del figlio primogenito del Conte, e poi nel cuore del figlio minore. I tre cadaveri rotolarono sulle lastre di pietra del severo cortile, e ser
cadaveri, sui quali i corvi facevan baldoria, e la gente di qui aveva tanta paura ad accostarsi a quel campo di morti, che tutti quelli che dovevano
casa, e un corvo bigio andò a posarsi sopra una pietra. Il corvo e il topo erano due Maghi, che andavano in quel luogo a pascersi di cadaveri
, ma due cadaveri. L'oste, dalla paura, era cascato supino per terra e pareva morto anche lui. Lo scossero, lo sballottarono, ma non dava segno di vita
caduta con gran fracasso e la povera Fortunata, piangente in mezzo ai suoi piccini, guardava ora i due piccoli cadaveri, ora le macerie fumanti, come
stessa di corsa dal parroco per invitarlo a rimuovere i tre cadaveri. Ma i suoi fratelli erano morti in peccato mortale e non potevano essere benedetti né
ricomporlo, scapparono per il monastero. Fra' Ilario, che fu tra i primi a correre in chiesa, confortò i monaci dicendo che i cadaveri si muovono
ferita e si lasciò trascinare attraverso il campo pieno di soldati e di cavalli morti, in cui i predoni si aggiravano a frotte per ispogliare i cadaveri