, come un peso che aveva bisogno di cacciar via scotendo le spalle e borbottando:"Oh, in fin de' conti! . . . non è mica il finimondo! . . . ". E
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compassione, e pur sforzandomi di sorridere, crollo il capo come per cacciar via una voglia matta di piangere. Voglia di piangere e di che? tu mi chiederai
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atti che si ravvisano pur troppo nelle persone incivili; rosicchiarsi le unghie coi denti; cacciar le dita su per le narici e nelle orecchie; porre ogni
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non quando s'accorse che l'assemblea disponevasi a cacciar il preteso morto dalla società dei viventi, e spedirlo al sepolcro. Allorché s'infervorano
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regna su lui. Allora non è più permesso pigliare il cucchiaino in mano dalla parte che si mette in bocca; nè cacciar le marline sul piatto; nè accarezzare
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che hanno l'abitudine, fumando, di cacciar dalla bocca ad ogni istante uno zampillo, inaffiando i mobili, i pavimenti,le vesti e costringendo i vicini a
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meno poi prendersi una gamba o un piede ad accarezzare; non cacciar le mani in seno o nei calzoni, né poggiar gomiti o braccia sui tavoli, né far
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non si devono cacciar fra i capelli, nelle narici, o nelle orecchie, non occorre, adesso, insegnarlo altro che ai bambini. Ma ci sono alcuni, e anche
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nella persona di qualche suo insigne cultore; deve dunque cacciar da parte l'idea di richiamar per conto suo l'attenzione e l'ammirazione. Intendiamoci
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