da raccontare. Il cavalier Carmine Sferlazzo (il suo deputato lo aveva fatto crocifiggere con la corona d'Italia perché attivissimo elettore) non era
potesse farla sua, gli s'insinuò nel cuore. La partenza dovrà esser rimandata, - disse a un certo punto il Lo Carmine. - Sento che il vento soffia
mezzo a tanto sconforto, udì dei passi dietro a sé e si alzò spaventata. Siala vista del Lo Carmine la calmò. Come mai è divenuta così nervosa che si
udì il passo dei veloci cavalli di Roberto e andò nell'ingresso per riceverlo. Egli era accompagnato soltanto dal Lo Carmine; il direttore non s'era
Il Lo Carmine quella mattina non mandò la Trinacria a Velleda, gliela portò da sé appena vide Roberto uscire dal cancello della villa. Balbettava, il
sul marciapiede del Corso, e il buon Lo Carmine, che lo condusse ieri attraverso la città dissepolta dalla sabbia e fra le colonne dei templi, mi
l'agitavano. Scrisse un biglietto al Lo Carmine, pregandolo di andare alla villa, mentre Roberto era allo stabilimento, e gli mise sotto gli occhi la
, il Lo Carmine, che Velleda aveva invitato a colazione e che presentò subito a Franco. Era un ometto piccolo, brutto, col naso butterato e vestito
dei seggi bisogna vigilare e tener d'occhio le schede. Venite voi, il Lo Carmine, Roberto, anche Saverio; alla villa faranno alla meglio. - - Non
sua simulata malattia e uscì, lasciando Costanza sola, senza dirle una parola. Alla villa trovò il buon Lo Carmine in giardino intento a raccontare a
dai guanciali e ora era seduto in un ampio seggiolone nella sala superiore. Attorno a lui erano tutti gli elettori e il Lo Carmine, e gin nel giardino
-Due giorni dopo che la lettera di Velleda era stata consegnata al Lo Carmine, fu pubblicato il decreto di scioglimento della Camera. La signora
e di alcuni medici che entrambi conoscevano. Don Calogero li salutò e poi corse in cerca di Roberto; il quale era in conferenza col Lo Carmine, nella
delle ruote sulla ghiaia fece accorrere Maria, Franco, Velleda e il Lo Carmine. Bianca, sottile, quasi diafana per il pallore che le copriva il viso
! - disse Roberto al Lo Carmine che lo aveva seguito. Il Marvuglia se n'era andato quando aveva veduto la faccenda farsi seria. Gli amici di Roberto
quello a mezzogiorno, gli abitanti della villa e il Lo Carmine passavano i cocenti meriggi sul " Selino " tornando a casa soltanto la sera, all'ora di
avesse lavorato coscienziosamente. Don Calogero, il Varvaro e il Lo Carmine diffidavano del duca e in presenza sua non parlarono di nulla, anche per non
delle lotte della notte e quando scese a colazione appariva calmo è sereno. Velleda, anch'ella, era più calma. Il Lo Carmine le aveva mancato la
nostra gioia, allorché il signor Carmine ci annunziava una scoperta fatta nell'antica città, che si stende qui ai nostri piedi, e il piacere che si aveva
di leggere e di studiare che è il conforto delle nostre serate. Faccia conoscere Franco al sotto direttore degli scavi, al buon Lo Carmine, e lo