«Estant despouillé, vuidé, nestoyè emundé très bien, je le faits rostir tout entier, en l'arrousant d'un bon graissage et de vin d'épices, et du sel
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Vannello. — In Francia la rima più che la verità ha creato questo proverbio: N'a pas mangé un bon morceau qui n'a mangé ni becasse ni vanneau, ma la
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Secondo un detto genovese « un bon pasto o dûa (dura) trei giorni » e una mia nipote afferma che è misura di buona economia l'imbandire pranzi lauti
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Ala di cappone, schiena di montone è un gran bon boccone.
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finemente tritata, di quelli di forma rotondeggiante, possibilmente insomma di quelli che nel Veneto vengono chiamati bon ole.
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riuscire ad appropriarsi di quella patina di bon ton che rende anche il gesto più banale, leggero ed elegante.
Di Saint-Bon, ministro per la marineria. Sono agli ordini della Camera, e pronto a rispondere anche subito.
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D'Adda — D'Arco — Dari — De Biasio Luigi — De Biasio Vincenzo — Del Santo — Delvecchio — De Mari — Demaria — Depretis — De Rolland — De Saint-Bon
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questo pensiero, credo che sorgerebbe ad aiutarmi nel combatterlo l'onorevole Bon-Compagni, la cui autorità, invocata da me, non può certamente essere
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L'onorevole De Saint-Bon ha facoltà di parlare per isvolgere il suo emendamento.
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De Saint-Bon. Onorevoli colleghi, a quest'ora certamente non andrò in lungo, anche perchè non ho la facilità che certi oratori hanno di occupare
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(Oh! oh!) Di queste, quattro furono già svolte; e quattro devono ancora svolgersi. La prima è quella dell'onorevole De Saint-Bon, il quale propone
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presidente. Prego di far silenzio. Continui, onorevole De Saint-Bon.
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presidente. Onorevole De Saint-Bon, la prego di spiegare le sue parole.
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De Saint-Bon. Quali parole? Io credo di non avere usato nessun vocabolo che possa ferire l'amor proprio di alcuno.
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De Saint-Bon. Mi resterebbe a parlare della seconda questione, quella relativa alle prerogative della Camera, ma non credo che importi definire
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De Saint-Bon. Dicevo dunque che il nostro Statuto garantisce a qualunque cittadino del regno d'Italia il diritto di rivolgersi alla Camera, qualunque
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De Saint-Bon. Ciò non è nel mio costume. La mia parola potrà essere inelegante, mai offensiva per alcuno. Il tuono alcune volte può essere così, la
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Ciò posto, io dichiaro di associarmi a quanto hanno detto l'onorevole Minghetti e l'onorevole De Saint-Bon, per ciò che si riferisce alla condotta
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Demaria. Mi unisco a quella dell'onorevole De Saint-Bon.
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forma, tutte quelle parti che suonano approvazione e plauso pel presidente della Camera. Accetta poi l'emendamento dell'onorevole De Saint-Bon.
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si discostano dalla proposta della Commissione. Abbiamo in seguito la proposta della Commissione alla quale gli onorevoli De Saint-Bon e Demaria
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presidente. L'emendamento degli onorevoli De Saint-Bon e Demaria è il seguente:
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Crispi e l'emendamento degli onorevoli De Saint-Bon e Demaria che la Commissione accetta.
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voti l'emendamento degli onorevoli De Saint-Bon e Demaria, poscia la proposta della Commissione.
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Saint-Bon, non sarà mai tale da rendere sicuro l'animo mio sull'avvenire della nostra difesa nazionale.
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Non solamente le parole dell'onorevole Saint-Bon sono state così scoraggianti da darci a pensare sul nostro avvenire, ma non ci danno neanco a
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e mi permetto di contrapporre al bon mot del D'Azeglio, citato dall'onorevole Massari, una sentenza ben più profonda del D'Azeglio stesso, il quale
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, avrei risposto sì, cioè avrei votato in favore dell'ordine del giorno Conforti-Bon-Compagni.
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presente avrei votato in favore della proposta Conforti e Bon-Compagni.
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presidente. Il deputato Bon-Compagni ha facoltà di parlare per isvolgere la sua interpellanza.
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Ricciardi. Io dico che prima di venire all'interpellanza dell'onorevole Bon-Compagni è d'uopo chiarire questo punto: se la Costituzione sia lettera
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presidente. Perdoni l'onorevole Ricciardi: questa non è quistione pregiudiciale all'interpellanza dell'onorevole Bon-Compagni; all'opposto, la
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che l'attenzione della Camera elettiva sia rivolta sopra un argomento gravissimo, qual è quello che promuoverà or ora l'interpellanza dell'onorevole Bon
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La parola è al deputato Bon-Compagni per isvolgere le sue interpellanze.
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aveva accettato le interpellanze dell'onorevole Bon-Compagni, ci riserbavamo di trattare la nostra quistione nella discussione che sarebbe venuta in
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Bon-Compagni. Signori, affinchè il signor presidente del Consiglio e la Camera sieno in grado di apprezzare lo spirito delle interpellanze che io mi
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Bon-Compagni. Mi hanno sempre sentito.
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Bon-Compagni. Il presidente del Consiglio formò il suo Ministero patteggiando colla parte impaziente, ebbe per sicurtà innanzi alla nazione il
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Bon-Compagni.… e rimase un germe di mal umore e d'irritazione.
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L'onorevole Bon-Compagni vi disse testé che Aspromonte era stato un lutto per la nazione;
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io vado pienamente d'accordo coll'onorevole Bon-Compagni; aggiungo però che, se fu lutto per la nazione la giornata di Aspromonte, fu giorno di
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Seguito dell'interpellanza del deputato Bon-Compagni al presidente del Consiglio dei ministri intorno alle condizioni generali politiche del paese.
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In quella seduta del 22 giugno l'illustre nostro collega e competentissimo relatore, il De Saint-Bon,
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Il deputato Bon-Compagni è il primo iscritto.
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presidente. La parola spetta al deputato Bon-Compagni.
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Bon-Compagni. Io intendeva semplicemente render ragione alla Camera del modo con cui la Commissione ha proceduto, e del contegno che le sembrò di
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’ ssempre addosso quarche ppo’ dde’ cànfora, bbeve quarche bon gotto de vino, magnà’ ccibbi sani, e riccommannasse a San Ghetano.
’ antro che: Bon feragosto, bon feragosto! Le serve pijaveno la mancia da li bbottegari, li garzoni de le bbotteghe da l’avventori, eccetra et eccetra
Anticamente, p’indovinà’ un bon terno a’ llotto, se saliva in ginocchione (sempre de notte veh!) la scalinata de la cchiesa de la Ricéli, recitanno
Accademia della crusca
