dell'elezione. Oltre a ciò i sindaci del collegio furono tutti sobillati a favore del De Martino. V'aggiungi che il clero fu unanime nel predicare agli
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Conti doveva eleggersi come amico del clero e della Chiesa, e che il Pieri pel suo programma elettorale era incorso nelle censure ecclesiastiche.
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Ciò che vi è di vero, e che tutti consentono, si è che correva voce nel paese dell'adoperarsi del clero per far riuscire il candidato cattolico
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Dove alcuno potrebbe invero compiacersi che non essendo il clero col suo molto dimenarsi riuscito a mandare in questa Camera tanti candidati del suo
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