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Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia

518389
Venanzio Giuseppe Sella 50 occorrenze
  • 1863
  • Tipografia G.B. Paravia e Comp.
  • Torino
  • Fotografia
  • UNIPIEMONTE
  • w
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Divideremo questa prima parte in cinque sezioni differenti, cioè:

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ondulazioni, cioè che la velocità della luce è minore nei mezzi più rifrangenti e maggiore nei mezzi meno rifrangenti. Così p. e. la velocità della luce

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divergenti, cioè provenienti da un corpo luminoso posto a poca distanza, si produrrà una immagine del corpo luminoso, che varierà di posizione e di

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questi punti sarà l’immagine dell’oggetto. Quest’immagine sarà non solamente capovolta, ma ben anche rovesciata, cioè a dire che sarà non solo in

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g = Gd/D; cioè 50x0,40/100 = 2/10 = 0m, 20

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G = gD/d; cioè 100x0,20/0,40 = 20/0,40 = 50 metri.

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D = Gd/g; cioè 50x0,40/0,20 = 100 metri.

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d = gD/G; cioè 100x0m, 20/50 = 2/5 = 0m, 40

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la formola F = Gd/G+g insegnerà a trovare il foco principale della lente, cioè 50x0m, 40/50+0m, 20=20/50,20=0m, 40 circa.

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Mentre fra gli oggetti posti a 50, e quelli posti a 100 metri il divario nella distanza focale sarebbe di circa 1 centimetro, cioè 1/49-1/99.

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attribuibile alla minore interferenza dei raggi luminosi, che ha luogo con un diaframma conveniente, cioè non tanto piccolo da dare egli stesso origine al

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8° Quando la luce incidente arriva in onde pochissimo curve, cioè a dire quando gli oggetti sono considerevolmente lontani, il sistema ottico può

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essendo fatta di flint leggero, ed adottando gli stessi indici ritrattivi come sopra, cioè:

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Questi oggettivi sono ora fabbricati da diversi costruttori. Il signor Voigtländer li fabbrica in sei differenti dimensioni, cioè del diametro di

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maniere un po’ diverse, cioè a cassa scorrevole ed a mantice.

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già prima d’ora insegnato, cioè, se l'immagine è 10, 100 volte più lontana dalla lente che l’oggetto, l’ingrandimento sarà 10, 100 volte quello dell

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sferica, è composto di varie parti distinte, cioè:

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delle distanze ed avere una chiara percezione del rilievo dei corpi, cioè delle loro tre dimensioni, lunghezza, larghezza e profondità.

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Quando si vede un oggetto con due occhi, quantunque si formino due immagini nei due occhi, la sensazione che si ha è tuttavia unica, cioè come se l

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focale minore di 25 centimetri, che è quella che abbiamo domandata di sopra, cioè con un oggettivo di una lunghezza focale equivalente di 12 a 14

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La seconda classe abbraccia i corpi che sono simili al ferro, cioè i metalli; come il zinco, il piombo, il rame, l’argento, l’oro, il platino, e via

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Basi essenzialmente forti sono gli alcali, cioè: la potassa, la soda, la barite, la stronziana, la calce, che si manifestano sempre con tutti i

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si possono ancora riconoscere da alcune loro proprietà generali, comuni a tutti, cioè dal loro sapore acerbo più o meno grande, dal loro modo di

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Le basi sono per gli acidi ciò che questi sono per quelle; cioè le basi si comportano cogli acidi nella stessa maniera che questi si comportano colle

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combinazioni di sopra, cioè nell’acqua e nell’acido solfoidrico.

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Il solfato di soda cristallizza prendendo in combinazione una grande quantità di acqua, cioè:

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compongono, cioè:

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In tutte le combinazioni in cui entrano questi due corpi composti, la soda cioè e l’acido solforico, conservano sempre il loro equivalente

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fabbricazione si riducono a sette, cioè:

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6° Continuare l’azione del laminatoio sino a che la lamina abbia lo spessore voluto, cioè circa 2/5 di un millimetro. Se lo spessore dell’argento

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’arte, non ancora abbastanza conosciuta nel nostro paese, mi pare che si possa ridurre a 4 operazioni principali, cioè: 1° tirare un tubo di vetro; 2

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è noto, sull'applicazione di questo principio: cioè che gli acidi e gli alcali richieggono tutti quantità proporzionali di alcali e di acido per

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Ma quest'azione non è solo in ragione diretta del tempo, essa è ancora in ragione diretta del corpo modificatore presente, cioè l’azione è nella

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Le immagini che si ottengono direttamente nella camera oscura sono d’ordinario con tinte inverse, cioè in esse i bianchi degli oggetti sono neri e

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Le operazioni necessarie sono nove, cioè:

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Nella preparazione dell’albumina fotografica il iodio potrebbe tralasciarsi purchè s’impiegasse una maggior quantità di ioduro di potassio, cioè 1

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immergerle in esso con grande regolarità. Gli inconvenienti che esso presenta sono due principalmente, cioè si deve bagnare col bagno il rovescio della

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collodio. Le operazioni sono pressochè identiche, cioè:

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Qualche volta la pirossilina si modifica nella sua apparenza esterna senza svolgimento di vapori, cioè diventa più debole e perde la sua fibrosità

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stati differenti circa alle sue proprietà chimiche, cioè esso può essere inerte, oppure attivo chimicamente.

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Se il bagno avesse acquistato la proprietà che più di tutte temono i fotografi di professione, ed i dilettanti di fotografia, quella, cioè, di

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questa camera si prende una veduta e si mette al foco oggetti lontani, trovasi che la sua capacità è da 20 metri all’infinito, cioè gli oggetti che

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fare presso varie distanze, cioè per quelle distanze che può occorrere di dover dare alle persone a ritrarre onde ottenere un ritratto più o meno grande.

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Una soluzione sviluppatrice debole, cioè contenente poco acido pirogallico, richiede maggior quantità di acido acetico, perchè, altrimenti, la sua

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lo sviluppatore tolto lo strato si trovi annerito uniformemente. In tale circostanza il rimedio è facile, cioè basta mettere un diaframma all

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Si versa ora sullo strato l’albumina iodurata. Questa è simile a quella che usasi per produrre le prove negative su albumina, cioè:

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Per svelare l’immagine prodotta dalla luce sul collodio albuminato, e per fissarla, si opera, come dissimo presso l’albumina, cioè:

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Trovo potersi fare assai bene questa operazione collo stesso aceto-nitrato che usasi per sensibilizzare i vetri albuminati, cioè:

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Le operazioni necessarie per ottenere la prova positiva sono sei, cioè:

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L'applicazione del miscuglio sulla prova si fa nel modo seguito per albuminare. Cioè si versa la soluzione in un bacino di vetro, si pone sopra di

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