città per le elezioni comunali». L’oratore mostra ed illustra delle proiezioni che vennero usate in Svizzera per la propaganda della rappresentanza
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sue movenze, come accadde anche recentemente, ma il bene della città sia l’unica mira. Ciò si ottiene colla rappresentanza proporzionale. Per questo il
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speciale posizione della città e per i motivi già adottati d'introdurre la proporzionale, che è regola di giustizia, la quale darà a noi e ai singoli
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possano rappresentare la maggioranza o governino la città in nome della cittadinanza. Eppure questa minoranza se fosse incaricata di esercitare solo
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distrettuazione crea una rappresentanza delle minoranze (seguendo sulla carta il collegio delle città meridionali). Osservate che lungo giro vizioso
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di non lasciarvi provocare a sensi ostili contro la città che per noi sarà sempre il centro del paese. A Trento non tutti la pensano come i comizianti
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continuazione. Ecco perch’io anche essendo consigliere municipale di Trento, ritenni di dover aderire alla proposta. Certo la città di Trento aveva
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cittadino, e come gli anticlericali lo furono in città, così nella campagna i leghisti sono i precursori del socialismo. Esiste quindi un pericolo
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una tale conquista. Anzitutto noi volevamo che nella città di Trento la cittadinanza potesse essere rappresentata in consiglio, nell’amministrazione
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baluardi naturali, non ne rimasero illese le nostre città, i nostri borghi. Lo spirito invadente del paganesimo, qualunque nome portasse penetrò in
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cinque anni giravano le città e i villaggi, parlando di vantaggi economici, di progresso e di scienza. Ma ora che ci hanno detto chiaro che cosa essi
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una sera mesta e piovosa. Il noto suono di una campana si diffondeva da una torre sulla città, che abbandonavamo. Quel suono era lugubre, tristi
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in tutti coloro che godevano un’influenza sociale, in modo che si manifestava negli statuti e nei regolamenti delle città, nelle ordinanze e nelle
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quanto converrà pur ammettere che una sua rigida applicazione per ogni lembo di territorio, per ogni città, per ogni villaggio, senza tener conto d
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costumi. Noi ci siamo guardati d’attorno e abbiamo ammirato le nostre superbe cattedrali, i nostri santuari, le croci splendenti sulle torri della città
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roveretani, i quali, fondati in gran parte sulle forze proprie, seppero ridare in così poco tempo una vita nuova alla bella ed industre città che durante l
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distrettuazione si abbia riguardo alla cultura e al censo, creando per la città e i centri collegi elettorali più piccoli. E questo nel presupposto che
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(26), due per la città di Trento, uno per la città di Rovereto ed uno per l'altipiano di Lavarone e Folgaria, avuto riguardo alla massa compatta di
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presa dai nostri amici, nostri rappresentanti nel consiglio municipale delle città autonome per l’abolizione dei corpi elettorali? Fu tutta una serie d
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programma teorico alla «città degli uccelli» di Aristofane. (Vedi gli articoli di un vecchio liberale nell’Alto Adige 1898). Perché allora conservate la
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sette collegi delle vallate. Per i collegi di Trento e della città e borgate meridionali si rimette la decisione alla Direzione dell’Unione politica
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per entro la città nostra non ti meraviglieresti tanto dei rinnovamenti tecnici e meccanici, né del mutato aspetto delle abitazioni umane, né delle
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Chiesa, predicato agli operai, versato a larga mano nell’anima loro, dai profughi della borghesia. Abbiamo così nelle nostre città dei nuclei di operai i
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offensiva per la città di Trento e telegrafarono al podestà, dr. Brugnara, capo del club dietale, un aperto biasimo. Perché aveva egli permessa la
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elezioni amministrative, nelle quali la borghesia si fece coraggio e tentò riprendere con i blocchi la sua posizione nelle grandi città. È il terzo
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elezioni amministrative, nelle quali la borghesia si fece coraggio e tentò riprendere con i blocchi la sua posizione nelle grandi città. È il terzo
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Accademia della crusca
