

ero entrata in sala da pranzo col cuore nei tacchi dei sandali, dall'apprensione. Almeno, io lo sentivo circa a quel livello li. C'era già la contessa

nuovo pena. Ma cosa mi prendeva, di aver sempre pena della aguzzina della mia migliore amica? Parlottò ancora un po' col marito, sempre molto

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ragionevole che faceva cascare le braccia. Tutto questo non durò molto. Pareva di sí, al momento, perché il tempo si era messo a passare col rallentatore, come

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su col treno il sabato sera. Lui non l'aveva mai presa sul serio, la storia del nostro tesoro. - Mai più! - rispose la mamma, che invece ci giurava

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già da un po', era venuta a prendermi alla stazione col solito cameriere, che per guidare l'automobile aveva smesso la giacca a righine e portava

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Ippolita fece una smorfia. - Ma non cantavano mica cose simili, i trovatori. - No? - No. Cantavano le lodi della loro dama, accompagnandosi col liuto

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benissimo anche questo, come buco. E batté col piede sulla botola dello scheletro. (Beninteso che ormai l'avremmo sempre chiamata cosí.) Scherzava, però

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bellissimo, tutto a sboffi e bianco accecante, ma col nero sotto. E la mattina dopo, giú acqua. Cosí gli stivali di gomma ce li siamo dovuti infilare

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tornare indietro. Forse si era stufata di camminare nel bagnato con due tipe col muso lungo, in stivali di gomma che facevano sguisc. A me però mi venne in

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un bell'andare, sullo stradone ormai asciutto, col frescolino e il cielo sempre più chiaro. Ippolita quando me lo raccontava cercava sempre di

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C'era due volte il barone Lamberto

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Gianni Rodari 12 occorrenze
  • 1996
  • Edizioni EL - Einaudi Ragazzi
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. — Col suo permesso, signor barone, al pancreas abbiamo assegnato il numero undici. — Cosa mi dici! Il numero undici non è la cistifellea? — Cistifellea

dire, appunto, nato due volte. E poi... e poi... col suo permesso, anch'io mi chiamo Renato. — Bravo, — dice il barone. — Ragazzo intelligente

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Una mattina il barone, guardandosi allo specchio, scopre che col favore delle tenebre gli è spuntato un capello. Un capello biondo. Eccolo li che

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era un vecchio tenuto su solo dalle medicine e dai suoi due famosi bastoni col pomo d'oro, e adesso eccolo lí, un uomo nel pieno vigore, quasi un

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favore. Quel giovane si ritira con un inchino. Poi torna, col sorriso di prima. — Con chi vuol parlare, prego? — Ma, insomma, mi sta prendendo in giro

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giro di vantaggio. Ottavio si scusa col dire che l'acqua del lago gli dà l'orticaria e resta in casa a riflettere. Riflette e gironzola. Fruga in

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ha novantaquattro anni e non si sa quante malattie. Col suo udito, non lo disturberebbero nemmeno le cannonate. E poi, a essere sinceri, non ha mai

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detto il barone, — il capriccio di un miliardario. Mi piace sapere che c'è sempre qualcuno col mio nome in bocca. Dà soddisfazione, come a grattare dove

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la polizia. Per tutto il lago, col bel tempo o con la pioggia, altri professionisti o dilettanti dell'informazione vanno e vengono in motoscafo o

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fotografie nelle quali fanno coppia col barone, e il barone non è un giovane sportivo dal ciuffo spavaldo, ma un vecchio signore che sta in piedi solo perché

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colline circostanti i cannocchiali da marina e i telescopi astronomici inquadrano la busta, Duilio col braccio alzato, il palazzotto della Comunità. Gli

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vocabolario a una pagina qualunque ed è rimasto li, col dito puntato e gli occhi spalancati. Sembra di sentire il ronzio del suo cervello che

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«Topolino» 2138 (16 Novembre 1996)

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AA. VV. 4 occorrenze

COL MIO PROIETTORE AL TRIZANIO POSSO FERMARE IL TEMPO E AGIRE NELL’IMMOBILITÀ GENERALE!

PATACCHE MODERNE! NIENTE A CHE VEDERE COL CIPOLLONE DEL MIO BIS-BIS CHE SEGNA INFALLIBILE...

“HAI INDOVINATO! ENTRATO COL COSTUME SOTTO I VESTITI, HO FERMATO IL TEMPO PER CINQUE MINUTI!”

IO FAREI UNA PUNTATA DI QUATTRO ORE SU UNA STRUGGENTISSIMA STORIA DI UN AMORE NON CORRIPOSTO, ALLA “VIA COL VENTO”, MA CON UN LIETO FINE...

Corriere della Sera

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AA. VV. 15 occorrenze

Giocherà a ping pong col body /@@

Ieri, di prima mattina, il presidente dell'Autorità garante della concorrenza, Amato, ha parlato col ministro dell'Industria. Alberto Ciò

prima volta si scopre in accordo col «nemico» Modigliani, a un altro Nobel, Paul Samuelson, che invece respinge l'ipotesi di cancellare la ritenuta alla

siamo in una situazione analoga a quella americana e comunque, francamente, all'equilibrio che c'è negli Stati Uniti tra tasse e servizi sociali, col

Piccolo, esponente della banda, vi era «qualcosa di sospetto» nell'affidamento, in quanto gli risultava che «c'era stato un accordo preventivo col

racconto il respiro d'un disamore collettivo. Si sorride e si sospira, col tocco d'Autore. (CORALLO)

La meta era un luogo di mare con parco nazionale. Studentesse e studenti si dovevano istruire sulle meraviglie della natura. Col consenso di

valutaria, esplosa col rifiuto del Polo di sostenere il governo Dini che allora muoveva i primi passi, la lira attraversa oggi questa turbolenta vigilia

di Don Cesare. O ancora il patto col diavolo, con tanto di firma, un diavolo mondano non metafisico, allevato in famiglia, che qui si incarna in Don

, e si finisce col rendersi conto che la spudorata, geniale falsità di Rostand, la sua strabiliante capacità di farci credere a una autenticità e a una

dobbiamo spendere nel tentativo di agganciare il Milan, rischiando magari di compromettere l'incontro col Nantes che vale mille volte di più? Marcello

» per ottenere due risultati proibiti: «individuare, col mezzo del ricorso al Csm, un grado ulteriore di giudizio del tutto inconcepibile» e

in pieno il conflitto generazionale col padre credulone e maldestro. Nel film «In viaggio con Pippo» (che uscirà al cinema in giugno e verrà presentato

la presentazione della relazione trimestrale di cassa saranno fatti col ministro delle Finanze. La relazione, ha detto Monorchio. «è stata da me

, l'onorevole Berlusconi si era impegnato nel training, nell'allenamento, col suo portavoce Paolo Bonaiuti, un po' come fanno i fidanzati quando litigano: «Se