soltanto nella storia dell’architettura, ma nella storia di quell’ideologia borghese, che comincia a formarsi proprio nel Seicento. Né v’è bisogno di
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visto il Frey, a quello della distribuzione classica. Ma il Cortona sentiva ancora il bisogno di far coincidere i cardini dell’articolazione plastica
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natura, a uno spazio d’immagine o di visione, il Rainaldi non sente affatto il bisogno di trasformare, come il Borromini, la tipologia, il tradizionale
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ha bisogno d’una certa vistosità d’apparato; ma anche di piante libere, snodate, inventate, corrette, ritagliare sul posto. Già nel gioco delle grandi
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arrivati, non sentono alcun bisogno di rifare in proprio le esperienze già fatte da altri. Naturalmente, quando Cozens traccia la prima teorica del
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il bisogno di giustificarsi di fronte al suo predecessore: «Reynolds, dicendo che Michelangiolo aveva più immaginazione e Raffaello più fantasia
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aveva neppur bisogno di leggere il trattato (The Analysis of Beauty, 1753), tradotto e pubblicato in italiano nel 1771: gli bastava osservare nel
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