Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Giovanna la nonna del corsaro nero

205012
Metz, Vittorio 26 occorrenze
  • 1962
  • Rizzoli
  • Milano
  • paraletteratura-ragazzi
  • UNICT
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perché ormai gli incas, quasi completamente distrutti dagli spagnoli, erano rimasti in pochissimi e alla pelle ci tenevano estremamente se non altro per la

fronte!" "Ci vorrebbe troppo tempo, capitano!" disse Raul. "Su, avanti, camminate con noi..." "E va bene" acconsentì il capitano, di pessimo umore. E

mano nelle acque dell'Orenoco, ci mancò poco che venisse mangiato da loro perché si trattava dei terribili piraja, detti anche pesci denti e per

asciugò la bocca col dorso della mano e concluse: "Perciò io, qui chiamato come esperto nella conquista delle città fortificate, penso ci sia una

Jolanda che aveva fatto il ginnasio "gli Alisei sono venti..." "Fossero anche cinquanta, non ho paura di loro!" rispose la donna, imperterrita. Ci volle

conte di Trencabar. "E chi vi ci ha fatto?" "Mia madre... io sono il maggiore di otto fratelli..." "Non vale!" esclamò il governatore. "Quindi, tutt'al

IV In cui ci imbattiamo in qualcuno di quei maledetti spagnoli ai quali si è alluso nel capitolo precedente e si assiste ad un incontro che non

," rispose il Corsaro Nero "ho un'idea... Venite... Saranno essi stessi che ci condurranno da mia nonna!"

il maggiordomo Battista "a portar questa pianta in Europa ci sarebbe da far fortuna..." "Macché, non attaccherebbe!" esclamò Giovanna. "Ve lo

conte," disse "dovete darmi retta... È l'unica cosa che ci sia da fare..." Il capitano Kid rientrò in fretta con un biglietto fra le dita. "Capitano

" rispose Raul tristemente. Per quanti sforzi avesse fatto per incontrare la morte combattendo contro i pirati che assediavano Maracaibo, non ci era

... "Ma non avete capito, nostromo?" esclamò Jolanda, raggiante. "È Raul che ci ha mandato questa roba..." Intanto il maggiordomo Battista si era

Filibusta," disse"salute a voi! Mi dispiace di disturbare il vostro trattenimento, ma fra pochi istanti ci dovremo imbarcare sulla Tonante e far rotta verso

..." "Tu non pensi ad altro che a mangiare..." lo rimproverò Battista, disgustato. "Il guaio è che ci penso soltanto, ma non pranzo mai! Se almeno mi

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?" "Io?" esclamò il capitano. "Non ci mancherebbe altro!" "Perché? La morte sul campo di battaglia è la più bella per un soldato come voi..." "A parte

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il conte di Trencabar "non ci ha dormito nessuno..." "Perché? È rumorosa?" domandò il Viceré, allarmato. "No, perché è destinata ai membri della

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indiana si misero in cammino con il sergente che marciava a fianco degli altri, mentre Nicolino che non ci vedeva un accidente andava a sbattere

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ci sono altre entrate?" domandò don Miguel. Il governatore di Maracaibo si avvicinò ad un'altra parete e premette un invisibile bottone, facendo

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segreta e lo fece scorrere. "Meglio andarci da qui..." consigliò rivolto ai tre. "Fuori ci sono le guardie e non vorrei per nessuna cosa al mondo che

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regolare equipaggio e abbandonata a causa di qualche epidemia" opinò il maggiordomo Battista. "E così ci sarebbe pure il pericolo di prendersi qualche

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pure il segno delle cinque dita" mugolò. "Io qua dentro non ci sto un momento di più..." E Nicolino si avviò risolutamente verso la porta. Battista, che

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personaggio cercò di spiegarle: "Ma io sono uno spettro... E anche la nave non è una semplice nave... È il Vascello Fantasma!" "Per questo ci fa così

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Il drappello di soldati spagnoli avanzava rotolando le botti. Li comandava il sergente Manuel che ad un certo punto si fermò. "Non vorrei che ci

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torcia accesa. "Non c'è nessuno," disse Giovanna "adesso usciamo di qui, ci gettiamo in mare e raggiungiamo a nuoto la costa..." "Sì, ma prima di

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..." "Signorina, è pulito, ma ci si scivola sopra e ci si fanno certi cascatoni!..." "E voi perché non camminate a piedi nudi, come facevate prima

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..." disse il capitano. "Volevo sapere se c'era una bandiera bianca per poterci scrivere sopra il mio motto: 'Noi non ci arrenderemo mai!". Raul credette

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Collected Papers (Note e memorie): volume I (Italy 1921-1938)

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Enrico Fermi 6 occorrenze
  • 1962
  • The University of Chicago Press e Accademia Nazionale dei Lincei
  • Roma
  • fisica
  • UNIPIEMONTE
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indipendente dal numero delle molecole e quindi non ci può fornire un mezzo per determinare questo numero. Vi sono però alcuni casi in cui il numero delle

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quello di idrogeno, detto anche protone, non si hanno fino ad oggi indizi seri di una struttura complessa. Ci sono invece buone ragioni per ritenere che

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Ci limiteremo pertanto a dire che le forze omeopolari sono una caratteristica conseguenza della. nuova meccanica atomica e che non hanno un

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solidi. Le forze che agiscono tra gli atomi si possono ridurre sostanzialmente a due tipi, tra i quali non mancano tipi di transizione. Il primo ci è dato

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Lo stato fisico della superficie delle stelle ci viene in buona parte rivelato dall'esame dello spettro della luce che esse ci inviano. Questo

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Ci manca qui il tempo di parlare con qualche dettaglio dei corpi liquidi e gassosi e ci limitiamo perciò ad accennare che ciò che, dal punto di vista

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Collected Papers (Note e memorie): volume I (Italy 1921-1938)

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Enrico Fermi 2 occorrenze
  • 1962
  • The University of Chicago Press e Accademia Nazionale dei Lincei
  • Roma
  • fisica
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della relatività, è eguale alla sua energia totale divisa per il quadrato della velocità della luce. Già un esame superficiale ci mostra come, almeno per

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degli scambi energetici che la relazione tra massa ed energia ci permette di studiare in modo molto chiaro. Ad illustrarli valga ancora un esempio

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