scure (canali) variamente s'intrecciano formando strane poligonazioni.
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Caratteristici su Marte sono i canali. Una linea di un color rosso-bruno poco più oscuro del fondo dal quale si stacca, talora intensamente nera, in
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Si osservano nei canali Marte variazioni sensibili: a certe epoche essi divengono invisibili: a certe altre cambiano di larghezza, e da un filo
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Quel che sieno in realtà i canali di Marte non si può ancora dire. Supposero alcuni che Marte sia occupato tuttora da immensi ghiacciai, che le sue
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Il fenomeno più curioso presentato dai canali di Marte è quello che lo Schiaparelli chiamò la geminazione loro.
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sezione. La rete alla quale nel loro insieme i canali danno origine (fig. 31 bis) non ha quindi nulla di stabile, e ad epoche poco lontane presenta
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Le geminazioni si producono per una rapida metamorfosi, ma non tutti i canali si geminano insieme nello stesso momento. Il fenomeno loro pare
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le considerano come apparenze ottiche subiettive. Secondo alcuni anzi i canali stessi indicherebbero soltanto confini di regioni inugualmente tinte
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australe quasi completamente. D'altra parte l'ipotesi che i canali sieno percorsi da masse liquide, l'ipotesi che essi sieno grandiosi manufatti
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Tutti i canali hanno la proprietà di correre da un mare ad un altro, o dal mare ad un lago o fra due laghi, o finalmente da un canale ad un altro
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prospettiva facendo l'ipotesi, che i canali siano aderenti alla superficie del pianeta, o almeno pochissimo distanti; la concordanza è tale, che di
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si vede una piccola macchia oscura, per lo più di aspetto rotondeggiante e di diametro non molto superiore alla larghezza dei canali medesimi. Simili
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polari, formando una traccia nerissima, che ha tutto l'aspetto di una spaccatura di esse nevi. Queste linee sono i così detti canali di Marte, così
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che la connessione esista e si faccia per canali troppo sottili per esser veduti coi nostri attuali telescopi.
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di Caronte, Propontide, ecc. Sono di forma più o meno regolare, secondo che i canali da cui sono formati concorrono più o meno esattamente in un
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In parecchi luoghi della superficie dei continenti, i canali s'incontrano tre o quattro o più insieme formando piccolo poligonazioni e dando luogo ad
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Ma riguardo ai canali e ai laghi il fenomeno più generale e più notabile, e che nel mondo degli scettici ha provocato il maggiore scandalo è quello
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di numerosi canali, forse costituiscono il meccanismo principale (se non unico), per cui l'acqua (e con essa la vita organica) può diffondersi sulla
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Queste linee o strisce sono i famosi canali di Marte, di cui tanto si è parlato. Per quanto si è fino ad oggi potuto osservare, sono certamente
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Che del resto le linee dette canali siano veramente grandi solchi o depressioni delle superficie del pianeta destinate al passaggio di masse liquide
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un mare, od in un lago, od in un altro canale, o nell'intersezione di più altri canali. Non si è mai veduto uno di essi rimaner troncato nel mezzo
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, il Golfo Aonio, il Golfo dell'Aurora, e i due corni del Golfo Sabeo sono così formati dalla foce di uno o più canali sboccanti nel Mare Eritreo o nel
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scompaiono o lasciano di loro traccie dubbie e mal definite è lecito supporre, che siano in magra, od asciutti affatto. Allora nel luogo dei canali rimane
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almeno senza ordine facilmente riconoscibile. Per molti canali mancano affatto (come per la Nilosirte, a cagion d'esempio), o sono poco visibili. Dopo
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oscure che segnano le zone d'inondazione e di deflusso; le quali pertanto non senza un po' di ragione furon chiamate canali, quantunque tal nome si
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od il Mar Rosso e quasi sempre assai più lunghe, non possono, malgrado il nome da noi loro assegnato di canali, rappresentare nella loro vera
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ammettere, che i fenomeni dei così detti canali e delle loro geminazioni possano rappresentare il lavoro di una simil popolazione. Ciò che diremo non avrà
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che finora abbiam chiamati canali, non sono larghissimi corsi d'acqua, come da alcuno fu creduto. L'ipotesi più plausibile è quella di considerarle
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dobbiam supporre abbiano fatto anche gl'ingegneri di Marte) a diverse altezze sui due pendii una serie di canali paralleli fra loro e paralleli alle
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altezza; il Gran Prefetto dell'Agricoltura ordina che si apran le chiuse più alte, e che sia immessa l'acqua nei due canali più elevati a destra e a
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dell'irrigazione; la poca area delle superficie coltivate in confronto colle deserte favorisce questa conclusione. L'apertura dei canali e l'immissione delle
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canali di primo, secondo, terzo... ordine destinati a condurre le acque su tutto il terreno irrigabile; i numerosi opifici, a cui le acque potranno dar
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appaiono i così detti canali, cioè le valli coltivate di Marte; ma ancora dalle necessità pratiche della vita degl'ipotetici suoi abitanti possiamo
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luminosa, ma ha come due stretti canali oscuri, non rigorosamente paralleli. La parte centrale sotto fortissimi ingrandimenti si riduce a piccoli fiocchi
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. Così per esempio la grande piramide di Gizeh costruita ai tempi di Cheops circa 2170 anni avanti l’era volgare ha due canali o tubi che dalla camera
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quella dei canali. Schiaparelli aveva individuato sul pianeta linee scure molto nitide che correvano da certe zone grigio-verdi ad altre zone scure
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Lo sdoppiamento dei canali, poi confermato da parecchi altri astronomi (ma non da tutti), fece discutere e rafforzò l’ipotesi che quelle formazioni
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Benché le opposizioni diventassero via via sempre più sfavorevoli, altre osservazioni di canali furono fatte nel dicembre 1881, e Schiaparelli nella
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linguistico. Il termine "canali" che compariva negli scritti di Schiaparelli venne infatti tradotto in inglese "canals", che sono sempre costruzioni
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Cerulli demolisce i canali
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È diffusa l’opinione che Schiaparelli abbia per primo parlato dei canali di Marte e che Eugène Antoniadi per primo ne abbia denunciato l’inesistenza
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Schiaparelli continuò a vedere canali e sdoppiamenti di canali sia nelle opposizioni del 1884 e 1886, sia in quella del 1888, quando poté disporre
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rivista Natura e arte scriveva: “La rete formata da canali probabilmente fu determinata in origine dallo stato geologico del pianeta, e si è venuta
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percettivo che porta all’illusione di vedere i canali. Chiamò “fasce madri” gli insiemi di piccole macchie che altri scambiavano per canali, integrandole e
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canali artificiali.
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Secchi e Schiaparelli intrattennero una fitta corrispondenza, e quindi è molto probabile che l’astronomo di Savigliano abbia usato la parola “canali” a
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Scrive Antoniadi: “Grazie al bell’obiettivo di Henry vidi i canali rettilinei dissolversi là dove i particolari più fini, inaccessibili ai telescopi
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buone: è così che i canali svaniscono sotto gli occhi di quell’acutissimo osservatore, dotato per di più del terzo maggior rifrattore del mondo.
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illusioni sui canali marziani e a proporre la nuova visione di un pianeta arido e cosparso di crateri da impatto, crepacci e vulcani.
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teoria dei canali di Marte come opera di esseri intelligenti.
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