Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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ARABELLA

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De Marchi, Emilio 7 occorrenze

scala, è chiuso l'uscio?" "È chiuso" disse piagnucolando la Nunziadina, facendo cantare il catenaccio. Ce ne volle della pazienza per tirare dalla

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preminenza, perché la morta era una Maccagno. Pareva quasi che se ne vantassero. I Ratta invece si comportavano più dimessamente. Ce n'era d'ogni colore

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Giosuè non ha torto" riprese il buon vecchietto "ma di cristiani ce ne sono ancora e il nostro Berretta è uno di questi: non è vero? bravo, bravo." Il

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ce ne fosse più bisogno. Badava invece a persuadere Arabella a smettere i vestiti del collegio, che la facevano comparire goffa e senza corpo

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sistema di moglie paziente, di massaia casalinga, di donna come ce ne son mille, che ingrassano lentamente nella pratica delle modeste virtù, tra la

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raccomandato di consegnarlo a lei." "Non c'è bisogno di denaro... anzi ce n'è anche troppo. Metta via il suo libretto e lo riporti alla sua buona zia. Io

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. A ciarle siamo tutti milionari. Fate una causa. Se avete bisogno di un avvocato, qui c'è la guida di Milano. Ce ne sono cinquecento a Milano di

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Il signor dottorino

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De Marchi, Emilio 1 occorrenze

solamente può consolare questi dolori. - Dio! - replicò con asprezza il barone - difatto non può essere che un Dio quei che ce li manda. - Sia pure! se

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La morte dell'amore

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De Roberto, Federico 4 occorrenze

sorrisi del sole! – Il nostro egoismo si ribella a questo pensiero – soggiungeva Franz.– Poiché noi ce ne andiamo, vorremmo che l’universo s’inabissasse con

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’è, con tutte le sue leggi, e stimarsi fortunati se, fra i tanti giorni vuoti, fra i molti amari, essa ce ne ha concesso qualcuno di gioia. Grazie a

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abbiamo ottenuto un altro amore e non ce ne contentiamo, perché non ne volevamo un altro, uno qualunque, ma precisamente quello che non potevamo avere

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per giorno, il dissidio cresceva. L’ingrato destino ci era stato largo d’un bene incredibile; noi ce lo lasciammo sfuggire. L’amor nostro fu il vero

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