sempre, nel cuore, un cantuccio recondito in cui l'altro s'industri di veder chiaramente. Imperdonabile leggerezza sarebbe, per i giovani, andare al
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principe. Forse era il suo segretario, che aveva letto il romanzo di Cosima e le scriveva ancora turbato, dicendole chiaramente, in ultimo «fi amo
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innamorata portava l'immagine, nella pupilla, e che era anche l'immagine di lei, di Cosima sognatrice. Ma nessuno le aveva mai raccontato chiaramente
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