(Gérard, senza voce, accenna angosciosamente di sì col capo.)
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Mathieu si allontana rapidamente col biglietto, ruvidamente ributtando a spintoni la folla che gli è intorno.)
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Carlo, col biglietto di Eboli.
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Carlo, (col biglietto di Eboli.)
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(Si riprende la ricerca. Betto agguanta anche il piatto e lo mette sotto il vestito tenendolo assicurato col braccio.)
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la bellezza della Vita creata da Te penetra col Sole nella mia vecchia persona!
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Come lugubre visione e Teatro, e guèchas, e pupi si dileguano col suono dei sàmisen, cymbali e tamburelli e gongs!
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(Musetta accorre col bicchiere dell’acqua e ne dà un sorso a Mimì)
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(Musetta accorre col bicchiere dell’acqua e ne dà un sorso a Mimì.)
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(Spingono brutalmente Johnson verso l’albero dove sta Billy col laccio)
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Un grido acutissimo giunge da destra col rumore sordo di un galoppo. Tutti si fermano e si volgono)
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(L’amica leva dalla borsetta la cipria. l’altra, sporgendo il visetto insolente, fa un rapido ritocco col piumino).
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(Annina afferma col capo, e va ad aprire la porta)
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Detti ed Alfredo, quindi Violetta col Barone; un Servo a tempo.
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(Annina afferma col capo, e va ad aprire la porta)
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Detti ed Alfredo, quindi Violetta col Barone; un Servo a tempo.
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La puella Gaditana col tibicino e coi liberti, continuando la danza, si eclissano nella curva del criptoportico.
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Rientrano tumultuosamente Tigellino, i Pretoriani, Terpnos, le Guardie Germane col loro Decurione, conducendo Simon Mago colle braccia legate.
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(Intanto Peppe conduce l’asino col carretto dietro al teatro.)
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(Canio ha un gesto disperato, ma Tonio spingendolo col gomito prosegue piano.)
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(Intanto Peppe conduce l’asino col carretto dietro al teatro.)
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(Canio ha un gesto disperato, ma Tonio spingendolo col gomito prosegue piano.)
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Detti e Rigoletto che s’incontra col signor di Ceprano; poi Cortigiani.
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Detti e Rigoletto che s’incontra col signor di Ceprano; poi Cortigiani.
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Ed ecco alcune ombre appariscono strisciando fra i cespugli: figure confuse col buio della notte, che si fanno sempre più numerose e finiranno col
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Samuel, Tom, e i loro Aderenti in dominò azzurro col cinto vermiglio. Renato nello stesso costume s’avanza lentamente.
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(Zanetto fa qualche passo verso Silvia, ma essa lo ferma col gesto, egli, dopo aver fatto un gesto disperato, fugge bruscamente).
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Ezio col seguito, Uldino; Foresto, che nuovamente in abito guerriero si frammischia alla moltitudine, e detti.
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Silva, dopo avere veduto immobile partire il re col suo seguito.
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Silva, che vedendoli abbracciati, si scaglia furibondo tra loro col pugnale alla mano, e detti.
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Silva, dopo avere veduto immobile partire il re col suo séguito.
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Silva, che vedendoli abbracciati, si scaglia furibondo tra loro col pugnale alla mano, e Detti.
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(ognuno trae dal seno una tavoletta, v’incide col pugnale la propria cifra, e la getta in un avello scoperchiato)
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Silva, dopo avere veduto immobile partire il re col suo seguito.
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Detti e Silva, che, vedendoli abbracciati, si scaglia furibondo tra loro col pugnale alla mano.
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(ognuno trae dal seno una tavoletta, v’incide col pugnale la propria cifra, e la getta in un avello scoperchiato.)
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Ezio col seguito, Uldino; Foresto, che nuovamente in abito guerriero si frammischia alla moltitudine, e Detti.
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(Rolando ritorna il fanciullo nelle braccia materne: Lida si ritragge col fanciullo)
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Così ha detto il Signore: ecco, io do questa città in mano del re di Babilonia, egli l’arderà col fuoco.
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(il Cavaliere parte col Barone e Tesoriere)
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(la Marchesa parte col Coro. Il Cavaliere pel lato opposto).
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(Annina afferma col capo, e va ad aprire la porta)
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Detti ed Alfredo, quindi Violetta col Barone; un Servo a tempo.
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(Annina afferma col capo, e va ad aprir la porta.)
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Detti ed Alfredo, quindi Violetta col Barone; un Servo a tempo.
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Le maschere salutano il pubblico col loro lazzo caratteristico.
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Rompe Ugo col grido la rigidità dell'orrore; e la delirante vita scoppia come la sorgente della roccia.
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Il Principe un poco col vasetto fra le mani; l'Abate lo segue senza comprendere; la Principessa si volta curiosa.
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(Mentre Fadinard, pazzo di gioia, abbraccia tutti, Nonancourt tira fuori il cappello dalla cappelliera e la richiude col coperchio.)
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Ehi! Si ricordi: domattina alle sei sveglia, col caffé… ben caldo.
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Accademia della crusca
