! - sospira Maria. - Non c' è mezzo d' invitare una bambina. Diventano insopportabili quando ce n' è una, e così odiosi che c' è da vergognarsene
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delle albicocche? Ho un bel fare il conto: non ce n' è mai abbastanza!... Costa caro dar da mangìare a questi tre ragazzi. Fortunatamente la signora non è
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avevo proprio voglia d'esser buono in questi giorni, ed è molto difficile esser cattivi, quando ce lo dicono.... - Ti occorre qualche ispirazione
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potevamo prenderla anche noi. - Ma certo, è buona per i sani come per i malati. - Allora ce la fate stasera? - Ho già il brodo pronto.... - Come si fa
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presto; ha cominciato appena ora la sua cura. - Ebbene, ce la sbrigheremo da noi! - conclude Maurizio. - All'opera! - soggiunge Francesco. - Nicoletta è
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uno scudo d'oro. - Che lo vada a prendere nella bocca del cadavere del Duca suo padre, dove lo mise un tempo la Duchessa sua madre. - E ce lo troverà
fissandola con gli occhi che schizzavano fuoco, la cacciò nell'ultima stanza del palazzo, ce la chiuse a chiave e disse: - Tu mi avevi promesso la mano di
andavano male in Ispagna, andavan peggio in Sicilia. Strade non ce n'erano, le campagne erano incolte e deserte, e il Re fu fermato tre volte nel viaggio
quelle sale poi era tutta piena di quadri dei più celebri pittori e tra quei quadri ce n'era uno specialmente davanti al quale tutti quelli che
così e così?» gli rideva in faccia, perchè il nome non lo sapeva e abati ce ne erano tanti e tanti. Se ne tornò dunque al mulino con le pive nel sacco
che darei per avere uno scudo d'oro in moneta sonante. - Monete in valuta sonante non ce ne sono più nel Reame, - rispose la sorella - dopo che
sparita. Toccati e prova a camminare. - Ruggiero si toccò e sentì che la gobba non ce l'aveva più; si provò a scender dal letto e a camminare, e non
faccende. Dunque il Re cercava sempre donne di servizio e ogni tanto domandava a' suoi camerieri: - Dite, ce l'avreste una ragazza giovane, sana e
mise a girare per la sala ed a sbirciare i pretendenti. Guarda di qua, osserva di là neppur quella volta scelse lo sposo. Ce n'era uno più bello
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tasca e gli ce ne mise un'altra scritta da lui, in cui diceva al Re di scacciar Mariuccia e il piccino e di farla bruciare viva. Il Re, quando lesse
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BUENO, CE L’HO FATTA.
VI ASSICURO: IO NON CE LA FACCIO PIÙ...
E ADESSO BEVIAMOCI UN GOCCIO, CE LO SIAMO MERITATI!
BUENO! C’È UNO SPUNTONE PROPRIO VICINO ALL’IMBOCCATURA... CE LA FAREMO!
MONTATE, SVELTI! CREDETE CHE CE LA FAREMO A RAGGIUNGERE LA TAPPA DI YAMPA FORK?
CREDI CHE CE LI RITROVEREMO ADDOSSO?... QUEI DUE PELLEGRINI POTREBBERO ESSERE ANDATI IN CERCA DI RINFORZI.
E SE QUEI DANNATI PENNACCHI DI FUMO SIGNIFICANO QUALCOSA NON È TORNANDO INDIETRO CHE RISOLVEREMO I NOSTRI GUAI, POICHÈ NON CE LA FAREMO MAI AD