strade campagnuole, di città non mai viste, sotto gelidi chiarori di luna e solleoni di fuoco, Ninì e Lilia tremavano come le foglie, Dodò si leccava
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una sera mesta e piovosa. Il noto suono di una campana si diffondeva da una torre sulla città, che abbandonavamo. Quel suono era lugubre, tristi
città, altre verso le borgate del Niger. El-Haggar ed El-Melah procedevano senza parlare, cogli sguardi fissi verso il sud, per cercare di scoprire i
d'oro, dieci denti d'elefante e trecento talleri; una somma enorme in una città dove gli schiavi negri si pagano quattro o cinque libbre di sale."" "Noi
, doveva trovare i quattro Tuareg destinati a lui per aiutarlo nella sua triste impresa. Praticissimo di tutte le vie e le viuzze della città, in pochi
ardenti?" "Devo andare a Tombuctu." "Oh! ... Voi dunque ignorate che quella città è interdetta tanto agli europei quanto agli ebrei?" "Lo so, signore
Il Ramadan, la quaresima dei mussulmani, che dura solamente trenta giorni invece di quaranta, stava per finire anche a Tafilelt, città perduta ai
ministro con un altro risolino beffardo. Poi proseguì "Che cosa siete venuti a fare qui, voi infedeli, in una città inviolabile per chi non è mussulmano
morto laggiù, dopo aver raccolto una fortuna considerevole." "Io so che quella città è inviolabile agli stranieri e anche agli ebrei." "È vero, signore
mostrarvi, per ora. Sembra che siate molto odiato voi." "Perché sono ebreo." "Avete molti nemici in città?" chiese il marchese. "Nessuno, signore; mi
era gettato in un'altra viuzza e attraversando ortaglie incolte aveva potuto raggiungere indisturbato i quartieri più meridionali della città. Avendo
verso i quartieri meridionali della città. I kissuri, temendo forse che i fuggiaschi avessero dei compagni pronti a spalleggiarli, avevano rallentato la
città come Tombuctu, perduta all'estremità del Sahara, in un paese affatto selvaggio. Il vecchio ebreo, che pareva ringiovanito istantaneamente di venti
lei una donna. Le vie cominciavano ad affollarsi. La notizia dell'imminente supplizio d'un kafir si era già sparsa per la città e la popolazione, avida
, marchese, e sapremo la verità. Se è vero che il colonnello è stato condotto al sultano, qualcuno lo avrà veduto di certo entrare in città coi Tuareg
l'appoggio dell'ambasciatore francese e senz'altro era partito per Tafilelt, la città più meridionale dell'Impero. Mercé le sue lettere di raccomandazione
aveva raddoppiato la sua corsa sotto i colpi di remo di Rocco, del moro e dei due negri. La città ormai era stata oltrepassata e sulla riva non si