Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Fisiologia del piacere

170293
Mantegazza, Paolo 40 occorrenze
  • 1954
  • Bietti
  • Milano
  • Paraletteratura - Divulgazione
  • UNICT
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La nostra coscienza, prima ed unica maestra della vera filosofia fisiologica, ci insegna però l'immensa differenza che passa fra una sensazione, un

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indipendenti dalla modificazione che verrà impartita al sentimento nel riflettersi in noi. Questi piaceri spettano quasi tutti ai sentimenti più

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Il sentimento più semplice e più elementare è quello che ci spinge ad amare noi stessi, a difenderci dal male, ed a procurarci quanto può farci

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L'egoismo è una delle malattie morali più diffuse e che, a guisa di epidemia, attacca le generazioni di tutti i paesi e di tutti i tempi. L'egoismo è

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I sentimenti puri dell'io, che partono da noi e in noi si riflettono, passando dagli affetti individuali a quelli che escono fuori di noi, formano un

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I primi piaceri di questa natura si provano nella fanciullezza, ma non appaiono in tutta la loro solenne maestà che nelle età successive. Sono gioie

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Se la donna è maestra nelle gioie della vanità, anche l'uomo molte volte è degno di starle alla pari, con la differenza che il grado della colpa è in

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vanità è più frequente nelle donne e in una classe ridicola di uomini, che si credono dotati di alto sentire; perchè non possono tollerare l'odore del

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Alcuni filosofi, che creano l'uomo a modo loro, pretendono che il sentimento della proprietà non sia naturale in noi; ma sia bensì una delle tristi

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Vi ha però un oggetto che fa classe a sè, il quale procura le gioie maggiori del sentimento della proprietà. Quando lo facciamo tintinnare

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Fra le questioni che si agitano ogni giorno, vi ha pur quella, se l'amore alle bestie sia un sintomo di buon cuore o di egoismo. Alcuni sostengono

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Fra le gioie passive e quelle attive del sentimento sociale sussistono alcuni piaceri misti che servono di passaggio naturale dalle une alle altre

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Il sentimento sociale che noi proviamo per tutti gli uomini indistintamente, a uguaglianza delle altre condizioni fisiche e morali, ci procura gioie

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La fisonomia delle gioie dell'amicizia presenta tutte le immagini che si osservano in tutti i piaceri sociali, ma ravvivate da tinte più intense

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Queste righe, prese a caso, scorrendo senz'ordine l'ipotetico catalogo, apprendono che l'amore è fra gli affetti di seconda persona il più egoista

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Anche questi nobili e generosi affetti possono darci gioie morbose. Il padre che gode ammirando nel proprio figlio i primi germi di una passione

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I fratelli che devono la vita agli stessi genitori, sono legati quasi sempre fra loro da un affetto che, quantunque non sia necessario per legge di

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congiunti, più o meno lontani. L'affetto che lega i congiunti fra loro, quando non è ravvivato dalla stima, dalla gratitudine, dall'amicizia e da qualunque

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Uno dei sentimenti più delicati ed eccelsi, che adora di fiori il giardino delizioso del cuore, è la stima che si professa verso gli uomini grandi

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La patologia di queste gioie è molto ristretta, perchè questo sentimento è sempre nobile e generoso per se stesso, e non può diventar colpevole che

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I piaceri che derivano dal tatto, che è sparso su tutta la superficie sensibile del corpo, sono molto varii secondo la natura del bisogno che viene

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L'uomo che, dopo avere ammirato con sguardo avido e intento il mondo che lo circonda, e dopo aver arrestato gli occhi con simpatica benevolenza sopra

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Fin qui si è parlato di molteplici gioie prodotte dalla sodisfazione di un affetto che si indirizza a noi o ad altri, ma che ha però sempre per

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veduto il nobile sentimento dell'ambizione, mostrarci nella vanità una forma meschina. Altre volte l'affetto è colpito da una fatale malattia che lo

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Anche la forma di odio, che si chiama vendetta, ha alcune piccole gioie che sono quasi innocenti, e basterà citare a questo proposito la compiacenza

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Noi non giungiamo a conoscere i caratteri fisici degli organi che costituiscono il nostro corpo, senza anatomizzarli sui cadaveri dei nostri fratelli

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dell'opera. La elaborazione delle idee e dei giudizi è così semplice, che procura pochissimi piaceri. Il piacere più vivo incomincia, però, quando i giudizi

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pensiero, ma questo piacere passa quasi sempre inavvertito, perchè è confuso coll'altro maggiore che deriva dalla formazione delle idee e dalle loro

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Una delle facoltà meglio definite della mente umana, e che ha conservato il suo nome inalterato nel linguaggio volgare attraverso i secoli, è la

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i dizionari dei sinonimi e i testi di lingua, e attenendoci alla coscienza e al consenso universale che si rivelano nel linguaggio comune, vediamo le

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La gioia tende a scaricarsi per tulle le vie fisiche e morali che trova aperte, e rinviene nel sentimento sociale una delle gioie più naturali e più

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Non tutti i piaceri hanno una fisonomia morale, e le gioie più semplici e meno dei sensi non hanno che lineamenti fisici. Le espressioni più complete

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Quand'anche si potesse dare della vita una definizione matematica, sarebbe pur sempre difficile determinare la linea sottilissima e sfumata che

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Il tempo non è che la vita collettiva dell'universo, e la vita non è che il lampo di un microcosmo organizzato.

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ragione prima che corre alla mente per ispiegare questo fatto è che la natura abbia voluto punire il colpevole che l'inganna, deludendone uno dei fini

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Le ore passate in lieti conviti e alle laute mense sono fra le più belle della vita. La provvida natura, che c'impone di vivere con imperioso comando

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: in generale, le sostanze che possono nutrirci hanno un buon sapore, mentre le materie inerti o dannose sono insipide o disgustose. Vi sono però a

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I piaceri infiniti che godiamo per mezzo dell'udito si possono dividere in due grandi classi, a seconda che derivano dai rumori o dai suoni. Un

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La fisonomia dei piaceri della vista presenta molti caratteri propri alle gioie intellettuali, purchè si escludano quelli che si riferiscono ai

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Un oggetto qualunque che ferma sopra di sè i nostri occhi con una sensazione piacevole, può interessare alcune delle facoltà superiori della mente e

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Come presentarmi in società

199852
Erminia Vescovi 7 occorrenze
  • 1954
  • Brescia
  • Vannini
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Ciò che è lecito e ciò che non è lecito... Ció che conviene e ciò che non conviene di fare, tra persone che voglion mostrarsi urbane e corrette

poco all'età della ragione. La rosea e fragile creaturina che stampa i primi suoi passi sulla terra s'immagina proprio sul serio di prender possesso

appunto perchè la strada è di tutti, ne viene la necessità che regole opportune di cortesia e di discrezione tolgano o diminuiscano gli inconvenienti

che tradotti in buon italiano (e meglio non si potrebbe), suonano così: «E che io m'affidi a tale mostro? E non so io forse che non si può prestar

pel nostro diletto, sia un severo dramma che ci faccia palpitare il cuore in un'ansia affannosa come a un pezzo di vita vissuta e tendere il pensiero

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noi potremo dire che ormai basta che uno sappia o creda di saper mettere insieme quattro idee sopra un argomento perchè subito si senta il prurito di

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costoro ben mostrano d'aver dimenticato che dell'umana pazienza non si deve abusare, e ben meritano che il convenzionale applauso con cui si saluta

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«Corriere dei Piccoli» 41, Anno XLIV (10 Ottobre 1954)

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AA. VV. 3 occorrenze

- Ti ripeto, Sancio, che tu sei molto ignorante. E per ciò stesso ignori che un mago invidioso - forse il medesimo Frestone, che m’involò la stanza

Con stupore il nonno apprende vanterie così stupende, ed esclama gemebondo: “Ah che tempi! Ah che mondo!”

Per fortuna, quel che si ammacca non si spacca e Don Chisciotte riesce a stare sulle gambe sebbene mezzo sciancato. Così è di Ronzinante, che per

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