Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

VODIM

Risultati per: col

Numero di risultati: 120 in 3 pagine

  • Pagina 1 di 3

Fisiologia del piacere

170533
Mantegazza, Paolo 38 occorrenze
  • 1954
  • Bietti
  • Milano
  • Paraletteratura - Divulgazione
  • UNICT
  • w
  • Scarica XML

sentimento e un'idea. Nella prima noi seguiamo i passi del fenomeno: e se col pensiero vogliamo farcene un'idea astratta, ce la figuriamo come uno

Pagina 104

col sorriso il più falso e il più gelido si asside accanto agli affetti più sublimi, delibera con essi, e, posando la sua mano di piombo sulla bilancia

Pagina 109

credere che il costume ora sia peggiore di quando col crinoline e i guardinfanti si tenevano celate agli sguardi profani fin troppe parti del corpo

Pagina 112

. Allora proviamo un senso indefinito, in cui la trepidazione lotta col desiderio della vittoria, e con lo sguardo della mente misuriamo le nostre forze

Pagina 116

sollecita e ci lusinga. Da prima la mamma colle carezze e col premio di un bravo, poi il maestro col biglietto di lode o il volume dorato, ora la società

Pagina 126

di un nano che cammina sui trampoli, di un tiranno da commedia che vuol essere chiamato col titolo di maestà anche fuor delle scene. Se questa

Pagina 128

ladro. Quando il furto è commesso per puro interesse, l'uomo deve lottare col sentimento del dovere e con altri affetti più o meno nobili, per cui la

Pagina 142

meno cortesi è sempre un modo breve, col quale dimostriamo il piacere di vedere una persona. La forma più semplice di questa espressione di gioia è un

Pagina 155

opere buone, il quale ha una scala di infiniti gradi. Allo zero di questo termometro del merito, che qui s'accorda col piacere, abbiamo l'egoista che

Pagina 157

La fisonomia delle gioie del sentimento benevolo, messo in azione, è per lo più calma e serena, e ben di rado si esprime col riso e con atti molto

Pagina 160

dolori. Essa acquista il diritto di amare e di soffrire, pagando una mercede generosa di spasimi; essa si merita la palma del sacrificio col sacrificio

Pagina 175

volta ha sentito che l'avvenire non apparteneva più a lui solo, e che aveva un alto scopo da conseguire col fare un individuo sociale ed un cittadino

Pagina 178

, ma posa il piede nelle regioni misteriose del bello, del vero, del buono. Se non possiamo consolarci col pensiero di poter ricambiare i nostri

Pagina 180

soltanto in diverse proporzioni; così ne viene che esso lotta sempre più o meno col sentimento della stima, concedendogli una parte maggiore o minore di

Pagina 186

della lingua materna. Le gioie maggiori si possono acquistare soltanto col coraggio della lotta o col coraggio della pazienza, che è eroico quanto il

Pagina 189

l'uomo lo prova con maggiore intensità, ed è allora che spesso lo si vede, beato di se stesso e del mondo che lo circonda, camminar baldanzoso col

Pagina 21

si addentellano tra loro col raziocinio per trarre fuori nuove idee e nuovi giudizi. Là la vera fabbrica comincia, e se non si crea, la

Pagina 219

sempre in mano una tavolozza ricca dei colori più vivi, che sparge col suo pennello rapido e convulso sugli oggetti che la circondano. Appassionata delle

Pagina 226

cui non può ragionare, nè gareggiare col criterio logico. Essa è sempre coerente a se stessa, sempre leggera, capricciosa, seducente; insomma, una

Pagina 228

, non potremmo confortarci di un prolungato sbadiglio. L'apparato gastro-enterico non ci dà piaceri intensi che quando comunica col mondo esterno

Pagina 23

forza da procurarci un piacere col solo diminuire o cessare. Gli strazi che si possono soffrire nei lavori intellettuali provengono quasi tutti dalle

Pagina 238

I piaceri che ci vengono dal raffreddamento del corpo si esprimono generalmente con brividi e con sospiri, collo stringere gli occhi e col

Pagina 24

concorrere e di accordarsi dei vari elementi. Il piacere può esprimersi col riso o col pianto, coll'elevarsi degli angoli della bocca o colla perfetta

Pagina 247

o i dolori più strazianti, e la diversità dell'espressione consiste nel modo di pronunciarle. I piaceri il più delle volte si manifestano col canto

Pagina 252

colpevole, invece, sembra chiamare alla sua orgia gli ospiti più ripugnanti, i quali sorridono al loro anfitrione col ghigno dell'ebbrezza più invereconda e

Pagina 256

allora che la donna, in tutto l'orgasmo della squisita sua sensibilità, sentendosi trascinata e sollevata nei vorticosi giri, freme col seno

Pagina 27

scelta. Del resto, se non potremo trovare un desiderio che sia naturalmente calmo, potremo indebolirlo col regime pitagorico, col digiuno e col cilicio

Pagina 274

che devono toccarsi. Più innanzi essa agli organi essenziali ne aggiunge altri di puro lasso di voluttà; adorna il fenomeno meccanico col

Pagina 31

dell'appetito e il bisogno di riposo invitano l'uomo a riparare alla perdita di sostanza e a rianimare col sonno l'abbattuto sistema nervoso. La vita

Pagina 36

saluto affettuoso col darci l'ultimo, il più intenso piacere. Allora le labbra si chiudono, e tutti i muscoli esercitano il massimo sforzo per

Pagina 51

denti col mastice e con altre resine, che modellandosi sotto la pressione, cambiano ad ogni momento di forma senza sciogliersi. Gli Americani hanno

Pagina 55

zucchero, col quale condiva la minestra, il manzo, il salame ed ogni vivanda che non fosse dolce per se stessa.

Pagina 57

corre quasi tutto il giorno col muso intento a raccogliere le emanazioni odorose che da ogni parte arrivano alle sue umide e delicate narici

Pagina 61

allegramente col suo canto il suono dell'organetto, mentre il cane più intelligente abbaia indispettito ad un delizioso concerto. Fra tutti gli animali

Pagina 65

ad accompagnare col gesto, colla voce o col pensiero le cadenze armoniche, ciò che per molti è un bisogno irresistibile e forma uno degli elementi

Pagina 68

ammirabile ciò che è goffo e caricato. Al giorno d'oggi, ad esempio, molti architetti, col loro cubismo e le stonature del novecentismo, osano compiacersi

Pagina 78

massimi piaceri col combinarsi fra loro in certi rapporti. Le combinazioni piacevoli più semplici sono quelle formate da due colori, quali sarebbero

Pagina 83

difficile sarebbe il trovare una razza o un paese che non ne abusi. Il ricco inglese combatte il suo spleen col Wisky e la Soda; mentre l'abitante dei

Pagina 94

Come presentarmi in società

199953
Erminia Vescovi 9 occorrenze
  • 1954
  • Brescia
  • Vannini
  • paraletteratura-galateo
  • UNICT
  • w
  • Scarica XML

; che il canto degli uccelli, il mormorare delle acque non abbia altro scopo che il suo diletto. Oh, vorremmo dire col Prati:

. - Non allacciarti le calze quando ti trovi in compagnia. - Non fregarti i denti col tovagliolo. - Non mettere il naso nel bicchiere altrui. - Non

quelli che, procedendo lentamente nel pubblico passeggio, per giunta si fermano a ogni tratto, discorrendo col compagno, e costringendo lui pure a

accennare col capo e con un lieve sorriso il piacere dell'incontro, riservando poi, all'uscita, i saluti e la conversazione. Vi sono poi delle funzioni e

Pagina 162

colle scarpe da casa, col cappello alla diavola, col soprabito male abbottonato... ed ebbe la bella sorte d'imbattersi nella più elegante e più

Pagina 183

famiglie c'è molta confidenza, il dono può essere fatto in danaro. I figliocci devono poi mostrare la loro gratitudine col visitare i padrini, col tenerli

Pagina 252

forchetta: non mai col coltello come usa qualche persona... distratta. E ognuno sa che il pesce non si tocca mai col coltello; o vi è una posata apposita

Pagina 50

un bruto, ma chi tocca appena i cibi, chi mangia a fior di labbra, chi crede di mostrar la sua continenza e la sua fine educazione col rifiutar quasi

Pagina 57

avvicini, quant'è possibile, al compimento di ogni desiderio e bisogno. Se il pubblico vorrà assisterla col suo favore, se la critica benevola vorrà

Pagina premessa

«Corriere dei Piccoli» 41, Anno XLIV (10 Ottobre 1954)

351744
AA. VV. 3 occorrenze

Il vicin lo vede in pianto, gli dà un soldo impietosito. Bilbobul s’allegra tanto che già tocca il ciel col dito.

Il suo babbo sbalordito dal magnano va e lo prega che al bambin accorci il dito col martello e con la sega.

Invano il giudizioso scudiero tenta di placare gli ardori del padrone: - Badi bene, signor errante, che son proprio mulini, con le sue pale e col suo

Cerca

Modifica ricerca