se anche loro avessero perso completamente la tramontana. Non so che cosa ne pensassero i pipistrelli. Chi se ne ricordava più, dei pipistrelli. Non
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mentre tutte noialtre avevamo i capelli tagliati corti, alla paggio come si diceva, chi non aveva i ricci naturali; e poi perché la accompagnava a
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subito di chi era parente. Lei voleva continuare a fingere; ma niente da fare. La fuga era fallita, l'avventura finita. Si sarebbe messa a piangere ben
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pensai che sí, lo zio aveva proprio ragione. Chi poteva indovinarlo, stavolta, dove voleva scappare Ippolita? Da sua madre, no di sicuro, dato che era
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accipicchia di niente, - disse poi, in tono rassegnato. - Chi? - Ma lo sapevo anch'io. - I genitori. I grandi. - Be', - dissi, cercando di essere giusta
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fluttuanti. Erano tutt'e due un bel po' sbiaditini dal sole e dalla pioggia, per questo non li avevo visti prima. - Chi sono quei due lí? - Due tizi
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però, se ci sentono. - E chi? Zia Augusta e zio Ottavio a quest'ora fanno il riposino e i domestici stanno in cucina, dalla parte di dietro. Però hai
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anche alle carte; mia cugina Isa è terribile, vince sempre. Oppure ascoltiamo le canzoni e i ballabili alla radio, e li balliamo. - Con chi? - Con
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La prima cosa che successe fu che si mise a piovere. Sorpresa sorpresa: chi ci pensava piú, con quel caldo. Uscendo dalla grotta non avevamo fatto
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