nemico che poi non è così cattivo come vorrebbe far credere perché il Corsaro Verde e il Rosso erano... Erano che cosa? Ce lo rivela Vittorio Metz in
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sciocco della compagnia. Non intendeva nulla, non si curava di nulla: zuccone come ce n' è pochi, stava delle ore e delle giornate intere sur una
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píú dalla fame. — Stavolta, se c'è, ce lo pappiamo senza farci prendere,. — disse Cipí, — vado io a vedere! Planò sul cortile coperto di farfalle
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dei chicchi gialli! Fatti il gozzo intanto che ce n'è! Allora anche lui si mise a raspare, a estrarre i buoni chicchi gialli e a mangiarli. E intanto
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mi perdoni Iddio, perché non ti volti a guardare ogni donna, come sempre fai, a tua gran colpa. — Una malattia forse ce l'ho, mio buon fratello
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che a Roma; ce n'è altri, i quali dicono sorridendo, con l'aria di darsi un vanto, che della più parte dei propri pensieri s'affaccia loro alla mente
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, benchè gli paresse un po' troppo famigliare quel modo di nominarla, gli rispose di no, perchè signore, in fatti, non ce n'era state. E allora l'amìo
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semplice, io, che non sono un linguista ne un pedante, ci trovo altrettante improprietà, quante ce ne troverebbe un francese s' ella gli raccontasse
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? - domandò il solito ingenuo Cherubino. - No - rispose il signor Goffredo. - È tutto calcolato sino al millesimo. Con le mani, credo, non ce la faresti a
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a fin di bene, e ce ne rende merito. Ricordate sempre che Dio vi vede e sarete buoni. - Chi è Dio? - Dio è l'Essere perfettissimo, Creatore e Signore
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soldati avevano gli occhi ardenti perchè bisognava conquistare Roma che doveva alla fine diventare la capitale d'Italia. - Ce n'era proprio bisogno
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barconi, a remi o a motore, come le automobili. Il fiume è come una strada che nei paesi piani trasporta uomini e merci anche a grande distanza. Ce
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il braccio. Tutti gli altri che odiavano il signorino, che era venuto a rubare ai poveri (legne secche non ce ne erano intorno) si meravigliarono ma
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tempo antico (simili esempi ce ne sono stati anche durante la nostra vittoriosa guerra) un cavaliere era stato ferito in battaglia: il cavallo lo
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- Si: ce l' ha accennato: e siccome la lezione era alla fine, ha detto che ce lo avrebbe narrato per intero domani. Il maestro capitò fra loro e
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la più dolce e nello stesso tempo la più ricca e precisa del mondo). - Ebbene, il mio padrone è buono, ma ce ne sono di cattivi. Quelli che per nostra
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SI FA buio, ormai. Sai cosa facciamo? Gettiamo nel canale la nostra macchina e tutto l'armamentario tecnico e ce ne andiamo nel vecchio capannone del
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abbastanza. - Me l'ha detto anche il mio «diavoletto» nascosto, signor cappellano, e ce n'è voluto per chiudergli il becco! - Ma bene! Si vede che alle
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chiaramente: «Lo sei che i pepiviri son elti, elti, elti...» Facilissimo, no? Ah, ah, ah! - Gente! L'America! Che bazza! Pensate un po': noi tre ce ne
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appositamente dalla vecchia Inghilterra. Nientemeno che tre macchine?... Sicuro, oggi Billy Scott può permettersi questo e altro. La prima auto ce l'ha come
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! Spediremo le lettere per via aerea, e il porto ce lo pagherà ancora una volta il Segantino. Su, svelto! Rimbocchiamoci le maniche e mettiamoci a
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E davvero ce l'hanno fatta! Il cappellano e i ragazzi di San Michele non avrebbero potuto spedire le lettere un giorno più tardi. La sera del 12
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stava scritto: Ce la passiamo magnificamente! Ogni giorno aumentiamo a dir poco di mezzo chilo. Ieri per un pelo non fracassavo la grande Cadillac
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questa macchina tutta lucente di cromo e di acciaio ce ne andiamo insieme a girare per la cittadina di C. della Germania nord-occidentale. E spalanchiamo
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VI HO PROCURATO I BIGLIETTI GRATUITI PER LE ELIMINATORIE. CE LA FARÀ LA «FRECCIA D'ARGENTO»? ECCO IL PRIMO SEGNALE DI PARTENZA!
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Ed-mastica-gomma abbia barato. Poiché prove non ce ne sono, il tempo realizzato da lui viene omologato. * * *
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richiamo, si agitano le mani nel saluto e si scandisce in coro: - La Freccia d'ar-gen-to vin-ce-rà! Poi la scena rumorosa della stazione arretra e
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famiglie che lavorano, per questo ce li portano qui. E noi gli diamo una mano a crescere, non è vero, Gabriele? Il piccolo rise, a sentirsi chiamare
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domani sera. - C'è che abbiamo trovato una bambina e quello là ce la vuol portar via. Ecco cosa c'è! - dichiarò Melchiorre. - Una bambina? Sul serio? E
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confessare la propria mancanza, come ha fatto Pierino. Bisogna dir sempre la verità, anche se a dirla ce ne vien danno. È brutta cosa aver due lingue
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modi. La più parte delle malattie ce le tiriamo addosso con la nostra ignoranza, con le nostre imprudenze. Non si bada a quanto giova, o fa danno alla
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bocca e mori. La seconda fece: Hamm! ed io subito le misi la spada nella bocca. La terza fece: Hammm! e quando fu morta anche lei, non ce n'erano piú
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zucchero non ce lo metti. Penserei a un fioretto alla Madonna, se lo zucchero non mancasse, ma lo zucchero manca. Che cosa ne fai? Dove lo porti? Ninetta
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! - annuncia allegramente Lorenzo ai ragazzi. Arriva a carri, ce n'è per tutti.
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nulla. Anche una piccolissima cosa è denaro. Coraggio a farti un gruzzolone, ora che il gruzzolino ce l'hai!
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IL CESTINO SENZA FONDO Anche Babbo Altieri non tollera che i suoi ragazzi sciupino il pane. Quand'era piccolo, a casa sua, per fortuna, ce n'era in
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Ma poi siamo sicuri che è una verità, perchè Gesù ce l'ha insegnata, e Gesù è la stessa verità.
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il Sacramento che ci fa perfetti Cristiani e soldati di Gesù Cristo, e ce ne imprime il carattere. - Chi riceve la Cresima quali disposizioni deve
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divorarono le prime. E l'altro sogno fu questo. Sette spighe belle e piene fiorivano sulla stessa zolla; accanto ce n'erano
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. Conditi in insalata, faranno da contorno al lesso. Ninetta ritorna trionfante con un mazzo di rape. - Ravanelli - si scusa - non ce n'erano più. La mamma
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gli chiamassero altrimenti. Sappiamo da Cicerone e da Atanco che per antico essi enimmi si proponevano anco di cose gravi e filosofiche: il che ce lo
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Copiato che fu il sonetto, le signorine cominciarono a meditarci su; ma, per quanto almanaccassero, non ce ne fu una che potesse azzeccarci: solo due
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passato secolo, tra i quali ce ne ha pure degli assai garbati e piacevoli. Ora il gusto degli enimmi è passato: non si vedono più tra le mani della
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è? — urlò finalmente una voce — chi cercate? — Son io: cerco la Fata. — Quale fata? Delle Fate ce n' è tanta! — La Fata gobba. — Le scappò di bocca
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nostra figliuola. Ce la scambiarono quand' era in culla. Che ne facciamo di questo mostro? Io direi di farla ammazzare. - Il Re non ebbe animo di
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ce n' è‘ più; se n'è perduto il seme. Di quelle che ho io tu non sapresti che fartene. E poi, servono a me per conservarle imbalsamate. Vuoi vederle
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, aiutatelo voi! — Fiabe nuove non ce n' è più; se n' è perduto il seme. — Bella Fata Fantasia, aiutatemi voi! - Sentendosi pregare colle lagrime agli
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una ricca tenda là vicino, le disse: — Ci avete fiabe nuove? — Fiabe nuove non ce n'è più; se n'è perduto il seme. — Poco persuaso di questa risposta
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uno scudo d'oro. - Che lo vada a prendere nella bocca del cadavere del Duca suo padre, dove lo mise un tempo la Duchessa sua madre. - E ce lo troverà
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brillano occhi immensi. Si siede accanto a me, appoggia la testa sulla mia spalla, chiude gli occhi: - Ti voglio bene, Nadir. - Anch'io. Ce ne stiamo
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