inaspettato il piacere che provarono. Il banchiere approvò subito, felice di contentar la sua cara famiglia; e chiese: - Che genere di divertimento sceglieremo
nuovo a impostarsi dinanzi al suo compagno. - Si vogliono bene, eh? - chiese Nello al girovago dall' organetto, additandogli Caciotta e il topino dal
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! - Ce n' è di molti? - chiese, piano egli pure, Moschino. L' altro fece un segno alzando il muso, che voleva significare: - Senza fine. - E.... anche qui
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fu udito dalla contessa Servici, la quale vigilava, da una finestra, quelle ricerche, ch' ella temeva inutili. - L' avete trovato? - chiese la signora
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bere, Ninì bella? - chiese il bimbo; e andò in fretta a prenderle un bicchierino d' acqua fresca. Neanche bere, volle! Allora Vittorio se la mise su la
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venuto! - dicevano nella loro lingua Ragù. e la Caciotta. - Ben trovati! - rispose il forestiero. - Sei parente dei topi di scuderia? chiese Moschino
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: tempo perso! Quando la contessa Sernici e i suoi figliuoli si furon levati di tavola, la contessa andò a cercare la Letizia, e le chiese: - Be', gli
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niente tu? - Sì, ho capito che il padrone ha perduto tutto quello che aveva. - Oh povero signore! e come l' avrà perduto? - chiese la Caciotta. - Non
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passerà oltre all'antico cielo. Sarà un ritorno alle chiese, disse tempo fa un professore della Sorbona. Questo cambiamento però non avverrà senza il
?" chiese Ben, angosciosamente. "Spero che siano i negri che hanno rapito Esther," rispose il marchese. "Avanziamo con prudenza e cerchiamo di sorprenderli
?" chiese il marchese, dopo aver interrogato tutti i capi delle due carovane, ottenendo sempre la medesima risposta. "Che io sia stato ingannato e che
sangue sulle mani, quindi bevi pel primo perché ho bisogno dell'opera tua." "Mi hai riconosciuto?" chiese il moro. "Sì," rispose il vecchio. "Che
?" chiese Esther, stupita. "El-Melah. Ci aveva detto che il servo del marchese ci attendeva." "Ora comprendo," disse El-Haggar. "Quel miserabile li aveva
nerissimi del Tuareg mandarono un lampo. "Devo andarli a denunciare?" chiese. "Adagio, mio caro. Non voglio far arrestare anche la donna, te lo dissi
carne corrotta. "Come state, giovanotto?" gli chiese il signor di Sartena, battendogli familiarmente sulle spalle. "Potete vantarvi di godere una forza
ospitare?" chiese l'ebreo, dopo averla fatta sedere su un soffice divano. "Sì, io sono Esther Nartico, figlia del negoziante di Tombuctu, morto otto mesi or
si posero a preparare un pranzetto per festeggiare il vecchio servo. "Hai potuto rivedere la casa abitata da mio padre?" chiese Ben. "Sì, un giorno
." "Avete ucciso poi veramente il negro che ci ha traditi?" chiese Ben. "Potrebbe essere un altro." "Vado ad assicurarmene," rispose Rocco. L'uomo era
?" si chiese. "Nel rifugio." "E ... questa oscurità? Marchese! ... " "Devo darvi una brutta notizia," rispose il signor di Sartena. "Le sabbie ci hanno
caverna occupata da Ben e da Rocco?" chiese Esther, la quale non era meno inquieta del moro. "Non escludo questa probabilità," rispose El-Haggar
?" chiese il predone. "Perché dopo che lo avevo informato dell'appressarsi della carovana ha cercato di disfarsi di me, seppellendomi fra le sabbie. Senza
venite?" chiese il vecchio ministro, dopo averli osservati a lungo. "Io sono figlio d'una nazione potente, che ha esteso le sue conquiste fino al
fra quelle palme," aggiunse il moro. "Che gli sia toccata qualche disgrazia o che stanco di aspettarci sia partito pel sud?" si chiese il marchese
lasciati?" chiese il capo. "Sì," rispose El-Melah. "Non sì sono accorti della tua scomparsa?" "No, erano troppo occupati a guardare il corteo del sultano
sud. Dopo avergli offerta una pipa colma di eccellente tabacco, gli chiese a bruciapelo "Voi avete assistito certamente alla distruzione della colonna
alcuni proiettili. "La corrente ci trascinerà egualmente." "Se prendessimo terra sulla riva opposta?" chiese Ben. "Non fidatevi," disse El-Haggar
. "Che sia il leone?" chiese Esther. "È impossibile saperlo," rispose il marchese che le stava dietro, pronto a coprirla nel caso d'un improvviso
accento così inquieto da non sfuggire al marchese, "un pericolo, forse tremendo, s'avanza su di noi." "I Tuareg?" chiese il signor di Sartena. "No, padrone
animali più robusti, poi il moro diede il segnale della partenza. "Mi hai ben compreso?" chiese Esther al moro, prima che questi uscisse dal giardino. "Sì
mostrarvi, per ora. Sembra che siate molto odiato voi." "Perché sono ebreo." "Avete molti nemici in città?" chiese il marchese. "Nessuno, signore; mi
riusciti a rendere queste sabbie coltivabili?" chiese Ben Nartico. "Sì, e fra pochi anni sarà sfatata la leggenda che il Sahara sia una regione arida
, regnava in quell'immenso carnaio che l'ardente sole del Sahara aveva già cominciato a decomporre. "Che cosa è successo qui?" chiese il marchese, con voce
caffè, "forse che gli struzzi vi hanno fatto dimenticare la vostra promessa?". "E quale?" chiese il corso. "Mi avevate detto di narrarmi una storia
." "Miete molte vite il simun?" chiese Rocco. "Lo saprete dagli scheletri che incontreremo sul nostro cammino," rispose Ben Nartico. "Si può dire che le
?" chiese il marchese. "Un ufficiale del governatore ha sorvegliato la consegna." "Non ne manca alcuno, marchese," disse Rocco, il quale aveva fatto una
la loro corsa indiavolata, poi El-Melah, che da qualche istante dava segni d'inquietudine, chiese a bruciapelo: "Sono tutti kafir, quegli uomini
impaziente lo calmeremo con un pò di piombo. Gli farà bene, ne sono certo." "Cosa volete fare, signore?" chiese il moro, spaventato. "Vado ad
duar, il marchese ed i suoi compagni s'avvidero subito, con molto dispiacere, che non vi era in quel momento alcuna carovana. "Già andati?" si chiese il
! ... che cosa può significare?" "Che sia qualche segnale?" chiese Ben, con apprensione. "Tò! Un altro ancora!" "Vediamo," disse il marchese. Si alzò
." "Grazie, eccellenza," rispose il marchese, accompagnandolo fino alla porta. Poi volgendosi verso Rocco, chiese: "Sono tutti pronti i nostri bagagli
arabo," disse il vecchio. "È un consiglio che vi do e dovete metterlo in esecuzione se non vorrete fare la fine del colonnello." "Sicché? ... " chiese
, marchese?" chiese Esther. "Sì, e quasi invidio la vita dei predoni del Sahara." "Eppure la morte ci minaccia, marchese." "Noi forse, ma non voi," rispose
?" chiese Esther, con curiosità. "Una donna europea forse?" "Una delle più ricche e delle più belle giovani dell'Olanda," rispose il marchese. "Ed è
Niger appariva sgombro, almeno per parecchi chilometri. "Vedremo," disse El-Haggar. "Che cosa temi ancora?" chiese il corso. "Che i negri, più furbi di
. "Ormai siamo salvi." "Noi sì, ma Rocco?" chiese il signor di Sartena, con dolore. "Che l'abbiano ucciso?" "Non è uomo da lasciarsi ammazzare," rispose
il gigante. "Ho cinque palle e il marchese ne ha altre sei. Cerchiamo di barricarci in qualche luogo." "E dove?" chiese il marchese. "Vedo un caffè