Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

VODIM

Risultati per: celestina

Numero di risultati: 35 in 1 pagine

  • Pagina 1 di 1
Guarda, fa piano; è  Celestina  . La Lisa alzò le mani, aprí la bocca e rimase senza fiato,
avvertita che Giacomo stava per entrare. Questi s'era presa  Celestina  sulle braccia e raccogliendo le sue forze a un'estrema
capo nudo, col petto mezzo scoperto, in cerca del Brandati.  Celestina  si lasciò svestire senza dar segno di vita. Era un letargo
non osava farsi sentire. Insieme alla pietà per la povera  Celestina  e per il povero Giacomo, fremeva in lui un rancore che non
presente Giacomo Lanzavecchia di sposare la qui presente  Celestina  Benetti? - Sí - rispose Giacomo con un'espressione e un
Poi si lasciò cadere in ginocchio e restò come morto.  Celestina  sollevò la mano e gliela posò sul capo. - Quod Deus
francese, ma senza il monsieur et madame, cioè: «Aristide e  Celestina  Marli pregano il signor ecc. di passar con loro la sera del
da un momento all'altro rompersi e finire; mostravasi la  Celestina  naturale degli altri giorni, e poteva nella sua intera
prese a correre sulla strada provinciale di Bergamo.  Celestina  vide diminuire e restar indietro le note montagne, e
aspetta in chiesa. La contessa andò avanti, e aspettò  Celestina  sulla porta. Entrarono nella chiesetta tutta parata a
e si ritirò per lasciar loro il posto sulla predella.  Celestina  si trovò in mezzo alle due signore nel momento che le
grossa del prete correva col rumore d'un carro incorsa.  Celestina  girò gli occhi intorno e si sentí una gran voglia di
appena gli avrò parlato. Coraggio e fiducia nel Signore .  Celestina  strinse con la mano convulsa e irritata un lembo del
di sciogliere il vestito dalle dita tenaci. Il corpo di  Celestina  quasi si sfasciò sul banco. Donna Cristina uscí dal tiepore
da una forza non umana. - Giacomo, senti, sono la tua  Celestina  - chiamava la voce dolente con una intonazione di
andò fuori . - O Giacomo, non mi cacci via? - La voce di  Celestina  aveva in sé qualche cosa di ridente. Giacomo aprí le
la fiamma cominciò a farsi strada e a crepitare, trasse la  Celestina  a sedere sulla cassapanca, le tolse dalle spalle lo scialle
in molle e volle che asciugasse i piedi nudi alla fiamma.  Celestina  lasciò fare con una infantile accondiscendenza, provando
inaudito suggerivano allo spirito stretto della pia dama,  Celestina  non sapeva opporre che un attonito sílenzio, come chi teme
tale da aiutare senza sconvolgerlo il filo del lavoro.  Celestina  in quella vocina di monaca digiuna faceva entrare a
La Lisa non aveva mai veduto di buon occhio la presenza di  Celestina  in casa per quel senso d'invidia che fa parere tolto a sé
se, oltre al temperamento molle e poco suscettivo, la  Celestina  non si fosse fatta scudo della benevolenza degli zii e
era sfuggito, per dir il vero, questa insolita freddezza di  Celestina  nei giorni della sventura. Quasi non ricordava d'averla
col buttarvi dentro un po' di libri? Il pensiero di  Celestina  in mezzo a questi vaghi pensieri, ch'egli contemplava nella
una parola, che calmasse il suo cuore, chiese alla mamma: -  Celestina  non vi ha mandato a dir nulla? - Speravo bene che si
lei, gli sonò nel cuore un discorso assai triste, come se  Celestina  fosse persuasa per la prima volta che la loro affezione non
gettato i pettegolezzi della gente. Il suo affetto per  Celestina  non era bastato a salvar lui e una signora degnissima di
da un'antica promessa . - Se non ricordo male, si chiamava  Celestina  questo tuo vecchio idealismo. - Vedi che non è un amore di
tuo vecchio idealismo. - Vedi che non è un amore di ieri.  Celestina  è figlia d'una nostra povera parente, che, dopo essere
e il melanconico. - Intanto anche per quest'anno: cara  Celestina  addio. Quantunque si sforzasse di cantarellare sul suo
delicatezza un sentimento elevato del dovere. In casa sua  Celestina  non può che migliorare. - E c'è anche una contessina? -
al Ronchetto e alle Fornaci si è tutti buoni cristiani. -  Celestina  vale una messa, dirò come Enrico quarto.
pur provocare da lei qualche provvedimento, che collocasse  Celestina  al coperto d'ogni mormorazione. Forse era prudenza togliere
con brividi di febbre la tristissima storia d'una colpa.  Celestina  era innocente e il voler incrudelire contro di lei sarebbe
contro di noi è una cosa assai facile: ma voi esporreste  Celestina  al giudizio della gente. Non imploro per me e meno ancora
perdonerebbe, se gli chiedessimo grazia con queste lacrime?  Celestina  per il momento è al riparo di ogni scandalo, e quanto si
pensare piuttosto a un delirio angoscioso e crudele. Che  Celestina  fosse perduta per lui e perduta in quel modo nefando, era
e prevedo che dovrò rinunciare a molte altre speranze.  Celestina  fece uno sforzo per prendere la parola, ma, soffocata da
senza senso una tale dolcezza allegra e canzonatoria che  Celestina  impallidí come se agonizzasse, un velo nero le offuscò gli
Ora ho troppe cose per la testa. È in casa la contessa?  Celestina  accennò di sí col capo. - Vorrei domandarle che ti
carpini, non volendo piú far attendere il conte, e lasciò  Celestina  irrigidita in tutto il corpo, cogli occhi aridi e fissi,
ha domandato se, a cose finite, avrei difficoltà a ricevere  Celestina  in casa. Ho risposto che dipenderà dalle circostanze.
molto piú se non tornerà sola. Don Angelo assicura che  Celestina  avrà quel che ha diritto di avere, e quasi voleva ch'io
Lisa di sposare chi voleva, né alla mamma di ripigliare  Celestina  in casa, se Celestina non desiderava che questo: gli affari
voleva, né alla mamma di ripigliare Celestina in casa, se  Celestina  non desiderava che questo: gli affari di casa non lo
ma bisognerà pure aggiustarla in qualche maniera.  Celestina  è una nostra sorella eh? e noi le vogliamo bene. - Ora la
quando i suoi, di ritorno dal funerale, dopo aver lasciata  Celestina  sotto la neve, rientrarono a poco a poco, in silenzio, e
aveva benedetta col suo amore l'agonia della disgraziata?  Celestina  era morta colla consolazione che l'amor del suo Giacomo la
aveva sorriso mai alla morte con tanta dolcezza come  Celestina  nell'ora estrema. Egli le aveva schiuso un paradiso. Cosí
sua antica alacrità di spirito. In fondo, la disgrazia di  Celestina  rappresentava per lei, a parte il dispiacere, la
che poteva fare dunque per quella poverina? All'immagine di  Celestina  le lagrime gli correvano agli occhi, un nodo angoscioso
simulanti un padiglione, tra le screpolature dell'intonaco.  Celestina  era venuta spesso ad ascoltare una messa, che il pretino
Quando Giacomo predicava dall'alto del seggiolone,  Celestina  con sulla testa il grembialone della zia Santina, stava a
per vostro. Lorenzo Magnenzio di Villalta. GIACOMO A  CELESTINA  Fornaci, 15 dicembre. Mia cara e buona Celestina, mia buona
da tutte le parti e circondarmi il cuore. Ho scritto a  Celestina  parole, che mi uscirono spontanee, ma che non saprei
sopra a far la spia. La spia di che? Vuol piú bene alla sua  Celestina  che a me. - Certe cose non si dicono e non si pensano
la giovane cameriera giorni di palpiti e di trepidazione. A  Celestina  la contessa rappresentava quanto di piú bello, di piú
una parte di merito andasse a lei. Questa volta la povera  Celestina  non aveva potuto accompagnare la sua signora. Una piccola e
rimasto confitto di fuori. Essa avrebbe voluto persuadere  Celestina  a lasciare il Ronchetto quietamente, senza far scene, sotto
buio della foresteria, la chiuse nella sua stanzetta, dove  Celestina  s'inginocchiò: - No, contessa, mi perdoni, - pregava - sarò
è da asino. A chi gioverebbe una tragedia? a te no, a  Celestina  nemmeno, meno ancora a tua madre e alla tua casa: tutt'al
non puoi, qualunque sia il tuo modo di vedere, abbandonare  Celestina  in mano agli altri, non puoi chiuderle l'uscio in faccia,
arrivo a Buttinigo eran passati quindici giorni, senza che  Celestina  ricevesse notizie di Giacomo, e cominciava a pensare
Monza ed a Milano ai loro amici e corrispondenti. Piú volte  Celestina  era stata svegliata dal rumore grosso del carro rotolante
negozianti e ai rivenditori l'obbligo del riposo festivo.  Celestina  l'ascoltò benevolmente e lasciò che la signora mettesse
di Natale, costruire il presepio nel vano d'un armadio.  Celestina  fu lieta di poter aiutare la vecchia Costanza a levare da
bianche, incombeva sulla campagna immersa nella neve.  Celestina  fu assalita da un panico immenso. Per poco il cuore ricusò
sconvolta. Quando fu per uscir dal portone e per svoltare,  Celestina  uscí dal suo nascondiglio, traversò il cortile; aspettò che
anima assonnata a quest'ombra, che gli impediva di passare.  Celestina  trasalí con un guizzo acuto di spasimo in tutti i muscoli,
una specie d'anfiteatro di marmo. Qui s'era incontrato con  Celestina  un giorno in cui il suo cuore era ancor tenero di speranze
egli avrebbe potuto sposare e vivere un anno lautamente con  Celestina  in quattro camerette imbiancate di fresco, tra quattro
a dire: - Sai che ho in casa una povera ragazza, quella  Celestina  . - Ho presente. - Già fin da questa primavera, quando
circostanze; ma vedo che l'impresa è piú forte di me.  Celestina  oggi promette che non farà nulla, che non dirà nulla, che
lesse queste quattro righe: "L'avverto che oggi ho lasciata  Celestina  presso alcune nostre parenti, che mi avevano chiesta una
era passato un mese dal dí che aveva sognato di far sedere  Celestina  al suo fianco, lí davanti a quel camino, e di rinnovare con
presi, Sidonia Maccagno maritata al cavalier Borrola,  Celestina  maritata a Michele Ratta lattivendolo, Paolina Bianconi
mezzo alla sua decadenza per la piú fragile delle creature.  Celestina  ne pagò le spese. Ma, per arrivare fin qui, era necessario