specie, e forse quanti sono gli individui: e ciascun protoplasma, nelle condizioni ordinarie, deve possedere la propria sostanza nucleare, altrettanto
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ciascun individuo. Abbiamo chiamato, finora col nome di fattori queste unità ereditarie: ora che ne abbiamo riconosciuto la loro natura come di
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di 6 coppie di fattori polimeri: ad esempio la statura, o le dimensioni di qualche organo. E supponiamo, per semplicità, che ciascun fattore
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dei nuclei figli ha il corredo aploide, n, di cromosomi. La divisione successiva, la seconda divisione di maturazione, è invece equazionale: ciascun
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bianco, per ogni coppia) e formazione delle tetradi per divisione di ciascun coniugante; 3-4, le tetradi si mettono in fuso e si scindono in diadi, che
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gameti formati da ciascun individuo e le combinazioni possibili.
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sommando le distanze trovate fra i geni contigui, risulta che la distanza fra gli estremi di ciascun gruppo può essere anche di molto superiore a 50, e
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omologhi, di cui ciascun membro deriva,
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maschio o femmina, è una certa relazione quantitativa, o d’intensità, fra i fattori M e F, che si trovano in ciascun individuo.
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schema (Fig. 8), dove il quadrato grande rappresenta il patrimonio ereditario totale, e i quadratini bianchi e neri il contributo di ciascun
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esistono, e l’azione di ciascun singolo fattore di variabilità coopera con quella di ogni altro, sommandosi od elidendosi, a seconda che agisca nello
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meno notevole, e ciò dimostra la difficoltà di potere ottenere sperimentalmente una assoluta identità di condizioni per ciascun individuo: piccole
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I numeri osservati per ciascun fenotipo si avvicinano ai seguenti rapporti: 9 : 3 : 3 : 1. Se si parte da due razze in cui i caratteri sono combinati
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