Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: chi

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accetta con coraggio i suoi capelli bianchi e le sue rughe,  chi  non l'ammira? chi non l'ama? chi non le si inginocchia
i suoi capelli bianchi e le sue rughe, chi non l'ammira?  chi  non l'ama? chi non le si inginocchia dinanzi, per ripeterle
bianchi e le sue rughe, chi non l'ammira? chi non l'ama?  chi  non le si inginocchia dinanzi, per ripeterle con un poeta
della buona educazione a tavola sia spesso dimenticata. C'è  chi  parla con la bocca piena, chi mastica rumorosamente, chi si
sia spesso dimenticata. C'è chi parla con la bocca piena,  chi  mastica rumorosamente, chi si asciuga la bocca quando
chi parla con la bocca piena, chi mastica rumorosamente,  chi  si asciuga la bocca quando ancora non ha inghiottito il
la bocca quando ancora non ha inghiottito il boccone,  chi  inghiotte senza masticare, chi mastica sbattendo labbra e
ha inghiottito il boccone, chi inghiotte senza masticare,  chi  mastica sbattendo labbra e bocca, e via dicendo. Gli esempi
Si mastica lateralmente, com'e logico. Eppure c'è anche  chi  adopera gli incisivi per questa semplicissima operazione,
si scosterebbe dalle regole di pulitezza  chi  tossisse o starnutasse omericamente, spruzzando altrui il
omericamente, spruzzando altrui il viso e gli abiti;  chi  fiutasse tabacco, chi si soffiasse il naso con violenza e
altrui il viso e gli abiti; chi fiutasse tabacco,  chi  si soffiasse il naso con violenza e contemplasse ciò che
violenza e contemplasse ciò che n'é sceso nel fazzoletto;  chi  si frugasse nel naso o negli orecchi; chi appressasse cose
nel fazzoletto; chi si frugasse nel naso o negli orecchi;  chi  appressasse cose fetenti alle altrui nari, chi sputasse sul
orecchi; chi appressasse cose fetenti alle altrui nari,  chi  sputasse sul pavimento, chi si tergesse il sudore colla
cose fetenti alle altrui nari, chi sputasse sul pavimento,  chi  si tergesse il sudore colla tovaglia, chi facesse la musica
sul pavimento, chi si tergesse il sudore colla tovaglia,  chi  facesse la musica bella colla forchetta, col coltello,
sulla tavola, sui fianchi o sul dorso della seggiola;  chi  si dondolasse su questa o appoggiasse le braccia a quella
discussione risulta che  chi  riguarda la moda come segno e causa della corruzione de'
de' costumi, la sbaglia così come la sbaglierebbe  chi  riguardasse la vernice come seguo e causa della corruzione
classico spara fuori un sacco di regole superstrategiche su  chi  sta a destra, chi sta a sinistra, chi sta in mezzo, chi sta
un sacco di regole superstrategiche su chi sta a destra,  chi  sta a sinistra, chi sta in mezzo, chi sta vicino al muro...
superstrategiche su chi sta a destra, chi sta a sinistra,  chi  sta in mezzo, chi sta vicino al muro... Lasciamo perdere,
su chi sta a destra, chi sta a sinistra, chi sta in mezzo,  chi  sta vicino al muro... Lasciamo perdere, d'accordo? Oggi la
Lasciamo perdere, d'accordo? Oggi la disposizione di  chi  cammina per la strada è casuale, estemporanea, basata sulla
La bocca semi-aperta sente l'allocco. V'ha  chi  imita
principalmente che se è impulitezza ricusare il saluto a  chi  v'ha diritto, è impulitezza maggiore non restituirlo a chi
chi v'ha diritto, è impulitezza maggiore non restituirlo a  chi  con atto sensibile ci prevenne.
 Chi  è che non sente la voluttà della propria casa?
è anche uno dei mezzi più potenti di educazione. Smiles -  Chi  s'aiuta, Iddio l'aiuta. Perchè la frode e la diffidenza che
così facile e vantaggioso l'intendersi? About - L'abbicì di  chi  lavora.
siete voi a chiamare, dovreste dire subito, per prima cosa,  chi  siete, e solo dopo chiedere chi parla. Una telefonata è
subito, per prima cosa, chi siete, e solo dopo chiedere  chi  parla. Una telefonata è sempre una piccola violazione di
una piccola violazione di domicilio: toccherebbe quindi a  chi  la fa, e non a chi la riceve, dire per primo il proprio
di domicilio: toccherebbe quindi a chi la fa, e non a  chi  la riceve, dire per primo il proprio nome. Invece quasi
di rispondere, chiede a sua volta con diritto: «E lì,  chi  parla?» magari si seccano. Hanno torto: ma non facciamo
fate i pignoli, non insistete nell'esigere le generalità di  chi  vi chiama, prima di mollare le vostre. Non rivelerete un
emotive. Dite semplicemente «Pronto», e aspettate. - Quando  chi  chiama chiede di una persona che non è in casa o non vuol
sapere, si dovrebbe rispondere: «La signora Gemma è uscita.  Chi  parla?» e non all'inverso: se chiedete prima chi parla e
è uscita. Chi parla?» e non all'inverso: se chiedete prima  chi  parla e poi dite che la signora Gemma è uscita, colui che
 chi  sta bene insieme agli altri e trova sempre un punto di
dei propri desideri e un atteggiamento riguardoso verso  chi  gli vive accanto. In strada, anche chi non giungerebbe mai
riguardoso verso chi gli vive accanto. In strada, anche  chi  non giungerebbe mai a modi tanto poco «urbani» da essere
i semafori, non lasciare spazio sul marciapiede a  chi  vorrebbe superarci: in pratica, tutti i comportamenti
superarci: in pratica, tutti i comportamenti tipici di  chi  cammina col cellulare all'orecchio! In questo mondo che va
In questo mondo che va di fretta, è fastidioso anche  chi  ostacola la mobilità altrui, e sui mezzi pubblici si piazza
e insulti a mezza voce. Quando incrociamo un conoscente, a  chi  tocca I'iniziativa di attaccare discorso? Anche in questo
norme del galateo «classico» vanno superate dal buon senso:  chi  ha fretta, uomo o donna che sia, saluterà con un sorriso
 Chi  origlia a tutti gli usci, chi si ficca in ogni discorso,
origlia a tutti gli usci,  chi  si ficca in ogni discorso, chi tempesta di domande la prima
origlia a tutti gli usci, chi si ficca in ogni discorso,  chi  tempesta di domande la prima arrivata? Essa è Fiorina, che
si divincola della persona, volgendosi come banderuola v'ha  chi  regga a dialogare con lei? Impossibile! interroga,
maggiore dev'essere l'anticipo. - Non chiedete a  chi  vi invita per telefono: «Chi c'è?» - Gli inviti si
ed affettato indica leggerezza e vanità , principalmente se  chi  passeggia in questo modo
gli altri, perdonando, quando siamo offesi, e prestando a  chi  è in bisogno l'aiuto ed il soccorso che é possibile. Non
di pietà. E sia l'aiuto in proporzione del bisogno, giacché  chi  non vuole scomodarsi, quando il fratello soffre, può dire
ma l'ingiuria bisogna condonarla. Non vien perdonato a  chi  non perdona. La carità é paziente, benigna, non si muove ad
sventura del prossimo. Beati i piedi che corrono a  chi  soffre, e le mani che s'adoprano a lenire i mali di chi
a chi soffre, e le mani che s'adoprano a lenire i mali di  chi  piange !
e sci richiedono doti di equilibrio, elasticità e coraggio.  Chi  non le possiede si affidi piuttosto alla slitta familiare;
pantaloni attillati e in tinte accese sono permessi solo a  chi  ha un modestissimo didietro. Chi lo ha esuberante,
sono permessi solo a chi ha un modestissimo didietro.  Chi  lo ha esuberante, preferisca colori scuri o neutri e porti
assistere al discorso di  chi  parla, come si assiste in teatro ad una scena nuova; GIOJA
che non toccherà a lei pagarne l'importo: lasci quindi a  chi  ha chiamato l'iniziativa di raddoppiare o no la
il suo interlocutore sono una manifestazione di villania.  Chi  ha bambini piccoli non creda di far cosa gradita
Oltre a tutto, correrebbe il rischio di sentirli dire: «  Chi  è? La signora Rossi? quella che il babbo dice che ha la
che « la signora è uscita » dopo aver chiesto il nome di  chi  parla. Facendo così lascerebbe l'interlocutore con il
dell'avvocato Bianchi. Voce: C'è la signora? Cameriera:  Chi  parla, prego? Voce: L'ingegner Rossi. Cameriera: Mi
e non accentuerete il nervosismo che è all'origine del tic.  Chi  ne soffre non deve mostrarsi eccessivamente turbato al
anche se molti non si accorgono di averli. C'è per esempio  chi  non sa tenere le mani tranquille e sente sempre il bisogno
e sente sempre il bisogno di tormentare qualcosa: c'è  chi  si tocca in continuazione la punta del naso o il lobo
o una ciocca di capelli o il colletto della camicia: c'è  chi  si morde il labbro inferiore, tossicchia, ridacchia, usa
volta all'anno arriva il compleanno, ma non per tutti. C'è  chi  ama festeggiarlo, e allora regali e auguri sono graditi e
regali e auguri sono graditi e doverosi, ma c'è anche  chi  (uomini o donne giovanissimi o anziani, non cambia)
e per questo tanto più gradito e apprezzato. Anche per  chi  sembra non dolersi del tempo che passa, sono comunque fuori
un thermos, distribuisce liquori o caffè. Questo non va;  chi  è malato, non si rechi a lunghe funzioni: chi prova un
non va; chi è malato, non si rechi a lunghe funzioni:  chi  prova un malessere, vada al posto di soccorso, istituito
malessere, vada al posto di soccorso, istituito nel tempio:  chi  ha debolezze di stomaco, mangi, senza ostentarlo, un
distrazione, oltre d'essere un affronto a  chi  parla, giunge a turbare le di lui idee, mentre all'opposto
sulla bilancia del denaro. E non sentitevi superiore a  chi  dispone di beni inferiori ai vostri. Se siete ricchi non
non ostentate le vostre fortune soprattutto davanti a  chi  deve invece tirare la carretta fino all'ultimo del mese.
deve invece tirare la carretta fino all'ultimo del mese.  Chi  si compiace evidentemente della propria ricchezza è quasi
molto spesso a anche lui di umili origini. D'altra parte  chi  piange miseria in continuazione è altrettanto sgradito in
satira é riprensibile, lo è pure quello che la diffonde:  chi  appiccando il fuoco all'altrui casa si scusasse dicendo che
compatimento; per la stessa ragione ottenerlo non debbe  chi  spargendo false maldicenze e ingiuste satire, dice d'averle
so a  chi  dedicare questo libro. Come se di nemici non ne avessi
il galantuomo oggetto della sua invidia. Togli la vita, a  chi  ti toglie il pane suolsi dire comunemente da chi in
la vita, a chi ti toglie il pane suolsi dire comunemente da  chi  in condizione meno agiata, alludendo a chi fa maggior
comunemente da chi in condizione meno agiata, alludendo a  chi  fa maggior guadagno, quasichè non fosse lecito a chi è più
a chi fa maggior guadagno, quasichè non fosse lecito a  chi  è più intelligente e laborioso lo accrescere i suoi
esprimere brevemente i propri sentimenti. Si pensi che  chi  fu colpito da una sventura, non ha certo voglia di leggere
non di rado le parole di conforto non riescono gradite a  chi  soffire d'una ferita troppo recente. Il dolore vero ha
di congratulazioni. La gioia rende spesso egoisti, e  chi  si dilunga in parole di rallegramento, corre il rischio di
Le lettere d'augurio sono, generalmente, una noia per  chi  le scrive e, qualche volta, anche per chi le riceve.
una noia per chi le scrive e, qualche volta, anche per  chi  le riceve. Abbiano dunque il pregio della brevità; poche
di mandarne a gambe all'aria qualcuno. Ci riferiamo anche a  chi  va in bicicletta in mezzo al traffico con la stessa sovrana
in mezzo al traffico con la stessa sovrana indifferenza di  chi  si trova in campagna e da solo: con le sue spericolate
spericolate acrobazie può provocare incidenti gravissimi.  Chi  va in bicicletta, per concludere, ha il dovere di
L'incolumità propria e degli altri può dipendere da lui.  Chi  usa bicicletta come mezzo di trasporto abituale, ha il
dovere di non dimenticarselo mai e di essere prudente come  chi  è al volante di un'auto.
paziente nel sopportare il male e nel procacciare il bene.  Chi  si lascia abbattere da un'afflizione, chi si stanca
il bene. Chi si lascia abbattere da un'afflizione,  chi  si stanca nell'opera del proprio miglioramento, chi si
chi si stanca nell'opera del proprio miglioramento,  chi  si sbigottisce al comparire d'ogni ostacolo diventa debole,
Arriva con largo anticipo e fa sentire speciale  chi  lo riceve.
lasciamo il passo, ma lo precediamo sulla porta girevole;  chi  esce ha la precedenza su chi entra, a meno di
sulla porta girevole; chi esce ha la precedenza su  chi  entra, a meno di importantissimi e/o anzianissimi - In
se si è in molti, per motivi di praticità, entra per primo  chi  è più vicino alla porta (dicendo «Scusi») - Nei corridoi:
tutti lo apprezzano. Non tutti poi hanno gli stessi gusti:  chi  preferisce la musica classica, chi adora soltanto il jazz,
hanno gli stessi gusti: chi preferisce la musica classica,  chi  adora soltanto il jazz, chi capisce soltanto la musica
preferisce la musica classica, chi adora soltanto il jazz,  chi  capisce soltanto la musica lirica, e chi ama le canzonette.
soltanto il jazz, chi capisce soltanto la musica lirica, e  chi  ama le canzonette. Per questo motivo, se invitate qualche
Dire "permesso" entrando. Basta bussare. Dire "salute" a  chi  starnutisce. Dire "tolgo il disturbo". Dire "è lo stesso"
salutiamo sempre chiunque incontriamo, senza dar retta a  chi  sostiene che non c'è bisogno di farlo con portinai,
di farlo con portinai, fattorini, addetti alle pulizie.  Chi  raggiunge per primo una porta - anche dell'ascensore - deve
seguono. Non siamo sciattoni di proposito perché «tanto c'è  chi  pulisce», non lasciamo la luce accesa quando usciamo a fine
e, già che ci siamo, non mastichiamola proprio: eviteremo a  chi  ci sta accanto il fastidio di sentirci masticare, e a noi
con le cuffie dell'iPod nelle orecchie (e non sentiamo  chi  ci parla, magari per chiederci di passare il sale), o
in trattoria può rappresentare un piacevole diversivo. Così  chi  fa d'estate una corsa in città, di poche ore, può invitare
di poche ore, può invitare o essere invitato in un locale.  Chi  invita, se fisserà prima la lista del pranzo o della
delle ordinazioni. Se questa misura non è stata presa,  chi  invita porgerà la lista delle vivande, lasciando che
che ciascuno scelga a piacer suo, senza far fretta a  chi  esita nel decidersi, incoraggiando la persona discreta che
che le somme tornino. Quando l'invito è stato formale,  chi  ha accettato non si offrirà, mai di pagare. Inutile
precisamente manca loro qualche cosa su questi capitoli?...  Chi  realmente possiede una qualità non pensa certo di farne
propria natura». L'affettazione svisa il proprio naturale e  chi  è preso da questa pena, acquista un'aria ridicola. Chi è
e chi è preso da questa pena, acquista un'aria ridicola.  Chi  è affettato manca alla verità; e «ogni violazione alla
non è solamente una specie di suicidio per l'animo di  chi  la viola, ma pure un colpo di pugnale vibrato al cuore
 Chi  va in un posto di cura abbia il buon senso di non recarvisi
e cioè con l'intenzione di farla in barba al professore.  Chi  trasgredisce alla dieta imposta dal medico reca danno
e per nessun altro. Non potete pretendere di regalarla a  chi  non la vuole o a chi desidera farsela da sé, e con tutte le
Non potete pretendere di regalarla a chi non la vuole o a  chi  desidera farsela da sé, e con tutte le ragioni. Per restare
da soli, e i consigli devono esser dati solamente a  chi  li chiede. D'altra parte non è nemmeno gentile, da parte
. A  chi  ti onora non risponderai come fanno parecchi; Voi volete
scusa od una finta modestia. V. Non misurare il merito di  chi  parla dalle lodi ch'egli ti comparte, e ricordati che da un
a fior di labbro, ove non è palese la finzione; dall' altro  chi  ti loda con sincerità d'animo, non sempre coglie nel vero.
L'avidità e l'ingordigia destano l'idea di un bruto, ma  chi  tocca appena i cibi, chi mangia a fior di labbra, chi crede
destano l'idea di un bruto, ma chi tocca appena i cibi,  chi  mangia a fior di labbra, chi crede di mostrar la sua
ma chi tocca appena i cibi, chi mangia a fior di labbra,  chi  crede di mostrar la sua continenza e la sua fine educazione
doveri di  chi  visita risultano tutti dallo scopo ch'egli si propone.
Anche sui sentieri vale il diritto di precedenza di  chi  sta scendendo: come sulle scale. Manteniamo un'andatura più
un'andatura più costante possibile, per non intralciare  chi  sale dietro di noi. Lasciamo passare chi ha più fretta, ma
non intralciare chi sale dietro di noi. Lasciamo passare  chi  ha più fretta, ma non sbuffiamo se per qualche minuto
piste da motocross o mountain bike. È buona norma salutare  chi  incontriamo, ma a bassa voce; non turbiamo il silenzio
 Chi  vuole contrarre il matrimonio religioso(che ha anche
rela tive alle pratiche e ai documenti necessari.  Chi  vuol sposarsi solo civilmente si rivolge all'Ufficio
la pace s'è involata, è di nuovo fra la tempesta. Chi, ora,  chi  la salverà?
in un negozio è d'obbligo un saluto generale a  chi  vi si trova; e la pazienza di aspettare tranquillamente il
una frase di ringraziamento per la pazienza dimostrata da  chi  ci sta servendo.
Lo so che è difficile, per un bridgista appassionato, o per  chi  è in preda al demone del Burraco o della Pinnacola,
della Pinnacola, mantenere spirito e senso della misura. Ma  chi  perde eviti di fare il muso, di incolpare la sorte e il
tutti sul perché e il percome ha aperto di quadri...  Chi  vince, non esageri, non insulti chi ha perso, non commenti,
ha aperto di quadri... Chi vince, non esageri, non insulti  chi  ha perso, non commenti, non ridacchi; mantenga un low
di smettere il gioco, né rifiuti di concedere la rivincita.  Chi  gioca non critichi, non pretenda di cambiare posto «perché
sulla Divina Commedia rischia di creare molto disagio in  chi  non ha una cultura umanistica). Non perdiamo tempo in
 Chi  veste più magnificamente di quel che le sue facolta gli
cugina di terzo grado "contessa" non incantano nessuno, e  chi  li sfoggia passa per un insopportabile snob.
può sembrare giustamente troppo gravosa e perfino assurda a  chi  è abituato a un tenore di vita modesto e sa che, tolta
a sua madre? Il galateo ha regole inflessibili solo per  chi  pretende a un certo "tono", e solo per chi ha i mezzi di
solo per chi pretende a un certo "tono", e solo per  chi  ha i mezzi di poterle seguire. Per tutti gli altri (e si
è per  chi  scrive, ma per chi legge chi ha mai pensato a dir niente?
è per chi scrive, ma per  chi  legge chi ha mai pensato a dir niente? Eppure quante
è per chi scrive, ma per chi legge  chi  ha mai pensato a dir niente? Eppure quante fanciulle che
dispiacere a una persona è cosa malfatta, che recarlo a  chi  vi dimostra in qualche modo di volervi bene, è cosa