diritti proprietari non può che conseguire una nozione di capacità contributiva come mero criterio di riparto; una nozione, cioè, fondata sul
decisione dai giuristi, cioè nella "correttezza" ("Richtigkeit") della decisione - nel quadro della teoria della correttezza come consenso fondato
desuetudine: (i) la desuetudine come fenomeno deontico, cioè come fenomeno che appartiene al regno del "Sollen", e (ii) la desuetudine come fenomeno ontico
rilevato l'incongruenza dell'individuazione del presupposto del tributo, e cioè del reddito Ires, con la "ratio" (l'incisione di "sovraredditi
apprezza particolarmente per "le parole non dette": per avere cioè fondato il giudizio di illegittimità sulla sola violazione del diritto alla salute
indisponibile. Se il diritto di essere curati dallo Stato diventa indisponibile ciò implica che non è permesso, cioè è vietato, se non sempre nella maggior parte
Il contributo focalizza la propria attenzione sui rimedi peculiari, cioè diversi da quelli di diritto comune, che l'ultima novella del Codice del
bozza sul sito dell'Agenzia delle entrate. La "voluntary" domestica, l'estensione, cioè, alle persone fisiche diverse da quelle riguardate dalla estera e
fraudolenta - cioè a dire, due (dei quattro) presupposti per l'applicazione dell'esimente di cui all'art. 6 del d.lgs. n. 231 del 2001 - consacra un principio
Il "plafond" che gli esportatori utilizzano per l'acquisto di beni e di servizi senza l'applicazione dell'IVA, nella sua forma "fissa", cioè, su base
L'Agenzia delle entrate, con la circolare n. 4/E del 2015, ha analizzato gli aspetti tributari dell'accordo di "rent to buy", cioè della locazione
, cioè, all'interno dello Stato membro, ed esenzione esterna, riferita agli acquisti intracomunitari ed alle importazioni, fissando il principio che
promiscuo, cioè destinati alla sfera commerciale, ma anche istituzionale dell'ente destinatario delle prestazioni.
, in questo particolare momento storico, appaiono più frequenti, e cioè quelle in materia di "transfer pricing". Le argomentazioni e le conclusioni cui
contrasto alle strutture finanziarie ibride, cioè a quegli strumenti finanziari le cui remunerazioni sono considerate, allo stesso tempo, elementi di reddito
"formali", riferiti, cioè, all'attività svolta dall'ente "in quanto tale", come sembra indicare la norma nazionale. Occorre, invece, secondo quanto
dalle persone fisiche. Si dovrebbero, invece, intendere più propriamente come disposizioni settoriali, parametrate cioè sui connotati propri e specifici
", "ristrutturazione" e "manutenzione" ordinarie, rispetto ai medesimi oneri imputabili direttamente in "aumento" del "costo" dell'immobile, cioè le
vertesse sulla questione della "verità" del "prezzo", cioè esso può essere solo o vero o falso o sulla questione della "congruità" del prezzo, cioè esso
debolissimi, i dilettanti di astronomia praticano l’astuzia della “visione distolta”, cioè guardano nell’oculare con la coda dell’occhio. La visione
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Il 22 giugno 1633 arriva l’epilogo. A dorso di mulo, “ come reo in abito di penitenza ”, cioè con addosso “uno straccio di camicia”, viene portato al
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. Nessuno dei tre però seppe elaborare una teoria completa e darne una dimostrazione in accordo con le osservazioni, cioè con la forma ellittica delle
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gravitazionale terrestre. Conoscendo l’attrazione che la Terra esercitava sulle sferette – cioè il loro peso – Cavendish riuscì a pesare il nostro pianeta e a
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Sole il 21 dicembre è di circa 21°, pose il foro d’ingresso dei raggi a 27 metri dal pavimento. Il diametro era un millesimo dell’altezza, cioè 27
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, cioè di un fattore 600.
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controllata un secolo dopo e la differenza fu di un centimetro rispetto alla lunghezza stabilita in precedenza: un centimetro su 10 chilometri, cioè un errore
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, dovrebbe proiettarsi su sfondi di stelle diversi e mostrare una sia pur piccola parallasse, cioè uno spostamento annuale rispetto alle stelle più lontane
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, abbandonò l’impresa. Da un certo punto di vista, fu meglio così: i tempi non erano maturi (cioè gli strumenti non erano ancora adeguati) per riuscire a
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secondo d’arco. Dalla trigonometria sappiamo che un angolo di 0,3” corrisponde a una distanza pari a 680 mila volte la base, cioè 680 mila Unità
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dell’orbita di Urano e del nuovo pianeta, cioè 16 incognite, e per farlo bisognava tirare a indovinare la distanza e la massa del pianeta sconosciuto.
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ignoto si trovasse a un po’ meno del doppio della distanza di Urano e che avesse una massa doppia rispetto a questo pianeta, cioè di 36 masse terrestri.
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, cioè di quella forza che tende a mantenere un corpo nel suo stato di quiete o di moto. Sotto, c’è l’identità, supposta da Einstein e finora mai
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’antico nome latino della città di Teramo (“inter amnia”, cioè “tra due fiumi”), il sesto in ordine di grandezza, con un diametro di 334 chilometri
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Bessel e altri dopo di lui erano riusciti a stabilire la distanza delle stelle più vicine in modo diretto con il metodo della parallasse, cioè
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era dimostrato troppo conservatore nel preservare la vecchia concezione di un universo senza tempo (cioè eterno). Ironia della sorte, De Sitter
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specchiava nei pozzi. Cioè non proiettava ombre, e dunque stava allo zenit. Non era così ad Alessandria: al solstizio estivo le ombre erano corte ma
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La motivazione del Nobel parla delle “anisotropie di corpo nero” rilevate nella radiazione cosmica di fondo. Cioè minime differenze di temperatura
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Il primo “becchino” di cadaveri stellari eccellenti, cioè il primo a intuire che le stelle massicce collassano in stelle di neutroni, fu Fritz Zwicky
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queste sorgenti situata nella costellazione della Vergine – 3C 273, cioè l’oggetto 273 del terzo Catalogo di Cambridge – sarebbe stata occultata dalla
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di un giorno luce, cioè con il diametro del sistema solare. In caso contrario non avrebbero potuto subire variazioni di luminosità con periodi così
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La soluzione introdotta da Tolomeo sfoderando tutto l’armamentario delle sue conoscenze di geometria e trigonometria è l’equante, cioè il punto
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andandole incontro, cioè salendo con i suoi strumenti di misura a 5200 metri su un pallone aerostatico. Due anni prima a Parigi il tedesco padre Theodor
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antimateria: il positrone, cioè un elettrone con carica positiva, dimostrando che era giusta l’equazione di Dirac secondo la quale a ogni particella
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prima violazione della simmetria di parità (come se la natura fosse mancina, cioè avesse una preferenza tra destra e sinistra). Dal 1948 Gilberto
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dei cieli, con in fondo, piccolissima, la Terra in rotazione. Poi Beatrice suggerisce a Dante di guardare verso l’alto, cioè fuori dall’universo
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hanno in comune la superficie, cioè il “primo mobile”: il che equivale appunto a una ipersfera, oggetto della geometria di Riemann adottato da
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Rimangono l’astrologia genetliaca, che ha tuttora i suoi fedeli, e l’astrologia naturale, cioè l’idea che l’ambiente della nascita possa influenzare
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vediamo mai la faccia opposta della Luna, così gli abitanti di essa non vedono mai la Terra: per questo nel Somnium sono chiamati privolvani, cioè “privati
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accuratamente la loro superficie curva. Neppure così, tuttavia, si poteva eliminare il cromatismo: attraversando la lente, la luce si rifrange, cioè
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stata al centro. Si comporta cioè da tolemaico. Non c’è da stupirsi se i conti non tornavano. Quando Galileo incomincia a fare i calcoli mettendo il
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