Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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  • Pagina 1 di 3

Come devo comportarmi. Le buone usanze

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Lydia (Diana di Santafiora) 28 occorrenze
  • 1923
  • Tip. Adriano Salani
  • Firenze
  • paraletteratura-galateo
  • UNICT
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quello che vuole, è un cattivo metodo, che produce spesso effetti contrari a quelli attesi. Prima di comandare, pensi bene a che cosa comanda e a chi

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discutere con chi incontra per caso. In certi paesi meridionali si può dire che si vive nella strada, dal mattino alla sera, e talvolta anche la notte

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silenziose, che son causa di tanto imbarazzo a chi riceve e a chi fa la visita. Nell'accomiatarsi abbrevierà tutti quei convenevoli, dei quali si faceva

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indossare al teatro cambia a seconda del genere della rappresentazione e del posto che si occupa. A una rappresentazione di gran gala, e per chi vada in un

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educate. C'è chi va a un ballo per avere un pretesto per mangiare a crepapelle e bere in proporzione; è inutile dire che gente che si conduce così

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Chi riceve un invito a pranzo deve, se non può accettarlo, avvisarne subito chi di ragione; mostrerebbe mancanza assoluta di delicatezza e di tatto

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Regola generale: chi viaggia deve saper viaggiare; chi non sa viaggiare, supplisca con l'attenzione e col buon senso alla sua ignoranza. Non possiamo

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. C'è chi, appena giunto, mette a dura prova la pazienza di tutto il personale con le sue esigenze, e chi, per timore di recar disturbo, fa a meno

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Anche in campagna e in montagna, come al mare, i legami dell'etichetta si allentano; anzi, per chi vive in villa, lontano dai centri abitati, la

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, partecipano anche le signore. Non ricordo più chi ha detto che l'uomo educato si rivela durante il giuoco. Ma, chiunque esso sia, ha detto una gran

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che Firenze e Milano hanno caldi torridi e freddi glaciali. A chi gli loderà l'arte italiana, l'Italiano risponderà che l'arte gotica è più severa e

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leggero; chi lo preferisce col latte o con la panna, chi col limone, chi senza alcun ingrediente. La padrona di casa in persona serve il thè, mescendolo

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anche al più lontano sospetto, dobbiamo ora consigliare chi si propone di dare un ballo a scegliere con grande oculatezza gl'invitati, in modo da

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. Soprattutto, rispondete sempre a chi vi saluta: non c'è cosa più brutta che vedere un uomo che, salutato, non risponde, o si contenta di un vago cenno del

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quieta penombra della sua camera, accanto al dolce frutto delle sue viscere. Chi entra in casa d'una puerpera non deve mai chiedere di vederla, anche

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costringe a far uso di candele o di lumi d'altro genere, procurandovi noie e spese. Chi sa far buon uso della luce elettrica risparmia denaro in confronto

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ogni giorno dalla testa ai piedi (l'uso del bagno giornaliero, per chi ne ha i mezzi, è eccellente); si vestiranno di bianco o di chiaro, ma poi si

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d'avventure fanno inclinare i giovinetti verso carriere eroiche e pericolose: chi vuol farsi marinaro per andare al polo, chi esploratore per studiare le

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anche - chi lo crederebbe? - la moda hanno trovato il mezzo d'esercitare il loro dominio anche in un campo, dal quale sarebbe stato molto meglio che

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nero, il violaceo. Prevalse nell'antichità il bianco, poi il violaceo e finalmente il nero; oggi il nero predomina senza contrasto. Chi veste a lutto

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Anglosassoni, popolo pratico e calcolatore, vige, in fatto di regali, un'usanza eccellente. Chi vuol fare un regalo, o lo fa in denaro o chiede

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Il linguaggio è lo specchio dell'anima. Si potrebbe dire: dimmi come parli e ti dirò chi sei. Ogni persona che usa parole sconce o volgari, o che

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nell'invito: chi va alla festa sa allora come regolarsi, e se non ha l'abito nero può sempre trovare un pretesto per rifiutare. Quando si dà alla

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scompartimento ferroviario, si comporta come se essa non esistesse e le rifiuta un cenno del capo o un atto di ringraziamento, quanto chi cerca con

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se chi scrive è un uomo. Una signora potrà tuttavia usare carta e buste colorate, purchè il colore sia delicato e leggero, come il paglierino, il rosa

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Una persona dabbene non si vale mai d'una lettera privata per creare a chi l'ha scritta danni o imbarazzi; un atto così indegno non ha scusa, per

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caldo. Ma sulla misura del coprirsi non si possono dar norme generali: c'è chi ha sempre caldo, e chi ha sempre freddo. Ognuno dunque si regoli

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Prima di terminare questi brevi consigli di igiene, dedichiamo due parole alle passeggiate e agli sports. Chi vuol vivere sano e a lungo non dovrebbe

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Saper vivere. Norme di buona creanza

248752
Matilde Serao 15 occorrenze
  • 1923
  • Fratelli Treves Editore
  • Milano
  • Verismo
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costituzionale, non ha poteri per disporre di ciò. Eccezionalmente, chi ha una domanda grave da fare alla Regina, deve chiedere l' intervento di qualche

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in rivoluzione, coi mobili in aria e i libri per terra. Chi oserà mai disporre della propria volontà, in questo problema della villeggiatura? Chi avrà

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un'altra, quasi possibile: chi sa, chi sa, chi sa! La villeggiatura non è, forse, una parte dell'ignoto?

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? Avete una idea delle visite che dovete fare e di quelle che dovete ricevere? Sapete voi a chi dovete chiedere scusa, e da chi dovete ricevere scusa? È

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chi deve proteggere e di chi deve esser protetto: tenera e savia legge, che mette nelle nobili mani degli uomini, che sanno pensare, sanno lavorare

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rumore, sedendosi, alzandosi, inginocchiandosi; non si agita mai il ventaglio, contro il caldo; non ci si volta mai indietro, per vedere chi è entrato

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madre, verso cui avevate tenerezza, devozione, gratitudine, profonda: chi v'impedirà di portare, per lei, un lutto più lungo, che quello di zia non

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tratta di uomini di affari, di chi si deve recare ai proprii doveri pubblici, al lavoro, bastano tre o quattro giorni di casa. Le donne, invece, che

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, salvo stretta parentela, antica familiarità, antica conoscenza. Non balla mai, nelle soirées intime, con chi non le è stato presentato: se la padrona

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chi l'accompagna: non deve preferire sempre lo stesso cavaliere, nel cotillon . La sua toilette al ballo sarà molto giovanile, leggera, con un

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nozze chic, spesso, nelle famiglie che non sono chic, per questi viaggi di nozze, fatti da chi deve restare, al suo paese, a lavorare; cominciano le prime

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ospitale. Chi può offrire dell'altro, tanto meglio! Viene in prima linea il the: si può offrire nel modo più semplice, cioè per mezzo del cameriere

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che ha lusingato il loro animo gentile e che parsa tutta bella, tutta graziosa, inventata apposta per contentare chi riceve e chi è ricevuto. Ecco, col

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, ricevimenti, balli: chi ha molti inviti, deve potersi decidere a tempo, e chi molto invita, deve sapere chi interverrà al suo pranzo. Però, non vi è

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. È scoraggiante! Ma, naturalmente, vi è chi, per onorare il proprio nome e il proprio censo, per celebrare un anniversario, un compleanno, un

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Il Mezzogiorno e la politica italiana

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Sturzo, Luigi 4 occorrenze
  • 1923
  • Opera omnia. Seconda serie (Saggi, discorsi, articoli), vol. iii. Il partito popolare italiano: Dall’idea al fatto (1919), Riforma statale e indirizzi politici (1920-1922), 2a ed. Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2003, pp. 309-353.
  • Politica
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subaffittuario, agricoltura afflitta dal brigantaggio di campagna, dalla mafia, dall'abigeato, dalla malaria e dal disboscamento. Chi avrebbe affidato i

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Commette un grave errore chi nega al mezzogiorno lo sforzo di superamento, limitato a modeste energie, reso difficile da condizioni asperrime, a

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Chi non ricorda il danno notevole che viene a noi per il fatto dei nostri centri rurali agglomerati e densi di popolazione agricola, quali nelle

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avvenire. Sprezza e calpesta il mezzogiorno, chi ne sfrutta gli istinti e ne mantiene l'asservimento politico. Noi popolari, pochi, modesti, sinceri

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Introduzione alla sez. "Riforma statale e indirizzi politici (1920-1922)

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Sturzo, Luigi 2 occorrenze
  • 1923
  • Opera omnia. Seconda serie (Saggi, discorsi, articoli), vol. iii. Il partito popolare italiano: Dall’idea al fatto (1919), Riforma statale e indirizzi politici (1920-1922), 2a ed. Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2003, pp. 101-131.
  • Politica
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formule attenuate e qualche volta criptiche usate in questi tre scritti erano allora chiare a chi voleva capire e per chi conosceva la mia volontà di dare

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. Chi, scevro da preconcetti, leggerà questo libro, noterà lo sforzo di unire insieme sostanza e forma, valore intimo ed esterno involucro, principio

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Lezioni di meccanica razionale. Volume primo

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Tullio Levi Civita - Ugo Amaldi 1 occorrenze

In forma rapida, ma non meno precisa per chi tenga presente il completo contenuto (espresso o sottinteso) delle abituali locuzioni del Calcolo, il

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