2)matrice ferritica in cui sono dispersi i carburi primari e parte dei carburi secondari (di V, Cr e o) e con particelle sferiche di Fe3C e una
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A parità di tipo e quantità di carburi, il maggior volume delle singole particelle porta ad una diminuzione della durezza perché diminuisce l'area
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Per gli acciai altolegati, in particolare quelli contenenti buone quantità di elementi formatori di carburi e carbonitruri (Mo, V, W, Cr ma anche Ta
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Notiamo che si possono raggiungere i 62 Hrc con una distensione (1) oppure facendo precipitare (non completamente) i carburi (2) o facendo
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ferritica ma si ha la precipitazione di carburi duri (carburi secondari), sotto forma di particelle sferoidali fini e disperse in maniera abbastanza
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Solitamente in tali acciai sono presenti anche notevoli quantità di V, che forma carburi ancora più duri rispetto quelli di Cr, Mo e W.
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3)matrice ferritica in cui tutti la precipitazione dei carburi secondari è completa ed è iniziata la coalescenza (ovvero l'ingrossamento dei carburi
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Mo e W formano carburi molto resistenti alla coalescenza e per questo sono presenti in elevate quantità negli acciai rapidi (HS) e super rapidi (HSS).
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Il Silicio tende a "rallentare" la caduta della durezza perché aumenta la durezza della ferrite e diminuisce la tendenza alla coalescenza dei carburi
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-da 450°C alla temperatura Ac1 le placchette di cementite si sferoidizzano e accrescono le loro dimensioni (coalescenza dei carburi). Tale struttura
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- da 300 a 450°C si ha la il ritorno alla maglia cubica CCC (tipico della ferrite), la scomparsa dei carburi epsilon e X e la formazione di cementite
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- da 130-150°C a 250-300°C precipitano carburi ferro epsilon (Fe2,4C) e in alcuni casi ferro X (Fe3C1,05). Si ha quindi una contrazione del volume
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particelle di carburi, con conseguente diminuzione della durezza.
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particelle di carburi secondari si può diminuire la durezza sino a 56 Hrc.
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infatti è stato rinvenuto a 58 Hrc proprio nella zona di coalescenza dei carburi.
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quanto riguarda la durezza, nel secondo caso sei già in zono della coalescenza dei carburi e la curva (che è nella parte discendente) è più ripida.
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Austenizzando a 1070 però si può sfruttare la precipitazione dei carburi e l'indurimento secondario e qui si può decidere: o si rinviene a 460°C per
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La temperatura di austenizzazione va scelta con la stessa attenzione dato che da essa dipenderà la quantità di carburi primari, di cromo libero, di
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di carburi all'interno dell'acciaio sono gli elementi che determinano questo fattore. La tenuta tagliente è un fattore legato si alla resistenza
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1) Martensite impoverita di carbonio (siamo in uno stadio di pre-precipitazione. Il C segrega su difetti reticolari) e carburi primari, dovuti al
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quantità di carburi e sulla loro distribuzione nell'acciaio. Ciò' ci permette di capire perché, talvolta, un acciaio "duro" si usura più facilmente di
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forte formatore di carburi (miglioramento delle caratteristiche di taglio), aumenta la resistenza alla corrosione negli acciai alto legati al cromo
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