Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: chiese

Numero di risultati: 47 in 1 pagine

  • Pagina 1 di 1

Ricordi d'un viaggio in Sicilia

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De Amicis, Edmondo 2 occorrenze
  • 1908
  • Giannotta
  • Catania
  • Paraletteratura - Divulgazione
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pianure verdi, i boschi ai boschi, i vigneti ai vigneti, e vaghe città biancheggianti sulle alture, e monti scoscesi coronati di chiese aeree e di

quasi si dimentica. Dico "Cimitero" poiché le poche ville sparse, i due o tre alberghi, le due piccole chiese di Santa Lucia e di San Giovanni e le case

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Le buone maniere

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Caterina Pigorini-Beri 2 occorrenze
  • 1908
  • Torino
  • F. Casanova e C.ia, Editori Librai di S. M. il re d'Italia
  • paraletteratura-galateo
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dentro la data della solennità poetica e gentile) sono consegnati al sagrestano e benedetti dal sacerdote. Nelle grandi chiese e per matrimoni eccelsi

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gioielli diventano rosse come mele granate. La scultura in legno era un lavoro riservato alle chiese, ai cori dei monaci, agli istituti pubblici, al

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Passa l'amore. Novelle

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Luigi Capuana 4 occorrenze
  • 1908
  • Fratelli Treves editori
  • Milano
  • verismo
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: "Mi manda vostro compare„. Avete capito? - Mi manda vostro compare. Non chiese spiegazioni; andò, portò la risposta: ripartì, ritornò. E una sera

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funzioni della sua chiesa parrocchiale riuscissero più splendide di quelle delle altre chiese. Questa parzialità per la sua parrocchia era forse il

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? Chiese il permesso così timidamente, così umilmente, che i due sorrisero e accennarono di sì con la testa. E attendendoli, e squadrandoli da capo a

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, sovvenendo le chiese, promovendo le belle funzioni sacre. Ma pure per questo, noie e dispiaceri coi preti, con le monache, coi frati, come, per esempio, a

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La crisi religiosa in Francia (Lettere al "Corriere della Sera")

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Murri, Romolo 11 occorrenze
  • 1908
  • Murri, R., La politica clericale e la democrazia, I, ne I problemi dell’Italia contemporanea, Ascoli Piceno-Roma, Giuseppe Cesari–Società Naz. di Cultura, 1908, 207-245.
  • Politica
  • UNIOR
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chiusura delle chiese. Esso ha posto per l'esercizio di questo culto pubblico delle condizioni alle quali la Chiesa, per espressa. e risoluta

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ha voluto, come io vi diceva, evitare la chiusura delle chiese. Ci fu un momento, all'epoca degli inventari, in cui parve che la popolazione si

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, lo Stato abbandonò la proprietà delle chiese e delle case episcopali e parrocchiali ai municipi, riservandosi solo la proprietà di alcune chiese di

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che le piccole difficoltà locali sorgenti dai rapporti fra i parroci e i municipi, quanto al possesso e all'uso delle chiese.

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La Chiesa, intanto, incomincia a sentire ora tutto il peso delle difficoltà createle dalla situazione. Il clero si trova nelle chiese in una

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molte chiese dovranno esser chiuse via via ed il clero concentrato nelle sedi più importanti.

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Per provvedere regolarmente al culto nella maggior parte delle chiese di Francia — riducendo il numero di queste secondo le condizioni locali

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detto che i beni delle singole chiese sarebbero resi ad associazioni organizzate secondo i principi propri di queste chiese medesime. La frase è

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rapidamente il rispetto e la stima del popolo: di molta parte, anche, del popolo che, non crede più e non frequenta più le chiese.. Ma purtroppo, la

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Con la recente proposta dell'episcopato francese relativa alla locazione delle chiese al clero, la Francia entra ora mai nella via della sistemazione

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libertà e col desiderio di giungere alla pace religiosa, risolte via via, dopo questa della locazione delle chiese, le altre questioni più gravi, si

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CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE?

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Capuana, Luigi 2 occorrenze

le più belle mani del mondo! E il Reuccio, caduto in ginocchio davanti a lei, gliele baciava e ribaciava. Carbonella, diventata Reginotta, chiese la

regno, ripetendo per strada: - Sposo la cameriera! Sposo la cameriera! Il Re suo padre chiese scusa per evitare una guerra. E intanto ne soffrì quella

IL FIGLIO DEL CORSARO ROSSO

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Salgari, Emilio 26 occorrenze

Ventimiglia si era alzato. - Che cosa c'è? - chiese. - Una caravella ci segue e cerca di passarci avanti. - Gettiamoci dietro ai galeoni. - È quello

del Consigliere, si era fermato per interrogare Mendoza. - Al mio posto, - gli chiese, - che cosa faresti tu? - Io non metterei i piedi là dentro

sono andati, ma che abbiano lasciato i dintorni io ne dubito. - Che m'impediscano di partire? - chiese il conte. - La mia fregata mi aspetta e

abbronzato, l'altro era nero e non aveva un pelo sul mento, né intorno alle labbra. - Viene? - chiese il vecchio. - Tu hai gli occhi migliori dei miei. Non

signora? - chiese il conte. - Sono conosciuto - rispose Buttafuoco. - Piú volte sono venuto qui a provvedermi di polvere e di piombo dopo il servigio

sue superbe chiese e coi suoi magnifici palazzi, formando un gigantesco semicerchio intorno alla meravigliosa baia. Distrutta da Morgan, la città non

: - Fermi tutti! ... - Avete veduto qualche gattaccio? - chiese il guascone. - Non scherzate, don Barrejo: questo non è il momento. Stettero in ascolto e

sua lunga spada e abbordando una signora che in quel momento attraversava la sala. - Chi è quel signore? - chiese il conte alla marchesa, aggrottando la

avanzò solo verso la barricata, dietro la quale stavano i bucanieri con gli archibugi spianati. - Che cosa intendete fare di noi? - chiese guardando il

nascondervelo, signor conte; noi siamo inseguiti. - Da chi? - chiese il corsaro. - Da una o da piú cinquantine di certo. - Come lo sapete? - Vivendo

lontani dall'accampamento dei filibustieri del conte? - chiese il fiammingo. - Fra tre o quattro ore vi giungeremo, - rispose Mendoza. - Non ci smarriremo

, signor conte? - chiese Mendoza, il quale fumava furiosamente, con le mani affondate nelle tasche e le gambe allargate. - Che con simili uomini, si

da una sola finestra, abbastanza vasta perché un uomo potesse passarvi. - Dove siamo? - si chiese il conte. - In qualche nido di gufi - rispose Mendoza

, signore? - chiese Mendoza. - Mi basterà un braccio per appoggiarmi, - rispose il conte. - Allora sarà meglio che affrettiamo la nostra partenza, - disse

prenderci! - disse Buttafuoco, il quale spiava attentamente le mosse degli assalitori. - Che vengano all'attacco? - chiese il conte. - Per ora, no di

regalatogli dal fiammingo. - Non è prudente abusare troppo delle loro forze. - Temete sempre un inseguimento, don Barrejo? - chiese Mendoza. - A quest'ora quel

? - chiese uno. - Tutti - risposero ad una voce i quattordici cavalieri, lanciando uno sguardo verso la marchesa di Montelimar. - Partite. - disse l'altro. I

attraverso il promontorio, rumoreggiando cupamente, rullava dolcemente tanto era bene equilibrata. - Mi guarderà la marchesa? - si chiese il conte. - Se

taverna d'El Moro?- chiese il capo della ronda, puntando l'alabarda contro il guascone. - Che cosa vi frulla nel cervello, caballero? - chiese il guascone

lasciate là? - chiese ad un certo momento il conte. - Il mio amico non dev'essere lontano - rispose il bucaniere. Incaricherò lui di scorticarlo e di

veduto, compare, della gente cosí insolente? chiese. - Quando io sto gustando del buon vino, divento sordo, - rispose il basco, il quale rideva sotto i

solamente a noi, giacché i capi sono imbarazzati, a far tacere quei bronzi. - Che cosa volete dire, don Barrejo? - chiese Mendoza. - Che tre uomini

cumuli di carte. Il marchese di Montelimar indicò al conte una sedia, poi, sedendoglisi di fronte, gli chiese: - Ora mi direte che cosa volete da me. Mi

, caballero? - chiese la bella donna, senza nascondere il suo stupore. - Che cosa è avvenuto dei vostri compagni? - Presi, - rispose don Barrejo, sturando

, non salvando dalla distruzione che le chiese e tutti gli oggetti del culto cattolico. Le cose erano giunte a questo punto quando un mattino, mentre i

sempre una buona riserva di bottiglie? - chiese il guascone, il quale stava pure esaminando la sua draghinassa. - Che cosa diavolo mi domandate, don