Se ce la portassimo a palazzo?
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(spazientito, sbuffa con rabbia): Ce lo racconterete un'altra volta.
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Ce l'avete; è sempre bella nonostante i maltrattamenti!
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(seccatissimo, sbuffando più forte) Ce lo direte un'altra volta!
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(seccato): Ce lo direte un'altra volta. Ah! ... Siete il re Dormi? ... Tutti vi chiamano così. (Sbuffa.) E questa è la regina Dormiglia ... Tutti la
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stupìto di vedere tutti quei bambini che lo chiamavano: - Babbo! Babbo! - Che è questa novità? - domandò alla moglie. - Sono figliuoli nostri; ce li ha
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farfalla? - Ce n'è tante pei prati! - Ma non sono ... "quella"! - Tentate voi, Maestà, per la farfalla. Se riuscite, tanto meglio. La ragazza venne condotta
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po' di cuore. - Dopo l'acqua, figliuoli, ci vorrebbe un dito di vino. - Quel po' che ce ne troviamo in casa. Il po' era un bariletto appena appena
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destro, l'altra l'avrà sul braccio sinistro. Sono figli di regnanti di paesi lontani, Maestà; saranno la buona fortuna della vostra casa! Non ce la
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mago Ridi e Ciarla. - Dove abita? Ci vuole un pugno di grano anche per lui? - Ce ne vuole il doppio, e non bisogna dire un pugno, ma un chicco di grano
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della giornata non ce n'era una di troppo per lui. Quel mezzanino non aveva camino né stufa. L'assito mal connesso lasciava entrare l'aria fredda della
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