L’arte veneziana è una fata col sole per nimbo, che attrae, che ammalia, ma che, a lungo, fa venir le traveggole. Chi si mette adesso all’impresa di
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Meno felice riuscì un immenso dipinto, che lo Zona condusse per il principe Giovanelli, e nel quale sono figurate le dame veneziane, che offrono i
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Nelle verdi lagune di Venezia, tra quei porti, così presso al mare, parrebbe che dovessero moltiplicarsi i pittori di marine; e in mezzo a tanti
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— Nella Santa Cena che dipingeste per S. Giovanni e Paolo, che cosa significa quell’uomo che getta sangue dal naso?
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Perchè la critica non rattrappisca l’arte bisogna che sia liberale, liberale in tutti i sensi, e di manica larga. Manco male il dire, come il villano
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D’accosto a quello, che non sapeva di rose, c’era un altro dipinto, che una signorina smorfiosa avrebbe potuto guardare senza turarsi le narici
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C’è, fra gli altri, quattro giovani scultori a Firenze, che non sono di primo pelo: ingegni, quale più, quale meno, singolari e degni di essere
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Al giovine Fantacchiotti piacciono le fanciulle. Ecco una caprara giovinetta, che sul balzo di un monte giuoca con la sua capra: le mostra una
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Questa medesima coscienza dell’arte chi crederebbe che si potesse trovare anche ne’ dolori del parto di quella monaca, la quale, quasi per celia
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Ma sentite che bel soggetto, e come risponde a capello a colui, per il quale fu ideato, che è Giovanni Duprè: Fidia; che nella sua stanza guarda con
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Che paia 'l giorno pianger che si muore.
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Del Ferroni, che aveva smesso di dipingere, ma che ora, per fortuna, ripiglia, vedemmo nel negozio del signor Pisani un quadro piccolo piccolo
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la sua spiccia abilità di pennello è scomparsa. Non v’è cosa che più, gli faccia orrore oggi che il mostrare la facilità della propria mano. Sceglie
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L’ardire nei giovani, anche soverchio, ci pare bello. L’ardire, che non giova spesso a chi lo ha, giova quasi sempre all’arte ed a coloro medesimi
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— Non è un caso di libertà — ripigliò il Caffi — è un caso di moralità. Voi ne parlate con agio, voi; ma se vi fosse toccato a Roma ciò che è toccato
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Abbiamo perso con la dissuetudine il senso delia grande arte architettonica, per modo che non sappiamo risuscitarla neanche lì dove potrebbe avere
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può darsi che anche nel resto facciano velo ai nostri occhi le velature dei secoli, le fantasie che i vecchi e gli antichi oggetti destano nel
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I pittori nuovi in che cosa si somigliano mai? Chi lo sa? E pure ne’ loro quadri si sente alitare uno spirito contemporaneo: c’è come il soffio di un
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Come il Cremona intende ad ammorbidare le tinte e ad alliquidare i contorni, nel che eccede, così intende a rappresentare certe leggiere e
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Questa non è un’arte che vada innanzi, che guardi al vero, che lo capisca, che lo esprima: è un’arte che invidia ai barocchi le loro incipriate
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Queste cose si dicono per mostrare con quegli esempi, i quali cascano primi giù dalla penna, che il vero si vede nelle opere proprie altrimenti di
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il tempo. La cagione può non istare in nessuna di quelle qualità che si è avvezzi a distinguere nella pittura; può venire da un non so che di vago
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Questo è il pubblico di Salvator Rosa, e questo è Salvator Rosa davvero. Ma c’è di quelli che avrebbero voluto vedere una specie di Tasso o di
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Ci sentiamo rispondere: e la prospettiva, che è scienza? e il disegno, che è scienza? e la fotografia, che ci dà la riprova effettiva del vero? Noi
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Certo è una cosa che s’indirizza agli occhi del corpo, e che, mentre ai pittori e ai critici di quindici o venti anni addietro pareva secondaria in
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’ primi anni del nostro secolo era, per questo lato, più fortunata della presente. Per trovare l’architetto, che dà gli schizzi, o spesso la sola idea di
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non allora che si connette all’architettura, diventando o la forma di un edifìcio, o la parte di un monumento. Vedete le metope, i fregii e i timpani
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del pittore, come quello che si affatica in cosa molto più difficile; ma neppur siamo con maestro Tasso, che giudicava più nobile la scultura perchè
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Il Buonarroti, artista divino e uomo di un ammirabile buon senso pratico — virtù che non vanno insieme sovente — concluse le discussioni accanite
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Ma tale criterio, ripetiamo, ci pare sbagliato. Lo scultore deve invece dire a sè stesso: per quel finestrone, che guarda a ponente o a mezzodì, ch’è
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Hanno tentato dal più al meno in tutti i tempi di persuadere all’una che, per diventare più bella e più singolare, doveva rubare all'altra certe
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Può darsi invece che si trasformi, ma non si capisce ancora per quale via. Già se v’è arte, di cui l’indole non convenga a questo nostro secolo, è la
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darsi in braccio al loro genio nativo. Così l’arte diventa un’affettazione. O quanto meglio sarebbe che ciascuno facesse il proprio mestiere: l’artista
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Pensare se in queste impazienze moderne quell'arte, che ha bisogno di fare un modello in creta, di tenerlo sempre bagnato perchè non dissecchi, di
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Noi abbiamo timore che il Monteverde s’affatichi a ristudiare troppo sè stesso. L’ignoranza è sempre una pessima cosa anche negli artisti; ma non
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È degno di osservazione che anche quelle cose, le quali sono un mero accompagnamento necessario d’una operazione della natura, hanno un non so che di
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Quanto a noi, che ci siamo messi dinanzi all’opera con animo imparzialmente aperto ad ogni impressione, dobbiamo confessare che quella statua ci ha
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Ma lo splendore dell'aspetto e le ricercatezze d’ogni sorta sono invece necessarie alla scultura, che si usa dire di modo lombardo. Inarrivabili nel
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Tale scienza che diventa natura, e tale coscienza che diventa metodo, servono a dare ai marmi ed ai bronzi, insulsi per il tèma, quel non so che, che
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Questo Carpeaux, ingegno che non si sa piegare a nessuna norma, preferisce, quando può, al marmo ed al bronzo la terra cotta, che gli permette di
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Il trovare questi tedeschi ed altri popoli non latini, che sono ricchi nelle cose di pittura e di architettura, essere tanto poveri invece nella
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Il rannodare l’arte d’oggi al passato, e il darle un certo carattere di nazionalità sono due faccende aifatto diverse, tant’è vero che la pittura del
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Oh l’ometto tondo, grassoccio, ma rapido, che si alzava sempre prima del sole, che lavorava sedici ore del giorno, che non apprezzava le astrazioni
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Oggi l’arte è una fatica. Allora invece non pareva altro che un certo non so che diffuso per l’aria, e che ciascuno indistintamente respirava come l
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Negli ultimi scompartimenti del loggiato a sinistra stanno tante figurette piccole e tanti busti minuti, così spiritosi e veri che son vivi: la testa
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Dicevamo della maestria meccanica dei Lombardi. Oh quanti esempii di essa nella Esposizione di Napoli, che fanno spalancare gli occhi e la bocca alle
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Egli che raccontava con tanto garbo le sue molte scappatelle giovanili, egli che aveva lo scherzo libero senza malignità verso gli altri, ma senza
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Toscani che non quella del vero; ma meglio del Caino, dove l’atto violento non lasciava imitare con pace il naturale, meglio dello stesso Abele, che è
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Intanto non sarà male indicare, così alla buona, il concetto generale, che annoda insieme i seguenti studii, e principiare da una definizione pratica
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Lo stile della statua e del Leone non ha che vedere con lo stile dell’architettura: quello è largo, in qualche parte pesante ed esagerato, ma sempre
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