Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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 CESARINO  GIARDINI.
Pudding  Cesarino 
morti tra spasimi atroci, a Gazzo Veronese, i bambini  Cesarino  e Renato Zanchini di tre anni il primo, di un anno e mezzo
non conoscevo il signor  Cesarino  Pianelli che per averlo incontrato qualche volta sulle
della fronte il Bianchi, che ci domandò se avevamo trovato  Cesarino  Pianelli. "Io l'ho visto" dissi. "Quando?" "In prima sera."
il predicatore in fretta col gomito per farlo tacere.  Cesarino  Pianelli, pallido come uno spettro, nel suo elegante
piena e calda di progetti e di riforme, aveva trovato in  Cesarino  Pianelli il genero del suo cuore. Una certa somiglianza di
nelle grandi circostanze. Il signor Isidoro, quando vide  Cesarino  scendere dal tram, gli andò incontro coll'allegria del cane
gli aveva scritto che per continuare una certa causa di cui  Cesarino  era informato, occorrevano almeno settecento lire: e
era informato, occorrevano almeno settecento lire: e  Cesarino  le aveva promesse qualche mese prima. Il buon suocero
sotto i nudi ippocastani ancora rattrappiti dal freddo,  Cesarino  lanciava di tempo in tempo un'occhiata sdegnosa sulla
di lire un uomo, che in un anno ne contava a milioni, un  Cesarino  Pianelli, conosciuto come la bettonica, era costretto a
cambiata la sua sorte con lui. Nel suo pensiero il signor  Cesarino  si paragonava a questo e a quello con un senso d'invidia,
nel suo cuore. Eppure, perseverando nell'opinione che un  Cesarino  Pianelli non sarebbe affogato in un bicchier d'acqua, gli
Boazze sono quasi sulla strada tra Milano e Melegnano, e  Cesarino  v'era passato davanti il giorno prima. Si fermò sulla porta
i figliuoli piú per rispetto umano che per convinzione.  Cesarino  si fece coraggio. Entrò nel silenzioso cortile
hanno messo un senapismo." "Si tratta ... Son suo nipote  Cesarino  ... " "Proverò." La donna richiuse l'uscio in faccia al
far rumore. "I preti son sempre preti!" mormorò fra i denti  Cesarino  avviandosi verso la piazza. A chi poteva ricorrere? Non al
un vecchio e assiduo adoratore platonico di Beatrice. Se  Cesarino  fosse stato un marito come se ne dànno ... oh, non avrebbe
e con una satira non dimenticata sulle donne magre. Il buon  Cesarino  soffriva oggi le conseguenze d'essere stato troppo onesto
e lavato per risparmiare il pane dei suoi figliuoli.  Cesarino  tirò uno sgabello vicino al noto usuraio e cominciò un
lampioni. Seguendo la fiumana della gente che rincasava,  Cesarino  si lasciò trascinare anche lui verso casa in mezzo al
vergogna un povero padre di famiglia. Con tutto questo  Cesarino  non si arrendeva. Sperava di trovare al Circolo in
col Ferruccio della portinaia al teatrino d'un oratorio.  Cesarino  si vestí in gala, uscí subito, con un pretesto, raccomandò
in una smorfia d'uomo che stenta a capire. "Venga, il sor  Cesarino  s'è ammazzato." "Chi, chi? chi sei?" balbettò Demetrio
per il colorito del viso e per il modo di vestire. Mentre  Cesarino  era ciò che dicesi a Milano una cartina , di pelle fina e
corte, come se cercasse quel che si doveva fare. Siccome  Cesarino  aveva detto che non sarebbe tornato per tutto il giorno,
morte fosse conseguenza di una sincope, di una congestione.  Cesarino  andava soggetto a forti mali di capo: gli strapazzi del
della povera Teresa cadde, come si dice, dallo scanno.  Cesarino  divenne l'idolo di pà Vincenzo. Per lui ci volle una balia
sempre mostrato per l'Angiolina una speciale tenerezza. Per  Cesarino  furono tutte le carezze, tutte le speranze. Demetrio, che
un miracolo se imparò a leggere e a scrivere. Man mano che  Cesarino  diventava grande, crescevano ancora le differenze. A
e alla "casera" del formaggio. Solamente nelle vacanze  Cesarino  passava qualche dí a casa. Tutto lindo e ripicchiato nella
e si voltavano le spalle. Per fortuna alla cascina  Cesarino  si fermava poco, perché il resto delle vacanze andava a
divennero servitori. Quando sarebbe toccato anche a  Cesarino  di dare una mano a salvare la casa che barcollava, sempre
pagate lui; che era ridicolo parlar di conti e di residui.  Cesarino  tornò a scrivere che sua madre Angiolina aveva portato
a Erba o a Besana Brianza ... E per questa strada il povero  Cesarino  aveva finito coll'andare in carrozza. "Eccola qui la
sua lettera arida, scritta sul tamburo della disperazione,  Cesarino  parlava di diritti a pensione, e della dote di sua moglie;
giorni di scosse e di irritazione, nel punto che tiravano  Cesarino  dal carro, sentí al disotto dei vecchi rancori irrugginiti
e funebre che scese ad un tratto sul volto del marito.  Cesarino  alzò ancora un momento gli occhi, e, indurito, irrigidito
venne a invitarla per il cotillon e la ricondusse in sala.  Cesarino  uscí correndo dall'altra parte, verso la scala. Alte grida
effetto il battere della pioggia furiosa contro i vetri.  Cesarino  era disceso in furia dalle scale, in furia traversò i
di una cena straordinaria, guastata da un vinaccio cattivo.  Cesarino  entrò nel Caffè e ordinò un punch molto forte. Intanto si
tetto per il medesimo uscio del solaio. Su quel terrazzino  Cesarino  Pianelli aveva un poco di botanica. L'uscio del solaio, di
di legno massiccio, come al solito era rimasto aperto e  Cesarino  se la prese ancora mentalmente contro il guattero
tratto in tratto dei cupi rimbombi nella torre della scala.  Cesarino  alzò gli occhi e vide in mezzo a due nere travi una pezza
dodici anni e mezzo, dormiva in una cameretta piú lontana.  Cesarino  amava immensamente i suoi figliuoli, e sebbene li vedesse
innanzi, indietro. Parevano insulti quei colpi!  Cesarino  si profondò ancora un poco nelle sue meditazioni, e trovò
della vita, non era stato chiesto dalla povera donna: ma  Cesarino  l'aveva dato spontaneamente, come tributo dovuto alla
vivendo, poteva essere il tesoro di un altro uomo,  Cesarino  rabbrividí, buttò via la penna, si picchiò la fronte con
sua luce tremula e falsa, una luce che faceva male al capo.  Cesarino  sentí la nausea della vita e misurò ancora una volta
lontana, insieme ai fischi della stazione di Porta Genova.  Cesarino  fu quasi respinto indietro da quei suoni di vita: chiuse in
 Cesarino  e Luisella Fragalà avevano chiuso bottega, quella sera
caffè, dei liquori, in cui ella non poteva entrare e da cui  Cesarino  l'aveva tenuta sempre lontana, calcolatamente. Pure, i
sorpresa dolorosa, mormorando: - Non capisco, non capisco…  Cesarino  cercava d'ingarbugliarla, dicendole una quantità di
volte, senza volerlo fare apposta, aveva scoperto che  Cesarino  non aveva più l'antica lealtà e che le diceva delle bugie:
e le fiamme della gelosia le avevano arso il sangue: ma  Cesarino  era sempre così tenero, così innamorato così realmente e
fuggire per sempre la loro prosperità e quello di veder  Cesarino  in preda a una febbre morale inguaribile. In lei cominciava
dirgli delle cose stupide, falsamente fantastiche, da cui  Cesarino  caverebbe dei numeri, che non sarebbero sortiti mai
che non sa che cosa fare del suo corpo. Qualche volta,  Cesarino  Fragalà aveva nominato don Pasqualino innanzi a sua moglie,
si era fatto più guardingo e per chiamare, ogni tanto,  Cesarino  Fragalà che era nel negozio, mandava un monelletto che
a vista d'occhio. I fornitori all'ingrosso, vedendo che  Cesarino  Fragalà chiedeva continuamente il rinnovo delle tratte, o
e sapendo che la merce si deteriora. La notizia che  Cesarino  Fragalà era poco solido, oveva ovevaesser corsa, dalla
la pioggia estiva. Ed era il venerdì. Eppure per eccezione,  Cesarino  Fragalà in quella serata non era sparito dalla bottega,
padre, ho rovinato la mia famiglia hai ragione, - ripeteva  Cesarino  convulsamente. - Io era un giovanotto allegro e laborioso,
labbra, cercando d'impietrarsi il cuore. Ancora commosso,  Cesarino  tolse in braccio la fanciulletta, come faceva ogni sera,
pioggia tiepida di estate: ma erano poco lungi dalla casa.  Cesarino  aprì l'ombrello e la moglie gli si mise sotto il braccio,
mezzodí  Cesarino  Pianelli, cassiere aggiunto, vide entrare nell'ufficio il
un galantuomo, gli càpitano tutte." Era il giovedí grasso.  Cesarino  Pianelli, detto anche lord Cosmetico , cassiere aggiunto
Monsù Travet era stato promosso e messo in piedi da questo  Cesarino  Pianelli nei primi giorni di carnevale, per offrire agli
di questo genere. Non erano le grandi idee che mancavano a  Cesarino  Pianelli, che se avesse avuto centomila lire alla mano ...
!" "Chi ti ha detto che ho perduto?" "Palmira." L'occhio di  Cesarino  s'incantò un momento nell'aria. "E mi ha detto che hai
aver cercato il cameriere cogli occhi, comandò una birra.  Cesarino  volle un assenzio. "Ebbene, che cosa mi rispondi?" chiese
onore, Pardi, e spiace sempre di fare una cattiva figura."  Cesarino  pregò ancora una volta cogli occhi piccini e addolorati in
di giuoco, ma di stima, di fiducia, di delicatezza, e a  Cesarino  bruciava piú che se avesse ricevuta una coltellata nella
il pozzo di san Patrizio. Né questa era la prima volta che  Cesarino  parlava di prestiti e di cambiali. Prima trecento lire, poi
un angelo, buono due volte, ma non tre volte; e il signor  Cesarino  aveva torto di vendicarsi di un rifiuto col lanciare là
le tenebre, se non si dava corso alle vecchie quietanze.  Cesarino  sentí proprio venire addosso il buio come un uomo che
finivano di dare l'ultima mano ai preparativi. Mentre  Cesarino  correva col cuore in bocca a questo modo per la città, sua
della sua borsa, ma affascinata, commossa, ne parlò a  Cesarino  con tanta eloquenza che costui, con un pensiero dei suoi,
finché non avesse pagato il resto della dote di Beatrice.  Cesarino  stava accarezzando un magnifico nodo di cravatta, che gli
piú tenere esclamazioni di ammirazione e di benevolenza.  Cesarino  si dimenticava mentre seguiva cogli occhi estasiati il
abbastanza di quel Circolo o non voleva incontrarsi con  Cesarino  Pianelli. Ma anche senza di lui la festa non fu meno
che ciascuno non aveva potuto lasciar fuori dell'uscio: ma  Cesarino  se li trovò sul cuscino del letto al suo primo svegliarsi
il secondo precipiterà sempre come un sasso nell'acqua.  Cesarino  si sentiva uomo integro nella sua coscienza, e, se un caso
collo spavento dipinto nel suo viso d'uomo morente.  Cesarino  finse di non capire. Voltò e scosse due volte il capo,
ritratti di famiglia in piccole cornici di legno traforato.  Cesarino  era rappresentato in quattro o cinque guise: — in divisa
dolorosamente. Purtroppo aveva avuto ragione nel giudicare  Cesarino  una testa leggiera, troppa ragione; ah sí! ci sono dei
di trovarsi a tu per tu con quel famoso cognato, che  Cesarino  aveva sempre dipinto come un orsacchiotto, un intollerante
donna era una testa d'oca, che aveva aiutato a spingere  Cesarino  sull'orlo del precipizio, impacciato per indole e per
e siete da compatire. Ma qui c'è un fascio di conti ...  Cesarino  aveva le idee troppo grandi." "Bel capitale! Bisognava
me tutte le pezze giustificative. Quando hanno saputo che  Cesarino  era morto e che io, suo fratello, m'incarico un poco delle
d'oro con zaffiro, lire 150 ... ." "È un braccialetto che  Cesarino  ha voluto regalarmi fin dal Natale dell'anno passato." "Fu
i conti e di andarsene. Ma gli venne in mente il povero  Cesarino  disteso sotto una stuoia; gli venne in mente l'obbligo
volta che  Cesarino  andava o tornava dalla scuola, aveva preso il vizio di
annunziavano qualche commedia tutta da ridere , allora  Cesarino  cominciava subito a spappolarsi dalle risa, tale e quale
per lei, ma per i figliuoli. I conti erano presto fatti.  Cesarino  non aveva lasciato dietro di sé che una piccola pensione
Merlo e il Passero .. 65 Canzone di primavera (poesia). -  CESARINO  GIARDINI ivi Il « Profeta del tempo » . 66 Per San
alle nostre coste - ribadiscono i senatori della Lega Nord  Cesarino  Monti, Piergiorgio Stiffoni e Ettore Pirovano - grida
bene, non è vero? - Sempre bene; ma a Napoli mi ci annoio.  Cesarino  mio, questo è un paese di straccioni. Fra una settimana me
Gennaro, prendendo un'altra sigaretta per sé e offrendone a  Cesarino  in un portasigarette d'argento cesellato, russo,
parlando al muro: "Io sono ... , io sono il fratello di  Cesarino  Pianelli, vengo a pagarle un debito che ... ." E per finire
vivacemente cogli occhi negli occhi. Sapeva che anche  Cesarino  aveva lasciata la famiglia in gravi imbarazzi ed esitava ad
E fu nel fargli scudo che mi presi questa graffiatura. E  Cesarino  scoperse il petto sopra una larga cicatrice obliqua. - Fui
forte, per farsi fra loro un po' di coraggio. E intanto che  Cesarino  e Orazio si sfogavano a piangere dirottamente, Pierino
Pierino balbettò singhiozzando: "Io te lo dissi,  Cesarino  ... ma tu non mi volesti dar retta ... ." "Icché tu mi
causa." "E cosí?" "Ci ho qui ancora la lettera, nella quale  Cesarino  mi diceva di andare avanti, di fare i primi passi
a mezzo sulla forca. L'avvocato ha sulla garanzia di  Cesarino  e nell'interesse dei minorenni smosso della polvere,
Non mai Arabella gli era parsa cosí somigliante al povero  Cesarino  come quella sera che la rivedeva nell'abito elegante e
Botta, presso il quale si era ricoverata la famiglia di  Cesarino  dopo la disgrazia, era figlio d'una sorella di sua madre.
del solaio, raccontava a un altro ragazzo che il sor  Cesarino  si era impiccato lassú. Aveva creduto di morir di spavento;
a Milano la prima volta; nella compagnia nervosa di  Cesarino  ella aveva riportati trionfi faticosi e difficili: in
civile in agosto, dimostrando, coll'atto mortuario di  Cesarino  in una mano e coll'articolo 57 del Codice Civile
ricordate se non quel po' di bene che ho voluto ai figli di  Cesarino  ... Andate via ... ." "Io non potrò mai dimenticare quello
derivassero da qualche bisogno che la pover'anima del suo  Cesarino  avesse nel mondo di là, e invitò la figliuola a togliersi
Don Crescenzo scriveva, imperturbabile: da sei mesi che  Cesarino  Fragalà giuocava al suo Banco lotto, ogni settimana le
stralunati e vividi di fluido, quasi fossero allucinati.  Cesarino  Fragalà ascoltava, cercando di prendere la medesima febbre,
cabalisti, Colaneri, Trifari, Marzano, menando seco anche  Cesarino  Fragalà che si sentiva infelicissimo, si erano messi dietro
le sue bianche occhiaie vuote. Conducevano seco il povero  Cesarino  Fragalà, corroso adesso da un pentimento invincibile, per
un silenzio. - Voi non giuocate, don Crescenzo? - domandò  Cesarino  Fragalà. - No, mai. Buona notte. - Buona notte. Egli si
galantuomo, un uomo di gran cuore e penso che se il povero  Cesarino  legge nelle mie intenzioni, non può che approvarmi. Anche
di quel bambino! Oggi capiva ancor meno come il povero  Cesarino  avesse potuto desiderare le fatue vanità della vita, quando
in viso la mia vergogna e mi pareva di sentire la voce di  Cesarino  che diceva: "Brava, begli esempi che dài alla tua
Tenne gelosamente nascosto il motivo che aveva spinto  Cesarino  a finirla colla vita; ma fece capire ch'egli non poteva
ride, che comanda. Ogni momento le pare di vedere il suo  Cesarino  spuntare in cima alla scala, bello, elegante, nell'abito
per quell'affare… Una vampa di fuoco arse le guance di  Cesarino  Fragalà: la moglie si arrestò dal mangiare e la bimba
potrebbe dargli qualche cosa, Luisa? - sussurrò timidamente  Cesarino  all'orecchio di sua moglie, mentre l'altro si lamentava
- Scusate, scusate… - Non fa niente, - disse subito  Cesarino  Fragalà, con la sua bonarietà. - Siete stati così buoni,
le due donne che sopportavano così nobilmente l'infortunio.  Cesarino  lo accompagnò fuori l'anticamera. - Mi dispiace che sono
una emozione nervosa anche negli spettatori tranquilli.  Cesarino  Fragalà e l' l'assistito asqualino De Feo si erano fermati.
L'assistito si portava dietro, ormai, continuamente,  Cesarino  Fragalà, che si sforzava, col suo semplice cervello di
essendosi dati convegno pel vespero, a Santa Chiara. Ma  Cesarino  Fragalà, che più s'ingolfava nel vortice del giuoco e più
e pregava fervorosamente: accanto a lui, distrattamente,  Cesarino  Fragalà si segnava. E tendeva l'orecchio, con ansiosa
per voi, - soggiunse subito l' assistito, oltandosi a  Cesarino  Fragalà. - Così speriamo, così speriamo, - mormorò costui
suo entrare. Al Biffi era venuta l'ultima volta col povero  Cesarino  la vigilia di Natale, ma s'era angustiata per un ufficiale
di fissarla come se avesse voluto bruciarla cogli occhi.  Cesarino  finí coll'accorgersene e nel tornare a casa l'aveva fatta
di dire che suo marito le faceva la guardia. Dal giorno che  Cesarino  Pianelli, o per leggerezza o per vendetta, aveva buttata
Botta delle Cascine Boazze aveva sposata la vedova di  Cesarino  Pianelli, madre di tre figliuoli, colle più oneste e
all'idea del bene che avrebbe voluto fare ai figli di  Cesarino  Pianelli, e che il destino invece... "Lo so, lo so" fu
la prima volta che Lorenzo Maccagno vide la figlia di  Cesarino  Pianelli.
un grosso fiume che passa. Era possibile? e il suo povero  Cesarino  non veniva a difenderla? Che tradimento, che bassa insidia,
signorili della sua bella figurina inglese, la figliuola di  Cesarino  Pianelli non aveva di suo un quattrino di dote; ma con
per tutti, fratello mio, sorella mia! Era naturale che don  Cesarino  Fragalà e quell'anima buona di donna Luisella Fragalà
cara, c'è qualche cosa di peggio..." La figlia del povero  Cesarino  Pianelli si attaccò con una forza nervosa al braccio
le sere di carnevale, tra una polka e l'altra, mentre  Cesarino  Pianelli si divertiva a falsificare i conti di cassa. Ma il
sue braccia l'onestà di Beatrice al di sopra del fango.  Cesarino  non era uscito dalla sua fossa ad aiutarlo; e nemmeno il