Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

VODIM

Risultati per: cilindri

Numero di risultati: 54 in 2 pagine

  • Pagina 1 di 2

Manuale di Microscopia Clinica

514429
Giulio Bizzozero 50 occorrenze

si trovino nello sputo, o con cilindri renali, quando si riscontrino nell’orina.

Pagina 16

striati di muco (che importa di saper distinguere dai cilindri urinosi patologici), entro cui stanno disposti in piccol numero dei leucociti e qualche

Pagina 191

diagnosi degli epitelî renali è facile e sicura in que’ casi in cui le cellule stanno racchiuse nei cilindri orinosi (Tav. 7a, fig. 79 c e 76 e

Pagina 193

leucocito; mancano assolutamente tanto i globuli rossi, quanto i cilindri jalini e cerei. Le cellule epitaliali (Tav. 6a, fig. 61) sono grossolanamente

Pagina 194

o di materiali di essudazione, essi si vedono riuniti in cilindri (cilindri di globuli rossi), che riproducono la forma ed il diametro dei canalicoli

Pagina 200

sono ad essi commisti (epitelî, cilindri, pezzetti di calcoli, leucociti, ecc.), e degli altri indizi offerti dal malato, a fine di determinare se il

Pagina 201

120. 4.o Cilindri orinosi. - Già più addietro abbiamo veduto come gli ammassi di globuli rossi, di cellule epiteliche, ecc. che provengono dal rene

Pagina 204

I cilindri, invece, di cui terrò ora parola, che pure provengono dal rene e che in senso più stretto sono designati sotto il nome di cilindri orinosi

Pagina 204

’orina dei grossi cilindri costituiti prevalentemente da grandi ammassi di batteri granulari. Il loro aspetto granuloso potrebbe farli confondere coi

Pagina 204

Questi cilindri, di tanta importanza diagnostica, pare siano stati veduti, per la prima volta, nel 1837, da VALENTIN nel rene e da VIGLA nell’orina

Pagina 204

I cilindri orinosi non sono tutti della stessa natura; essi presentano delle differenze di aspetto e di costituzione chimica, che hanno servito di

Pagina 205

121. Nell’esame dei sedimenti contenenti cilindri orinosi talvolta questi ultimi sfuggono alla vista o perchè troppo pallidi, o perchè coperti da

Pagina 205

122. I cilindri jalini (Tav. 7a, fig. 72) sono corpi di forma cilindrica, retti, curvi o variamente ripiegati, a margini regolari, diametro uniforme

Pagina 205

loro orina a 65°-80° C., o nell’acqua distillata a 20°-40° C. Bene spesso nella sostanza dei cilindri jalini si trovano sparsi dei granuli, ora

Pagina 206

La diversità di aspetto dei cilindri jalini è ancora aumentata dagli altri elementi istologici con cui possono essere in rapporto. Alla loro

Pagina 206

124. I cilindri giallicci o cerei (fig. 77 e 79 d) offrono varie particolarità che permettono di distinguerli quasi sempre a prima giunta dai jalini

Pagina 207

123. I cilindroidi (Tav. 7a, fig. 70 e 71) si distinguono dai cilindri or ora descritti specialmente per ciò, che quando sono sottili (1-2 µ) hanno

Pagina 207

I cilindri giallicci possono presentare altre irregolarità; contenere, per esempio, delle cavità chiare, rotondeggianti od ova essere limitati da

Pagina 208

Dissi che di solito sono leggermente giallognoli. I più sottili possono, però, apparire quasi incolori, sicchè non si distinguono dai cilindri jalini

Pagina 208

Gli studi più completi sull’argomento sono quelli di ROVIDA (l. c.). Secondo lui è da distinguere fra i cilindri jalini e i cilindroidi da una parte

Pagina 208

Alcuni hanno descritto dei cilindri che offrono le reazioni della sostanza amiloide. Ammessa l’esattezza dell’osservazione, devesi, però, riconoscere

Pagina 208

126. Sulla origine dei cilindri le opinioni sono tuttora assai divise. Quando era ammessa la loro natura fibrinosa si spiegavano facilmente coll

Pagina 208

125. Intorno alla costituzione chimica delle varie specie di cilindri ciò che sappiamo è poco assai. - Nei primi tempi si considerarono come una

Pagina 208

epiteliche in via di disaggregazione, leucociti, globuli rossi, ecc., ed a questo modo abbiano origine i vari cilindri granulosi, i cilindri

Pagina 209

Secondo ROVIDA, i cilindri non derivano mai da una essudazione diretta del sangue. Per lui i cilindri jalini ed i cilindroidi sono una specie di

Pagina 209

La derivazione epiteliare dei cilindri non è però accettata da tutti. Anzi, recentemente da parecchi osservatori si tenta di rimetter in onore la

Pagina 209

127. Quanto al significato dei cilindri orinosi, esso è affatto diverso a seconda della specie di cilindri che si considera.

Pagina 210

È ben vero che alcuni osservatori (HENLE, ad esempio) asseriscono di aver trovato anche questi cilindri, specie i jalini, nei reni perfettamente

Pagina 210

Ben diverso, invece, è il significato delle altre due specie di cilindri.

Pagina 210

Nelle malattie accompagnate da forte febbre si osservano spesso, ma transitoriamente, albumina e cilindri jalini nell’orina. Inoltre negli accessi

Pagina 211

128. Noi troveremo adunque i cilindri specialmente nei casi di congestione venosa e nelle diverse infiammazioni del rene. La loro quantità varia

Pagina 211

Benchè nei singoli casi predomini l’una o l’altra forma di cilindri, tuttavia il più delle volte il sedimento contiene cilindri diversi per calibro

Pagina 212

Abbiamo veduto che i cilindri possono contenere cellule epiteliche renali in degenerazione grassa e ammassi di granuli adiposi. La significazione di

Pagina 212

alla quantità e qualità dei cilindri, ma sì anche agli elementi con cui questi sono commisti, e specialmente alla quantità dei leucociti, degli epitelî

Pagina 212

una materia polposa rosso-sanguigna, constante, oltre che di leucociti e globuli rossi, di cilindri orinosi tenuti assieme da una sostanza in cui erano

Pagina 213

veduti sotto forma di sottili cristalli prismatici riuniti a stella. I granuli d’urati precipitano facilmente sui cilindri orinosi, sulle cellule

Pagina 222

costituire dei cilindri.

Pagina 223

che spiegherebbe la loro presenza non rara nei cilindri renali), e i gruppi ch’essi talvolta formano sarebbero spesso il nucleo di origine di calcoli

Pagina 226

, insieme a pus, copiosi globuli e coaguli sanguigni (con mancanza di cilindri e cellule in degenerazione grassa), trovò nell’orina copiosi cristalli

Pagina 230

, o abbrunati dalla sostanza colorante del sangue, ovvero in parte in degenerazione grassa se la malattia dura da tempo; e, finalmente, cilindri, ora

Pagina 232

contiene pochi cilindri jalini contenenti talora globuli rossi, e piccol numero di globuli rossi e bianchi liberi. Raffreddandosi, lascia spesso

Pagina 232

scarsa ed albuminosa, dà un sedimento ricchissimo di cellule epiteliche renali ben conservate e di cilindri epitaliali, e povero o mancante di altri

Pagina 232

cilindri, generalmente sottili e jalini (talvolta leggermente granulati), ben di rado giallicci; scarsi epitelî renali, liberi o aderenti ai cilindri, di

Pagina 233

, ecc., a quella della nefrite interstiziale cronica; generalmente, però, se ne distingue per maggior quantità di albumina e di cilindri.

Pagina 233

scarsi (a differenza della nefrite diffusa acuta); epitelî renali in discreta quantità, spesso in degenerazione grassa; cilindri di solito in grande

Pagina 233

colore più oscuro (quando la secrezione è molto scarsa) e per lo scarso sedimento, contenente pochi cilindri (generalmente jalini), e di rado globuli

Pagina 233

albumina, la cui quantità di rado è grande, e spesso scompare. - Nella nefrite suppurativa parassitica si trovano nell’orina dei cilindri di batteri o

Pagina 235

, costituiti da elementi in degenerazione caseosa, fra cui riesce talora di riconoscere delle fibre connettive ed elastiche (LEBERT, VOGEL). Non mancano cilindri

Pagina 236

cilindri. La reazione dell’orina è di solito acida.

Pagina 237

possono avere anche dal microscopio, quando questo dimostri nel liquido gli epitelî dei reni o delle vie urinarie, ed i cilindri urinosi (V. il cap. dell

Pagina 68

Cerca

Modifica ricerca