Questo topos dell’artista mago e veggente, che agisce in preda ad un’ispirazione e cade in trance per risvegliare la sua attività oracolare, si
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cosa pende, mani, dito e capo; ogni cosa cade languido; ciò che ve si dà ad esprimere un corpo morto, qual cosa certo è difficilissima, però che in uno
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rende evidente il peso di quel corpo senza vita, che grava verso il basso e, per dirla con Dante, «come corpo morto cade».
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