gobbetto noto per la sua lingua lunga, che non era nemmeno della sua sezione. "Oh, caro Pianelli, come sta?" prese a cantare colla sua voce chiara quel
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nell'acqua fresca e chiara. Uscivano da un'altra porta altre cinque coppie, precipitando, come trottole sotto i colpi di una frusta invisibile, forse
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pensiero nascosto o sottinteso di Beatrice. La voce chiara e buona di questa donna parlava continuamente nell'anima sua e nel corpo malato, come la
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ancora un sordo gemito, adocchiando collo sguardo corrucciato a destra e a sinistra se vedeva gente. Il bastione era deserto. Nella chiara luce del
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sciolti, uscita sul terrazzino verso corte, batteva nell'aria le scarpette da ballo della mamma, canticchiando nella chiara allegria di una fresca mattina
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goccia l'acqua chiara nel suo bicchiere d'assenzio verdognolo. Il Pardi tentennò il testone, gonfiò le ganasce e, col tremito di una ragazza che resiste a
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quasi stordita dal suo stesso non capire. Seguitava ad interrogare quel poverino cogli occhi grandi, incantati, senza un'idea chiara di quel che
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sulle ginocchia. "Arabella!" chiamò la voce chiara e argentina di Beatrice. "Che cosa vuoi, mamma?" dimandò la bambina, che stava fuori in sentinella
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pesce nell'acqua chiara, riceveva, ringraziava, stringeva mani di qua, mani di là, dichiarandosi sempre piú mortificato e confuso di man in mano che
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