ad assicurare ogni oggetto contro la violenza del mare. La | Clelia | proseguì colle mure alla sinistra |
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico -
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la bellezza delle sue forme, amava la | Clelia | di quell’amore per cui i rischi della vita sono giuochi, il |
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non solo, ma era adorata da tutti i vicini. Si diceva che | Clelia | accoppiava alle sembianze angeliche della mamma la robusta |
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suo castello era lo stesso in cui noi lasciammo la nostra | Clelia | coi compagni e forse alcuna fra le quercie che ne |
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come quello di una matrona antica. Oh! Raffaello in | Clelia | avrebbe trovato tutte le grazie dell’ideale sua fanciulla |
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Mario Leoni, in cui prenderà parte gentilmente la signorina | Clelia | Garrone. Mej soj che mal accompagnà, fama. |
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appunto così s’era acceso per lei di altissimo affetto. | Clelia | vinceva di beltà le più leggiadre donzelle di Roma, e forse |
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fissava lo sguardo ad una finestra del primo piano ove | Clelia | lavorava colla madre, e donde la luce elettrica dell’occhio |
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era sempre alla testa della comitiva composta di Silvia, | Clelia | e John, e che adoperavasi a sbarazzare il sentiero da |
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e entrambi scomparvero. Silvia era stanca veramente. | Clelia | giovane e di costituzione più robusta lo era meno, però |
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silenziosa solitudine ebbe qualche cosa di straordinario. | Clelia | però accorgendosi dell’effetto provato dalla madre disse |
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con della selvaggina». Un abbraccio amoroso alla sua | Clelia | fu la risposta di Silvia ed ambe s’intrattennero a |
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all’Inglese di raccogliere legna secca per far fuoco»; e | Clelia | che conosceva un poco quella lingua ed era stata |
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gemma a qualunque costo. Io non posso più vivere se la | Clelia | non è mia. Essa sola può alleviare le mie noie e bearmi la |
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due amanti chiudeva il breve colloquio. Clelia, la bella | Clelia | fu ben lungi dall’esserne gelosa. Ella era già troppo |
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l’inutilità e il pericolo della intrapresa manovra. La | Clelia | infatti, aveva contemporaneamente rigonfiate le vele e |
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strideva, minacciava rovina. La parte destra della | Clelia | in pochi minuti fu sommersa dal mare ma l’agile legno |
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«sì Eminenza» moveva senz’altro all’infame missione. Ma su | Clelia | vegliava Attilio, suo compagno d’infanzia, ventenne, |
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tutto il mondo rimbambito por una notte, dalla vergine | Clelia | a Napoleone il Grande, intonare il gira, gira, gira senza |
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infallibile di forti venti da Libeccio. Come dicemmo, la | Clelia | usciva con tutte le vele spiegate dal porto d’Anzo ed |
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punta, lo nascose alla cintura sotto le pieghe del vestito. | Clelia | era degna di coloro che anelavano alla sua liberazione. |
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Accortasi del pericolo di dover lottare contro i tre, | Clelia | trasse risolutamente il pugnaletto e mentre furibonda e con |
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disarmandola del pugnale. Non fu però facile impresa. | Clelia | si dibattè con tanto furore che il demonio di prete e |
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Ti amo graziosa Naiade perché so che tu ti chiamerai | Clelia | per l’avvenire, in onore della bella e cara mia compagna, |
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Giulia, e veramente dal momento in cui ella avea veduto | Clelia | slanciarsi sul masnadiero con tanta intrepidezza diventò di |
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cocchiere ed Aurelia come cameriera, lasciando Silvia e | Clelia | ad una certa distanza nel bosco che tocca la sponda del |
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di eretici e di liberali, ben lo fu per l’equipaggio della | Clelia | verso il quale la nostra eroina era sempre gentile, e a cui |
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d’un’ora da che erano saliti a bordo i nuovi personaggi la | Clelia | aveva già levato l’ancora e con tutte le vele spiegate, |
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intimi; come ha potuto destare sospetti nella polizia?». | Clelia | non piangeva ed il suo dolore per la disparizione del |
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descrivere e solo donna innamorata può comprendere. | Clelia | ed Irene alla lor volta erano pur felici nel riabbracciare |
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è plebeo; e bastimento per nave, legno e simili. La signora | Clelia | ringraziò caramente il maestro degli avvertimenti che le |
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e visse e morì, durante la lunga vedovanza, la contessa | Clelia | Borromeo, valente nelle matematiche non meno della |
MILANO IN PERCORSA IN OMNIBUS COMPILATA DA GAETANO BRIGOLA ED ILLUSTRATA DA NOTIZIE STORICHE ED ARTISTICHE DA FELICE VENOSTA -
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massime sul conto del piccolo John che, eccitato dalla | Clelia | a parlare italiano principiava, com’era naturale, col dire |
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invidiava punto i suoi compagni nel tempestoso Tirreno. Poi | Clelia | era così bella! così gentile! ed Orazio uno di quei tipi |
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rimasero muti e per un pezzo stettero a considerare | Clelia | e Giulia con aria mista d’ammirazione e di rispetto. |
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così Aurelia, che non potè trattenersi dal farle riscontro. | Clelia | si sentì un brivido nelle ossa, ed impallidì alla minaccia |
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afferrò e tenne salda Giulia in guisa che la povera | Clelia | trovossi sola a lottare col nerboruto avversario il quale, |
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un colpo, come di clava, cadde sul cranio del rapitore di | Clelia | e la coraggiosa fanciulla nello stesso momento si sentì |
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a collocare gli amici in situazione più conveniente. La | Clelia | lottò ancora tutta la notte colla tempesta e ben le valsero |
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sulla scena d’azione e la capitanava erano, niente meno che | Clelia | e Irene, or nuove amazzoni in cerca della pugna. Al loro |
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trattennero solo, più per ostaggio che come prigioniero. | Clelia | e Irene furono festeggiate da tutti per la loro bravura e |
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amorevolmente baciò in fronte il giovane inglese, poi | Clelia | e Silvia l’abbracciarono con singolare espansione, e la |
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e procurò anch’egli d’asciugarsi i panni e rifocillarsi. | Clelia | accantucciata colla madre in un angolo col capo appoggiato |
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Madre affettuosissima, sosteneva il caro peso della sua | Clelia | e stava immobile per timore di svegliarla; un pensiero |
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la mano abbronzata del duce della foresta. E | Clelia | non l’aveva essa riconosciuto il suo Attilio nel ruggito |
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castello e tanto spavento suscitò nell’anima dei papalini, | Clelia | abbandonò un’arma che aveva allora terminato di caricare e |
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di fatti, di speranze, di delusioni! «Mio! mio!» ripeteva | Clelia | a sé stessa, mentre Attilio, per la prima volta, coglieva |
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consiglio del vecchio operaio. Muzio si avvicinò a Giulia e | Clelia | che non erano lontane e mettendo innanzi la condizione, che |
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che decise altrimenti. Il lieve Greco che aveva spinto la | Clelia | fuori dal porto a due miglia calmò intieramente: nuvoloni |
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politico), volava col pensiero verso la sua Silvia e la sua | Clelia | che erano l’Eden della sua esistenza. Silvio, il quale |
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quando il battente della porta annunziò una visita. | Clelia | corse ad aprire ed introdusse monna Aurelia, una buona |
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colpevoli?». Un momento di silenzio seguì quelle parole e | Clelia | la quale più d’ogni altro conservava il suo sangue freddo |
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diletto in udire nella sua bella lingua la conversazione di | Clelia | e d’Irene col loro beniamino John, sempre gioviale ed |
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scordate d' una cosa. "Che cosa? domandò la direttrice. "La | Clelia | ha detto delle parole latine; ma noi non sappiamo quel che |
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ha ragione, ed eccomi qui a spiegargliele. La signora | Clelia | ci ha raccontato che sulla medaglia coniata per la Bassi ci |
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dissi, quella gioventù sospesa in ammirazione. Accanto a | Clelia | stava Muzio e la buona Silvia con lui, talché delle nostre |
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cenerognola usciva l’Isoletta dall’onda all’Occidente, e la | Clelia | spinta da leggerissima brezza da Levante, lentamente |
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Dopo due giorni dalla sua partenza da Porto d’Anzo, la | Clelia | entrava con vele e bandiere spiegate a Porto Longone. |
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s’intende bene senza far torto al lontano suo prediletto. | Clelia | sarebbe stata felicissima d’avere seco il suo Attilio, |
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gridò, facendo sedere Silvia alla sua destra, alla sinistra | Clelia | e dopo lei Irene. I compagni d’Orazio, sedute che furono le |
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uso del bel sesso, sulla reciproca loro storia. Di Silvia e | Clelia | noi già lo sappiamo e ne resta a sapere ciò che la bella |
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noi potremo varcarla, dirigerci a Livorno ove stanzia la | Clelia | e di là veleggiare per l’isola che non è lontana. «Io devo |
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e secondo natura. A quest’ultimo partito si attennero | Clelia | ed Attilio. «Mio! mio!» avea detto Clelia, al racconto |
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o di gittare qua e là qualche punto da nulla. La signora | Clelia | seguiva questa massima: l'allieva deve fare solamente |
Marina ovvero il galateo della fanciulla -
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