Guarda, fa piano; è | Celestina | . La Lisa alzò le mani, aprí la bocca e rimase senza fiato, |
Giacomo l'idealista -
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avvertita che Giacomo stava per entrare. Questi s'era presa | Celestina | sulle braccia e raccogliendo le sue forze a un'estrema |
Giacomo l'idealista -
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capo nudo, col petto mezzo scoperto, in cerca del Brandati. | Celestina | si lasciò svestire senza dar segno di vita. Era un letargo |
Giacomo l'idealista -
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non osava farsi sentire. Insieme alla pietà per la povera | Celestina | e per il povero Giacomo, fremeva in lui un rancore che non |
Giacomo l'idealista -
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presente Giacomo Lanzavecchia di sposare la qui presente | Celestina | Benetti? - Sí - rispose Giacomo con un'espressione e un |
Giacomo l'idealista -
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Poi si lasciò cadere in ginocchio e restò come morto. | Celestina | sollevò la mano e gliela posò sul capo. - Quod Deus |
Giacomo l'idealista -
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francese, ma senza il monsieur et madame, cioè: «Aristide e | Celestina | Marli pregano il signor ecc. di passar con loro la sera del |
Galateo della borghesia -
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da un momento all'altro rompersi e finire; mostravasi la | Celestina | naturale degli altri giorni, e poteva nella sua intera |
Giacomo l'idealista -
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prese a correre sulla strada provinciale di Bergamo. | Celestina | vide diminuire e restar indietro le note montagne, e |
Giacomo l'idealista -
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aspetta in chiesa. La contessa andò avanti, e aspettò | Celestina | sulla porta. Entrarono nella chiesetta tutta parata a |
Giacomo l'idealista -
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e si ritirò per lasciar loro il posto sulla predella. | Celestina | si trovò in mezzo alle due signore nel momento che le |
Giacomo l'idealista -
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grossa del prete correva col rumore d'un carro incorsa. | Celestina | girò gli occhi intorno e si sentí una gran voglia di |
Giacomo l'idealista -
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appena gli avrò parlato. Coraggio e fiducia nel Signore . | Celestina | strinse con la mano convulsa e irritata un lembo del |
Giacomo l'idealista -
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di sciogliere il vestito dalle dita tenaci. Il corpo di | Celestina | quasi si sfasciò sul banco. Donna Cristina uscí dal tiepore |
Giacomo l'idealista -
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da una forza non umana. - Giacomo, senti, sono la tua | Celestina | - chiamava la voce dolente con una intonazione di |
Giacomo l'idealista -
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andò fuori . - O Giacomo, non mi cacci via? - La voce di | Celestina | aveva in sé qualche cosa di ridente. Giacomo aprí le |
Giacomo l'idealista -
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la fiamma cominciò a farsi strada e a crepitare, trasse la | Celestina | a sedere sulla cassapanca, le tolse dalle spalle lo scialle |
Giacomo l'idealista -
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in molle e volle che asciugasse i piedi nudi alla fiamma. | Celestina | lasciò fare con una infantile accondiscendenza, provando |
Giacomo l'idealista -
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inaudito suggerivano allo spirito stretto della pia dama, | Celestina | non sapeva opporre che un attonito sílenzio, come chi teme |
Giacomo l'idealista -
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tale da aiutare senza sconvolgerlo il filo del lavoro. | Celestina | in quella vocina di monaca digiuna faceva entrare a |
Giacomo l'idealista -
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La Lisa non aveva mai veduto di buon occhio la presenza di | Celestina | in casa per quel senso d'invidia che fa parere tolto a sé |
Giacomo l'idealista -
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se, oltre al temperamento molle e poco suscettivo, la | Celestina | non si fosse fatta scudo della benevolenza degli zii e |
Giacomo l'idealista -
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era sfuggito, per dir il vero, questa insolita freddezza di | Celestina | nei giorni della sventura. Quasi non ricordava d'averla |
Giacomo l'idealista -
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col buttarvi dentro un po' di libri? Il pensiero di | Celestina | in mezzo a questi vaghi pensieri, ch'egli contemplava nella |
Giacomo l'idealista -
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una parola, che calmasse il suo cuore, chiese alla mamma: - | Celestina | non vi ha mandato a dir nulla? - Speravo bene che si |
Giacomo l'idealista -
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lei, gli sonò nel cuore un discorso assai triste, come se | Celestina | fosse persuasa per la prima volta che la loro affezione non |
Giacomo l'idealista -
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gettato i pettegolezzi della gente. Il suo affetto per | Celestina | non era bastato a salvar lui e una signora degnissima di |
Giacomo l'idealista -
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da un'antica promessa . - Se non ricordo male, si chiamava | Celestina | questo tuo vecchio idealismo. - Vedi che non è un amore di |
Giacomo l'idealista -
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tuo vecchio idealismo. - Vedi che non è un amore di ieri. | Celestina | è figlia d'una nostra povera parente, che, dopo essere |
Giacomo l'idealista -
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e il melanconico. - Intanto anche per quest'anno: cara | Celestina | addio. Quantunque si sforzasse di cantarellare sul suo |
Giacomo l'idealista -
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delicatezza un sentimento elevato del dovere. In casa sua | Celestina | non può che migliorare. - E c'è anche una contessina? - |
Giacomo l'idealista -
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al Ronchetto e alle Fornaci si è tutti buoni cristiani. - | Celestina | vale una messa, dirò come Enrico quarto. |
Giacomo l'idealista -
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pur provocare da lei qualche provvedimento, che collocasse | Celestina | al coperto d'ogni mormorazione. Forse era prudenza togliere |
Giacomo l'idealista -
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con brividi di febbre la tristissima storia d'una colpa. | Celestina | era innocente e il voler incrudelire contro di lei sarebbe |
Giacomo l'idealista -
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contro di noi è una cosa assai facile: ma voi esporreste | Celestina | al giudizio della gente. Non imploro per me e meno ancora |
Giacomo l'idealista -
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perdonerebbe, se gli chiedessimo grazia con queste lacrime? | Celestina | per il momento è al riparo di ogni scandalo, e quanto si |
Giacomo l'idealista -
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pensare piuttosto a un delirio angoscioso e crudele. Che | Celestina | fosse perduta per lui e perduta in quel modo nefando, era |
Giacomo l'idealista -
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e prevedo che dovrò rinunciare a molte altre speranze. | Celestina | fece uno sforzo per prendere la parola, ma, soffocata da |
Giacomo l'idealista -
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senza senso una tale dolcezza allegra e canzonatoria che | Celestina | impallidí come se agonizzasse, un velo nero le offuscò gli |
Giacomo l'idealista -
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Ora ho troppe cose per la testa. È in casa la contessa? | Celestina | accennò di sí col capo. - Vorrei domandarle che ti |
Giacomo l'idealista -
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carpini, non volendo piú far attendere il conte, e lasciò | Celestina | irrigidita in tutto il corpo, cogli occhi aridi e fissi, |
Giacomo l'idealista -
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ha domandato se, a cose finite, avrei difficoltà a ricevere | Celestina | in casa. Ho risposto che dipenderà dalle circostanze. |
Giacomo l'idealista -
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molto piú se non tornerà sola. Don Angelo assicura che | Celestina | avrà quel che ha diritto di avere, e quasi voleva ch'io |
Giacomo l'idealista -
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Lisa di sposare chi voleva, né alla mamma di ripigliare | Celestina | in casa, se Celestina non desiderava che questo: gli affari |
Giacomo l'idealista -
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voleva, né alla mamma di ripigliare Celestina in casa, se | Celestina | non desiderava che questo: gli affari di casa non lo |
Giacomo l'idealista -
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ma bisognerà pure aggiustarla in qualche maniera. | Celestina | è una nostra sorella eh? e noi le vogliamo bene. - Ora la |
Giacomo l'idealista -
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quando i suoi, di ritorno dal funerale, dopo aver lasciata | Celestina | sotto la neve, rientrarono a poco a poco, in silenzio, e |
Giacomo l'idealista -
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aveva benedetta col suo amore l'agonia della disgraziata? | Celestina | era morta colla consolazione che l'amor del suo Giacomo la |
Giacomo l'idealista -
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aveva sorriso mai alla morte con tanta dolcezza come | Celestina | nell'ora estrema. Egli le aveva schiuso un paradiso. Cosí |
Giacomo l'idealista -
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sua antica alacrità di spirito. In fondo, la disgrazia di | Celestina | rappresentava per lei, a parte il dispiacere, la |
Giacomo l'idealista -
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che poteva fare dunque per quella poverina? All'immagine di | Celestina | le lagrime gli correvano agli occhi, un nodo angoscioso |
Giacomo l'idealista -
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simulanti un padiglione, tra le screpolature dell'intonaco. | Celestina | era venuta spesso ad ascoltare una messa, che il pretino |
Giacomo l'idealista -
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Quando Giacomo predicava dall'alto del seggiolone, | Celestina | con sulla testa il grembialone della zia Santina, stava a |
Giacomo l'idealista -
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per vostro. Lorenzo Magnenzio di Villalta. GIACOMO A | CELESTINA | Fornaci, 15 dicembre. Mia cara e buona Celestina, mia buona |
Giacomo l'idealista -
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da tutte le parti e circondarmi il cuore. Ho scritto a | Celestina | parole, che mi uscirono spontanee, ma che non saprei |
Giacomo l'idealista -
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sopra a far la spia. La spia di che? Vuol piú bene alla sua | Celestina | che a me. - Certe cose non si dicono e non si pensano |
Giacomo l'idealista -
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la giovane cameriera giorni di palpiti e di trepidazione. A | Celestina | la contessa rappresentava quanto di piú bello, di piú |
Giacomo l'idealista -
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una parte di merito andasse a lei. Questa volta la povera | Celestina | non aveva potuto accompagnare la sua signora. Una piccola e |
Giacomo l'idealista -
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rimasto confitto di fuori. Essa avrebbe voluto persuadere | Celestina | a lasciare il Ronchetto quietamente, senza far scene, sotto |
Giacomo l'idealista -
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buio della foresteria, la chiuse nella sua stanzetta, dove | Celestina | s'inginocchiò: - No, contessa, mi perdoni, - pregava - sarò |
Giacomo l'idealista -
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è da asino. A chi gioverebbe una tragedia? a te no, a | Celestina | nemmeno, meno ancora a tua madre e alla tua casa: tutt'al |
Giacomo l'idealista -
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non puoi, qualunque sia il tuo modo di vedere, abbandonare | Celestina | in mano agli altri, non puoi chiuderle l'uscio in faccia, |
Giacomo l'idealista -
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arrivo a Buttinigo eran passati quindici giorni, senza che | Celestina | ricevesse notizie di Giacomo, e cominciava a pensare |
Giacomo l'idealista -
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Monza ed a Milano ai loro amici e corrispondenti. Piú volte | Celestina | era stata svegliata dal rumore grosso del carro rotolante |
Giacomo l'idealista -
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negozianti e ai rivenditori l'obbligo del riposo festivo. | Celestina | l'ascoltò benevolmente e lasciò che la signora mettesse |
Giacomo l'idealista -
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di Natale, costruire il presepio nel vano d'un armadio. | Celestina | fu lieta di poter aiutare la vecchia Costanza a levare da |
Giacomo l'idealista -
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bianche, incombeva sulla campagna immersa nella neve. | Celestina | fu assalita da un panico immenso. Per poco il cuore ricusò |
Giacomo l'idealista -
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sconvolta. Quando fu per uscir dal portone e per svoltare, | Celestina | uscí dal suo nascondiglio, traversò il cortile; aspettò che |
Giacomo l'idealista -
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anima assonnata a quest'ombra, che gli impediva di passare. | Celestina | trasalí con un guizzo acuto di spasimo in tutti i muscoli, |
Giacomo l'idealista -
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una specie d'anfiteatro di marmo. Qui s'era incontrato con | Celestina | un giorno in cui il suo cuore era ancor tenero di speranze |
Giacomo l'idealista -
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egli avrebbe potuto sposare e vivere un anno lautamente con | Celestina | in quattro camerette imbiancate di fresco, tra quattro |
Giacomo l'idealista -
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a dire: - Sai che ho in casa una povera ragazza, quella | Celestina | . - Ho presente. - Già fin da questa primavera, quando |
Giacomo l'idealista -
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circostanze; ma vedo che l'impresa è piú forte di me. | Celestina | oggi promette che non farà nulla, che non dirà nulla, che |
Giacomo l'idealista -
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lesse queste quattro righe: "L'avverto che oggi ho lasciata | Celestina | presso alcune nostre parenti, che mi avevano chiesta una |
Giacomo l'idealista -
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era passato un mese dal dí che aveva sognato di far sedere | Celestina | al suo fianco, lí davanti a quel camino, e di rinnovare con |
Giacomo l'idealista -
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presi, Sidonia Maccagno maritata al cavalier Borrola, | Celestina | maritata a Michele Ratta lattivendolo, Paolina Bianconi |
ARABELLA -
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mezzo alla sua decadenza per la piú fragile delle creature. | Celestina | ne pagò le spese. Ma, per arrivare fin qui, era necessario |
Giacomo l'idealista -
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