Tutte le opere di cui abbiamo discorso sino ad ora furono battezzate da Fontana col generico nome di «concetti spaziali», titolo che doveva rimanere
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«aistheta» in rapporto col «corpo proprio aisthetico» (anche se non sempre si identifica con l’«esteticità» quale comunemente è intesa! ) quanto meno
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Mentre un ritorno alla staticità assoluta veniva offerto dalla sala di Romano Notari col suo Processo spaziale religioso dove l’artista umbro
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constatare che anche col più totale disimpegno l’arte rischia di prendere vie sbagliate e di correre pericoli diversi ma altrettanto gravi.
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necessitano d’un contatto immediato col pubblico come la poesia visiva, il teatro, la grafica, la moda...
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mostre allestite da Plinio De Martis presso la Tartaruga di Roma col titolo generico di «Teatro delle mostre», proprio a indicare l’insoddisfazione di
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parole scritte col neon; Agnetti, che si è rivolto soprattutto ad alcuni aspetti del concettualismo «freddo», con una serie di lastre nere su cui
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disegni geometrici. Ma ogni esempio del passato ha da fare solo fino a un certo punto col presente. Non c’è dubbio che le operazioni compiute dagli
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crepitio di foglie, d’un variare del paesaggio col variare delle stagioni, ecc., è del tutto negativa la pretesa di volersi veder celebrati e ricompensati
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come la «norma» artistica (intesa qui nel senso mukařovskiano di regola che col tempo si deteriora e anzi si contraddice) è labile e mutevole. Per cui
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agli intervalli musicali). Che il corpo sia il primo strumento per agire esteticamente, per comunicare col prossimo, ancora prima che attraverso la
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eseguiva davvero un concerto percorrendo col dito bagnato l’orlo d’un grande bicchiere a calice fino a ricavarne quel sibilo sottile che ognuno di noi
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spesso questa preferenza data all’approccio sincronico ha finito col costituire una remora a molte serie indagini che muovevano alla ricerca delle
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possibilità di confronto col passato.
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giudicare il passato. Ce lo insegnava già David Hume, quando accennava ai grandi errori che si possono fare giudicando col metro odierno gli eroi omerici o
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legame evidente col passato; mentre è molto più sicuro quando si può basare su confronti espliciti come quelli che esistono tra le correnti
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si identifica con alcune correnti artistiche retrograde (come era accaduto con l’art pompier1 a fin de siècle, e come accadde ai nostri giorni col
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specificate) che s’identifica col «feticismo delle merci» proprio del modo di produzione capitalistico, non potrebbe non riguardare anche quella
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vero, pertanto, come Marx ha insegnato, che col capitalismo il valore di scambio viene a surrogare il valore d’uso (mentre nelle epoche precapitaliste
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creatore della plastica metallica, il firmatario, col fratello Gabo, del manifesto realista del 1920) che oggi la Francia illustra nel suo padiglione
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col loro valore di «segno», ma avremo l’entità rosso, l’entità blu, nel cui universo ci sentiremo esaltati o inibiti, indolenziti o eccitati
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Del pari ad uno studio di «immagini virtuali» derivate dall’incontro di strutture metalliche o in plexiglas e superfici illuminate che col movimento
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- e addirittura la creatività dell’uomo si trasforma in feticcio e finisce col diventare soltanto moneta di scambio mercificata e alienante.
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; ma, d’altro canto, siccome tale pericolo esiste comunque e tanto più esiste quanto più «rara» è l’opera d’arte, forse col fatto di metterne in
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francese), pronunciato col raffreddore; questi e infiniti altri esempi analoghi, ci dimostrano la costante volontà dell’autore di valersi - in parte
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quindi pressocché inediti; 2) perché, col passare degli anni, mi sono accorto d’avere effettivamente giudicato con un certo anticipo il corso di taluni
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MI FARÒ DIRE COL PENTOTHAL DOVE TIENE IL BOTTINO.
È INUTILE PROTEGGERE COL SILENZIO LUCIA VAREN... LEI È MORTA!
ALLORA ANCHE STAVOLTA QUALCUNO TI HA PRECEDUTO. HA FATTO FUORI TUTTI, E SE N’È ANDATO COL BOTTINO!
A questo punto è corsa in aiuto del marito anche Carlina Frizzi, che è stata a sua volta colpita ripetutamente al capo col calcio della pistola. I
milioni. Il fatturato netto è stato di 18 miliardi (+4,5%). La società si è valsa della rivalutazione dei cespiti, applicata col metodo indiretto, per
in cui il locale era deserto, un giovane, sceso da un'auto parcheggiata in una via laterale, si è diretto, col viso coperto da passamontagna e pistola
, proprio per il modo col quale gli ordini vengono raccolti ed eseguiti.
vengono a cadere quelle frange speculative che in passato non facevano altro che sollevare un gran polverone, col solo risultato di confondere le idee.
la volontà e la «scomodità» della nostra categoria sostituendo il valore delle responsabilità e delle qualificazioni col vociante velleitarismo delle
Ora, nell'autobiografia pubblicata col titolo Una scelta di vita (Rizzoli), racconta pianamente la sua storia personale e famigliare sino alla
personale col «mostro».
segretari provinciali Spina (Cagliari) e Serra (Sassari) sembra che ieri la «ragion di partito» abbia finito col prevalere.
, che la Berger era andata a letto, oltre che con Boex, anche col nobile e distinto Von Alten. I diplomatici tedeschi conlinciano a guardarsi in faccia
Italia poi, col '45, comincia l'«era granata». Il Toro si realizza, sta per diventare leggenda. Conquista quattro scudetti consecutivi: nel nel '46 è
salvezza della democrazia: si può perciò prevedere che, nonostante il parziale ravvedimento del governo federale, la critica dall'est ero si faccia col
Continua Ferraris II: «Alla base di quella squadra c'era anche un principio sportivo col tempo dimenticato: noi andavamo in campo per vincere non per
di una nuova società socialista e libertaria. La lotta contro lo sfruttamento e l'oppressione muove da cento spigoli: basta col socialismo fuori di
divengono più precise. Sono lui è «certo», col suo volto sicuro, con il movimento deciso delle mani, conia durezza dei toni usati. E già prima
. Allora si giocava col sistema inglese: terzini sulle ali, centromediano sul centravanti, niente, libero».
compie una strage di criminali che non si conclude col suicidio solo perché non ha più colpi. Fine del film? Nossignori: mentre il pubblico comincia
Col passare degli anni, dilaniato da feroci lotte intestine fra dirigenti, appesantito da bilanci fallimentari (nel '57 i debiti ammontavano a 450
comprese! Altrimenti, anche col "tempo pieno" e con la "sperimentazione", il rislutato sarà sempre quello del solito "pasticcio" all'italiana: tutto fumo
entusiasti. Come quando ha descritto col massimo grado di irrisione la ideologia diffusa dal '68 in poi: «Mi urta una rappresentazione della storia italiana
non solo sui risultati raggiunti quest'anno col 'monte ore' (altra bella scoperta degli extraparlamentari, senza escludere naturalmente Comunione e