pitture del Castello Sforzesco di Milano, in «Piccolo | Cicerone | moderno», n. 7. Milano, 1916 (tavole 52) (in: ‘L’Arte’, |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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ad esempio dal FIORENTINO la definizione dell'eredità, che | CICERONE | dà nella Topica: l'eredità è un patrimonio ottenuto per la |
Problemi della scienza -
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| Cicerone | aveva detto «benefacta male locata, male facta arbitror» |
L'uomo delinquente -
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Ma io ricordo all'onorevole Minghetti che allorchè | Cicerone | accusava Catilina con molta vivacità, Cesare pacatamente |
XIII legislatura – Tornata del 4 dicembre 1878 -
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dice | Cicerone | che l'aspettazione di Archia era superata dalla realtà; nel |
Note sul clero meridionale -
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tempi di Elisabetta, giunse a ricordare il motto famoso da | Cicerone | scagliato contro a quei magistrati popolari corrotti: Quos |
L'uomo delinquente -
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dice | Cicerone | che l'aspettazione di Archia era superata dalla realtà; nel |
Rerum novarum -
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le spade; il Senato è già vuoto, i banchi deserti; solo | Cicerone | è restato ancora a contemplare l’orrendo spettacolo. È una |
La pittura moderna in Italia ed in Francia -
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romani, è misurata nei riguardi economici dagli scritti di | Cicerone | (m. 43 a. Cr.), filosofo eclettico, che non si leva coi |
Trattato di economia sociale: introduzione all’economia sociale -
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la scienza sicchè non solo varii poeti, ma perfino | Cicerone | non si peritò a tradurla in versi nella lingua del Lazio. |
Le Stelle. Saggio di astronomia siderale -
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Summum jus, summa injuria. Sommo diritto è somma ingiuria. | Cicerone | Degli uffizi. Suum cuique. Ad ognuno il suo. Lo stesso, |
Il successo nella vita. Galateo moderno. -
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| Cicerone | disse "che anche gli oratori ottimi, quelli che parlano con |
La fatica -
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eloquenza dipende assai più dal sentire che dal pensare. | Cicerone | provava questa agitazione più di ogni altro; egli scrisse: |
La fatica -
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o della prostrazione che soffrono i grandi oratori. | Cicerone | nel suo libro di Brutus, cap. 23, racconta il fatto di |
La fatica -
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causa, i publicani diedero a lui l' incarico di parlare. | Cicerone | racconta che Galba stette chiuso in casa fino al momento in |
La fatica -
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acutezze in ineffabili banalità, in piccole saputerie da | Cicerone | di provincia, magari in Filostrato di Lemno. |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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in Egitto della Galleria Doria, erano stati ritenuti dal | Cicerone | burckhardtiano indegni di lui e adatti soltanto ai modi |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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risalire dall'A. alla retorica classica, i cui esempi, in | Cicerone | e Quintiliano, dimostrano come fossero acquisiti al senso |
La logica della ricerca giuridica - abstract in versione elettronica -
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alle descrizioni desolanti della corruzione domestica di | Cicerone | (pro Cluentio); più tardi, alla avversione sistematica dal |
Trattato di economia sociale: introduzione all’economia sociale -
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loro a saper guardare. Se all'ingresso del museo un | cicerone | vi offre il suo aiuto, ricordate che questa offerta non è |
Come si fa e come non si fa. Manuale moderno di galateo -
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comitiva? Allora vi preghiamo di rimanere accanto al vostro | cicerone | e di non dar fastidio agli altri visitatori impedendo loro |
Come si fa e come non si fa. Manuale moderno di galateo -
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appunto perché non era stato proprio possibile di capirli. | Cicerone | era piuttosto tra questi ultimi ma noi invidiamo la fortuna |
Il Congresso degli universitari cattolici a Borgo -
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dello scrivente e di quello cui era diretta: per es., M. T. | Cicerone | a P.Lentulo. |
Nuovo galateo -
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in processione, un dopo l'altro, tutti... - Il tuo bel | Cicerone | ?... - Eccolo - E si toccava la giubba di velluto. - Davver |
FIABE E LEGGENDE -
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ch'egli aveva ragione. Benché i Gentili avessero veduto | Cicerone | assalire l'edificio dell'idolatria con armi prestategli |
Nuovo galateo. Tomo II -
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un selvaggio della Polinesia in visita a New York ebbe come | cicerone | un ingegnere che era stato suo compagno di viaggio. Quando |
Il pollo non si mangia con le mani. Galateo moderno -
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quanto è loro mestieri per le nuove necessità del presente. | Cicerone | si pasce colle elucubrazioni de’ filosofi greci, e le |
Relazione critica intorno all'opera "Il quadro parlante" del maestro Bacchini -
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luce sulle sponde del Danubio erano invece biondissimi. Il | Cicerone | dell'albergo chiudeva la marcia. La zitellona tedesca |
Nanà a Milano -
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della zitellona. All'udire quella frase confidenziale il | Cicerone | ne fu quasi scandalizzato. Guardò l'austriaco con una |
Nanà a Milano -
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cosa vuol dire? - Vuol dire una Venere decente - rispose il | Cicerone | - una Venere non del tutto ignuda; una Venere della quale |
Nanà a Milano -
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scuola nuova. I forestieri capivano e non capivano. Il | Cicerone | era come invaso da un santo sdegno. - Ma dunque - uscì |
Nanà a Milano -
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estetiche.... - Io stavo dunque dicendo - ripigliò il | Cicerone | - che Aldo Rubieri è ancora più in voga pel suo carattere |
Nanà a Milano -
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gli occhi grigi. - Incantato, per modo di dire - rispose il | Cicerone | - ma è tanto più incantato dopo che lo frequenta la signora |
Nanà a Milano -
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punto un colpo di martello fece trasalire la Tedesca. Il | Cicerone | aveva picchiato alla porta chiusa col battente di bronzo. |
Nanà a Milano -
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stava scolpito un Rubieri, senz'altro. Doveva bastare! Il | Cicerone | dato il colpo si volse a' suoi compagni e disse: - Ora ci |
Nanà a Milano -
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Il Francese che fu il primo a vederle, ristette; e il | Cicerone | cominciò la sua spiegazione: - Questo atrio venne terminato |
Nanà a Milano -
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Questo lo vedremo meglio dopo, uscendo per di là - disse il | Cicerone | svoltando a destra in coda alla signora Marietta, che aveva |
Nanà a Milano -
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Il mio lavor qualunque dir sovrasta: L’eloquenza per fin di | Cicerone | Diventerebbe muta e ciò ti basta. |
USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA -
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