Penombre
- Galoppa, farnetica, bestemmia, sospira, col sogno, coll'orgia, col dubbio, coll'ira ; nel fango, nell'aria, sui letti del mondo, sul capo profondo
Penombre
rondinella dal vicin fenile gli risponde col trillo spensierato; di teste bionde e di canto infantile echeggia e splende il lucido selciato. Passano
Penombre
loro. Come, come restar fra questi avelli che chiaman stanze? Copron di versi i lirici tinelli le lontananze : oh miei curati nelle vigne erranti col
Penombre
, la donna ha l'occhio languido e profondo, il focolare è una chiesetta d'oro. Mentre il suo raggio acuto e rubicondo cresce e svanisce, lottando col
Penombre
, attonito, perplesso, parmi di aver lì appresso il volto aguzzo e smunto, e l'alito di un monaco defunto che, scappato dal freddo monumento, sfiorandomi col
Penombre
Vidi schifose diventar le belle, e vidi i buoni diventar cattivi; vidi col minio all'anima e alla pelle, i casti santi e gli angeli lascivi. E
Penombre
Sunt lacrimae rerum. Rideva la lampada, dai candidi ceri specchiando l'orpello nei lunghi bicchieri; la tavola, piena di trilli argentini, ridea col
Penombre
dibatte, appesa a un sogno isterico. Dalle cantine stridevano i galli col canto rauco; e le lanterne erano sgorbii gialli sul cielo glauco. Qualche
Penombre
tacita anch'io; perché, quando a vespero favello con Dio mi guardi nel viso col mesto sorriso? Io m'affiso lassù, tu in basso guati; io mi faccio gentil
Penombre
genere umano! venga l'inferno del padre eterno, vi scenderò col mio bicchiere in mano!
Penombre
carnefice, vorrei farmi becchino per lacerarti, o secolo, quel manto d'arlecchino; e sul tuo muto Golgota cacciarti col tuo Dio, e imprecarti l'oblìo
Penombre
, sulla muraglia bruna, col raggio della luna leggevi i nomi ancor. Care beltà del tempio!.. Sfumando in lontananza, si univan tinte e linee, quasi
Penombre
il queto bimbo urlando. Dormi: la notte è fertile di sante apparizioni, e nuota in lei più rapido l'estro delle canzoni; io, Beniamini, io veglio col