Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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 Chi  si occupa di arte contemporanea chi la studia, più di chi
si occupa di arte contemporanea  chi  la studia, più di chi la colleziona deve quindi cercare
si occupa di arte contemporanea chi la studia, più di  chi  la colleziona deve quindi cercare espressioni che siano
generi, speci e sottospeci, potrà giovare: c’è, dunque,  chi  preferisce agire direttamente sul paesaggio modificandolo
e i suoi impacchettamenti di rocce e di spiagge), c’è  chi  vuole creare un’impronta duratura o comunque un’impronta in
duratura o comunque un’impronta in divenire (Penone), c’è  chi  si serve di mezzi solo manuali (Dibbets) chi di mezzi
(Penone), c’è chi si serve di mezzi solo manuali (Dibbets)  chi  di mezzi meccanici (ruspe che asportano e trasportano
è indispensabile per  chi  s'interessi del Ricci.
tara a quest'affermazione la potrebbe fare soltanto  chi  conosca l'arte moderna francese.
ma se passiamo all'angelo [figura 48; tavola VII]  chi  avrebbe potuto disegnarlo se non Bellini negli scarti
mani tremule dal mignolo caratteristicamente ripiegato?  Chi  avrebbe potuto insinuare con tanto esatta tenuità lo stelo
Santa Giustina troppo nota per la descrizione del Berenson?  Chi  poteva deporre la corona di perle sul capo dell'angelo con
eppure con tanta finezza di contrapposizione coloristica?  Chi  poteva così mirabilmente saldare alle scapole le ali
con un effetto che prelude alle ali della Pietà di Berlino?  Chi  sovrattutto deprimere nella tunica le pieghe grigio-perla a
 chi  compie un’azione metaforica (il quadrato segnato sul prato
rigoroso (le false prospettive di Dibbets), c’è  chi  si serve di elementi naturali ma li sposa e li mescola con
suoi veleni, Zorio con il suo ghiaccio chimico, ecc.). C’è  chi  crea una sequenza alla quale lui stesso partecipa (land art
grotteschi anche,  chi  non lo sa e chi non li biasima di questo, gli uomini di
grotteschi anche, chi non lo sa e  chi  non li biasima di questo, gli uomini di melma fluente di
per bacco, di Cézanne, il bigliardo avvallato di Van Gogh;  chi  vi giocherebbe? Tristemente grottesche le case orbate da un
di Ansaldo od anche degli affreschi di Strozzi?  Chi  sa!
a  chi  saprà fermare il movimento di una sola linea di Botticelli,
confini, che comprende tutti quegli artisti che hanno -  chi  per un verso chi per un altro - avvertito l’influenza delle
comprende tutti quegli artisti che hanno - chi per un verso  chi  per un altro - avvertito l’influenza delle più recenti
offriva a  chi  volesse svilupparlo per nuove attuazioni il risultato
Catania, nel Museo Civico, non sfugge a  chi  abbia pratica di caravaggeschi un Cristo flagellato, di
nomi; ma per  chi  abbia intelligenza sufficente nelle arti figurative,
può diventare da marginale a centrale in poco tempo.  Chi  sa come costruire un brand di successo non conta quanti
di successo non conta quanti prodotti vende, ma a chi.  Chi  fa scarpe le vuole (anzi le deve) vendere prima agli
a guardare sotto all’apparenza il di dentro delle cose.  Chi  ride di questo cervo? Chi ride del contadino incauto e
il di dentro delle cose. Chi ride di questo cervo?  Chi  ride del contadino incauto e pietoso, il quale, trovando
seno e riceve in retribuzione quello che tutti sanno?  Chi  ride dell’umiltà dell’agnello, della perfidia del lupo, del
di avere inteso. Le cose profonde e fini producono in  chi  le dice o le ascolta delle movenze misurate e garbate. Son
che  chi  colleziona dipinti di arte Guglielmo Janni, Pesi e trapezi,
immediatamente dire: questo è l’autore. E occorre che  chi  vede la sua collezione riconosca quell'autore - la qual
quindi, è anche un’ulteriore conferma del potere di  chi  l’ha raccolta, del denaro che vi ha Giuseppe Capogrossi,
giorno che le presentano al pubblico, all'avvenire ci pensi  chi  vuole.... Ma perchè sì vile egoismo, o giovani di belle
o giovani di belle speranze? questo non è proprio di  chi  professa un'arte libera, generosa e piena di affetti:
la profonda e altera convinzione di conoscere la verità in  chi  opera ed in chi critica è, o, per lo meno, può sempre
convinzione di conoscere la verità in chi opera ed in  chi  critica è, o, per lo meno, può sempre essere una beata
arti, infinitamente minori di esso, e pure rispettabili.  Chi  tra i Greci diceva il nome di Fidia, vedeva tutti gli
un sorriso di scherno. Il più grande dei nostri scultori! —  Chi  è, di grazia? — Ce n’è tanti, secondo il cervello di chi
— Chi è, di grazia? — Ce n’è tanti, secondo il cervello di  chi  giudica. — E chi giudica? — Tutti. —
— Ce n’è tanti, secondo il cervello di chi giudica. — E  chi  giudica? — Tutti. —
scrive): i vecchi piangevano, i giovani si abbracciavano.  Chi  batteva le mani, chi le alzava al cielo in atto di render
i giovani si abbracciavano. Chi batteva le mani,  chi  le alzava al cielo in atto di render grazie: pareva che
 Chi  sa infine se la foresta sia più quella dei tronchi scabri o
 Chi  guarda, aspetta una pittura statica, come ha sempre
è dunque ingiusta e sarebbe soltanto giustificata se,  chi  guarda, fosse un fotografo munito di una macchina a posa.
 Chi  non comprende infatti che in Boccioni che, mi piace
che dovrebbero essere ben fisse nello spirito di  chi  sovrintenda a imprese di questo genere.
i vari atteggiamenti dei personaggi dipinti: c’è  chi  si mette in posa a braccia conserte, come il giovane dalla
dalla camicia di macchinista col braccio fasciato, c’è  chi  tira su una bimbetta, quasi a farla entrare nel campo
entrare nel campo dell’obbiettivo, — l’occhio di Levi —  chi  travalica quasi il fuoco prospettico riempiendo tutto il
soverchio, ci pare bello. L’ardire, che non giova spesso a  chi  lo ha, giova quasi sempre all’arte ed a coloro medesimi che
de' Cerquozzi e de' Van Lar : «chi si cerca i pidocchi,  chi  si gratta - e chi vende ai baron le pere cotte». Qui
e de' Van Lar : «chi si cerca i pidocchi, chi si gratta - e  chi  vende ai baron le pere cotte». Qui l'Amorosi, se di lui si
 Chi  non gode di questa espressione, massima fra quelle ch'io
conosco, dell'attrito plastico può guardare altrove. Ma  chi  sa goderne comprende allora la lirica di questa ingente
a Parigi: il viaggio di tanti altri giovani intraprendenti,  chi  prima, chi dopo: Chagall, Modigliani, Picasso, Severini,
viaggio di tanti altri giovani intraprendenti, chi prima,  chi  dopo: Chagall, Modigliani, Picasso, Severini, Moore, De
e in parecchi vasi, in cui a volte compare sia la firma di  chi  li ha modellati sia quella di chi ne ha eseguito la
compare sia la firma di chi li ha modellati sia quella di  chi  ne ha eseguito la decorazione figurata. Nel mondo romano
di Traiano e i Mercati Traianei. Non sappiamo, invece, né  chi  sia l’autore degli straordinari bassorilievi che si
che si avvolgono attorno al fusto della Colonna Traiana, né  chi  abbia progettato edifici famosi come il Colosseo, il
ciò è delizioso per  chi  gode dei veri valori della pittura e voi sentite che infine
di getto, io penso che la potrebbe dipingere soltanto  chi  sappia, come ora sa Cavaglieri, com'è bello, quand'è bello,
nel suo discorso, proprio perché il punto di stazione di  chi  considera l’opera d’arte all’atto della recezione, e il
d’arte all’atto della recezione, e il punto di stazione di  chi  intende determinare il valore di un segno dal comportamento
momento che il suo esser segno dipende dal comportamento di  chi  come segno lo interpreta. Proprio per questo era
prova di quanto affermo sembra evidente a  chi  osservi quello che si è venuto verificando negli ultimi
che ammalia, ma che, a lungo, fa venir le traveggole.  Chi  si mette adesso all’impresa di volerla imitare ha
di volo e su cui non bisogna insistere troppo. Ma  chi  avrebbe pensato nel 1630 a far sentire come fulcro del
emisferico della lunetta il candelabro raggiato dal centro?  Chi  avrebbe ancora compreso il valore pittorico di un tendone
altri americani ed europei (e un folto gruppo giapponese),  chi  ponendo l’accento sulla realizzazione “epigrafica” di
fine a se stesse (come Agnetti, Polke, Baldessari, Barry),  chi  esaltando il valore logico-matematico delle proprie
logico-matematico delle proprie operazioni (Darboven);  chi  sottolineando alcuni aspetti ironici e parodistici (Nauman,
aspetti ironici e parodistici (Nauman, Paolini, LeWitt);  chi  sconfinando nel settore della poesia visiva (Barry,
la magica normalità di ciò che vediamo quotidianamente.  Chi  realizza questo prodigio è Johannes Vermeer.
il gusto per le più piccole figurette. Non ve lo raffigura  chi  si tien fiso al San Benone dell'Anima, al San Carlo in
Carlo in Lucina e ad altre fatture dell'età innoltrata; sì  chi  lo ravvisa ne' quadretti minuti come quelli tanto
ha l’espressione decisa di  chi  ha la consapevolezza di compiere una missione; la serva
 chi  era più manierato di lui, chi cercava gli sfondi con mezzi
chi era più manierato di lui,  chi  cercava gli sfondi con mezzi più complicati? Il primo anno
dieci anni, ce ne sono almeno 35000 che non ho visto. Ora,  chi  sono questi? Chi sono gli artisti contemporanei? Sono i
sono almeno 35000 che non ho visto. Ora, chi sono questi?  Chi  sono gli artisti contemporanei? Sono i fotografi, i
una fotografia di Montale non lo riconosce, perché non sa  chi  è Montale, ma riconosce una canzone di Lenny Kravitz, dalla
cosa di Mao Tse-tung.” “Chi?”, ha detto lei. Non sapeva  chi  era Mao Tse-tung. Che era scomparso pur essendo apparso nei
tanto che una ragazza di diciannove anni ignorava già  chi  fosse.
più nobile il piede dell'uomo che non il calzare?... E  chi  mai di qui non viene a riconoscere la meritorietà e il
il suo giudizio non era senza riserve: «Alla domanda su  chi  debba avete il primo posto, Raffaello o Michelangiolo,
o Michelangiolo, bisogna rispondere che, se questo spetta a  chi  possiede una più ricca combinazione di possibilità
 Chi  è adunque questo amanuense d'eccezione, il cui accento
dimostravano molto ingegno; ma non v’è una scuola italiana.  Chi  obbediva ad una, chi ad un’altra ispirazione; chi si
ma non v’è una scuola italiana. Chi obbediva ad una,  chi  ad un’altra ispirazione; chi si lasciava dominare da uno,
italiana. Chi obbediva ad una, chi ad un’altra ispirazione;  chi  si lasciava dominare da uno, chi da un altro principio; chi
ad un’altra ispirazione; chi si lasciava dominare da uno,  chi  da un altro principio; chi era innamorato dei Francesi, chi
chi si lasciava dominare da uno, chi da un altro principio;  chi  era innamorato dei Francesi, chi dei Veneziani, chi di
chi da un altro principio; chi era innamorato dei Francesi,  chi  dei Veneziani, chi di Raffaello o di Masaccio. Ma quello
chi era innamorato dei Francesi, chi dei Veneziani,  chi  di Raffaello o di Masaccio. Ma quello che è più, queste
vive al di fuori di me. Appena si spengono i riflettori.  Chi  lo osserva lo paragona al proprio fino a modificarsi, e
 chi  se non Piero aveva mai pensato ad aumentare lo squadro
il corteggio di Salomone nell'Incontro con Saba ad Arezzo?  Chi  aveva ripetutamente offerto il trattamento di testa sferica