Sopra questo spazio deve essere scritta, in carattere ben visibile, la indicazione « Pubblicazioni di matrimonio ».
Nei registri ogni scritturazione è fatta a mano con carattere chiaro senza abbreviature, raschiature o parole sovrascritte ad altre, sia nella linea
un carattere.
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Perciò il fatto che, considerando un carattere, ne constatiamo il suo comportamento mendeliano, non ci autorizza di per sé a concludere che esso è
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diversi nella determinazione di un sol carattere. Se, spesso, l’analisi dimostra in modo molto evidente la corrispondenza fra un carattere e una unità
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consiste nella necessità della coesistenza di due fattori per ottenere il carattere «colore».
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carattere. Si dice che il fattore che maschera, o impedisce l’effetto, è epistatico sull’altro, che dicesi ipostatico.
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possono sommarsi o elidersi, alla determinazione di un sol carattere.
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atavismo, epistasi, ecc.) e, infine, che le combinazioni dei varî fattori che, per lo più, influenzano uno stesso carattere, danno una vasta gamma di
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nella Drosofila, il carattere «ocelli bianchi», w, è allelo di W, «occhi rossi normali»; il carattere «occhi color eosina» we, è pure allelo di W, e
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Gli alleli multipli (da non confondersi con i fattori multipli (polimeria, V. cap. VIII, § 1) che pure influenzano uno stesso carattere, ma non sono
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Abbiamo finora descritto esempî di fattori che influenzano diversamente uno stesso carattere, e i cui effetti possono interferire in vario modo. Ma
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Tabella V. - Eredità del carattere «lunghezza della pannocchia» nel granoturco (sec. East, da Goldschmidt)
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Un carattere che è sicuramente dipendente da numerosi fattori è la statura, e ciò non sorprende anche considerando, da un punto di vista fisiologico
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Poiché il carattere «normale» è dominante, la drosofila ibrida sviluppa ali normali. Quando essa porta a maturazione i gameti, i due cromosomi II
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figli maschi normali e femmine portatrici del gene «occhi bianchi» in uno solo dei cromosomi X, cioè eterozigote per quel carattere. Poiché lo
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Anche l’ultima previsione che si può fare, che accoppiando maschi e femmine affetti dal carattere «occhi bianchi» nascano tutti figli con occhi
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femminile eterozigote (farfalle, uccelli). Qui dunque l’eredità è trasmessa dai maschi, che sono più raramente colpiti dal carattere. Uno degli
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colore unito, per esempio nero. Il carattere «striatura» domina sulla tinta unita.
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Ricordando che i cromosomi sessuali nel pollo sono ZZ nel maschio e ZO nella femmina e indicando con un apice (Z') lo Z portatore del carattere
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figli tutti striati, per la dominanza del carattere «striatura».
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portano i fattori di qualche carattere, questi
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prima mutazione osservata, white, era un maschio portatore di tal carattere nel cromosoma X. Isolato e fatto accoppiare con individui normali, diede luogo
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L’interpretazione di questi casi non è facile: possono intervenire talvolta fattori di carattere puramente meccanico, come la difficoltà di
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di ramo verde o bianco, i discendenti sono tutti variegati, come la madre. L’eredità di questo carattere è puramente materna; ma altri caratteri che
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Fig. 78. – Schema della cosiddetta eredità materna negli incroci di Toyama; gli omozigoti per il carattere «sierosa pigmentata» sono in nero, gli
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con le gambe corte, e, selezionando, poté estrarre una razza stabile dotata di quel carattere, alla quale fu dato il nome di Ancon (figura 79). In
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hanno la stessa forma). La forma è pressoché eguale, ma la larghezza delle strisce nere è maggiore nella femmina; questo carattere non è influenzabile
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influenzare più d’un carattere, e che quel carattere
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alla realizzazione del carattere (Fisiogenetica); l’altro nello studiare i modi di manifestazione del gene in varie condizioni esterne, l’eventuale
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Si è già detto anche (pag. 106), come lo stesso fenotipo può essere determinato da diversi geni. Valga ad esempio ancora un carattere: «setole
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effetti sensibili sulla frequenza di manifestazione (penetranza) sulla intensità (espressività) di un carattere e sul campo d’azione di un gene.
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Si vede da questo esempio come un carattere fisiologico, studiato geneticamente, possa condurre a risultati di notevole valore teorico e pratico.
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’ambiente sulla variabilità somatica. — § 6. Carattere e norma di reazione.
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Journal of Heredity (ed. The American Genetic Association, Washington), dal 1909; pubblica articoli di carattere riassuntivo e divulgativo.
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Carattere, 103.
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§ 6. - Carattere e norma di reazione 53
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quella degli individui medi, dà sempre popolazioni la cui statura (se questo è il carattere esaminato) oscilla intorno alla stessa media tipica della
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Si possono trarre da tutti questi esperimenti alcune importanti conclusioni. Gli individui di una linea pura dimostrano, per ogni carattere, una
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§ 6. - Carattere e norma di reazione.
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Per esempio, nel caso dell’incrocio fra piselli alti e piselli nani, indichiamo con A il fattore del carattere «caule lungo» e con a il suo
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un carattere di un genitore (es. giallo) s’è accoppiato con un carattere dell’altro (es. grinzoso).
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I figli privi di quel carattere, sposati con individui parimenti privi, daranno tutti discendenti normali. Quelli che invece ne sono provvisti
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Se si tratta di un carattere raro l’individuo che ne è affetto è presumibilmente un eterozigote Aa che, coniugandosi con un omozigote recessivo, cioè
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Se il carattere è raro, tale contingenza si verifica però difficilmente.
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carattere, ma che non lo manifestano. In tal modo può determinarsi qualche combinazione omozigotica. Il carattere può così rimanere latente per
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Se per esempio osserviamo che un carattere si presenta in tutte le generazioni, senza saltarne alcuna, e compare nella metà o nei 3/4 dei figli
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Il matrimonio di due eterozigoti lascia prevedere 1/4 dei figli provvisti del carattere, 2/4 eterozigoti (portatori) e 1/4 privi:
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In conclusione si può ritenere che il carattere «occhi bruni» domini sul carattere «occhi celesti» e che il colore degli occhi dipenda da una sola
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mentre le Suffolk ne sono prive. Incrociate, in qualsiasi senso, danno figli (F 1) cornuti se maschi, privi di corna se femmine. Il carattere
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