niente e nel cuore, dobbiamo conoscere l'eterno premio | che | Dio dà ai buoni che lo servono, e l'eterno castigo che dà |
Quartiere Corridoni -
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dobbiamo conoscere l'eterno premio che Dio dà ai buoni | che | lo servono, e l'eterno castigo che dà ai cattivi che non |
Quartiere Corridoni -
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che Dio dà ai buoni che lo servono, e l'eterno castigo | che | dà ai cattivi che non rispettano la sua legge. Il divino |
Quartiere Corridoni -
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buoni che lo servono, e l'eterno castigo che dà ai cattivi | che | non rispettano la sua legge. Il divino Maestro ci ha |
Quartiere Corridoni -
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rispettano la sua legge. Il divino Maestro ci ha assicurato | che | verrà un'altra volta sulla terra a giudicare tutti gli |
Quartiere Corridoni -
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tutti gli uomini e a dare a ciascuno il premio e il castigo | che | avrà meritato. Leggiamo una bella parabola che Gesù |
Quartiere Corridoni -
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e il castigo che avrà meritato. Leggiamo una bella parabola | che | Gesù raccontò per farci ben capire questa gran verità. |
Quartiere Corridoni -
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| che | vi nacque Gesù; l'Angelo che consola Gesù nell'orto di |
Il libro della terza classe elementare -
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che vi nacque Gesù; l'Angelo | che | consola Gesù nell'orto di Getsèmani; l'altro, bellissimo e |
Il libro della terza classe elementare -
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Gesù nell'orto di Getsèmani; l'altro, bellissimo e bianco, | che | lo annunzia risorto dal sepolcro. E gli Angeli che appaiono |
Il libro della terza classe elementare -
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bianco, che lo annunzia risorto dal sepolcro. E gli Angeli | che | appaiono agli Apostoli dopo che il Maestro Divino è salito |
Il libro della terza classe elementare -
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dal sepolcro. E gli Angeli che appaiono agli Apostoli dopo | che | il Maestro Divino è salito al cielo e una nube lo ha |
Il libro della terza classe elementare -
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lo ha sottratto ai loro occhi? Gesù poi ci ha insegnato | che | ognuno di noi ha un Angelo Custode, che, per volere di Dio, |
Il libro della terza classe elementare -
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la sua presenza invisibile; non facciamo mai cosa | che | lo obblighi a velarsi gli occhi per non vedere. E non |
Il libro della terza classe elementare -
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lei, signorino, | che | mi dice: - Ci avrò tempo! - darei volentieri una tiratina |
L'idioma gentile -
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- darei volentieri una tiratina d' orecchio. Se c'è studio | che | un ragazzo non debba rimandare a poi, è questo della |
L'idioma gentile -
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scritto su cui lo premi, e vedi poi, quando è un pezzo | che | l'usi ed è già nero in gran parte, come le parole vi |
L'idioma gentile -
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o, se ne perde l'impressione in quella dello scritto | che | già lo ricopre. La tua bella età è quella in cui la mente |
L'idioma gentile -
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ancor fresca, ma anche perchè, essendo tu spettatore più | che | attore della vita, dalle parole non ti distraggono ancora |
L'idioma gentile -
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e pensieri. Per questo tu hai inteso dire mille volte | che | i ragazzi imparano le lingue più facilmente degli uomini. |
L'idioma gentile -
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imparano le lingue più facilmente degli uomini. Via via | che | s'allargherà il campo e crescerà la difficoltà dei tuoi |
L'idioma gentile -
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uno sforzo sempre maggiore per impararla. E non pensare | che | sia uno studio puramente letterario, che a te, chiamato a |
L'idioma gentile -
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E non pensare che sia uno studio puramente letterario, | che | a te, chiamato a questa o a quella scienza, non possa |
L'idioma gentile -
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e con proprietà è parte della scienza stessa. Vedi | che | differenza c'è nel profitto che fanno fare ai giovani |
L'idioma gentile -
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della scienza stessa. Vedi che differenza c'è nel profitto | che | fanno fare ai giovani gl'insegnanti che parlano bene e |
L'idioma gentile -
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c'è nel profitto che fanno fare ai giovani gl'insegnanti | che | parlano bene e quelli che parlano male. E non credere |
L'idioma gentile -
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fare ai giovani gl'insegnanti che parlano bene e quelli | che | parlano male. E non credere d'imparar la lingua con quel |
L'idioma gentile -
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male. E non credere d'imparar la lingua con quel tanto | che | te ne gnano: la scuola non ti può che mettere sulla via |
L'idioma gentile -
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lingua con quel tanto che te ne gnano: la scuola non ti può | che | mettere sulla via d'impararla: al modo particolare che ha |
L'idioma gentile -
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può che mettere sulla via d'impararla: al modo particolare | che | ha ciascuno di noi di sentire e di pensare, noi soli |
L'idioma gentile -
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di sentire e di pensare, noi soli possiamo trovar la lingua | che | lo esprima. E poi, che logica è questa? Dici che a studiar |
L'idioma gentile -
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noi soli possiamo trovar la lingua che lo esprima. E poi, | che | logica è questa? Dici che a studiar la lingua hai tempo, |
L'idioma gentile -
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la lingua che lo esprima. E poi, che logica è questa? Dici | che | a studiar la lingua hai tempo, ossia, che è uno studio che |
L'idioma gentile -
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è questa? Dici che a studiar la lingua hai tempo, ossia, | che | è uno studio che preme; ma d'ogni sproposito o anche |
L'idioma gentile -
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che a studiar la lingua hai tempo, ossia, che è uno studio | che | preme; ma d'ogni sproposito o anche piccolo errore di |
L'idioma gentile -
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ma d'ogni sproposito o anche piccolo errore di lingua | che | sfugga a chi che sia, se lo avverti, ne fai un carnevale. |
L'idioma gentile -
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o anche piccolo errore di lingua che sfugga a chi | che | sia, se lo avverti, ne fai un carnevale. Non ti dar la |
L'idioma gentile -
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da fare il tuo cammino nel mondo, benedirai le fatiche | che | avrai dedicate questo studio nei tuoi primi anni. |
L'idioma gentile -
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- Io studio le lingue straniere. - Vuoi dire con questo | che | ti preme più di saper le lingue straniere che la tua? Non |
L'idioma gentile -
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con questo che ti preme più di saper le lingue straniere | che | la tua? Non me ne maraviglierei più che tanto. C' è degli |
L'idioma gentile -
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le lingue straniere che la tua? Non me ne maraviglierei più | che | tanto. C' è degli italiani che, volendo fare un viaggio di |
L'idioma gentile -
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un viaggio di piacere e d'istruzione, vanno prima a Parigi | che | a Roma; ce n'è altri, i quali dicono sorridendo, con l'aria |
L'idioma gentile -
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i quali dicono sorridendo, con l'aria di darsi un vanto, | che | della più parte dei propri pensieri s'affaccia loro alla |
L'idioma gentile -
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loro alla mente l'espressione francese o inglese prima | che | l'italiana; e conobbi anche un tale, che a un esame di |
L'idioma gentile -
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o inglese prima che l'italiana; e conobbi anche un tale, | che | a un esame di geografia, dopo aver detto benissimo i |
L'idioma gentile -
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Ma non sarai mai abbastanza persuaso di questa verità: | che | non si studia con amore, che non s'impara bene nessuna |
L'idioma gentile -
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persuaso di questa verità: che non si studia con amore, | che | non s'impara bene nessuna lingua straniera, se non s'è |
L'idioma gentile -
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poichè, se imparare una lingua straniera non è altro | che | imparare a tradurre in questa i nostri pensieri da quella |
L'idioma gentile -
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imparare a tradurre in questa i nostri pensieri da quella | che | usualmente parliamo, come si può fare una buona traduzione |
L'idioma gentile -
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con esattezza e con garbo in un' altra lingua quelle cose | che | non sappiamo dire se non confusamente e senza garbo nella |
L'idioma gentile -
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dire se non confusamente e senza garbo nella nostra? E in | che | maniera intendere e sentire le qualità degli scrittori |
L'idioma gentile -
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se non paragonando le parole, le frasi, le forme a quelle | che | loro corrispondono nella lingua che ci è famigliare? E ti |
L'idioma gentile -
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le forme a quelle che loro corrispondono nella lingua | che | ci è famigliare? E ti seguirà anche questo: che mentre non |
L'idioma gentile -
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lingua che ci è famigliare? E ti seguirà anche questo: | che | mentre non imparerai che male altre lingue, ti si |
L'idioma gentile -
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E ti seguirà anche questo: che mentre non imparerai | che | male altre lingue, ti si corromperà e confonderà nella |
L'idioma gentile -
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lingue, ti si corromperà e confonderà nella mente quel poco | che | sai della tua, perché, essendo poco e mal fermo, non |
L'idioma gentile -
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poco e mal fermo, non reggerà il materiale straniero | che | gli verserai sopra, e ti troverai così ad aver acquistato |
L'idioma gentile -
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tutto buchi ne sovrapponga un altro pieno di strappi, | che | rimare mezzo nudo a ogni modo. Dammi retta: fatti prima un |
L'idioma gentile -
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| Che | bisogno c' è di studiar la lingua? La lingua si sa! - È |
L'idioma gentile -
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bisogni richiedono. Ella possiede un materiale di lingua | che | non e la terza parte di quello che le sarebbe necessario |
L'idioma gentile -
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un materiale di lingua che non e la terza parte di quello | che | le sarebbe necessario per parlar bene, un piccolo corredo |
L'idioma gentile -
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per parlar bene, un piccolo corredo di vocaboli e di frasi, | che | le servono a dire impropriamente e a un di presso una |
L'idioma gentile -
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quali può esser detta con una parola o una frase propria, | che | dice per l' appunto quella cosa sola. Nel parlare come |
L'idioma gentile -
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ella gira intorno al proprio pensiero, non lo esprime | che | a mezzo, ed è costretta ad aggiungere e a correggere per |
L'idioma gentile -
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e a correggere per compiere e chiarire l'espressione | che | non le riuscì compiuta e chiara alla prima. E, confessi la |
L'idioma gentile -
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non le dice per non mettersi in un impaccio. Vuol vedere | che | io le nomino subito venti, trenta oggetti, operazioni, |
L'idioma gentile -
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oggetti, operazioni, qualità e particolari d'oggetti, | che | a tutti occorre di rammentare quasi ogni giorno, e che ella |
L'idioma gentile -
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che a tutti occorre di rammentare quasi ogni giorno, e | che | ella designa sempre con una perifrasi o con una parola |
L'idioma gentile -
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sempre con una perifrasi o con una parola sbagliata? Vuol | che | le dica lì per lì una filza di modi della lingua viva, |
L'idioma gentile -
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di modi della lingua viva, usatissimi in tutta l' Italia, e | che | non hanno sinonimi, ma clic lei non ha mai usati e che le |
L'idioma gentile -
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e che non hanno sinonimi, ma clic lei non ha mai usati e | che | le riuscirebbero nuovi come modi d' un'altra lingua? Ella |
L'idioma gentile -
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Ella conosce il francese? Non molto. Vuole scommettere | che | se mi racconta in italiano l'aneddoto più semplice, io, che |
L'idioma gentile -
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che se mi racconta in italiano l'aneddoto più semplice, io, | che | non sono un linguista ne un pedante, ci trovo altrettante |
L'idioma gentile -
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ella gli raccontasse l'aneddoto in francese? E mi sostiene | che | la lingua si sa? Capisco come non si sappia d'ignorare le |
L'idioma gentile -
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lingua si sa? Capisco come non si sappia d'ignorare le cose | che | non si sa che esistano. Ma ella somiglia a chi credesse di |
L'idioma gentile -
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Capisco come non si sappia d'ignorare le cose che non si sa | che | esistano. Ma ella somiglia a chi credesse di saper la |
L'idioma gentile -
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a chi credesse di saper la botanica perché conosce i legumi | che | gli portano in tavola e i nomi dei fiori che coltiva sul |
L'idioma gentile -
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i legumi che gli portano in tavola e i nomi dei fiori | che | coltiva sul terrazzino. |
L'idioma gentile -
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per i pesi sono: il grammo (g.): il decagrammo (dag.), | che | è eguale a 10 grammi; l'ettogrammo (hg.), che è eguale a |
Il libro della terza classe elementare -
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(dag.), che è eguale a 10 grammi; l'ettogrammo (hg.), | che | è eguale a 100 grammi; il chilogrammo O, semplicemente, |
Il libro della terza classe elementare -
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100 grammi; il chilogrammo O, semplicemente, chilo. (kg.), | che | è eguale a 1000 grammi; il decigrammo (dg.), che è la |
Il libro della terza classe elementare -
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(kg.), che è eguale a 1000 grammi; il decigrammo (dg.), | che | è la decima parte del grammo; il centigrammo (cg.), che è |
Il libro della terza classe elementare -
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che è la decima parte del grammo; il centigrammo (cg.), | che | è la centesima parte del grammo; il milligrammo (mg.), che |
Il libro della terza classe elementare -
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che è la centesima parte del grammo; il milligrammo (mg.), | che | è la millesima parte del grammo. Il decagrammo, |
Il libro della terza classe elementare -
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sono suoi sottomultipli. Sono pure in uso il quintale (q.), | che | è eguale a 100 chilogrammi e la tonnellata (t.), che è |
Il libro della terza classe elementare -
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(q.), che è eguale a 100 chilogrammi e la tonnellata (t.), | che | è eguale a 10 quintali, ossia a 1000 chilogrammi. Si noti |
Il libro della terza classe elementare -
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del malcapitato. - Ahi! ahi! - si mise a gridare colui - ma | che | ci tengono qui dentro? che cos' è quella bestia? - Il conte |
Una famiglia di topi -
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- si mise a gridare colui - ma che ci tengono qui dentro? | che | cos' è quella bestia? - Il conte entrava appunto in quel |
Una famiglia di topi -
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bestia? - Il conte entrava appunto in quel momento. - | Che | ha? che le accade? - gridò subito al visitatore. - Ma |
Una famiglia di topi -
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- Il conte entrava appunto in quel momento. - Che ha? | che | le accade? - gridò subito al visitatore. - Ma guardi un po' |
Una famiglia di topi -
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le accade? - gridò subito al visitatore. - Ma guardi un po' | che | m' ha fatto quella bestiaccia! Un cane, proprio un canaccio |
Una famiglia di topi -
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bestiaccia! Un cane, proprio un canaccio di strada! O | che | pare un morso di un topo questo ? Guardi come fila il |
Una famiglia di topi -
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il dito a questo modo.... Ma guardi, ma guardi! Bisogna | che | vada a farmi medicare alla farmacia. E, dica un po', non c' |
Una famiglia di topi -
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medicare alla farmacia. E, dica un po', non c' è pericolo | che | quella bestiaccia sia arrabbiata?... perchè ho sempre |
Una famiglia di topi -
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bestiaccia sia arrabbiata?... perchè ho sempre sentito dire | che | a' topi viene la rabbia istantanea come a' gatti.... - No, |
Una famiglia di topi -
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come a' gatti.... - No, non abbia paura - dichiarò il conte | che | non sapeva come fare, non ostante i suoi guai, per tenersi |
Una famiglia di topi -
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si ripuliva i baffi e la testa; e ascoltando quei lamenti | che | non finivano mai, diceva fra sè - Strilla, strilla pure |
Una famiglia di topi -
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pure quanto ti piace; per questa volta hai avuto quel | che | ti meritavi, pezzo di birba che non sei altro! E con che |
Una famiglia di topi -
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questa volta hai avuto quel che ti meritavi, pezzo di birba | che | non sei altro! E con che furia veniva a portarsi via i |
Una famiglia di topi -
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che ti meritavi, pezzo di birba che non sei altro! E con | che | furia veniva a portarsi via i libri de' padroni!... Tu |
Una famiglia di topi -
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veniva a portarsi via i libri de' padroni!... Tu credevi | che | Dodò non se n' avvedesse e ti lasciasse fare, eh, |
Una famiglia di topi -
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n' avvedesse e ti lasciasse fare, eh, canaglia?... Capisco | che | adesso mi toccherà una tirata d' orecchi, perchè il padrone |
Una famiglia di topi -
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ch' io morda nessuno; ma me la piglio di cuore; com' è vero | che | sono un topo, me la piglio di cuore!... - Infatti, il |
Una famiglia di topi -
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e punirlo. Ma la contessa fu più lesta; Dodò corse da lei, | che | lo prese ridendo e se lo mise nel petto, scappando subito |
Una famiglia di topi -
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via per risparmiargli la tirata d' orecchi. Il conte, | che | non doveva avere una gran voglia di dar quel gastigo, si |
Una famiglia di topi -
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se lo fai un' altra volta!... - Magari - pensava Dodò, ora | che | si sentiva al sicuro; e quando la contessa se lo trasse dal |
Una famiglia di topi -
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dal petto, egli le diè tanti baci, tanti baci, per dirle | che | proprio era contento d' aver morso quel soggettaccio, che |
Una famiglia di topi -
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che proprio era contento d' aver morso quel soggettaccio, | che | tormentava gli uomini e trattava male le povere bestie. |
Una famiglia di topi -
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È uno studio di parole, insomma; | che | cosa importano le parole? - Che cosa importano le parole? |
L'idioma gentile -
|
studio di parole, insomma; che cosa importano le parole? - | Che | cosa importano le parole? Questa è grossa, mi perdoni. É |
L'idioma gentile -
|
le parole? Questa è grossa, mi perdoni. É come dire: - | Che | cosa importa parlare e scrivere con chiarezza e con |
L'idioma gentile -
|
importa parlare e scrivere con chiarezza e con efficacia? | Che | cosa importa l'usare, invece d'una parola o d' una frase |
L'idioma gentile -
|
perciò ad esprimerlo un' altra volta in un'altra maniera, | che | può esser peggiore della prima? Che cosa importa, parlando |
L'idioma gentile -
|
in un'altra maniera, che può esser peggiore della prima? | Che | cosa importa, parlando e scrivendo, inciampare ogni momento |
L'idioma gentile -
|
non volendolo, e offendere una persona, non per altro altro | che | per non saper scegliere, nel farle un'osservazione un |
L'idioma gentile -
|
o nel dirle una verità sgradita, la parola o la frase | che | esprimerebbe lo stesso pensiero senza ferirla nell' amor |
L'idioma gentile -
|
lo stesso pensiero senza ferirla nell' amor proprio? | Che | cosa importano le parole? Ma infiniti malintesi, |
L'idioma gentile -
|
della lingua. Ma mille volte nella vita il primo giudizio | che | facciamo dell'ingegno, della cultura, del grado |
L'idioma gentile -
|
sopra il suo modo di parlare, e anche su poche parole | che | le abbiamo udito dire, sopra mia sgrammaticatura, sopra |
L'idioma gentile -
|
d'una parola comune. Ma ella stessa, signore, ella | che | dice che le parole non importano, quando occorre di parlar |
L'idioma gentile -
|
d'una parola comune. Ma ella stessa, signore, ella che dice | che | le parole non importano, quando occorre di parlar la prima |
L'idioma gentile -
|
quando occorre di parlar la prima volta con una persona | che | le ispira reverenza, e di cui le preme d'acquistarsi la |
L'idioma gentile -
|
cura e filando i periodi con garbo! O come si può dire: - | Che | cosa importano le parole? |
L'idioma gentile -
|
Vi sono, è vero, le ferrovie, le tramvie, le automobili | che | rendono facile il viaggio, ma il viaggiare costa e non |
Il libro della terza classe elementare -
|
costa e non tutti possono spendere. È naturale quindi | che | non tutti abbiate viaggiato. Ma è un peccato, perchè non |
Il libro della terza classe elementare -
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il mondo e guaiti a gente vi sia anche molto diversa da noi | che | veste diversamente, che mangia diversamente, che parla le |
Il libro della terza classe elementare -
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vi sia anche molto diversa da noi che veste diversamente, | che | mangia diversamente, che parla le lingue più diverse. |
Il libro della terza classe elementare -
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da noi che veste diversamente, che mangia diversamente, | che | parla le lingue più diverse. Potete formarvi un'idea della |
Il libro della terza classe elementare -
|
sono indicate con un punto. Ebbene la vostra provincia | che | è tanto grande rispetto al vostro paese, non è che una |
Il libro della terza classe elementare -
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che è tanto grande rispetto al vostro paese, non è | che | una delle 92 provincie che formano l'Italia, e che sono |
Il libro della terza classe elementare -
|
rispetto al vostro paese, non è che una delle 92 provincie | che | formano l'Italia, e che sono grandi, su per giù come la |
Il libro della terza classe elementare -
|
non è che una delle 92 provincie che formano l'Italia, e | che | sono grandi, su per giù come la vostra. L'Italia quindi vi |
Il libro della terza classe elementare -
|
rispetto alla terra. Al di là della gran catena di monti | che | la cingono a Nord e che si chiamano «Alpi» vi sono altri |
Il libro della terza classe elementare -
|
Al di là della gran catena di monti che la cingono a Nord e | che | si chiamano «Alpi» vi sono altri paesi, e poi altri ancora, |
Il libro della terza classe elementare -
|
grandi boschi, e molte grandi città, e piccoli paesi, tanti | che | non si possono contare. |
Il libro della terza classe elementare -
|
e i tuoi figliuoli grandi e piccoli dell'allegra giornata | che | mi faceste passane in casa vostra, e mantengo la promessa, |
L'idioma gentile -
|
mi faceste passane in casa vostra, e mantengo la promessa, | che | ti feci nell' accomiatarmi, di rispondere per iscritto alle |
L'idioma gentile -
|
a metter l'uso della lingua italiana in famiglia? Ti pare | che | i ragazzi ne facciano profitto? Risponderei di sì, con gran |
L'idioma gentile -
|
sulla risposta da dare alla seconda. Osservai in casa tua | che | l'uso dell' italiano in famiglia non giova gran fatto, che, |
L'idioma gentile -
|
non giova gran fatto, che, anzi, riesce quasi più dannoso | che | utile, se non è accompagnato dalla cura continua di parlar |
L'idioma gentile -
|
di tutti. Osservai nella tua famiglia, come già in altre, | che | i ragazzi si sono avvezzati a parlar l' italiano con troppa |
L'idioma gentile -
|
e dall' inconsapevolezza dello sproposito. Ora, lascia | che | te lo dica, i tuoi figliuoli parlano con facilità |
L'idioma gentile -
|
idiotismi e di modi di conio gallico, e in tutto il tempo | che | stetti con voi non gl' intesi correggere, nè da te nè da |
L'idioma gentile -
|
tuo marito, neanche una volta. In casa vostra, per quello | che | riguarda la lingua, regna la più scapigliata anarchia. |
L'idioma gentile -
|
le stanze, feci ai tuoi figliuoli molte domande, e sentii | che | a quasi tutte le cose dànno il nome dialettale o francese: |
L'idioma gentile -
|
sopanta il palco morto. A tavola, in quella discussione | che | fecero fra di loro intorno ai propri insegnanti, e in cui |
L'idioma gentile -
|
quello: - Mio professore di aritmetica, - da più d' uno: - | Che | s'immagini! - e: - Mai più! - per: nemmen per sogno; da |
L'idioma gentile -
|
per domandare. Parlai di mode con la tua Eleonora, e trovai | che | ha preso da te tutta quanta la terminologia francese che tu |
L'idioma gentile -
|
che ha preso da te tutta quanta la terminologia francese | che | tu hai presa dalla tua sarta, e discorrendo con Alberto dei |
L'idioma gentile -
|
so quante parole e frasi del nefando linguaggio burocratico | che | tuo marito porta a casa dall'ufficio. In verità, s'io |
L'idioma gentile -
|
continua distribuzione di biscottini e di pacche. E quello | che | faceva più forte la tentazione era il vedere che |
L'idioma gentile -
|
E quello che faceva più forte la tentazione era il vedere | che | straziavano così ferocemente la lingua con una faccia |
L'idioma gentile -
|
stonature, tirando via con una speditezza e con un tono, | che | uno straniero non pratico della nostra. lingua, a sentirli; |
L'idioma gentile -
|
li avrebbe presi per toscani pretti sputati, e di quelli | che | hanno la parola più pronta e sicura. Ah no, cara cugina. |
L'idioma gentile -
|
dove si fa del vocabolario e della grammatica quello | che | in certe baldorie bacchiche si fa delle stoviglie e del |
L'idioma gentile -
|
se non altro, non contrarrebbero abitudini viziose, | che | è un danno grandissimo, poichè i barbarismi, gl' idiotismi, |
L'idioma gentile -
|
poichè i barbarismi, gl' idiotismi, le frasi errate | che | il ragazzo s' avvezza a dire in famiglia, dove si parli |
L'idioma gentile -
|
italiano a vanvera, gli si attaccano alla lingua per modo | che | gli riesce poi difficile liberarsene anche da uomo. Dicono |
L'idioma gentile -
|
gli riesce poi difficile liberarsene anche da uomo. Dicono | che | Napoleone primo abbia detto per tutta la vita section per |
L'idioma gentile -
|
da ragazzo a pronunziare in quel modo quelle parole, | che | in casa sua si pronunziavano male. In certe famiglie, come |
L'idioma gentile -
|
così dicono tutti gli stessi spropositi. Io ho osservato | che | i figliuoli dei padri mal parlanti quasi tutti parlano |
L'idioma gentile -
|
male, anche se sono più colti dei padri. Conosco un tale | che | disse per vent' anni scavezzare per scavizzolare, |
L'idioma gentile -
|
un giorno lo chiarii dei tre errori, ed egli mi confessò | che | erano un' eredità di famiglia, che in casa sua, dove s' era |
L'idioma gentile -
|
ed egli mi confessò che erano un' eredità di famiglia, | che | in casa sua, dove s' era sostituita la lingua al dialetto, |
L'idioma gentile -
|
inteso usar quelle parole in quel senso: alle correzioni | che | gli erano state fatte da ragazzo, fuor di casa, non aveva |
L'idioma gentile -
|
poi nessuno non aveva più osato di correggerlo, per timore | che | se ne vergognasse, e così era andato innanzi fino ai |
L'idioma gentile -
|
andato innanzi fino ai cinquanta, perdendo prima il pelo | che | il vizio. Dunque, segui il mio consiglio: o ripigliate il |
L'idioma gentile -
|
fra voi una commissione di vigilanza e di censura, | che | non lasci passare nessuno sproposito, che ristabilisca |
L'idioma gentile -
|
e di censura, che non lasci passare nessuno sproposito, | che | ristabilisca nella vostra famiglia, filologicamente |
L'idioma gentile -
|
la ragione, e parleranno forse con minor facondia, | che | non sarà una gran disgrazia, ma cori maggior correttezza, |
L'idioma gentile -
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non sarà una gran disgrazia, ma cori maggior correttezza, | che | sarà una gran fortuna; e ve ne saranno grati più tardi. |
L'idioma gentile -
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di dar loro qualche avvertimento, in forma canzonatoria, | che | è la più efficace. Di' a Eleonora che se mi racconterà |
L'idioma gentile -
|
forma canzonatoria, che è la più efficace. Di' a Eleonora | che | se mi racconterà qualche altra disgrazia arrivata a qualche |
L'idioma gentile -
|
sapere una buona volta di dove le disgrazie partono e con | che | treno arrivano, per potermi regolare. Di' a Enrico che me |
L'idioma gentile -
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con che treno arrivano, per potermi regolare. Di' a Enrico | che | me ne impipo per me ne rido e buggerìo per baccano non sono |
L'idioma gentile -
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me ne rido e buggerìo per baccano non sono parole pulite, e | che | il dire che un gazzo di sette anni è più vecchio d'uno di |
L'idioma gentile -
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buggerìo per baccano non sono parole pulite, e che il dire | che | un gazzo di sette anni è più vecchio d'uno di cinque, è |
L'idioma gentile -
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anni è più vecchio d'uno di cinque, è ridicolo: A Luigina, | che | mi disse tre volte: - Ho fatto una malattia - di' che mi |
L'idioma gentile -
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che mi disse tre volte: - Ho fatto una malattia - di' | che | mi son dimenticato di domandarle se non aveva di meglio da |
L'idioma gentile -
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fare quando le è venuta quella brutta idea. Avverti Mario | che | il dir che un ufficiale ha tre medaglie sullo stomaco, |
L'idioma gentile -
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le è venuta quella brutta idea. Avverti Mario che il dir | che | un ufficiale ha tre medaglie sullo stomaco, invece di sul |
L'idioma gentile -
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medaglie sullo stomaco, invece di sul petto, è come dire | che | le medaglie gli sono indigeste; Dirai anche nell'orecchio a |
L'idioma gentile -
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gli sono indigeste; Dirai anche nell'orecchio a tuo marito | che | il verbo consumare, in italiano, è transitivo, e che quindi |
L'idioma gentile -
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marito che il verbo consumare, in italiano, è transitivo, e | che | quindi la candela consuma è un piemontesismo, ch'egli non |
L'idioma gentile -
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pane quotidiano. Gesù ha messo in bell' ordine le cose | che | dobbiamo domandare al Signore. Prima, naturalmente, ha |
Il libro della terza classe elementare -
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domandare al Signore. Prima, naturalmente, ha voluto | che | gli chiedessimo le cose celesti: il trionfo del suo Nome, |
Il libro della terza classe elementare -
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Poi, giacchè siam composti d'anima e di corpo, vuole | che | noi gli domandiamo ciò che è necessario al nostro corpo, |
Il libro della terza classe elementare -
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d'anima e di corpo, vuole che noi gli domandiamo ciò | che | è necessario al nostro corpo, cioè quel tanto di nutrimento |
Il libro della terza classe elementare -
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è necessario al nostro corpo, cioè quel tanto di nutrimento | che | ci basta per campare, e ci abbandoniamo con fiducia nella |
Il libro della terza classe elementare -
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e ci abbandoniamo con fiducia nella sua Provvidenza, | che | non lascia mancare il necessario a nessuno. Il Signore |
Il libro della terza classe elementare -
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Il Signore provvede il nutrimento agli uccellini; volete | che | non abbia cura dell'uomo che vale infinitamente di più? Il |
Il libro della terza classe elementare -
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agli uccellini; volete che non abbia cura dell'uomo | che | vale infinitamente di più? Il fanciullo è abituato a trovar |
Il libro della terza classe elementare -
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è abituato a trovar pronto ogni giorno tutto quello | che | gli occorre per il sostentamento, tanto che nemmeno più ci |
Il libro della terza classe elementare -
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tutto quello che gli occorre per il sostentamento, tanto | che | nemmeno più ci pensa. Ma ci pensano i genitori. Ed essi in |
Il libro della terza classe elementare -
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Noi saremo, in quel momento, la mano della Provvidenza, | che | non lascia mancare il necessario a nessuno. E il pio gesto |
Il libro della terza classe elementare -
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apro una parentesi, | che | già volevo aprire alla parola Paleografia, poi a |
L'idioma gentile -
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a Palingenesi, a Palinsesto, a Paralipomeni, e | che | dovrei poi aprire a Pirronismo o a Prammatica e ad altri |
L'idioma gentile -
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Quelle ed altre molte appartengono a una famiglia di parole | che | si potrebbero chiamare: della scienza sottintesa: parole |
L'idioma gentile -
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si potrebbero chiamare: della scienza sottintesa: parole | che | si sentore dire sovente nelle conversazioni della gente |
L'idioma gentile -
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nelle conversazioni della gente colta o mezzo colta, e | che | spessissimo si leggono nei giornali; le quali molti non |
L'idioma gentile -
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le quali molti non sanno o sanno soltanto per nebbia | che | cosa significano e sarebbero impacciatissimi a dirlo; ma, |
L'idioma gentile -
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a dirlo; ma, fingono di capirle, perché hanno coscienza | che | è alquanto vergognoso il non conoscerne il significato. Fra |
L'idioma gentile -
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parola, finiscono col dichiararsi a vicenda di non sapere | che | cosa voglia dir recidiva, che credevano un delitto |
L'idioma gentile -
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a vicenda di non sapere che cosa voglia dir recidiva, | che | credevano un delitto snaturato! Ebbene, questo è uno dei |
L'idioma gentile -
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è uno dei tanti vantaggi della lettura del Vocabolario: | che | tutti, scorrendo le sue pagine, possiamo colmare una |
L'idioma gentile -
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senza dover arrossire, come con un maestro fidato, | che | s' interroga a quattr'occhi, e che dà le risposte |
L'idioma gentile -
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con un maestro fidato, che s' interroga a quattr'occhi, e | che | dà le risposte nell'orecchio, e non risponde soltanto alle |
L'idioma gentile -
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inconsapevoli, e vi ripara ad un tempo. Cito fra le tante | che | ci passeranno sott'occhio una sola parola: preconizzare, |
L'idioma gentile -
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ci passeranno sott'occhio una sola parola: preconizzare, | che | qttasi tutti sanno, ma che moltissimi non intendono nel suo |
L'idioma gentile -
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una sola parola: preconizzare, che qttasi tutti sanno, ma | che | moltissimi non intendono nel suo significato vero, poiché |
L'idioma gentile -
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l'elezione d'un vescovo, e quindi, per traslato, proclamare | che | che sia. Il Giordani preconizzò all'Italia l' ingegno del |
L'idioma gentile -
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d'un vescovo, e quindi, per traslato, proclamare che | che | sia. Il Giordani preconizzò all'Italia l' ingegno del |
L'idioma gentile -
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una PASSATA D'ACQUA, una PASSATINA, per piccola pioggia, e | che | passa presto, come dice bene la cosa! |
L'idioma gentile -
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è come una bella musica sciupata da un cattivo sonatore. | Che | vale che la nostra sia una lingua ammirabilmente musicale |
L'idioma gentile -
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una bella musica sciupata da un cattivo sonatore. Che vale | che | la nostra sia una lingua ammirabilmente musicale se noi in |
L'idioma gentile -
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i suoni, come se fosse per noi una lingua straniera? | Che | serve che tanti grandi poeti, nei quali erano profondi e |
L'idioma gentile -
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come se fosse per noi una lingua straniera? Che serve | che | tanti grandi poeti, nei quali erano profondi e finissimi il |
L'idioma gentile -
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armoniosi, quando noi li pronunziamo in maniera | che | se ci sentisse chi li fece ci tratterebbe di cani e si |
L'idioma gentile -
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li fece ci tratterebbe di cani e si tapperebbe gli orecchi? | Che | giova che la lingua italiana abbia tante parole dolci, |
L'idioma gentile -
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tratterebbe di cani e si tapperebbe gli orecchi? Che giova | che | la lingua italiana abbia tante parole dolci, forti, gravi, |
L'idioma gentile -
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abbia tante parole dolci, forti, gravi, agili, graziose, | che | suonano come note di canto, se le dolci noi inaspriamo |
L'idioma gentile -
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di canto, se le dolci noi inaspriamo pronunziando delle s | che | sembrano fischi di serpenti, se fiacchiamo le forti |
L'idioma gentile -
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o strozzando le vocali, e dando all'u un suono barbaro | che | trapassa l'orecchio come lo stridore d'un chiavistello |
L'idioma gentile -
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per canzonatura, il pronunziar corretto tutti coloro | che | pronunziano barbaro e se ne trovare contenti, come se non |
L'idioma gentile -
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altro, in fatti, la cattiva imitazione della loro pronunzia | che | fanno certuni fra noi. No, non c'è bisogno di toscaneggiare |
L'idioma gentile -
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No, non c'è bisogno di toscaneggiare per pronunziar bene, | che | consiste nel dare a ogni lettera il suo vero suono e a ogni |
L'idioma gentile -
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nei vocabolari e in trattatelli speciali. Tu non hai | che | da prendere uno di. questi libri, e con la scorta delle |
L'idioma gentile -
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libri, e con la scorta delle regole e delle indicazioni | che | vi troverai, badare a correggere i difetti della tua |
L'idioma gentile -
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Avvèzzati prima d'ogni cosa a pronunziare l'a larga, | che | noi tendiamo a restringere; poichè c'è chi dice: |
L'idioma gentile -
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dove sta l'ufficio del Podestà, e dove c'è un Segretario | che | prende nota (li tutti quelli che nascono, e di quelli che |
Il libro della terza classe elementare -
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e dove c'è un Segretario che prende nota (li tutti quelli | che | nascono, e di quelli che muoiono, e di quelli che si |
Il libro della terza classe elementare -
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che prende nota (li tutti quelli che nascono, e di quelli | che | muoiono, e di quelli che si sposano. Vedete anche segnata |
Il libro della terza classe elementare -
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quelli che nascono, e di quelli che muoiono, e di quelli | che | si sposano. Vedete anche segnata la piazza e la chiesa, |
Il libro della terza classe elementare -
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Vedete anche segnata la piazza e la chiesa, dove quelli | che | nascono vengono battezzati; e quelli che si sposano e |
Il libro della terza classe elementare -
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dove quelli che nascono vengono battezzati; e quelli | che | si sposano e quelli che sono morti vengono benedetti. E un |
Il libro della terza classe elementare -
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vengono battezzati; e quelli che si sposano e quelli | che | sono morti vengono benedetti. E un po' fuori del paese, |
Il libro della terza classe elementare -
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paesotto grosso si dice Capoluogo di Comune. Il Podestà, | che | vi risiede, comanda, non soltanto ai suoi abitanti, ma |
Il libro della terza classe elementare -
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suoi abitanti, ma anche a quelli di 'altri gruppi di case | che | gli stanno attorno e che assieme con esso formano un |
Il libro della terza classe elementare -
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a quelli di 'altri gruppi di case che gli stanno attorno e | che | assieme con esso formano un Comune, e si dicono Frazioni di |
Il libro della terza classe elementare -
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formano una Provincia. Alla Provincia comanda il Prefetto, | che | rappresenta il Governo. Da lui dipendono tutti i Podestà |
Il libro della terza classe elementare -
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anche il Capo di tutti i Fasci di Combattimento dei Comuni. | che | si chiama Segretario Federale e il Capo di tutti i Balilla |
Il libro della terza classe elementare -
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fornì ammaestramenti assai utili. Ti convincesti dapprima | che | ad avere animali buoni, bisogna nutrirli bene sin dalla |
Il giovinetto campagnuolo I - Morale e igiene -
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buon governo dei vitelli. Per gli animali adulti rilevasti, | che | una parte della razione alimentare serve a mantenere la |
Il giovinetto campagnuolo I - Morale e igiene -
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a mantenere la vita, e l'altra serve a formare i prodotti | che | si ricercano dal bestiame. Quindi lo scarso nutrimento |
Il giovinetto campagnuolo I - Morale e igiene -
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scarso nutrimento finisce per essere un'economia malintesa, | che | torna a danno della borsa. Rilevasti in seguito che gli |
Il giovinetto campagnuolo I - Morale e igiene -
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che torna a danno della borsa. Rilevasti in seguito | che | gli animali potrebbero nutrirsi meglio, utilizzando, più |
Il giovinetto campagnuolo I - Morale e igiene -
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gli animali potrebbero nutrirsi meglio, utilizzando, più | che | non si faccia finora, le foglie di molte piante, le |
Il giovinetto campagnuolo I - Morale e igiene -
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le polpe di barbabietole, patate, olive, noci, ecc., | che | servirono alla fabbricazione di diversi prodotti |
Il giovinetto campagnuolo I - Morale e igiene -
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di diversi prodotti industriali. Ti persuadesti inoltre | che | si può ottenere una migliore, e più economica nutrizione |
Il giovinetto campagnuolo I - Morale e igiene -
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limpida, e buona. Da ultimo notasti le cure giornaliere | che | si debbono usare al bestiame. |
Il giovinetto campagnuolo I - Morale e igiene -
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Livio, | che | ci ha creduto. Ad Arianna, che ci ha creduto e mi ha |
Pane arabo a merenda -
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Livio, che ci ha creduto. Ad Arianna, | che | ci ha creduto e mi ha aiutato a non perdere il filo. |
Pane arabo a merenda -
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Cherubino volse il viso da una parte per non far vedere | che | gli scappava da ridere. Anselmuccio spiritato, si levò la |
Il libro della terza classe elementare -
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la giacchetta, si rimboccò la manica sinistra con la paura | che | su per il braccio vi fosse una tarantola che lo mordesse. |
Il libro della terza classe elementare -
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con la paura che su per il braccio vi fosse una tarantola | che | lo mordesse. Trovò invece una spiga che Cherubino |
Il libro della terza classe elementare -
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fosse una tarantola che lo mordesse. Trovò invece una spiga | che | Cherubino maliziosamente gli aveva infilato di nascosto |
Il libro della terza classe elementare -
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gli aveva infilato di nascosto nella manica e | che | con il muoversi del braccio era salita su su, dandogli |
Il libro della terza classe elementare -
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allo scherzo innocuo. - Come hai fatto? come hai fatto | che | non me ne sono accorto! - esclamava Anselmuccio - e come ha |
Il libro della terza classe elementare -
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- spiegò il signor Goffredo, com'è formata questa spiga | che | ancora non è matura, o per meglio dire non è ancora |
Il libro della terza classe elementare -
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dell'ultima parte dello stelo sul quale poggiava, prima | che | quel birbante di Cherubino la strappasse. Questa parte |
Il libro della terza classe elementare -
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Questa parte grossa, ove sono annidati i chicchi | che | domani daranno la farina, si chiama graspo, e questa specie |
Il libro della terza classe elementare -
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la farina, si chiama graspo, e questa specie di dure setole | che | lo circondano e che sembrano doverlo difendere dagli |
Il libro della terza classe elementare -
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graspo, e questa specie di dure setole che lo circondano e | che | sembrano doverlo difendere dagli insetti malefici si |
Il libro della terza classe elementare -
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raggruppati, turgidi, ricoperti di una leggera membrana | che | si chiama pula: questi semi sono le gloriose mammelle per |
Il libro della terza classe elementare -
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Non è appariscente, superba come quei rossi papaveri | che | vediamo fiammeggiare in quella piccola valle. No. Per |
Il libro della terza classe elementare -
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miei, bisogna guardare molto da vicino per comprendere ciò | che | è veramente bello e ciò che è veramente grande. Secondo le |
Il libro della terza classe elementare -
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da vicino per comprendere ciò che è veramente bello e ciò | che | è veramente grande. Secondo le regioni - continuò il signor |
Il libro della terza classe elementare -
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opportune. Quando è d'oro nelle distese infinite sembra | che | d'un tratto con la sua magnificenza si rivalga della sua |
Il libro della terza classe elementare -
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troppo lodate, e infine, trionfante contro la natura | che | tante volte gli è matrigna, si offre all'uomo e sembra |
Il libro della terza classe elementare -
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un'avvertenza, prima di rimetterci in cammino. Bada | che | nello studio della lingua, in special modo per chi v'ha |
L'idioma gentile -
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c'e un pericolo: il pericolo d'un così brutto malanno, | che | se io avessi anche solo un leggerissimo dubbio di potertelo |
L'idioma gentile -
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con le mie esortazioni e i miei consigli, vorrei piuttosto | che | tu buttassi il mio libro sul fuoco come un libro |
L'idioma gentile -
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un fine, e diventare uno di quei perdigiorni delle lettere | che | badano soltanto a baloccarsi con le parole e con le frasi, |
L'idioma gentile -
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e suoni vanissimi quando non servono a dir qualche cosa | che | piaccia o che giovi, io ti direi che e meglio per te |
L'idioma gentile -
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quando non servono a dir qualche cosa che piaccia o | che | giovi, io ti direi che e meglio per te rinunziare a questo |
L'idioma gentile -
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a dir qualche cosa che piaccia o che giovi, io ti direi | che | e meglio per te rinunziare a questo studio, e continuare a |
L'idioma gentile -
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a scrivere e a parlar male per tutta la vita. E sappi | che | il malanno c'entra dentro lentamente, senza che ce |
L'idioma gentile -
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E sappi che il malanno c'entra dentro lentamente, senza | che | ce n'avvediamo. La nostra innata pigrizia intellettuale |
L'idioma gentile -
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lavoro di accumular vocaboli e locuzioni, e a credere | che | sia arte e scienza ciò che con l'arte ha che fare come la |
L'idioma gentile -
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e locuzioni, e a credere che sia arte e scienza ciò | che | con l'arte ha che fare come la preparazione dei colori con |
L'idioma gentile -
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e a credere che sia arte e scienza ciò che con l'arte ha | che | fare come la preparazione dei colori con la pittura, e con |
L'idioma gentile -
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della tavola. pitagorica. Non occupandoci più d'altro | che | di lingua, finiamo con non cercare e non raccoglier più |
L'idioma gentile -
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dell'ingegno altrui; ci avvezziamo a non veder più bellezza | che | nella bellezza della parola, a non badar più che alla forma |
L'idioma gentile -
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bellezza che nella bellezza della parola, a non badar più | che | alla forma anche nelle pagine più splendide di pensiero e |
L'idioma gentile -
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come il bigotto diventa superstizioso e misantropo; | che | non ha più altro nel cranio che una grammatica e nel petto |
L'idioma gentile -
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superstizioso e misantropo; che non ha più altro nel cranio | che | una grammatica e nel petto che un vocabolario, e nelle cui |
L'idioma gentile -
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non ha più altro nel cranio che una grammatica e nel petto | che | un vocabolario, e nelle cui mani la lingua perde lume, |
L'idioma gentile -
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vuota; ecco il linguaio degenerato, uggioso e ridicolo, | che | sempre e da per tutto dove imperò, isterilì la letteratura, |
L'idioma gentile -
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isterilì la letteratura, uccise l'arte e prostituì I' idolo | che | stupidamente adorava. Ma tu non ti lascerai andare per |
L'idioma gentile -
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andare per quella china: tu terrai sempre per fermo | che | ogni studio diretto a parlare e a scriver bene sarà fatica, |
L'idioma gentile -
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diretto a parlare e a scriver bene sarà fatica, peggio | che | sprecata, rivolta a tuo danno, se ti distoglierà |
L'idioma gentile -
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e bellezza, ma non la sostanza stessa del tuo pensiero, | che | si dissolverebbe nel vuoto, non l'alimento unico del tuo |
L'idioma gentile -
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mia strizzatina d'occhio questa è una di quelle tali parole | che | è convenuto che tutti intendano, e di cui non è prudente |
L'idioma gentile -
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d'occhio questa è una di quelle tali parole che è convenuto | che | tutti intendano, e di cui non è prudente domandare la |
L'idioma gentile -
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la spiegazione, in presenza d'altri, a una persona | che | si rispetta. POLPETTA, tu saprai per prova che cosa |
L'idioma gentile -
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una persona che si rispetta. POLPETTA, tu saprai per prova | che | cosa significhi in traslato: sgridata. Bello il verbo |
L'idioma gentile -
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Bello il verbo PORGERE nel senso di suggerire: - Fa' quello | che | la natura ti porge. - Dice il popolo, in Toscana: - Un |
L'idioma gentile -
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cosa. POSARE. Nota bene. Noi diciamo troppo spesso deporre, | che | è ricercato, per posare il cappello sopra una seggiola o il |
L'idioma gentile -
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dove passa ogni giorno; ma non comparve. - Si dice | che | Può il sole, il vento in un luogo, per dire che ci batte |
L'idioma gentile -
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- Si dice che Può il sole, il vento in un luogo, per dire | che | ci batte forte, ed è un modo tanto efficace quanto lesto. |
L'idioma gentile -
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E qui ammonisco me stesso: - Si ricordi bene, signor E. D., | che | si dice far LE PRATICHE da avvocato, e non la pratica, come |
L'idioma gentile -
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dice lei, e far pratiche, non le pratiche, per far quello | che | occorre a riuscire in un intento. E tu pure, figliuolo, a |
L'idioma gentile -
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di non PRECIPITAR le parole, le sillabe, il racconto, | che | è un vezzo per cui si dice un PRECIPIZIO di spropositi; e |
L'idioma gentile -
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tanta franchezza. Su PRESA tiriamo via, perchè tu capisci | che | cosa significa negli esempi: un muro che non ha fatto |
L'idioma gentile -
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perchè tu capisci che cosa significa negli esempi: un muro | che | non ha fatto ancora PRESA, una colla, una pasta che non fa |
L'idioma gentile -
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un muro che non ha fatto ancora PRESA, una colla, una pasta | che | non fa PRESA. Ma facciamo alto a PRESTIGIO, che il |
L'idioma gentile -
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una pasta che non fa PRESA. Ma facciamo alto a PRESTIGIO, | che | il vocabolario definisce: influenza, forza abbagliante, ma |
L'idioma gentile -
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di stima e d'autorità, e anche di serietà solamente, tanto | che | tutti credono d'aver del prestigio da perdere, e io intesi |
L'idioma gentile -
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da perdere, e io intesi dire persino d' un cane da guardia, | che | aveva perduto ogni prestigio in una fattoria, per averci |
L'idioma gentile -
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Sentii dire in Toscana: - Quattro pugni bene scolpiti, | che | è proprio uno scolpire l'idea. - Mi piace PUNTARE nel senso |
L'idioma gentile -
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fa di tutto: esprime il concetto con assai più forza | che | per campare, dicendo l'amor della vita anche più forte del |
L'idioma gentile -
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PUZZARE, PUZZACCHIARE. - Passa di qui a naso ritto: par | che | si PUZZI tutti! - Il pesce PUZZA DAL CAPO. - Azioni che |
L'idioma gentile -
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par che si PUZZI tutti! - Il pesce PUZZA DAL CAPO. - Azioni | che | PUZZAN di ladro. Diciamo anche noi Del dialetto che una |
L'idioma gentile -
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Azioni che PUZZAN di ladro. Diciamo anche noi Del dialetto | che | una cosa non pagata, ma presa a credito, puzza |
L'idioma gentile -
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ma presa a credito, puzza d'inchiostro, e d'una cosa | che | si ritrova o si riceve inaspettatamente, e che ci fa |
L'idioma gentile -
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e d'una cosa che si ritrova o si riceve inaspettatamente, e | che | ci fa comodo: - Un pastrano a questi freddi? Non puzza. - |
L'idioma gentile -
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fa comodo: - Un pastrano a questi freddi? Non puzza. - Nóta | che | noi usiamo quasi sempre, in vece di PUZZO, puzza, che è del |
L'idioma gentile -
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Nóta che noi usiamo quasi sempre, in vece di PUZZO, puzza, | che | è del linguaggio letterario. - Un puzzo che assaetta, un |
L'idioma gentile -
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PUZZO, puzza, che è del linguaggio letterario. - Un puzzo | che | assaetta, un puzzo che si schianta, che si scoppia. - Di |
L'idioma gentile -
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linguaggio letterario. - Un puzzo che assaetta, un puzzo | che | si schianta, che si scoppia. - Di questo puzzo non ce n'ho |
L'idioma gentile -
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- Un puzzo che assaetta, un puzzo che si schianta, | che | si scoppia. - Di questo puzzo non ce n'ho mai avuto in casa |
L'idioma gentile -
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- E ancora vari nomi di cose, d' uso raro fra noi, ma | che | è bene aggiungere al nostro vocabolario manchevole: - |
L'idioma gentile -
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al nostro vocabolario manchevole: - POSATURA, quella | che | lascia l'acqua nella boccia, e che noi diciamo fondo, che è |
L'idioma gentile -
|
- POSATURA, quella che lascia l'acqua nella boccia, e | che | noi diciamo fondo, che è proprio del caffè, com'è del vino |
L'idioma gentile -
|
che lascia l'acqua nella boccia, e che noi diciamo fondo, | che | è proprio del caffè, com'è del vino e dell'aceto |
L'idioma gentile -
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del campo, del tavolino, del letto, del muro, del fosso, | che | noi diciamo malamente orlo. - PULCESECCA, sinonimo faceto |
L'idioma gentile -
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faceto di strizzatura o pizzicotto, o anche il segno | che | ne rimane. - Mi son fatto una pulcesecca con la fibbia, e |
L'idioma gentile -
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un luogo pieno di pulcini. - PULISCISCARPE e PULISCIPIEDI, | che | si mette all'entrata delle case, e che si chiama Raschino |
L'idioma gentile -
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e PULISCIPIEDI, che si mette all'entrata delle case, e | che | si chiama Raschino se è di ferro. - PULSANTINO, la |
L'idioma gentile -
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se è di ferro. - PULSANTINO, la mollettina degli orologi, | che | serve, calcandola e girando il gambo, a rimetter l'ore. - |
L'idioma gentile -
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o con la mano puntata. Gli diede un punzone nel petto | che | lo mandò con le gambe levate. - E questo è l'ultimo |
L'idioma gentile -
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- E questo è l'ultimo vocabolo della processione del P, | che | se finisce poco bellamente con due scarpe per aria, non è |
L'idioma gentile -
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comunista. - Fa conto: tu copi il problema di aritmetica | che | ha svolto Sergio con fatica. Il maestro ti chiama e con |
Il libro della terza classe elementare -
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tu. Fai una bella figura con la fatica di Sergio. Ecco | che | sei un po' comunista. Cherubino rimase soprapensiero: poi |
Il libro della terza classe elementare -
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Cherubino rimase soprapensiero: poi esclamò: È vero | che | io copio i problemi da Sergio e da Anselmuccio: però sto |
Il libro della terza classe elementare -
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assentì. - Passando sopra a queste cose, ragazzi miei, | che | ancora non capite - seguitò il signor Goffredo, - vi |
Il libro della terza classe elementare -
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- seguitò il signor Goffredo, - vi racconterò di Guccio, | che | compì un' impresa eroica appunto nel tempo della marcia dei |
Il libro della terza classe elementare -
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su Roma. Guccio era l'unico figlio di un ricco signore | che | possedeva un castello qui vicino e che, dall'alto di quella |
Il libro della terza classe elementare -
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Non soltanto questa strada Nomentana consolare (le strade | che | si irradiano intorno a Roma si chiamano anche ora |
Il libro della terza classe elementare -
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si chiamano anche ora consolari, con i loro magnifici nomi | che | il maestro vi insegnerà, perchè furono opera dei Consoli |
Il libro della terza classe elementare -
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perchè furono opera dei Consoli Romani) ma vi dico | che | tutte le vie che conducevano a Roma erano come un |
Il libro della terza classe elementare -
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opera dei Consoli Romani) ma vi dico che tutte le vie | che | conducevano a Roma erano come un formicaio. Ad ogni modo |
Il libro della terza classe elementare -
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della villa del governatore di Maracaibo, il giovane Raul, | che | era appena arrivato con il drappello dei soldati spagnoli |
Giovanna la nonna del corsaro nero -
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"Non avrò mai il coraggio di confessare a mio padre | che | ho avuto fra le mani Giovanna, la nonna del Corsaro Nero |
Giovanna la nonna del corsaro nero -
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la nonna del Corsaro Nero nonché Jolanda sua figlia e | che | le ho lasciate andare..." "E allora?" domandò il capitano |
Giovanna la nonna del corsaro nero -
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Maracaibo e cercherò la morte combattendo contro i corsari | che | la stanno assediando... Venite con me, capitano?" "Io?" |
Giovanna la nonna del corsaro nero -
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la più bella per un soldato come voi..." "A parte il fatto | che | non sono un soldato, ma un capitano, vi dirò che, sì, la |
Giovanna la nonna del corsaro nero -
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che, sì, la morte sul campo di battaglia è bellissima, ma | che | la vita sui Campi Elisi a Parigi o a Campo di Fiori, a |
Giovanna la nonna del corsaro nero -
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è molto meglio... Perciò, dopo aver detto al governatore | che | la mia missione è finita, cercherò di farmi rimandare in |
Giovanna la nonna del corsaro nero -
|
per farmi ricevere dal governatore... Dai canti e dai suoni | che | vengono dalle finestre, si direbbe che in casa di vostro |
Giovanna la nonna del corsaro nero -
|
canti e dai suoni che vengono dalle finestre, si direbbe | che | in casa di vostro padre si stia festeggiando qualcuno..." |
Giovanna la nonna del corsaro nero -
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"Altrettanto a voi, mio giovane amico... E visto | che | andate ad incontrare la morte, se la incontraste realmente, |
Giovanna la nonna del corsaro nero -
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la morte, se la incontraste realmente, ditele, per favore, | che | non ho nessuna intenzione di incontrarla, per ora... |
Giovanna la nonna del corsaro nero -
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oltrepassò il cancello della villa mentre la sentinella | che | vi montava la guardia gli presentava le armi. |
Giovanna la nonna del corsaro nero -
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all'ignoto, massime la prima volta, è sempre una cosa | che | fa battere il cuore più forte del solito. E il cuore di |
Una famiglia di topi -
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in fondo; e allora gli si parò innanzi un largo androne, | che | da un lato menava sulla via, dall' altro in un giardino. |
Una famiglia di topi -
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Moschino rimase un po' come l'asino di Buridano: non sapeva | che | scegliere, se il giardino o la via. Da che parte era il |
Una famiglia di topi -
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non sapeva che scegliere, se il giardino o la via. Da | che | parte era il mondo? Una carrozza a due cavalli che passava |
Una famiglia di topi -
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via. Da che parte era il mondo? Una carrozza a due cavalli | che | passava ratta come un baleno, e alcuni carri pesanti, |
Una famiglia di topi -
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come un baleno, e alcuni carri pesanti, carichi di pietre, | che | facevan tremare tutto il palazzo, gli suggerirono l' idea |
Una famiglia di topi -
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l' idea di rinunziare al viaggio verso la strada; di modo | che | voltò risolutamente dalla parte dell' orto. Il tempo, vero |
Una famiglia di topi -
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Moschino entrò in un viale fiancheggiato di crisantemi, | che | cominciavano a fiorire. Su que' pètali gialli, bianchi, |
Una famiglia di topi -
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tutta questa gente! - disse tra sè il topino - vuol dir | che | nel mondo, anche senza che nessuno ci prepari nè da |
Una famiglia di topi -
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tra sè il topino - vuol dir che nel mondo, anche senza | che | nessuno ci prepari nè da mangiare, nè da dormire, nè.... - |
Una famiglia di topi -
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prepari nè da mangiare, nè da dormire, nè.... - Un fruscìo | che | udì in mezzo alle piante, interruppe il corso de' suoi |
Una famiglia di topi -
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Si fermò, rizzandosi su le zampine di dietro, per vedere di | che | si trattava, e allungò il muretto, fiutando. Nulla. Tutto |
Una famiglia di topi -
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Nulla. Tutto era tornato nel silenzio, quando qualcosa, | che | si mosse proprio accosto a lui, |
Una famiglia di topi -
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bel dialetto latineggiante io sia un po' innamorato: a te | che | qualche volta, parlando italiano, alzi le scale invece di |
L'idioma gentile -
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d'India maturi, e occhi cattivi gli occhi e malati; a te | che | parti al villaggio, e torni da campagna, e vai al braccetto |
L'idioma gentile -
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e a chi ti domanda l'ora alle dodici e dieci rispondi e | che | è assai ora che è sonato mezzogiorno, e a chi ti rivolge |
L'idioma gentile -
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l'ora alle dodici e dieci rispondi e che è assai ora | che | è sonato mezzogiorno, e a chi ti rivolge domande indiscrete |
L'idioma gentile -
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mezzogiorno, e a chi ti rivolge domande indiscrete dici, | che | non entri il naso negli affari tuoi, e se non la smette |
L'idioma gentile -
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entri il naso negli affari tuoi, e se non la smette subito, | che | finisca da una volta d' importunarti. e per farla corta, |
L'idioma gentile -
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volta d' importunarti. e per farla corta, non t' ho citato | che | una dozzina d'esempi; mi dispiace d'esser troppo pochi; ma |
L'idioma gentile -
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- Come? A me pure? - Sì, signorino, a lei pure, e spero | che | me lo permetta, poichè sa che le voglio un gran bene. Per |
L'idioma gentile -
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a lei pure, e spero che me lo permetta, poichè sa | che | le voglio un gran bene. Per insegnar la, lingua ai tubi |
L'idioma gentile -
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bene. Per insegnar la, lingua ai tubi fratelli d'Italia, | che | ti riconoscono maestro dalla nascita, devi guardarti anche |
L'idioma gentile -
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è lo stai e il vai imperativi, e il dove tu vai? e il | che | tu vuoi? e nemmeno sortire per uscire, e bastare per |
L'idioma gentile -
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sebbene Dante abbia detto " lascia dir le genti - è meglio | che | tu non dica genti in quel senso per non farmi pensare che |
L'idioma gentile -
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che tu non dica genti in quel senso per non farmi pensare | che | tu parli di tutti i popoli della terra; e che suoi per " |
L'idioma gentile -
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farmi pensare che tu parli di tutti i popoli della terra; e | che | suoi per " loro - abbia esempi classici, non toglie che sia |
L'idioma gentile -
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e che suoi per " loro - abbia esempi classici, non toglie | che | sia più corretto il far concordare l'aggettivo col |
L'idioma gentile -
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far concordare l'aggettivo col sostantivo; e m'ammetterai | che | a dire ignorante per " maleducato - si corre pericolo di |
L'idioma gentile -
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- se vuoi esser giusto, non s' è mai portata in tavola da | che | mondo è mondo. A rivederci, bocca fortunata, e porta un |
L'idioma gentile -
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fortunata, e porta un bacio alla torre di Giotto. E ora | che | giustizia è fatta, tiriamo innanzi. |
L'idioma gentile -
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masso, guardando attorno, stupìto di trovarsi in quel posto | che | gli pareva lontano miglia e miglia da casa sua, e dove egli |
Gambalesta -
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e miglia da casa sua, e dove egli era venuto senza sapere | che | farvi, e senza che ora potesse indovinare come andar oltre |
Gambalesta -
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sua, e dove egli era venuto senza sapere che farvi, e senza | che | ora potesse indovinare come andar oltre con l'ostacolo |
Gambalesta -
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indovinare come andar oltre con l'ostacolo delle rocce | che | sbarravano ogni via. Il sole era già alto. Cuddu cominciava |
Gambalesta -
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in fondo allo stomaco un certo languore a cui non vedeva in | che | modo riparare. Scese però ancora più giù, dove sul letto |
Gambalesta -
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lisciato dalle acque scorreva un ruscello limpidissimo, | che | si apriva in larghe conche di tratto in tratto. Due |
Gambalesta -
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le teste fuori dell'acqua, gli occhi verdi a fior di pelle | che | guardavano intenti, e stese lentamente la mano per |
Gambalesta -
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lentamente la mano per afferrare il più vicino. - Ohè!... | Che | fai? Cuddu balzò in piedi, atterrito da quella voce che |
Gambalesta -
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Che fai? Cuddu balzò in piedi, atterrito da quella voce | che | veniva dal lato opposto, quasi fosse uscita dall' interno |
Gambalesta -
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della roccia. Guardava ansioso, ma non vedeva nessuno. - | Che | fai? - replicò la voce. E Cuddu spalancò gli occhi |
Gambalesta -
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volentieri la volontà del padre; anzi han caro di vedere | che | anche gli altri fratelli la intendono e la eseguiscono. Per |
Il libro della terza classe elementare -
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la intendono e la eseguiscono. Per noi, fanciulli, fino a | che | siamo piccoli, la volontà di Dio si manifesta specialmente |
Il libro della terza classe elementare -
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nei Comandamenti della sua Legge, e nelle buone ispirazioni | che | Dio manda a ogni cuore. Ascoltiamole. E abituiamoci ad |
Il libro della terza classe elementare -
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abituiamoci ad accettare tutto dalla sua santa mano. - Quel | che | Dio vuole! - dice il buon cristiano - Quel che Dio vuole. |
Il libro della terza classe elementare -
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mano. - Quel che Dio vuole! - dice il buon cristiano - Quel | che | Dio vuole. Egli sa quello che fa, e quel che Dio vuole, è |
Il libro della terza classe elementare -
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dice il buon cristiano - Quel che Dio vuole. Egli sa quello | che | fa, e quel che Dio vuole, è sempre il meglio per noi. Ogni |
Il libro della terza classe elementare -
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- Quel che Dio vuole. Egli sa quello che fa, e quel | che | Dio vuole, è sempre il meglio per noi. Ogni mattina |
Il libro della terza classe elementare -
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vuole, è sempre il meglio per noi. Ogni mattina preghiamo | che | tutti gli uomini in terra faccian la volontà del Signore, |
Il libro della terza classe elementare -
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prima cosa | che | ti devi proporre, mettendoti a studiare la lingua, è |
L'idioma gentile -
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A darti fermezza in questo proposito gioverà più | che | altro la consuetudine, che tu devi prendere, d'osservare la |
L'idioma gentile -
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in questo proposito gioverà più che altro la consuetudine, | che | tu devi prendere, d'osservare la scorrettezza, la rozzezza, |
L'idioma gentile -
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ogni vivacità dello spirito, come se cambiassero natura; | che | ti fanno sospirar mezzo minuto ogni parola, come avari a |
L'idioma gentile -
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come avari a cui ogni parola costasse uno scudo, e par | che | le posino l'una dopo l'altra con gran riguardo come oggetti |
L'idioma gentile -
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l'altra con gran riguardo come oggetti fragili e preziosi; | che | per raccontar la cosa più semplice e più futile fanno una |
L'idioma gentile -
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più semplice e più futile fanno una lunga e lenta tiritera, | che | metterebbe alla prova la pazienza d'un santo. Conoscerai |
L'idioma gentile -
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pezzo per pezzo e giuntura per giuntura, e quando credi | che | l'abbian finito, v'aggiungono ancora qualche commento e gli |
L'idioma gentile -
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più capo ad ascoltare la tua risposta. Sentirai parecchi, | che | metton fuori ogni tanto una parola o una frase francese, o |
L'idioma gentile -
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italiana; e screziano così il loro italiano per modo, | che | non si sa ben dire che lingua parlino, e par di sentire di |
L'idioma gentile -
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così il loro italiano per modo, che non si sa ben dire | che | lingua parlino, e par di sentire di quei sonatori ambulanti |
L'idioma gentile -
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lingua parlino, e par di sentire di quei sonatori ambulanti | che | suonano tre strumenti, tutti e tre malamente, in una volta |
L'idioma gentile -
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e tre malamente, in una volta sola. Udirai certi tali, | che | cercano di, nascondere gli spropositi come i prestigiatori |
L'idioma gentile -
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le pallottole, assordandoti con un precipizio di parole; | che | per distrarre la tua attenzione dalla loro grammatica |
L'idioma gentile -
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d'una specie di rantolo catarrale, somigliante al rugliare | che | fanno i cani tra l'uno e l'altro latrato. Ma chi può dire |
L'idioma gentile -
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uni si riducono a parlare più coi gesti e, con gli ammicchi | che | con le parole; gli altri vanno avanti a furia d'intercalari |
L'idioma gentile -
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per prender tempo a cercare il vocabolo, sciorinano dei ma | che | non hanno più fine, o piantano dei però enormi, su cui |
L'idioma gentile -
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sopra un bastone; quelli, per poter raccogliere il periodo | che | scappa da tutte le parti, fanno lunghe pause, anche nel |
L'idioma gentile -
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improvvisa, o una svogliatezza di gente annoiata, | che | dica tanto per dire, senza badare a quello che dice. Quante |
L'idioma gentile -
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annoiata, che dica tanto per dire, senza badare a quello | che | dice. Quante arti, quante fatiche e figure ridicole per |
L'idioma gentile -
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Ma per compier la mostra bisogna ricordare anche quelli | che | non parlano; quelli che nelle compagnie dove si parla |
L'idioma gentile -
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bisogna ricordare anche quelli che non parlano; quelli | che | nelle compagnie dove si parla italiano non vanno, o ci |
L'idioma gentile -
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d'una ostentazione di saccenti e d'aristocratici; quelli | che | vanno più oltre, che non nascondono la propria antipatia, |
L'idioma gentile -
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di saccenti e d'aristocratici; quelli che vanno più oltre, | che | non nascondono la propria antipatia, dandole un altro |
L'idioma gentile -
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la famiglia numerosissima degli screanzati incorreggibili, | che | in qualunque compagnia si trovino, pure sapendo di non |
L'idioma gentile -
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s'accomodi -; somiglianti a quegli ubbriachi allucinati, | che | tirare via a ragionar coi pilastri. Ma c'è nella gran |
L'idioma gentile -
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nella gran famiglia dei poveri della parola un personaggio, | che | tu devi conoscere più intimamente degli altri, perchè |
L'idioma gentile -
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una tendenza pericolosa e comunissima, dalla quale più | che | da ogni altra ti hai da guardare. Egli sarà il primo d' una |
L'idioma gentile -
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Egli sarà il primo d' una serie di personaggi singolari, | che | io conobbi, e che ti farò conoscere man mano, per |
L'idioma gentile -
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d' una serie di personaggi singolari, che io conobbi, e | che | ti farò conoscere man mano, per ammaestramento e per |
L'idioma gentile -
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per ammaestramento e per ricreazione, nel corso del viaggio | che | faremo insieme. Ti presento per il primo il signor Coso. |
L'idioma gentile -
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ninnolare, divertir con ninnoli. - PIANGERE. Di un vestito | che | non si confà a una persona si dice con traslato felicissimo |
L'idioma gentile -
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non si confà a una persona si dice con traslato felicissimo | che | le PIANGE addosso, perchè fa le grinze d'un viso piangente, |
L'idioma gentile -
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grinze d'un viso piangente, e di scarpe tutte rotte: scarpe | che | PIANGONO a cent'occhi. Dire che ho cercato tante volte il |
L'idioma gentile -
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scarpe tutte rotte: scarpe che PIANGONO a cent'occhi. Dire | che | ho cercato tante volte il contrapposto di valligiano, |
L'idioma gentile -
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Ma questa è una parola comunissima, come l'azione | che | esprime. Ora, ecco una manciata di modi comuni a vari |
L'idioma gentile -
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e andarsene. - PIANTAR casa. - PÌARE, degli uccelli | che | cantano in amore, e Pio Pio; e si dice anche PIARE delle |
L'idioma gentile -
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Pio; e si dice anche PIARE delle castagne e delle patate | che | metton : - Non lo vedete che queste castagne PÌANO? - |
L'idioma gentile -
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delle castagne e delle patate che metton : - Non lo vedete | che | queste castagne PÌANO? - PIENO, una delle tante parole che |
L'idioma gentile -
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che queste castagne PÌANO? - PIENO, una delle tante parole | che | nel vocabolario hanno il sacco: - PIENO zeppo, pinzo, |
L'idioma gentile -
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- questo lume non PIGLIA - e in altri significati: - vino | che | PIGLIA d'aceto - pianta che non PIGLIA - mastice che PIGLIA |
L'idioma gentile -
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e in altri significati: - vino che PIGLIA d'aceto - pianta | che | non PIGLIA - mastice che PIGLIA appena.... Ah che miseria! |
L'idioma gentile -
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- vino che PIGLIA d'aceto - pianta che non PIGLIA - mastice | che | PIGLIA appena.... Ah che miseria! Pensare che io pure, |
L'idioma gentile -
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- pianta che non PIGLIA - mastice che PIGLIA appena.... Ah | che | miseria! Pensare che io pure, vecchio al mondo, dico quasi |
L'idioma gentile -
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- mastice che PIGLIA appena.... Ah che miseria! Pensare | che | io pure, vecchio al mondo, dico quasi sempre queste cose in |
L'idioma gentile -
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a piovere. - Piove a paesi (in qua e in là). - PÍPPOLO, | che | è una piccola escrescenza delle piante in forma di bacca, |
L'idioma gentile -
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POCHINI se ne spende tanti, molto più espressivo e garbato | che | a poco a poco. - POPONE fatto, strafatto. - POPONE per |
L'idioma gentile -
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Mi ricorda il sonetto del Fucini, dove al prete gobbo | che | dice che l'uomo è fatto a somiglianza di Dio, Neri |
L'idioma gentile -
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ricorda il sonetto del Fucini, dove al prete gobbo che dice | che | l'uomo è fatto a somiglianza di Dio, Neri risponde: - Con |
L'idioma gentile -
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specie fra noi italiani dell' Italia settentrionale, | che | si potrebbe chiamare la "vergogna fuor di luogo, della |
L'idioma gentile -
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italiano, siamo tutti riluttanti ad usare parole e frasi | che | non appartengano a quello scarso materiale linguistico che |
L'idioma gentile -
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che non appartengano a quello scarso materiale linguistico | che | si possiede comunemente nella nostra regione, e la nostra |
L'idioma gentile -
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appunto ci paiono strani e affettati per la sola ragione | che | non siamo assuefatti a dirli e a sentirli. Per, ispiegarti |
L'idioma gentile -
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volte. Mi domanda un tale se non c'è in italiano una parola | che | significhi " stringer molto la persona con cintura o con |
L'idioma gentile -
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la persona con cintura o con busto o con altro, in modo | che | essa paia meglio disposta, ma che non abbia più liberi i |
L'idioma gentile -
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o con altro, in modo che essa paia meglio disposta, ma | che | non abbia più liberi i movimenti. - - Certo che c'è. |
L'idioma gentile -
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ma che non abbia più liberi i movimenti. - - Certo | che | c'è. Striminzire. Una ragazza striminzita nel busto. Dice |
L'idioma gentile -
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striminzite in una carrozza troppo piccola. - Striminzire! | Che | parola strana! - Strana perchè? Per il suono? Non è mica |
L'idioma gentile -
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Non è mica più strana d' impazientire e d' indolenzire, | che | tutti dicono. - Ma questa non l'ho mai intesa. - È d'uso |
L'idioma gentile -
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la usano molti italiani d'ogni provincia. - Eppure, | che | so io? Parlando, non l'userei. - Per che ragione? - Non |
L'idioma gentile -
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- Eppure, che so io? Parlando, non l'userei. - Per | che | ragione? - Non so.... Non oserei. - Ma per la stessa |
L'idioma gentile -
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spericolarsi, spiaccicare, stintignare, baluginare, | che | in certi casi significano una cosa che non si può dire per |
L'idioma gentile -
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baluginare, che in certi casi significano una cosa | che | non si può dire per l'appunto con un altro modo? - |
L'idioma gentile -
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- E picchia sullo strane! Ma strana le parrà ogni parola | che | non abbia mai intesa. Quelle parole non paiono punto strane |
L'idioma gentile -
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strane e affettate, paiono naturalissime a tutti coloro | che | le usano dove sono generalmente usate. La cagione |
L'idioma gentile -
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usano dove sono generalmente usate. La cagione dell'effetto | che | producono in lei non sta in esse medesime; ma nel fatto che |
L'idioma gentile -
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che producono in lei non sta in esse medesime; ma nel fatto | che | lei non è usato a sentirle. Lei stesso adopera ora come |
L'idioma gentile -
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come naturali parole e frasi che, anni fa, la prima volta | che | le intese, le saranno parse cercate col lumicino. Il tipo |
L'idioma gentile -
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materia di lingua, ha detto un grande maestro, non è altro | che | l'assuefazione. - Avrà ragione. E non di meno.... che vuol |
L'idioma gentile -
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altro che l'assuefazione. - Avrà ragione. E non di meno.... | che | vuol che le dica? Se, parlando in famiglia o fra amici, mi |
L'idioma gentile -
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l'assuefazione. - Avrà ragione. E non di meno.... che vuol | che | le dica? Se, parlando in famiglia o fra amici, mi venissero |
L'idioma gentile -
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baluginare, me le terrei in bocca, perché son certo | che | tutti quanti, udendole da me, rimarrebbero come stupiti, e |
L'idioma gentile -
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Tu peschi nel vocabolario; tu diventi un linguista. | Che | lusso! - Ma se tutti ragionassero così, la lingua italiana, |
L'idioma gentile -
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comunissimi una quantità di vocaboli e di locuzioni | che | quand'ero ragazzo erano affatto sconosciuti. - Quarant'anni |
L'idioma gentile -
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questi modi ogni momento da giovani, da signore, da gente | che | non pensa neppur per ombra a parlare scelto, e non c'è caso |
L'idioma gentile -
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non pensa neppur per ombra a parlare scelto, e non c'è caso | che | chi li ascolta si stupisca e sorrida con l'aria di dire: - |
L'idioma gentile -
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chi li ascolta si stupisca e sorrida con l'aria di dire: - | Che | lusso! - Eppure, quando furono intesi qui le prime volte, |
L'idioma gentile -
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modi debbono esser parsi strani come paiono a lei quelli | che | ho citati.. - Le ripeto che avrà ragione; ma.... (tra sè, |
L'idioma gentile -
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strani come paiono a lei quelli che ho citati.. - Le ripeto | che | avrà ragione; ma.... (tra sè, scrollando il capo) |
L'idioma gentile -
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Baluginare! Cosi è. E l'ha detto un grande scrittore, | che | di queste cose s'intendeva : - La locuzione della lingua in |
L'idioma gentile -
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l'unico mezzo d'uscirne è d'uscirne tutti insieme. - Il | che | vuol dire che tutti quanti dobbiamo adoperarci a mettere in |
L'idioma gentile -
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d'uscirne è d'uscirne tutti insieme. - Il che vuol dire | che | tutti quanti dobbiamo adoperarci a mettere in commercio, |
L'idioma gentile -
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a mettere in commercio, parlando, quella parte di lingua | che | manca al nostro uso regionale, e che ci è necessaria, anche |
L'idioma gentile -
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quella parte di lingua che manca al nostro uso regionale, e | che | ci è necessaria, anche a costo di far ridere, esclamare e |
L'idioma gentile -
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stabilite in Firenze capitale, nelle quali i bambini, | che | in casa parlavano italiano, portavano ogni giorno dalla |
L'idioma gentile -
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venissero spontanee, vincendo la "vergogna fuor di luogo - | che | è la cagione principale della nostra perpetua miseria in |
L'idioma gentile -
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della nostra perpetua miseria in materia di lingua. Miseria | che | conserviamo di conseguenza anche nello scrivere, perchè |
L'idioma gentile -
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nello scrivere, perchè tutto quel materiale di lingua, | che | conosciamo ma non usiamo parlando, non ci verrà mai pronto |
L'idioma gentile -
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male, e sarà sempre per noi come quelle stoviglie di casa | che | non si tiran fuori dall'armadio che per i pranzi solenni, |
L'idioma gentile -
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stoviglie di casa che non si tiran fuori dall'armadio | che | per i pranzi solenni, dove gl'invitati s' accorgono alla |
L'idioma gentile -
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i pranzi solenni, dove gl'invitati s' accorgono alla prima | che | non siamo assuefatti ad usarle. |
L'idioma gentile -
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mi fa male qui! Mamma passera lo riportò dentro. — Vedi | che | cosa succede ai disubbidienti? — Mi fa male qua, mi fa male |
Cipí -
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tratto tacque, alzò la testa spaventato e gridò: — Mamma! — | Che | c'è ancora? — Chi è che fa tum tum, tum tum? La mamma |
Cipí -
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spaventato e gridò: — Mamma! — Che c'è ancora? — Chi è | che | fa tum tum, tum tum? La mamma sorrise: — E il mio cuore. Ma |
Cipí -
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e voleva dire sí. Ma dopo un attimo ricominciò: — Mamí, | che | cos'è la pianta? — La pianta sono le braccia verdi dove ci |
Cipí -
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ci riposeremo al primo volo... — E Palla di fuoco, Mamí, | che | cos'è? — È il nostro amico che brucia in mezzo al cielo per |
Cipí -
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— E Palla di fuoco, Mamí, che cos'è? — È il nostro amico | che | brucia in mezzo al cielo per scaldare e dar luce. — Mamí, |
Cipí -
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in mezzo al cielo per scaldare e dar luce. — Mamí, il cielo | che | cos'è? — La nostra strada, — rispose la mamma. — E il |
Cipí -
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le tue belle piume, quando le avrai. — E le piume, Mamí, | che | cos'è le piume? — Queste che ti scaldano, — disse la mamma |
Cipí -
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le avrai. — E le piume, Mamí, che cos'è le piume? — Queste | che | ti scaldano, — disse la mamma stringendolo con amore. Cosí, |
Cipí -
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spezzata si dice aperta o chiusa, secondo | che | possiede, o non, due vertici tali che ciascuno di essi sia |
Il libro della terza classe elementare -
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o chiusa, secondo che possiede, o non, due vertici tali | che | ciascuno di essi sia estremo di un solo suo lato; e si dice |
Il libro della terza classe elementare -
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un solo suo lato; e si dice intrecciata o sciolta secondo | che | possiede, o non, lati che si incontrino in punti diversi |
Il libro della terza classe elementare -
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intrecciata o sciolta secondo che possiede, o non, lati | che | si incontrino in punti diversi dai vertici. Delle spezzate |
Il libro della terza classe elementare -
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e chiusa è tutta situata in un piano, la porzione di piano | che | essa racchiude si dice un poligono. I vertici e i lati di |
Il libro della terza classe elementare -
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vertici e i lati di un poligono sono quelli della spezzata | che | lo racchiude. |
Il libro della terza classe elementare -
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non ci è riuscito. - È un conto | che | non si può fare - disse Cherubino un po' preoccupato. - Che |
Il libro della terza classe elementare -
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che non si può fare - disse Cherubino un po' preoccupato. - | Che | cosa è che non si può fare? - domandò una voce grossa |
Il libro della terza classe elementare -
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può fare - disse Cherubino un po' preoccupato. - Che cosa è | che | non si può fare? - domandò una voce grossa dietro i due |
Il libro della terza classe elementare -
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dietro i due bambini. Sergio vide il padre sorridente | che | tornava dal suo lavoro: gli saltò al collo e gli spiegò |
Il libro della terza classe elementare -
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voi. Io, quando ero in terza elementare non avevo nessuno | che | mi aiutasse. Eppure... - ma non seguitò per dire che si era |
Il libro della terza classe elementare -
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che mi aiutasse. Eppure... - ma non seguitò per dire | che | si era fatta una fortuna con sacrifici e con volontà, |
Il libro della terza classe elementare -
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più vengono apprezzate. Non vi siete mai accorti, ragazzi, | che | voce dolce e ampia ha la natura quando il vento è in |
Il libro della terza classe elementare -
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volte la voce delle nostre vanterie è come un vento inutile | che | copre la grande verità: ma per poco tempo. Sergio e |
Il libro della terza classe elementare -
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e Cherubino abitavano vicini di casa. - Domani mattina | che | è domenica, bagno, Messa, e poi verrai, a casa nostra - |
Il libro della terza classe elementare -
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Ma Anselmuccio è zoppo! - disse con cattiveria Cherubino. - | Che | vuol dire? Appunto per questo bisogna aiutarlo, fargli |
Il libro della terza classe elementare -
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sporchi e ispidi di Cherubino aggiunse: - Ti piacerebbe | che | io dicessi che anche la tua testa è zoppa? |
Il libro della terza classe elementare -
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di Cherubino aggiunse: - Ti piacerebbe che io dicessi | che | anche la tua testa è zoppa? |
Il libro della terza classe elementare -
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Chiedete quel | che | volete e ve lo do, - gli disse. - Non voglio nulla, Maestà, |
Al tempo dei tempi -
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il finto medico. - Voglio soltanto l'anello col sigillo | che | il Reuccio porta in dito e questi pezzetti di vetro che gli |
Al tempo dei tempi -
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che il Reuccio porta in dito e questi pezzetti di vetro | che | gli si erano conficcati nelle carni. - Vi sia concesso, - |
Al tempo dei tempi -
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Frattanto il Reuccio era guarito dalle ferite, ma l'odio | che | aveva preso per chi gliele aveva cagionate, era sempre più |
Al tempo dei tempi -
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stette bene andò dal Duca zio e gli disse: - Zio, dite quel | che | volete, ma io stasera voglio che mi prestiate il porco per |
Al tempo dei tempi -
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disse: - Zio, dite quel che volete, ma io stasera voglio | che | mi prestiate il porco per andare da quella maledetta |
Al tempo dei tempi -
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il porco per andare da quella maledetta ragazza. - E | che | vuoi andarci a fare? - rispose lo zio. - Voglio dirle che |
Al tempo dei tempi -
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E che vuoi andarci a fare? - rispose lo zio. - Voglio dirle | che | ho capito benissimo che voleva farmi morire. - E poi, |
Al tempo dei tempi -
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- rispose lo zio. - Voglio dirle che ho capito benissimo | che | voleva farmi morire. - E poi, quando glielo hai detto? - |
Al tempo dei tempi -
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Mi pare d'aver diritto di vendicarmi. - Fa' quel | che | vuoi, - rispose lo zio, che non voleva, dopo quel che era |
Al tempo dei tempi -
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di vendicarmi. - Fa' quel che vuoi, - rispose lo zio, | che | non voleva, dopo quel che era successo, contraddire il |
Al tempo dei tempi -
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quel che vuoi, - rispose lo zio, che non voleva, dopo quel | che | era successo, contraddire il nipote. Quando è notte, il |
Al tempo dei tempi -
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lume di luna e appena le è davanti le dice: - Tu sei quella | che | volevi farmi morire. Per questo ho il diritto di uccider |
Al tempo dei tempi -
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per i capelli. - Prima d'ammazzarmi, lasciate, Altezza, | che | io parli, - risponde la bella ragazza. - Parla, ma sii |
Al tempo dei tempi -
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- risponde la bella ragazza. - Parla, ma sii breve e pensa | che | le tue arti non fanno più presa su di me. Conosco la tua |
Al tempo dei tempi -
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la tua infamia e voglio il tuo sangue, per tutto quello | che | mi hai fatto spargere. - Ditemi: - domandò la bella |
Al tempo dei tempi -
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la vostra salvezza questa sola ricompensa. Dovete sapere | che | io non volli il vostro male, ma lo volle una persona |
Al tempo dei tempi -
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ma lo volle una persona malvagia, gelosa di me e noiata | che | le chiedeste continuamente il porco per venire a trovarmi. |
Al tempo dei tempi -
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il porco per venire a trovarmi. - Il Reuccio, senza | che | lei si spiegasse di più, capì chi era quella persona |
Al tempo dei tempi -
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e dopo essersi fatto promettere dalla bella ragazza | che | di lì a una settimana sarebbe andata alla Corte per |
Al tempo dei tempi -
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groppone del porco e via dallo zio. - Ho saputo tutto quel | che | avevate macchinato contro di me, - gli disse appena gli fu |
Al tempo dei tempi -
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vita, non mi mettete a cimento, non parlate di quel sangue | che | grida vendetta contro di voi. Sparite! - Il Duca zio non |
Al tempo dei tempi -
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veduto il Reuccio così in furia e fu assalito dal timore | che | lo ammazzasse davvero. Il porco era lì presente, e senza |
Al tempo dei tempi -
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Il porco era lì presente, e senza pensare all'ilarità | che | avrebbe destato se gli abitanti della capitale lo vedevano |
Al tempo dei tempi -
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palazzo di lui, lo fece preparare per ricevervi la sposa, | che | giunse accompagnata dalle venti bellissime dame, dai venti |
Al tempo dei tempi -
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troppo grasso, ma bello anche lui, dalla cameriera Fata, | che | non la lasciava mai, e dai bei camerieri, e s'insediò nel |
Al tempo dei tempi -
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palazzo. Subito si fecero le nozze, con banchetti pubblici | che | durarono tre giorni e tre notti. Gli sposi furono |
Al tempo dei tempi -
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ventiquattro, e lei era sempre bella, più bella del quadro | che | figurava fra le pitture del palazzo del Duca. |
Al tempo dei tempi -
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tempo dei tempi si racconta | che | ci fosse un Principe il quale aveva un'unica figlia. A |
Al tempo dei tempi -
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Principe il quale aveva un'unica figlia. A questa figlia, | che | si chiamava Mariuccia, il Principe voleva più bene che alla |
Al tempo dei tempi -
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che si chiamava Mariuccia, il Principe voleva più bene | che | alla pupilla degli occhi suoi e si disperava perchè lei non |
Al tempo dei tempi -
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e si disperava perchè lei non voleva marito. Ogni volta | che | le presentava un giovane che voleva sposarla, Mariuccia |
Al tempo dei tempi -
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non voleva marito. Ogni volta che le presentava un giovane | che | voleva sposarla, Mariuccia rispondeva: - Non fa per me! - e |
Al tempo dei tempi -
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signor padre, deve fare un bando e invitare tutti quelli | che | aspirano alla mia mano a venire a tre banchetti che darà |
Al tempo dei tempi -
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quelli che aspirano alla mia mano a venire a tre banchetti | che | darà nella gran sala del palazzo, il primo, il dieci e il |
Al tempo dei tempi -
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bene come si comportano a tavola e poi sceglierò quello | che | mi piacerà. - Il Principe fece il bando, e siccome |
Al tempo dei tempi -
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ricchissimi, molti cavalieri valorosi e anche molti giovani | che | non avevano un soldo e neppure nobiltà; ma il bando non |
Al tempo dei tempi -
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avevano un soldo e neppure nobiltà; ma il bando non diceva | che | i pretendenti dovessero esser nobili, sicchè furono tutti |
Al tempo dei tempi -
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sgranarono tanto d'occhi quando videro, sedendo a tavola, | che | Mariuccia non c'era. Intanto lei travestita da paggio |
Al tempo dei tempi -
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guardava, sbirciava, ma non sceglieva perchè uno le pareva | che | avesse la bocca storta, quell'altro che fosse giallo, un |
Al tempo dei tempi -
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uno le pareva che avesse la bocca storta, quell'altro | che | fosse giallo, un terzo troppo magro e via di seguito. E poi |
Al tempo dei tempi -
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bicchieri di vino, a farla breve non c'era pretendente | che | le andasse a genio. Terminato il banchetto, il padre la |
Al tempo dei tempi -
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il padre la chiamò e Mariuccia gli disse chiaro e tondo | che | fra i commensali non c'era nessuno che facesse per lei. - |
Al tempo dei tempi -
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disse chiaro e tondo che fra i commensali non c'era nessuno | che | facesse per lei. - Ebbene, - rispose il padre - a |
Al tempo dei tempi -
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e questo a Mariuccia faceva ribrezzo perchè le pareva | che | mangiasse da animale e non da cristiano. Quando il |
Al tempo dei tempi -
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la fece chiamare e la figlia gli disse chiaro e tondo | che | fra i commensali non c'era nessuno che facesse per lei. - |
Al tempo dei tempi -
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disse chiaro e tondo che fra i commensali non c'era nessuno | che | facesse per lei. - Bada, - le disse il padre - se non |
Al tempo dei tempi -
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- le disse il padre - se non scegli uno sposo nel banchetto | che | darò il venti del mese, io ti rinchiudo in una torre, ti ci |
Al tempo dei tempi -
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ti ci tengo finchè vivi e adotto per figlia qualche parente | che | si scelga subito un marito e mi dia degli eredi ai quali |
Al tempo dei tempi -
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lasciare le mie ricchezze. - Mariuccia a queste parole capì | che | la scelta doveva farla in ogni modo, ma più pensava ai |
Al tempo dei tempi -
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cavaliere col serpente sull'elmo, ma aveva più dell'animale | che | del cristiano. Basta, fu apparecchiato il terzo banchetto, |
Al tempo dei tempi -
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guardava di qua, sbirciava di là. A un tratto s'accorse | che | il cavaliere col serpente sull'elmo non le levava gli occhi |
Al tempo dei tempi -
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la vita nella torre, un po' per quello sguardo affascinante | che | pareva le comandasse: «Devi scegliere me! Devi scegliere |
Al tempo dei tempi -
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storse la bocca. - Fra tanti principi, baroni e conti, | che | tutti conoscono e hanno feudi a bizzeffe, sei proprio |
Al tempo dei tempi -
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feudi a bizzeffe, sei proprio andata a scegliere quello | che | non si sa chi sia, nè di dove venga! - Eppure è il solo che |
Al tempo dei tempi -
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che non si sa chi sia, nè di dove venga! - Eppure è il solo | che | sposerò fra tutti. - Il Principe aveva promesso di |
Al tempo dei tempi -
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e quella sera stessa dichiarò a tutti i pretendenti | che | il prescelto era il cavaliere col serpente sull'elmo. |
Al tempo dei tempi -
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avanti, chinò un ginocchio in terra e disse al Principe | che | era altamente onorato della scelta della Principessina e lo |
Al tempo dei tempi -
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subito con lei promessa di matrimonio e offrirle i doni | che | aveva recati. Il Principe, naturalmente fece chiamare la |
Al tempo dei tempi -
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recati. Il Principe, naturalmente fece chiamare la figlia, | che | comparve magnificamente vestita, ma quando si vide davanti |
Al tempo dei tempi -
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si vide davanti lo sposo, tremò tutta, perchè le parve | che | la guardasse più come un serpe che come un cristiano. Ma |
Al tempo dei tempi -
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tutta, perchè le parve che la guardasse più come un serpe | che | come un cristiano. Ma aveva promesso e si lasciò |
Al tempo dei tempi -
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Mariuccia incominciò a piangere dicendo: - Povera me, | che | scelta ho fatta! Povera me, che scelta ho fatta! Quello |
Al tempo dei tempi -
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dicendo: - Povera me, che scelta ho fatta! Povera me, | che | scelta ho fatta! Quello m'inghiottirà in un boccone come |
Al tempo dei tempi -
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quale tutti i giorni portava una bella razione di biada e | che | in quel giorno aveva trascurato. Scese nella scuderia, |
Al tempo dei tempi -
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Ma il cavallino contrariamente al solito lo rifiutò. - | Che | hai, cavallino bello? - gli chiese la ragazza, prendendogli |
Al tempo dei tempi -
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gli porse da bere. Ma il cavallino rifiutò la limpida acqua | che | Mariuccia gli offriva, come aveva rifiutato l'orzo. Allora |
Al tempo dei tempi -
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ella gli alzò la testa per guardarlo bene e s'accorse | che | il cavallino piangeva. - Ma che hai che piangi - Piango per |
Al tempo dei tempi -
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guardarlo bene e s'accorse che il cavallino piangeva. - Ma | che | hai che piangi - Piango per te, - rispose il cavallino |
Al tempo dei tempi -
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bene e s'accorse che il cavallino piangeva. - Ma che hai | che | piangi - Piango per te, - rispose il cavallino sauro. - |
Al tempo dei tempi -
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il cavaliere al quale hai dato promessa è un certo tale | che | per sette anni è uomo e per sette anni è serpente. - Ah, |
Al tempo dei tempi -
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sospirò e rispose: - Ora non posso liberarti. Bisogna | che | stanotte io parli col Mago della grotta. Vieni qui |
Al tempo dei tempi -
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ti potrò aiutare. - Com'era disperata Mariuccia! E dire | che | quella sera doveva assistere a un gran ricevimento e |
Al tempo dei tempi -
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dalle quali rifugge la mia indole tranquilla. Dico di più: | che | per me non c'è altro libro che diletti altrettanto, per |
L'idioma gentile -
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tranquilla. Dico di più: che per me non c'è altro libro | che | diletti altrettanto, per poco che l'immaginazione del |
L'idioma gentile -
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me non c'è altro libro che diletti altrettanto, per poco | che | l'immaginazione del lettore si presti a vivificar la |
L'idioma gentile -
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folla incontro conoscenti e sconosciuti; indifferenti | che | lascio passare, figure curiose con cui mi soffermo, vecchi |
L'idioma gentile -
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passare, figure curiose con cui mi soffermo, vecchi amici | che | mi son famigliari fin dai primi anni, persone con le quali |
L'idioma gentile -
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primi anni, persone con le quali ebbl relazione un tempo, e | che | dimenticai in seguito, e che riconosco con piacere, e altre |
L'idioma gentile -
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ebbl relazione un tempo, e che dimenticai in seguito, e | che | riconosco con piacere, e altre che cercai un pezzo nel |
L'idioma gentile -
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dimenticai in seguito, e che riconosco con piacere, e altre | che | cercai un pezzo nel regno dei libri, senza trovarle, e a |
L'idioma gentile -
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e a cui faccio festa, come si fa a un amico inaspettato, | che | ci venga a cavar da un impiccio. Vedo nelle parole immagini |
L'idioma gentile -
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o affettate, e di vecchie venerablli, sei volte secolari, | che | parlarono col Boccaccio e con Dante, e serbano la fresca |
L'idioma gentile -
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all'onore del Vocabolario. Passa via, svergognata. - O lei, | che | mille volte m' è entrata e mille volte sfuggita dalla |
L'idioma gentile -
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patire. - Si fermi lei, e mi dica bene una volta quello | che | vuol dire, chè non l'ho mai saputo per l' appunto. - Le |
L'idioma gentile -
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quelle cadute fuor d'uso, di superstiti d'altre età, | che | si trascinino, Il e non si ritrovino in mezzo alla folla |
L'idioma gentile -
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Il e non si ritrovino in mezzo alla folla giovanile | che | passa, o d'ombre di trapassati, ricordate dizionario da una |
L'idioma gentile -
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una lapide; quelle di significati diversi, di faccendieri | che | facciano ogni arte; le nuove, d'origine straniera, di |
L'idioma gentile -
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più fitto, la mia fantasia batte più rapidamente l'ali | che | nell'impeto d'un'inspirazione creatrice. E quanti ricordi |
L'idioma gentile -
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della memoria volti, nomi, casi, momenti della vita, | che | da più o meno tempo vi stavano rimpiattati e ignorati. Una |
L'idioma gentile -
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Una parola antiquata o poetica mi rammenta una persona | che | spesso la diceva, facendone pompa fra gli amici, i quali ne |
L'idioma gentile -
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un'altra mi fa riudir l'accento d'un lontano o d'un morto | che | la pronunziava in certo modo suo proprio; questa mi |
L'idioma gentile -
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suo proprio; questa mi richiama alla mente un linguista | che | le mosse guerra e uno che la difese, e le dispute che vi |
L'idioma gentile -
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richiama alla mente un linguista che le mosse guerra e uno | che | la difese, e le dispute che vi fecero intorno, e le |
L'idioma gentile -
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che le mosse guerra e uno che la difese, e le dispute | che | vi fecero intorno, e le impertinenze che si scambiarono pel |
L'idioma gentile -
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e le dispute che vi fecero intorno, e le impertinenze | che | si scambiarono pel fatto suo; quella mi ricorda un verso |
L'idioma gentile -
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mi fanno balenare alla mente le sembianze degli scrittori | che | le predilessero: la fronte grave del Machiavelli, gli occhi |
L'idioma gentile -
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del Foscolo, il viso pallido del Leopardi. Ho detto in | che | modo mi diverto: mi domanderete in che modo imparo. Vi dico |
L'idioma gentile -
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Ho detto in che modo mi diverto: mi domanderete in | che | modo imparo. Vi dico come. M' arresto ogni momento a |
L'idioma gentile -
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ogni momento a pensare. Ecco, per esempio, un vocabolo, | che | soglio usare in un significato che non è propriamente il |
L'idioma gentile -
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esempio, un vocabolo, che soglio usare in un significato | che | non è propriamente il suo: bisogna che me ne fissi nella |
L'idioma gentile -
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in un significato che non è propriamente il suo: bisogna | che | me ne fissi nella mente, una volta per sempre, il |
L'idioma gentile -
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abuso: vi segno accanto: liberarsene, e segnerò poi quelli | che | troverò, che vi si possano sostituire. Segno una parola d' |
L'idioma gentile -
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accanto: liberarsene, e segnerò poi quelli che troverò, | che | vi si possano sostituire. Segno una parola d' uso comune, |
L'idioma gentile -
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vi si possano sostituire. Segno una parola d' uso comune, | che | non uso mai, benché sia spesso necessaria: perchè non l' |
L'idioma gentile -
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necessaria: perchè non l' uso? quale altra adopero invece? | che | differenza passa fra l'una e l'altra? Trovo parole |
L'idioma gentile -
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e l'altra? Trovo parole efficacissime e generalmente usate | che | in nessun modo mi si vogliono appiccicare alla memoria, |
L'idioma gentile -
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come fuor di corso, o d'uso non comune, cerco quello | che | vi si è sostituito o che s' usa più comunemente in sua |
L'idioma gentile -
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o d'uso non comune, cerco quello che vi si è sostituito o | che | s' usa più comunemente in sua vece; mi provo a definire il |
L'idioma gentile -
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o dell'uso parlato corrente da aggiungere a quelli | che | il Vocabolario registra; e via discorrendo. Vedete come e |
L'idioma gentile -
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può studiare sul Vocabolario! E non dico delle nuove parole | che | imparo, che ignoravo affatto; delle nozioni elementari |
L'idioma gentile -
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sul Vocabolario! E non dico delle nuove parole che imparo, | che | ignoravo affatto; delle nozioni elementari d'ogni scienza, |
L'idioma gentile -
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ignoravo affatto; delle nozioni elementari d'ogni scienza, | che | acquisto o rettifico e chiarisco nella mia mente; dei |
L'idioma gentile -
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delle infinite immagini, sussidio all'arte dello scrivere, | che | raccolgo passando. Sin dalla prima lettura segnai con |
L'idioma gentile -
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mai. Sebbene io abbia letto il Vocabolario tante volte | che | certe pagine, certe colonne mi son rimaste nella memoria |
L'idioma gentile -
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passaggi e contrasti inaspettati e strani fra vocaboli | che | si toccano, nuovi richiami di ricordi, nuove sorgenti di |
L'idioma gentile -
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generazioni è il prodotto quell'enorme materiale di lingua, | che | lunga e varia e venturosa vita ogni parola ha vissuta, e |
L'idioma gentile -
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e varia e venturosa vita ogni parola ha vissuta, e per | che | mirabili vicende passeranno ancora la maggior parte nei |
L'idioma gentile -
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vicende passeranno ancora la maggior parte nei secoli, e | che | tesoro immenso di pensiero fu accumulato e si spargerà |
L'idioma gentile -
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dei tempi viveva a Palermo nel suo palazzo un Principe | che | non aveva nè padre, nè madre, nè fratelli, nè sorelle, nè |
Al tempo dei tempi -
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nè zii, nè cugini e neppure amici perchè era tanto brutto | che | gli dispiaceva di farsi vedere. Questo Principe dunque non |
Al tempo dei tempi -
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moglie per avere un erede. Per l'appunto sposò un'orfana, | che | non aveva nessuno come lui e non la presentò nè ai nobili |
Al tempo dei tempi -
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presentò nè ai nobili suoi pari, nè alla Corte del Vicerè | che | governava la Sicilia per il Re di Spagna. La tenne sempre |
Al tempo dei tempi -
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di Spagna. La tenne sempre chiusa nel bel palazzo, e prima | che | la moglie gli desse l'erede tanto desiderato, prese un |
Al tempo dei tempi -
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moglie gli desse l'erede tanto desiderato, prese un abate | che | era stato precettore suo per affidarglielo, perchè a quei |
Al tempo dei tempi -
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i giovani nobili erano sempre affidati a un precettore | che | era sempre abate. Quest'abate conosceva tutte le faccende |
Al tempo dei tempi -
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conosceva tutte le faccende della famiglia, sapeva | che | il Principe non aveva nessun parente e più volte aveva |
Al tempo dei tempi -
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i documenti e gli atti di compra e di possesso dei beni | che | gli avevano fatto sempre gola. La Principessa, quando fu il |
Al tempo dei tempi -
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momento, fece un maschio, ma ella, poveretta, soffrì tanto | che | di lì a tre giorni mori. Il Principe, dal dolore di vederla |
Al tempo dei tempi -
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Il Principe, dal dolore di vederla morire, morì egli pure. | Che | fa allora l'abate che sapeva tutti i fatti di famiglia? |
Al tempo dei tempi -
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di vederla morire, morì egli pure. Che fa allora l'abate | che | sapeva tutti i fatti di famiglia? Licenzia la balia del |
Al tempo dei tempi -
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Licenzia la balia del Principino orfano col pretesto | che | aveva poco latte, e, invece di procurarne un'altra, una |
Al tempo dei tempi -
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va in campagna, dalla parte di Piana de' Greci dove sapeva | che | abitava un mugnaio con la moglie. La donna allattava un suo |
Al tempo dei tempi -
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un suo bambino già grandicello e l'abate tante gliene disse | che | la persuase, per il lacchezzo d'un buon salario, a |
Al tempo dei tempi -
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a divezzare il suo e a prendere ad allattare il piccino | che | le aveva portato, senza però dirle chi fosse. Per qualche |
Al tempo dei tempi -
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volta passò l'ambasciata, fu ammesso alla presenza del Re, | che | lo squadrò con alterigia e gli chiese: - Buon uomo, avete |
Al tempo dei tempi -
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ne ho, ma ho una figlia a casa, tanto buona e tanto bella | che | si strozza per Vostra Maestà. - Sì? - disse il Re, e battè |
Al tempo dei tempi -
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appena a casa, chiama la figlia minore e le dice: - Vedi a | che | cosa m'hai esposto? Il Re me ne ha fatta un'altra delle |
Al tempo dei tempi -
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Re me ne ha fatta un'altra delle sue. Quando gli ho detto | che | volevi strozzarti per lui, m'ha dato questo pezzo di corda. |
Al tempo dei tempi -
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per i suoi negozi, e quella volta non chiese alle figlie | che | cosa volevano che portasse loro, per non esporsi a fare per |
Al tempo dei tempi -
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e quella volta non chiese alle figlie che cosa volevano | che | portasse loro, per non esporsi a fare per la minore |
Al tempo dei tempi -
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la minore un'altra ambasciata al Re. Ma lei stessa, vedendo | che | si preparava per il viaggio, gli disse: - Padre mio, per il |
Al tempo dei tempi -
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per il viaggio, gli disse: - Padre mio, per il bene | che | mi volete, dovete farmi un piacere: andate dal Re e ditegli |
Al tempo dei tempi -
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mi volete, dovete farmi un piacere: andate dal Re e ditegli | che | io m'ammazzo per lui! - Figlia mia, sei pazza! Ti pare che |
Al tempo dei tempi -
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che io m'ammazzo per lui! - Figlia mia, sei pazza! Ti pare | che | io possa tornare per la terza volta dal Re dopo che mi ha |
Al tempo dei tempi -
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Ti pare che io possa tornare per la terza volta dal Re dopo | che | mi ha trattato come mi ha trattato? - Padre mio, fatelo, se |
Al tempo dei tempi -
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gli si gettò ai piedi e tanto pianse e tanto lo supplicò, | che | riuscì finalmente a strappargli la promessa che sarebbe |
Al tempo dei tempi -
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supplicò, che riuscì finalmente a strappargli la promessa | che | sarebbe andato dal Re e gli avrebbe fatta l'ambasciata. Il |
Al tempo dei tempi -
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chiede udienza al Re. Fu ammesso alla presenza del Sovrano, | che | anche quella volta finse di non conoscerlo e gli domandò se |
Al tempo dei tempi -
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e tanto buona! Questa figlia manda a dire a Vostra Maestà | che | si ammazzerà per lui. - Il Re aveva infilato nella cintura |
Al tempo dei tempi -
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d'oro tutto lavorato. Lo prese e lo dette al povero padre, | che | perse il lume degli occhi e glielo avrebbe volentieri |
Al tempo dei tempi -
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all'Angelo custode Angelo di Dio, | che | sei il mio custode, illumina, custodisci, reggi e governa |
Quartiere Corridoni -
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il mio custode, illumina, custodisci, reggi e governa me, | che | ti fui affidato dalla pietà celeste. Così sia. |
Quartiere Corridoni -
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a tratteggio i prolungamenti dei lati. Per l'uno accade | che | vi sono prolungamenti di lati che penetrano in esso; per |
Il libro della terza classe elementare -
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lati. Per l'uno accade che vi sono prolungamenti di lati | che | penetrano in esso; per l'altro ciò non accade. Si dice |
Il libro della terza classe elementare -
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in esso; per l'altro ciò non accade. Si dice perciò | che | quello è un poligono concavo e questo un poligono convesso. |
Il libro della terza classe elementare -
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triangolo, quadrangolo, pentagono, esagono, ..., secondo | che | il numero dei suoi vertici (o dei suoi lati) è tre, |
Il libro della terza classe elementare -
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triangoli sono tutti poligoni convessi; i poligoni con più | che | tre vertici possono essere concavi o convessi. 77. Le |
Il libro della terza classe elementare -
|
9 diagonali. Gli angoli di un poligono convesso sono quelli | che | hanno, come vertici, i vertici del poligono e, come lati, |
Il libro della terza classe elementare -
|
vertici, i vertici del poligono e, come lati, le semirette | che | contengono i lati del poligono. |
Il libro della terza classe elementare -
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VECCHIO CANDELIERE | Che | ci fa il candeliere in cucina? Nessuno lo adopera; |
Quartiere Corridoni -
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la lampada elettrica sembra prendersi gioco di lui. Par | che | dica - Via, vecchio arnese, avanzo del passato! Questo è il |
Quartiere Corridoni -
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elettricità. Anna pensa lo stesso. La cuoca no. Ella sa | che | tutto è utile e i fatti le danno presto ragione. Una sera |
Quartiere Corridoni -
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avanza dal corridoio, si allarga sull'uscio a vetri. | Che | sarà? È la cuoca che porta il candeliere; lo depone sul |
Quartiere Corridoni -
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si allarga sull'uscio a vetri. Che sarà? È la cuoca | che | porta il candeliere; lo depone sul tavolo e domanda ad Anna |
Quartiere Corridoni -
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ad Anna - Impiccia ancora il candeliere? No, certo; ma | che | differenza tra la luce della candela e quella della |
Quartiere Corridoni -
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tempo dei tempi viveva a Palermo un Duca | che | era il primo signore della città. Basti dire che aveva |
Al tempo dei tempi -
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un Duca che era il primo signore della città. Basti dire | che | aveva maritata l'unica sorella col Re stesso; ma il palazzo |
Al tempo dei tempi -
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e più vasto dì quello del suo Sovrano e cognato. Basti dire | che | nel cortile del palazzo c'era un giardino grandissimo, con |
Al tempo dei tempi -
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grandissimo, con grotte, laberinti, vasche, statue, e | che | nelle sale del pianterreno c'erano tesori d' ogni specie, |
Al tempo dei tempi -
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ce n'era uno specialmente davanti al quale tutti quelli | che | entravan nella sala si fermavano a bocc'aperta, perchè |
Al tempo dei tempi -
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volta nella sala delle pitture, si fermò davanti al quadro | che | attirava tutti ed esclamò: - Ma che bellezza! Ma chi ha mai |
Al tempo dei tempi -
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fermò davanti al quadro che attirava tutti ed esclamò: - Ma | che | bellezza! Ma chi ha mai servito di modello a questa tela? - |
Al tempo dei tempi -
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e restava lì ad ammirare le bellezze della fanciulla | che | rappresentava. Nel vedere che tutte le chiamate erano |
Al tempo dei tempi -
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le bellezze della fanciulla che rappresentava. Nel vedere | che | tutte le chiamate erano inutili, lo zio s' avvicinò al |
Al tempo dei tempi -
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questa ragazza? Vorresti andare dove sta lei? - Sicuro | che | ci vorrei andare; anzi, sento che sarei infelice se non la |
Al tempo dei tempi -
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dove sta lei? - Sicuro che ci vorrei andare; anzi, sento | che | sarei infelice se non la vedessi. Ma come sapere dov'è? |
Al tempo dei tempi -
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ci penso io, - disse il Duca. - Io ho un porco fatato, | che | vola per l' aria come un' aquila. Stasera tu lo monti, |
Al tempo dei tempi -
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disopra della capitale del Regno, la luna fosse comparsa, | che | cosa avrebbero detto mai i sudditi di suo padre, coloro sui |
Al tempo dei tempi -
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quali un giorno doveva regnare? Però era tanto il desiderio | che | aveva di vedere da vicino l'originale del magnifico quadro, |
Al tempo dei tempi -
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aveva di vedere da vicino l'originale del magnifico quadro, | che | si fece animo e disse fra sè e sè: - Per l'appunto deve |
Al tempo dei tempi -
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? M'invidieranno perchè non è da tutti possedere un porco | che | vola. - Così rassicurato, stabilì con lo zio che dopo il |
Al tempo dei tempi -
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un porco che vola. - Così rassicurato, stabilì con lo zio | che | dopo il pranzo di Corte sarebbe andato da lui per cavalcare |
Al tempo dei tempi -
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risata squillante accolse il giovane Principe, una risata | che | mise in mostra i denti bianchi di lei, che non apparivano |
Al tempo dei tempi -
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una risata che mise in mostra i denti bianchi di lei, | che | non apparivano nel quadro, e la fece comparire anche più |
Al tempo dei tempi -
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anche più attraente agli occhi dell'ammiratore. - Oh, | che | buffo animale volante! ,- esclamò la bella ragazza. - Non |
Al tempo dei tempi -
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per traversare lo spazio aereo. - Dica, bella fanciulla, | che | nessun cavaliere sarebbe capace di un' sacrifizio simile e |
Al tempo dei tempi -
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di un' sacrifizio simile e tanto meno un Reuccio par mio. | Che | cosa crede che mi abbia fatto sprezzare il ridicolo? |
Al tempo dei tempi -
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simile e tanto meno un Reuccio par mio. Che cosa crede | che | mi abbia fatto sprezzare il ridicolo? Soltanto il desiderio |
Al tempo dei tempi -
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il desiderio di vederla e conoscerla. - Nel sentire | che | il cavaliere era nientemeno che il Reuccio, la bella |
Al tempo dei tempi -
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e conoscerla. - Nel sentire che il cavaliere era nientemeno | che | il Reuccio, la bella ragazza cambiò subito tono. - Vostra |
Al tempo dei tempi -
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al chiarore della luna, di guardare la bella ragazza, | che | gli rivolgeva mille domande. Voleva sapere del Re, della |
Al tempo dei tempi -
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sapere del Re, della Regina, del Duca zio, delle feste | che | si davano alla Corte, dei tornei cui aveva partecipato, |
Al tempo dei tempi -
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assaliva di domande e gl'impediva di rivolgere a lei quelle | che | tanto gli premevano, cioè chi era, come si chiamava e dove |
Al tempo dei tempi -
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e dove si trovavano. A un certo punto fu annunziato | che | la cena era pronta, ed allora il Reuccio offrì la mano alla |
Al tempo dei tempi -
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e passarono in una sala già affollata di gente, e quel | che | colpì il Principe si fu che tutte le signore erano belle |
Al tempo dei tempi -
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già affollata di gente, e quel che colpì il Principe si fu | che | tutte le signore erano belle quasi come la bella ragazza e |
Al tempo dei tempi -
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cena il posto d'onore accanto alla giovane padrona di casa, | che | pareva non avesse nè padre nè madre, nè zii nè zie, nè |
Al tempo dei tempi -
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nè zie, nè sorelle nè fratelli, perchè a tavola non c'erano | che | le venti belle commensali e i venti bei commensali. Anche i |
Al tempo dei tempi -
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belle commensali e i venti bei commensali. Anche i servi | che | porgevano i vassoi, cambiavano i piatti e mescevano i vini |
Al tempo dei tempi -
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il Reuccio con una specie di repulsione, tutti, meno | che | la bella ragazza che gli rivolgeva continuamente la parola: |
Al tempo dei tempi -
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una specie di repulsione, tutti, meno che la bella ragazza | che | gli rivolgeva continuamente la parola: Altezza qui, Altezza |
Al tempo dei tempi -
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dove egli sarebbe rimasto sempre a guardarla, se il porco, | che | era stato dimenticato, non si fosse messo a grugnire per |
Al tempo dei tempi -
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dimenticato, non si fosse messo a grugnire per avvertirlo | che | era tempo di tornare alla capitale. Il Reuccio pensò che |
Al tempo dei tempi -
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che era tempo di tornare alla capitale. Il Reuccio pensò | che | tornando di giorno ed essendo veduto a cavallo a quello |
Al tempo dei tempi -
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della partenza del Reuccio e si fece promettere | che | sarebbe tornato. Si dissero addio e il giovane, inforcato |
Al tempo dei tempi -
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l'intendeva di affaticare tanto un animale così prezioso, | che | lo portava per il mondo a vederne tutte le maraviglie, |
Al tempo dei tempi -
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sue massime: esse, in poche parole, riassumono i doveri | che | ti ho esposti, e i consigli che ti ho dati: 1.Umiliati |
Il giovinetto campagnuolo I - Morale e igiene -
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parole, riassumono i doveri che ti ho esposti, e i consigli | che | ti ho dati: 1.Umiliati innanzi a Dio tuo Signore, obbedisci |
Il giovinetto campagnuolo I - Morale e igiene -
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amore la famiglia, e sia una gioia per te ogni sacrificio | che | devi fare per essa. 3.Ama eziandio il tuo prossimo, e fa ad |
Il giovinetto campagnuolo I - Morale e igiene -
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eziandio il tuo prossimo, e fa ad esso il maggior bene | che | puoi, e sempre che puoi. 4. Dona con volto amico, dimentica |
Il giovinetto campagnuolo I - Morale e igiene -
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prossimo, e fa ad esso il maggior bene che puoi, e sempre | che | puoi. 4. Dona con volto amico, dimentica ciò che hai dato, |
Il giovinetto campagnuolo I - Morale e igiene -
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e sempre che puoi. 4. Dona con volto amico, dimentica ciò | che | hai dato, e ricordati di quel che hai ricevuto. 5. Non |
Il giovinetto campagnuolo I - Morale e igiene -
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amico, dimentica ciò che hai dato, e ricordati di quel | che | hai ricevuto. 5. Non adirarti col prossimo tuo: a chi ti ha |
Il giovinetto campagnuolo I - Morale e igiene -
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sappi tacere. 8. Compatisci le debolezze altrui, se vuoi | che | siano tollerate le tue: come giudichi gli altri, sarai |
Il giovinetto campagnuolo I - Morale e igiene -
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sarai giudicato. 9. Usa buone maniere con tutti: pensa | che | la civiltà è una moneta che fa ricco chi la spende. 10. Sii |
Il giovinetto campagnuolo I - Morale e igiene -
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buone maniere con tutti: pensa che la civiltà è una moneta | che | fa ricco chi la spende. 10. Sii buon cittadino, come sei |
Il giovinetto campagnuolo I - Morale e igiene -
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diverrai più savio. 15. Tra gli uomini onesti, e tra quelli | che | sanno più di te, procura di farti un amico: avrai trovato |
Il giovinetto campagnuolo I - Morale e igiene -
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prosperità, forte nella sventura. 17.Cura il buon nome, | che | val più dell'oro: e fa di meritarlo. 18.Abbi ognora |
Il giovinetto campagnuolo I - Morale e igiene -
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più dell'oro: e fa di meritarlo. 18.Abbi ognora presente | che | niuna azione, buona o cattiva, sfugge agli occhi di Dio, e |
Il giovinetto campagnuolo I - Morale e igiene -
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| che | fu il sonetto, le signorine cominciarono a meditarci su; |
Il Plutarco femminile -
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su; ma, per quanto almanaccassero, non ce ne fu una | che | potesse azzeccarci: solo due o tre di loro si erano accorte |
Il Plutarco femminile -
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potesse azzeccarci: solo due o tre di loro si erano accorte | che | c' era qualche cosa come di scrittura; ma alcune parti non |
Il Plutarco femminile -
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le ho intese; ma quell' oscuro, quel morto colore, e colei | che | dalli stracci ebbe il natale, che ho inteso subito per la |
Il Plutarco femminile -
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morto colore, e colei che dalli stracci ebbe il natale, | che | ho inteso subito per la carta, mi hanno fissato in quell' |
Il Plutarco femminile -
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e ho buttato là a caso." "E ci ha azzeccato." "Ma ecco: | che | vuol dire fermo gli elementi?" "O le lettere dell' alfabeto |
Il Plutarco femminile -
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alfabeto non sono gli elementi delle parole? "Gua', è vero: | che | pazzerella che sono! O 'quel dire che alla mano è |
Il Plutarco femminile -
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gli elementi delle parole? "Gua', è vero: che pazzerella | che | sono! O 'quel dire che alla mano è conosciuto?" "Perchè il |
Il Plutarco femminile -
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"Gua', è vero: che pazzerella che sono! O 'quel dire | che | alla mano è conosciuto?" "Perchè il carattere si chiama |
Il Plutarco femminile -
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detti vogliono anche maggior prontezza, come quelli | che | non si fermano molto a descrivere la cosa che celano in sè, |
Il Plutarco femminile -
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come quelli che non si fermano molto a descrivere la cosa | che | celano in sè, per esempio: "Non si muove e sempre corre; |
Il Plutarco femminile -
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Dopo un poco di silenzio disse la Eglina: "l'orologio, | che | giusto stamani l' ho sentito chiamar dal babbo il |
Il Plutarco femminile -
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PIANTE Nino apprende ogni giorno tante cose. Egli sapeva | che | dalle piante si ricava il legno per la costruzione delle |
Quartiere Corridoni -
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costruzione delle case, delle navi, dei mobili. Sapeva pure | che | dalle piante si ottiene la cellulosa per la fabbricazione |
Quartiere Corridoni -
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per la fabbricazione della carta. Ora gli hanno detto | che | in paesi lontani crescono |
Quartiere Corridoni -
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- Quattordicesima lettera dell'alfabeto. | Che | novità! Un momento. Nota che è in generale maschile; più |
L'idioma gentile -
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lettera dell'alfabeto. Che novità! Un momento. Nota | che | è in generale maschile; più spesso maschile che femminile, |
L'idioma gentile -
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Nota che è in generale maschile; più spesso maschile | che | femminile, dicono altri. Ma sul genere delle lettere |
L'idioma gentile -
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di pronunzia del prossimo, ed è ridicolo, nell' atto stesso | che | si canzona un errore d'altri, sbagliare o mostrare |
L'idioma gentile -
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condoglianze si fanno quasi sempre per morti, non ti pare | che | quel p. c., usato da molti, sia un po',... villanamente |
L'idioma gentile -
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usato da molti, sia un po',... villanamente asciutto, salvo | che | si tratti della morte d' un cane? Chi, per condolersi con |
L'idioma gentile -
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un po'. Se tu dici a. un bambino, per ischerzo: - Bada | che | ti do una manata o uno scapaccione -, all'orecchio della |
L'idioma gentile -
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dirai una manatina o uno scapaccioncino, dirai una parola | che | non e d'uso corrente. Pacchina è la parola che fa al caso. |
L'idioma gentile -
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una parola che non e d'uso corrente. Pacchina è la parola | che | fa al caso. Inezie! Ma, nel parlare come nello scrivere, si |
L'idioma gentile -
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e della finezza. Hai ragione, invece, se mi dici | che | si può far di meno della parola PACCHÉO, che vien dopo, per |
L'idioma gentile -
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se mi dici che si può far di meno della parola PACCHÉO, | che | vien dopo, per dir baggeo, uomo stupido. È da notarsi che |
L'idioma gentile -
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che vien dopo, per dir baggeo, uomo stupido. È da notarsi | che | di queste parole che suonano scherno o disprezzo, come di |
L'idioma gentile -
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dir baggeo, uomo stupido. È da notarsi che di queste parole | che | suonano scherno o disprezzo, come di quelle che designano |
L'idioma gentile -
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parole che suonano scherno o disprezzo, come di quelle | che | designano percosse, il vocabolario è mirabilmente ricco: se |
L'idioma gentile -
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e di termini relativi all'arte di menar le mani; ciò | che | non è un segno consolante della gentilezza della natura |
L'idioma gentile -
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forse altra famiglia di modi più numerosa, se non è quella | che | si riferisce alla " noia di mangiare e bere - E a |
L'idioma gentile -
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e bere - E a proposito, ecco la parola PACCHIARE, mangiare, | che | molti lombardi stupirebbero di trovar nel vocabolario |
L'idioma gentile -
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andando innanzi, un gran numero di parole del tuo dialetto, | che | credi non siano della lingua. Rideresti, per esempio, se |
L'idioma gentile -
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per esempio, se sentissi dire in italiano: PACCHIUCO, | che | è il piemontese paciocc; fango, mota e simili. Ed eccolo |
L'idioma gentile -
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simili. Ed eccolo qua, seguìto da Pacchiucone, pasticcione, | che | è il piemontese paccioccon. E c'è poco sotto Pacioccone, |
L'idioma gentile -
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più somigliante dell'altro al vocabolo dialettale, ma | che | in italiano ha significato diverso, cioè di persona grassa, |
L'idioma gentile -
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ha significato diverso, cioè di persona grassa, e par | che | dica la cosa anche col suono. Questo pacioccone anonimo ci |
L'idioma gentile -
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conduce nel regno della pace. Il pane è la pace della casa. | Che | profonda verità! A quante cose fa pensare questo semplice |
L'idioma gentile -
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in cui balenano tutte le tristezze e le tempeste domestiche | che | derivano dalla miseria! E nota l'esempio: - Viene avanti |
L'idioma gentile -
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d'un'antica edizione del Conte di Carmagnola del Manzoni, | che | ebbi tra mano da ragazzo, nella quale all'ultima scena, |
L'idioma gentile -
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nella quale all'ultima scena, dove il Conte dice di sperare | che | la propria morte riconcilierà il duca Visconti con la |
L'idioma gentile -
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è un gran piacer la morte; ed è quasi mezzo secolo | che | ogni volta ch'io trovo quella parola mi ricordo d' essermi |
L'idioma gentile -
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quella stramberia. PACIFICONE. Ecco una parola comunissima | che | in venti volumi che ho sulla coscienza sono ben sicuro di |
L'idioma gentile -
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PACIFICONE. Ecco una parola comunissima che in venti volumi | che | ho sulla coscienza sono ben sicuro di non aver usata mai, |
L'idioma gentile -
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- Sì, signore, e c'è il suo perchè; sono anzi due. Lo sai | che | si chiama occhio il foro che è nel manico dell'utensile |
L'idioma gentile -
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perchè; sono anzi due. Lo sai che si chiama occhio il foro | che | è nel manico dell'utensile benemerito, per attaccarlo al |
L'idioma gentile -
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dell'utensile benemerito, per attaccarlo al chiodo? sai | che | si chiama padella il piattello di latta, di cristallo o |
L'idioma gentile -
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padella il piattello di latta, di cristallo o d'altro | che | si mette sotto il lume o sul candeliere per riparar l'olio |
L'idioma gentile -
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(e già lo dissi) ci sono altre Migliaia di piccole cose, | che | nella vita avrai da nominar poche volte, se tu trascurerai |
L'idioma gentile -
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di volte impacciato. Ti capaciti? E nota il vantaggio | che | ti dà la lettura del Vocabolario, dove, essendo detti tutti |
L'idioma gentile -
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di seta con trine a tre palchi; palco morto , quello | che | si dice in piemontese sopanta. - Poi PALLINO. Pallino da |
L'idioma gentile -
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grassoccio. Più sotto, dietro PARACADUTE, una filza di cose | che | parano: PARACAMINO, PARAFOCO, PARAFUMO, PARAMOSCHE, |
L'idioma gentile -
|
indietro. ECco una bella parola per dire una cosa | che | ci occorre di dire spessissimo: PADREGGIARE, d' un figliolo |
L'idioma gentile -
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spessissimo: PADREGGIARE, d' un figliolo o d' una figliola | che | somiglia al padre, o, come si dice famigliarmente, che tira |
L'idioma gentile -
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che somiglia al padre, o, come si dice famigliarmente, | che | tira dal padre. - Per solito le figliole padreggiano, i |
L'idioma gentile -
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i figlioli madreggiano. - Ecco la parola PAESANO, | che | noi dell'Italia settentrionale non adoperiamo quasi mai nel |
L'idioma gentile -
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Cose utili a sapersi. PALIOTTO, l'arnese di stoffa o altro | che | si mette davanti all'altare; PALLA, il quadretto di tela |
L'idioma gentile -
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di tela per coprire il calice, e il globo di vetro | che | si mette ai lumi; PALMENTO, la grande cassa dove casca la |
L'idioma gentile -
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ai lumi; PALMENTO, la grande cassa dove casca la farina | che | esce dalle macine (donde il modo: mangiare a due palmenti); |
L'idioma gentile -
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di tutte queste cose? No? Ebbene, ti dico nell'orecchio | che | parte gl' ignoravo anch'io, e parte li avevo dimenticati. E |
L'idioma gentile -
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dimenticati. E PALANDRA, per abito d'uomo a lunga falda? | Che | cosa dice il Sor, Palandra? Mi par di vederlo. |
L'idioma gentile -
|
ora | che | tu mi domandi in qual modo dovrai proseguire , allargando |
L'idioma gentile -
|
il campo dello studio, dopo aver fatto la preparazione | che | accennai riguardo ai vocaboli. Darò alla tua domanda cinque |
L'idioma gentile -
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(quattro per iscritto e una a voce) da cinque studiosi, | che | interrogai per conto tuo. |
L'idioma gentile -
|
ma il sangue incomincia a scorrere sul volto del Reuccio, | che | tutto irato corre alla terrazza, chiama il porco, lo |
Al tempo dei tempi -
|
lo vede, si mette le mani nei capelli e si figura chi sa | che | cosa, la Regina cade svenuta, i medici lo esaminano e non |
Al tempo dei tempi -
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la Regina cade svenuta, i medici lo esaminano e non sanno | che | dire, e in un momento tutta la capitale è informata che il |
Al tempo dei tempi -
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che dire, e in un momento tutta la capitale è informata | che | il Reuccio è moribondo. Ne è informato anche il Duca zio, |
Al tempo dei tempi -
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il Reuccio è moribondo. Ne è informato anche il Duca zio, | che | corre subito, si sbraccia, propone rimedi e pare caschi |
Al tempo dei tempi -
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medici della capitale, e tutti, vedendo il viso del Reuccio | che | mandava sangue da mille ferite, si stringevano nelle spalle |
Al tempo dei tempi -
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da mille ferite, si stringevano nelle spalle e dicevano | che | era una malattia strana e nuova e non sapevano che cosa |
Al tempo dei tempi -
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dicevano che era una malattia strana e nuova e non sapevano | che | cosa consigliare. Intanto il paziente, che piangeva per una |
Al tempo dei tempi -
|
e non sapevano che cosa consigliare. Intanto il paziente, | che | piangeva per una pipita alzata intorno all'unghia del dito |
Al tempo dei tempi -
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alzata intorno all'unghia del dito mignolo, figuriamoci | che | cosa facesse ora che soffriva per davvero! Pareva un cane |
Al tempo dei tempi -
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del dito mignolo, figuriamoci che cosa facesse ora | che | soffriva per davvero! Pareva un cane arrabbiato e lo |
Al tempo dei tempi -
|
la folla accorreva sgomenta e lo commiserava. - Qui non c'è | che | da fare un bando! - suggerì il Duca zio che già aveva |
Al tempo dei tempi -
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- Qui non c'è che da fare un bando! - suggerì il Duca zio | che | già aveva suggerite tante cose. E il Re, che non aveva più |
Al tempo dei tempi -
|
il Duca zio che già aveva suggerite tante cose. E il Re, | che | non aveva più testa, e si faceva guidare in tutto e per |
Al tempo dei tempi -
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a tavola e andò per mangiare una triglia, nell'aprirla vide | che | gettava sangue. Ella chiama il cuoco e lo rimprovera perchè |
Al tempo dei tempi -
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il cuoco. Allora la bella ragazza chiama la sua cameriera | che | era una Fata, e le domanda che cosa voleva dire quel |
Al tempo dei tempi -
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chiama la sua cameriera che era una Fata, e le domanda | che | cosa voleva dire quel sangue. - Che qualcuno che pensa a |
Al tempo dei tempi -
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una Fata, e le domanda che cosa voleva dire quel sangue. - | Che | qualcuno che pensa a Vossignoria sta per morire svenato. - |
Al tempo dei tempi -
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le domanda che cosa voleva dire quel sangue. - Che qualcuno | che | pensa a Vossignoria sta per morire svenato. - È dunque il |
Al tempo dei tempi -
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a Vossignoria sta per morire svenato. - È dunque il Reuccio | che | muore per le ferite dei pezzetti di cristallo! - esclamò la |
Al tempo dei tempi -
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preparato dalla cameriera, parte per la capitale, | che | era molto distante. Per tutto incontrava messi reali che |
Al tempo dei tempi -
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che era molto distante. Per tutto incontrava messi reali | che | facevano il bando. «Chi guarirà il Reuccio avrà una gran |
Al tempo dei tempi -
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gran ricompensa!» E per tutto vedeva capannelli di gente | che | parlava della malattia del Reuccio. Giunta che fu a |
Al tempo dei tempi -
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di gente che parlava della malattia del Reuccio. Giunta | che | fu a Palermo, andò subito sotto il Palazzo Reale e chiese |
Al tempo dei tempi -
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salirono dal Re e gli fecero l'ambasciata. Il povero Re, da | che | il figlio era in quello stato, non dormiva e non mangiava |
Al tempo dei tempi -
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stato, non dormiva e non mangiava più, e sempre aspettava | che | il bando fatto gli portasse chi aveva il rimedio per |
Al tempo dei tempi -
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il rimedio per guarire il Reuccio. Non appena gli dissero | che | c'era un medico così e così, ordinò che lo facessero salir |
Al tempo dei tempi -
|
appena gli dissero che c'era un medico così e così, ordinò | che | lo facessero salir subito. Quando comparve la ragazza |
Al tempo dei tempi -
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avrebbe guarito il figlio. Il Re uscì, i medici di Corte | che | assistevano il ferito uscirono, e il finto medico rimase |
Al tempo dei tempi -
|
cominciò a dire: Tuff! Tuff!Tuff!, per far sapere | che | era pronta, e la Principessa fece un inchino e disse: — |
le straordinarie avventure di Caterina -
|
Caterí stava seduta sulla casa di legno della gallina | che | era morta, e Bellissima le asciugava gli occhi con le sue |
le straordinarie avventure di Caterina -
|
— Hai lasciato la tua trombetta d'argento! — ma vide | che | sopra c'era scritto: Questa è per Caterina. Intanto |
le straordinarie avventure di Caterina -
|
si mise per l'occasione il nastrino celeste con una perla | che | Bellissima aveva scelto nella valigia del Mercante, e che |
le straordinarie avventure di Caterina -
|
che Bellissima aveva scelto nella valigia del Mercante, e | che | aveva sempre tenuto in serbo per donarlo a lei. Tit venne, |
le straordinarie avventure di Caterina -
|
Cantano sulla chitarretta delle canzoni meravigliose, | che | parlano di palazzi rossi e di bandiere, di tigri, di |
le straordinarie avventure di Caterina -
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di tigri, di cingallegre e di giacinti. Cantano di banditi | che | dormono sulle montagne e di principesse dai bei capelli che |
le straordinarie avventure di Caterina -
|
che dormono sulle montagne e di principesse dai bei capelli | che | passeggiano per i giardini tenendo in mano una margherita. |
le straordinarie avventure di Caterina -
|
in mano una margherita. Cantano di avventure straordinarie | che | tutti i bambini conoscono, quando alla sera partono per il |
le straordinarie avventure di Caterina -
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quando alla sera partono per il Palazzo del Sogno, e | che | è inutile io vi dica, perché anche voi le conoscete. Al |
le straordinarie avventure di Caterina -
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- fece Bellissima. Caterí andò ad aprire, ma era il vento | che | aveva voluto fare uno scherzo. - Sei una sciocca, |
le straordinarie avventure di Caterina -
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questa volta Bellissima chinò la testa senza rispondere. | Che | colpa ne aveva lei, se era stupida? E stette ad ascoltare, |
le straordinarie avventure di Caterina -
|
stupida? E stette ad ascoltare, con gli occhi in su, quello | che | le diceva Caterinuccia. - Sei stupida e anche brutta, - |
le straordinarie avventure di Caterina -
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bambola vera. Tu sei come uno straccio. Non sai dire altro | che | « sí, sí », ed anche per questo bisogna darti una spinta. |
le straordinarie avventure di Caterina -
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cosa. Bellissima fece segno di sí con la testa. - Sí? | Che | cosa mi dici? Che Rosetta verrà presto? - Sí. - E se non |
le straordinarie avventure di Caterina -
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fece segno di sí con la testa. - Sí? Che cosa mi dici? | Che | Rosetta verrà presto? - Sí. - E se non venisse? - Sí. |
le straordinarie avventure di Caterina -
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fu essa a deciderne le sorti. Perchè bisogna, ragazzi miei, | che | vi mettiate bene in testa per sempre, e che se lo mettano |
Il libro della terza classe elementare -
|
ragazzi miei, che vi mettiate bene in testa per sempre, e | che | se lo mettano bene in testa tutte le future generazioni che |
Il libro della terza classe elementare -
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che se lo mettano bene in testa tutte le future generazioni | che | è stata proprio l'Italia a vincere la guerra con la |
Il libro della terza classe elementare -
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signor Goffredo visibilmente commosso - Vi dirò senz'altro | che | l'esercito italiano fu uno dei più eroici del mondo: tanto |
Il libro della terza classe elementare -
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armamento e di sussistenza. Io non vi faccio nomi: quelli | che | combatterono e morirono, quelli che furono feriti e ancora |
Il libro della terza classe elementare -
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vi faccio nomi: quelli che combatterono e morirono, quelli | che | furono feriti e ancora portano i segni gloriosi, quelli che |
Il libro della terza classe elementare -
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che furono feriti e ancora portano i segni gloriosi, quelli | che | patirono con la mente e il cuore, oggi, se voi li |
Il libro della terza classe elementare -
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dirà il maestro: io mi limito, ragazzi miei, a dirvene uno | che | vale per tutti: Il milite ignoto, cioè un soldato - e ve ne |
Il libro della terza classe elementare -
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milite ignoto, cioè un soldato - e ve ne furono migliaia, - | che | morì combattendo e del quale non si conosce il nome. |
Il libro della terza classe elementare -
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dell'uomo Il Libro sacro - la Bibbia - ci presenta Dio | che | fa, a una a una, tutte le belle cose che riempiono il |
Quartiere Corridoni -
|
- ci presenta Dio che fa, a una a una, tutte le belle cose | che | riempiono il creato: e tutte le belle cose rispondono a Lui |
Quartiere Corridoni -
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riempiono il creato: e tutte le belle cose rispondono a Lui | che | le chiama e crea. Da ultimo disse il Signore: - Adesso |
Quartiere Corridoni -
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L'uomo sia il padrone della terra e di tutti gli animali | che | si muovono sopra di essa, e con la preghiera dia lode al |
Quartiere Corridoni -
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creature. Esso è un inno di lode e di grazie per i benefici | che | ci vengono dal sole, dalla luna, dagli animali, dalle |
Quartiere Corridoni -
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dai fiori, dall'acqua, dall'aria, da tutte le creature, e | che | sono tutti benefici dell'amore di Dio. I cieli raccontano |
Quartiere Corridoni -
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Creatore e Signore del cielo e della terra. - | Che | significa Creatore? Creatore significa che Dio ha fatto dal |
Quartiere Corridoni -
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e della terra. - Che significa Creatore? Creatore significa | che | Dio ha fatto dal nulla tutte le cose. - Dio può far tutto? |
Quartiere Corridoni -
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tutte le cose. - Dio può far tutto? Dio può far tutto ciò | che | vuole: Egli è l'Onnipotente. |
Quartiere Corridoni -
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